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02/11/2009 08:59:39
Per giocare ed apprezzare un gdr online, bisogna essere per forza o lettori o scrittori, anche in erba. Bisogna avere passione non per il gdr in sé (che secondo me, tavolinisticamente parlando, si è piuttosto diffuso oramai) ma per lo scrivere una storia a più mani.
Forse il problema è che in un MMORPG non devi leggere nulla, devi solo puntare e cliccare e puoi sentirti in un altro mondo. Senza doverti impegnare a parlare un italiano corretto e privo di sms...
Ma non credo che la domanda originaria di questo post parlasse del futuro del gdr online. Mi pare che il senso fosse più sulla fuga dei giocatori da una land...
Capita spesso: utenza altalenante, per tre mese c'è pieno di gente e poi spariscono tutti. Perché?
Perché sono reiniziate le scuole o gli esami universitari, ad esempio.
Perché è aperto un nuovo gdr (magari aperto da un utente) e col passaparola sono migrati tutti in massa senza neppure dire ciao.
Perché qualcuno ha litigato con qualcun altro (non per forza un gestore).
Le motivazioni possono essere le più disparate, ma credo si possano riassumere in: perché non sentivano alcun "senso di appartenenza" alla community del gdr. Credo che spesso sia sottovalutato l'aspetto aggregativo di un portale di gdr. Oltre a creare gioco, crea interazione tra persone, anche solo a livello di scambi di battute su msn o di commenti sul forum della land sull'ultimo film uscito.
Se questoa spetto viene meno, se non si vede una land come un "gruppo di gioco", ma come "un gioco", secondo me il rischio di disamoramento è altissimo...
(Spesi i miei due centesimi)
04/11/2009 15:10:07 e modificato da ghennadi72 il 04/11/2009 15:20:49
.
'azz
Se mi fossi accorto prima di questo thread non ne aprivo un altro... -.-
Riassumo brevemente... secondo me siamo fin troppo allarmistici e facciamo anche un po' troppo le vittime.
Il trucco é non aspettarsi che il bacino d'utenza del gdr pbc sia lo stesso che é interessato ai MMORPG, ai webgame, o al gdr cartaceo. A volte queste categorie coincidono, a volte no.
La discriminante non é né la gradevolezza grafica delle land pbc, né la tecnica più o meno innovativa, né l'adozione di tecniche di programmazione più o meno avanzate; la discriminante é che l'utenza attratta dal play-by-chat é un'utenza alla quale prima di ogni altra cosa piace scrivere (e leggere, si presume), descrivere e interpretare. Basta questo da solo a farne un'utenza di nicchia, esattamente come i lettori di libri e giornali sono una nicchia rispetto agli spettatori televisivi.
Inseguire l'utenza che pretende la stessa certezza di esiti che può fornire il cartaceo, o che i MMORPG garantiscono, e incancrenire ogni anno che passa le sovrastrutture regolamentari nell'illusione di superare i limiti strutturali dell'interfaccia primaria di gioco (la chat) secondo me oltre che una perdita di tempo é il modo migliore per disamorare e scoraggiare l'unico zoccolo duro di utenza che potrebbe continuare a garantire la sopravvivenza del play by chat.
Non sono le innovazioni tecniche altrui a mettere in pericolo e ridurre il bacino d'utenza del PBC, ma la follia con cui la maggior parte dei gestori di gdr PBC si é messa in testa di scimmiottare il cartaceo piuttosto che i MMORPG, perdendo di vista la specificità del pbc che é la scrittura creativa.
.
05/11/2009 04:02:36 e modificato da asher il 05/11/2009 07:10:35
Personalmente non vedo un calo di interesse così allarmante verso i pbc, certo probabilmente la tendenza è andata un po scemando dopo il boom iniziale avviato da lande come Lot, ma non mi sentirei ancora di definirlo un calo di interesse con destinazione "la morte"....ok forse sono troppo melodrammatico.
Oltre che a guardare il numero di giocatori presenti, bisogna anche dare un occhiata alla colonna di sinistra, nascono land ogni santo giorno, seguendo le leggi di mercato, l'offerta è più alta della richiesta, quindi c'è un surplus e i giocatori presenti si smistano sempre di più, logico che facendo la media in ogni gdr ci sarà meno utenza.
06/11/2009 04:36:55 e modificato da asher il 06/11/2009 04:39:11
Ma sicuramente è proprio così, non credo sia ancora in atto un abbandono del pbc, ma il ricambio generazionale porta i giovani attuali a puntare ad altre ambientazioni, non sorprenderebbe se fossero proprio in maggioranza nelle lande di anime e manga.
Cambiano i tempi, cambiano i gusti.
Se una volta il massimo della figaggine era ruolarsi un elfo mago o un paladino, ora come ora si è passati al ruolare nel proprio manga preferito.
06/11/2009 10:46:08
Sinceramente? Alla luce delle 'nuove tendenze', preferisco avere un'utenza che non supera la soglia massima di 35/40 pg giocanti ( e già sarebbe un miracolo!), piuttosto che ventordici mila bimbominkia nipponici con avatar tutti uguali in cui mi si ritrae quel bell'uomo (??????????) di Bill Kaulitz e mezza cerchia dei Tokio Hotel. O sti nippon che non basta averceli anche nei cessi di casa a scattarti foto, ma pure i nei cessi del tuo stesso gdr devi trovarteli.
Mi sembra quasi palese che chi al giorno d'oggi decide di aprire una land in pbc che non sia ad ambientazione bimbominkiesca o manga/anime (che personalmente non amo) .. lo fa con coscienza di causa: capendo bene che la sua lista di presenti raramente potrà superare una certa soglia e con la speranza di avere quei 'pochi, ma buoni' che contribuiscano a rendere la land piacevole e ben frequentata.
06/11/2009 12:07:36
Io mi trovo molto in accordo (strano direi =P) con quanto detto da ace o da faber. La crisi nei Pbc c'è e da qualche tempo. Il fatto che le land siano stazionarie a livello di trend di crescita e che la maggior parte dei progetti non sono poi così solidi, è un chiaro "campanello d'allarme" sulla situazione ludica in rientra questa tipologia di gioco.
Uno dei più grandi problemi attuali è la frammentazione e questo comporta un basso bacino d'utenza dal quale attingere. Molti utilizzano la formula "meglio pochi ma buoni", ma questi pochi per quanto tempo possono tenere salde le redini del progetto e portare avanti ogni giorno un gioco in costante evoluzione? Certo c'è sempre il brio iniziale, la voglia dei gestori di mettersi alla prova, di trovare nuovi escamotage, e da parte degli utenti la volontà di cambiare, di immedesimarsi in ruoli differenti, sperando di giovarsi di nuove esperienze ludiche online, magari più stimolanti. Ma lo stimolo deve essere costantemente mantenuto vivo e questo non è auspicabile in land in cui gli utenti sono sempre gli stessi, l'ambientazione stagnante, le quest ridotte all'osso e la routine delle giocate pressoché invariata.
Molti sconsigliano le due gemelle Lot, eppure assieme a poche altre vantano ancora un altissimo parco utenti con i quali è possibile interagire a qualsiasi ora del giorno, senza aver difficoltà ad incrociare sempre i soliti player. E con tutti i difetti che possono avere offrono comunque molta possibilità di variare il proprio gioco e la stessa ambientazione è decisamente più dinamica rispetto che altrove.
La crisi c'è, è evidente, ma parlare di estinzione forse è troppo drastico. Ma un'evoluzione ci sarà, magari non a breve, ma ci sarà. Sinceramente da amante del gioco di ruolo, da cui la stessa definizione, non trovo sbagliato o capriccioso avere la "pretesa" di voler variare a proprio piacimento il ruolo del personaggio che interpretiamo. A volte mi diletto a fare il negromante spocchioso, altre volte il paladino dei poveri, in altre il mercenario meschino, altre ancora il chierico dispensatore di felicità. Però è chiaro che questa elasticità nelle land non c'è, prediligendo invece anche in questo senso un gioco interpretativo stazionario. E a lungo andare stanca.
Ecco perché io vedo nel progetto di Yourole una base solida su cui lavorare e pensare ad un nuovo modo di interpretare il Pbc.
06/11/2009 12:52:28
Apprezzo moltissimo questa iniezione di fiducia da parte di Ramsay (e non solo) sul progetto, ma da parte mia continuo a non credere che YR possa essere attualmente una concorrenza alle land, ne un'alternativa, se non cambia la mentalità.
Si fa presto a dire, basta fare una statistica. Di oltre 200 gruppi su un paio di migliaia di iscritti, quelli che giocano con "regolarità" sono una quindicina. La maggior parte dei gruppi gioca per un paio di sessioni al 100% dei membri, alla terza sessione già uno o due non riescono ad esserci, poi due o tre, e così via. La maggior parte dei gruppi finisce inattiva per mancanza di coerenza e continuità da parte dell'utenza. Dalla statistica vanno tolti i gruppi di coppiette che si divertono in privato (niente da dire, contenti loro, finchè si sta dentro le leggi dello stato italiano a me non interessa) che sono mediamente più attivi degli altri per ovvi motivi. Inoltre ultimamente si sta diffondendo la pratica di creare gruppi trasposizione di land chiuse. Tutto ciò non ha niente di male, intendiamoci, sono tutti metodi di uso di YR che sono regolarmente previsti, data la piena libertà di gestione. Tuttavia è sintomatico che di fatto i metodi di gioco delle land vengano trasposti anche su altri ambienti, come yourole, che consentirebbero metodi di gioco più snelli o comunque differenti. Il test finale sarà una volta che saremo riusciti (se riusciremo) ad aggiungere l'audio per poter giocare via microfono.
Per questo resto del tutto convinto dell'estinzione: anche in un ambiente che offre metodi diversi, gli utenti continuano a usare i metodi delle land. E se è il metodo che non interessa più, puoi andare dove ti pare a giocare, non cambia il concetto, ne cambia il destino.
06/11/2009 14:03:00
06/11/2009 15:09:17
Posso concordare sulla posizione di havisham per quanto riguarda la faccenda quest: ritengo che, in ambiente di land (e non di gruppo di gioco cartaceo o anche di gruppo di YR), l'equilibrio sia fondamentale. I master sono necessari: devono lanciare spunti di gioco, altrimenti si appiattisce tutto intorno all'interazione da pg, e quando poi siamo la stessa dozzina dopo un mese ne hai le scatole piene. Ma i giocatori devono innanzitutto raccoglierle, e non fare finta di niente come se il master non esistesse, o peggio ancora giocare l'estemporanea della serata prendendo in mano gli indizi e poi fregarsene altamente; e una volta che uno spunto è stato raccolto, non ha senso aspettare il master per giocarsela. Se io lascio degli indizi in mano ai giocatori, mi aspetto che i giocatori se la giochino tra loro e mi contattino se i loro pg vogliono portare avanti la faccenda. La posizione dei giocatori non può essere passiva, ossia in totale menefreghismo o attesa del master, a dispetto della vignetta fresca fresca di settimana, ne può essere aggressiva, ossia se il master non c'è non gioco. I master non devono essere incatenati al pc, ma devono rendersi conto che senza i loro spunti la land muore, perchè oggi i numeri di utenza per cui una manciata di gilde che si fanno guerra mandano avanti il gioco e danno di che parlare per settimane non li abbiamo più.
Concordo anche sulla questione allineamenti, sono sopravvalutati, anche perchè sostanzialmente sono inutili, a meno che non abbiano un peso nella meccanica di gioco (come in d&d). Metterceli per il gusto di metterceli è solo dannoso, perchè tanto prima o poi arriverà il giocatore che ti gioca il pg stereotipato e il master radicale che ti cazzia perchè il tuo pg malvagio ha salvato un agnellino dalla fame del lupo (magari perchè vuole farselo arrosto e la ciccia di lupo notoriamente non è tenera come quella d'agnello).
Non concordo, e qui sarò pure controcorrente ma non me ne frega niente, sulla questione caratterizzazione del pg. E' giusto dare modo a un giocatore di iscriversi, guardarsi la land, vedere il gioco prima di caratterizzare il personaggio. Ma un personaggio contestualizzato, perchè nel gdr il pg non è mai alla cazzo di cane, ma è contestualizzato, sennò si mette un samurai in una land di startrek, deve necessariamente essere caratterizzato prima che entri nel vivo del gioco. Perchè qualunque sia la meccanica, full mud, semi mud, diceless o che so io, se il pg non è delineato, per quanto il giocatore possa essere onesto prima o poi il nonsense capita. non a caso in tutti i gdr che si rispettino prima di iniziare a giocare si fa il pg (live, cartaceo, play by mail, play by forum). Il pbc delle land non dovrebbe fare differenza.
Ma apparentemente giocare il proprio personaggio con tutte le sue sfaccettature è più importante che entrare nelle trame e rapportarsi con i compagni e con la meccanica di gioco: portato all'estremo, questo concetto ha causato il giocatore che si fa i cazzi suoi e fa aspettare tutti mettendoci venti minuti a scrivere, quello che non reagisce alle quest, quello che riempie le frasi di informazioni inutili solo per gonfiare l'impatto del proprio personaggio nella chat e così via, così discorrendo.
07/11/2009 03:49:03
Sto progettando una land da due anni e mezzo.
La motivazione del tempo atto a progettarla non è che noi dello staff non siamo capaci: è che una land è un prodotto su un mercato.
Il mercato e le sue richieste vanno studiate, anche se in premio non ci sono utili altri che una soddisfazione personale.
Il mercato cambia, il mercato non ha bisogno di prodotti in ambiti saturi a meno che non proponga una novità seria.
E quindi il lavoro dietro una land è operazione tecnica, culturale, creativa, di studio relazionale e di dinamiche di approccio dell'utenza.
Spesso dovendo dire: "il mio gioco, quello che penso buono, non può funzionare se non trovo un collegamento con quello che l'utenza cerca in una dinamica di gioco."
In questi due anni ho cercato una land alternativa a quelle citate dall'autrice del thread per riempire il poco tempo libero con qualche giocata e un pg.
1- La maggioranza sono una copia di Lot. Non c'è nulla di nuovo, nè sul piano programmazione, nè sul piano regole di gioco, nè sul piano ambientazione, nè sul piano struttura del gioco (le dinamiche, gli scopi dello stesso): nascono senza un disegno coerente, accozzando razze su razze, in genere da gruppi che hanno mollato lot e hanno il desiderio di crearsi una regione autonoma dove decidere da sè, per poi ritrovarsi anche in 20 con gli stessi problemi lottiani di gestione dell'utenza.
2- Alcune propongono alternative tecniche: d&d è la base. Sono quindi destinate a un pubblico che di per sè non ama grandi numeri, cerca un gioco fortemente regolato, con poco margine di autonomia dagli schemi prefissi. Una scelta che non piace comunque a molta parte dell'utenza del playbychat, più legata alla suggestione di libri, film, saghe e via dicendo, più interessata alla scrittura e all'interpretazione della stessa che al concetto della dinamica incontro/scontro previsto dal gdr per far evolvere un pg.
3- Moltissimi gestori sono utenti che hanno storto in una land, fanno le valige, smanettano con gdrcd, con photoshop e pensano che due regolette scopiazzate facciano un sistema di gioco, una struttura effettiva concorrenziale e il gdr perfetto.
C'è da anni in questo gioco, poca umiltà, poca attitudine al confronto e al dialogo sul gioco, sulle sue potenzialità e sulle sue diverse letture.
Ci sono posizioni intransigenti dietro cui ci si arrocca tra gestioni e utenti senza mai mediare le visioni.
Il che non significa accettare il capriccio dell'utente sulla regola o sull'armatura, ma neanche non considerare mai che anche l'utente è un potenziale gestore come lo sei stato tu.
C'è anche una preoccupante attitudine a regole inutili, vuote, che non fanno il principio di una land: interazione corretta e ambientazione chiara.
Non c'è poco interesse, c'è che un niubbo che entra nella land sbagliata chiude subito.
E difatti consiglio comunque lot a chi inizia: per quanto dopo anni ti accorgi delle sue dinamiche sbagliate, è comunque l'unica land che appassiona il niubbo.
Non ha grandi pretese e puoi avere la fortuna di entrare in buoni gruppi che portano avanti isolati anni di amicizia e gioco.
Ma il giocatore di livello che ne ha le palle piene delle cattedre e di chi a un'utenza vecchia di anni, che ha visto evoluzioni su evoluzioni di RPG di ogni sorta, che sa che il gioco è un'apertura di decine di prospettive e gusti personali, cerca una chat per giocare in un'ambientazione chiara e un buon margine di autonomia.
ANche la struttura a gilde è noiosa, vecchia, pallosa così come è pensata.
La palla del: "sei appena entrato, e anche se hai esperienza come giocatore, hai un pg nuovo che deve imparare in on e non sa nulla, perchè non hai giocato QUI", può valere per un gioco TECNICAMENTE nuovo, non per un pg, l'ennesimo che uno si fa, alle prese sempre con le stesse regole, le stesse situazioni: di giocare uno che impara l'arco e aspettare secoli per due punticini di esperienza che mi diano il diritto di giocare la spada, un giocatore con secoli di esperienza si rompe.
Ma anche uno con due anni di esperienza.
Il fine del gioco di ruolo è il RUOLO, non il punteggio e manco il simbolo.
E' il pg che cresce e diventa parte con la sua storia personale di quell'ambientazione: il punteggio dovrebbe essere uno strumento, ugualmente il simbolo. Non delle catene.
In sintesi ci vuole una nuova Lot. Quella dei primi tempi che inventò un genere: proprio la peggiore con una tecnica pionieristica e stili terribili però era nuova e rivoluzionaria.
E fino a oggi, mi spiace, non ho visto ancora la portata rivoluzionaria che ebbe quella land.
Fatte salve pochissime land in cui sono entrata ho giocato qualche tempo divertendomi nell'osservare un gioco pensato e strutturato, anche se magari non adatto al mio concetto di gioco, sono uscita anche prima della costruzione del pg: anche solo a cliccare le razze o se pure sono entrata nel vedere che le *novità* sono stili della scrittura illeggibili, ignoranti, strampalate forme di italiano.
Un tempo a Lot c'era un magnifico gioco di razza.
Quando si liberalizzò il gioco di razza ogni utente che pensava di essere il più figo, magari per un no del master, usciva dal suo e fondava un clan nuovo.
E' diventato un pullulare di clan da 5 persone tra pochissimi che raggiungevano una 30ina e un gioco di relativa qualità, senza tutela e sotto ricatto di ogni membro: "vado di là se non fate come dico io."
Il gioco di razza è finito.
AL gdr online è successo la stessa cosa.
Fino a quando una land non sarà solo curata ma *nuova*, una nuova idea che da due anni e mezzo mi fa dire, "cosa la apro a fare l'ennesima copia, con troppo poco di nuovo".
Se ogni gestore si facesse la stessa domanda credo che le land sarebbero meno, migliori e con molta utenza che crescerebbe un gioco e un'esperienza dello stesso, senza concentrarsi su questioni secondarie al gioco come fattori personali che buona parte delle volte causano scissioni e problemi.
E purtroppo l'apertura di nuove inutili land
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