GdR Cartaceo o al tavolo (by turns)
E’ probabilmente l’antesignano della serie. Gli obiettivi, pur variando da gioco in gioco e divenendo via via più complessi man mano che ci si addentra in ambientazioni più ricercate (ove si arriva ad interpretare anche degli spettri o figure caratterizzate da elevate problematiche relazionali) sono sempre rivolti all’evoluzione della storia del PG nel contesto giocato. E’ presente un numero di giocatori generalmente inferiore a sei (dipende dal tavolo) e un master, addetto alla narrazione e alla gestione degli eventi e dei cosiddetti PNG (personaggi non giocanti) che, seppure non siano indirizzati a sviluppare la propria storia ma quella del gruppo, sono di fatto strumenti fondamentali per il master giacchè gli consentono di sviluppare la trama in una direzione ancorché in un'altra. Il master assume generalmente anche la veste di arbiter. Una delle cause di controversie di gioco nasce proprio dalla difficoltà, in certi casi, di mantenere distinte le due cariche. Generatore casuale di eventi è ovviamente il dado, esistente in svariate fogge e numero di facce (anche se il d20 ha recentemente un po’ monopolizzato la scena creando non pochi malumori tra i puristi). Un singolare esperimento, risultato poi fallimentare, è stato Advanced Hero Quest della Games Workshop (da non confondere col più commerciale Hero Quest della MB), che univa in un unico gioco una struttura da D&D standard con una plancia di gioco e delle miniature, utilizzate come indicatore degli spostamenti, attraverso un dungeon generato casualmente ad ogni attraversamento di incrocio su tre livelli sovrapposti. In questo caso al tiro casuale veniva aggiunto lo spostamento ragionato, in quanto il giocatore aveva a disposizione un numero massimo di caselle per lo spostamento del PG, dato dalla sua scheda, ma poteva variarlo entro tale range a discrezione.
Gdr book (realtime)
Sebbene soggetto al limite dei percorsi prestabiliti costituisce una simpatica palestra per chi voglia avventurarsi in solitario in un gioco di ruolo, in quanto offre la possibilità di imparare a sviluppare azioni e reazioni in funzione delle proprie scelte e dei risultati derivanti da esse.
Gdr cards (by turns)
Per molti la negazione del Gdr, di fatto un gioco solitamente strategico più che interpretativo. Il valore casuale è affidato a uno o più parametri riportati sulle carte stesse. I giocatori, muniti di deck selezionato, si affrontano secondo determinate norme che regolano la messa in gioco delle carte, il loro confronto e gli esiti dell’incontro. Il Deck è letteralmente un mazzo di carte, spesso selezionate ad hoc per una determinata partita, secondo le regole previste dal gioco cui si partecipa.
Gdr figures (by turns)
Giochi di miniature su plancia, solitamente divisa in poligoni regolari (esagoni, ottagoni). Come i Gdr cards, più che a un vero e proprio gioco di ruolo, sono molto più vicini ad un divertissement per collezionisti e alla classe dei giochi strategici.
Gdr Software (by turns)
La saga di Final Fantasy, di Wild Arms, Legend of Dragoons, gli stupendi Vandal Hearts I & II o Final Fantasy Tactics. Belle trame, ottima interattività, grafica avvincente sono gli innegabili pregi di questi giochi, che peccano però inevitabilmente nella “libertà” di interpretazione del personaggio.
Gdr Software (realtime)
Diablo, Darkstone, Baldur’s Gate fino a NWN. Le sottoquest e le espansioni offrono maggiore elasticità al gioco rispetto ai modelli by turns, ma anche nelle partite in multiplayer online si palesano in breve tempo i limiti di questi giochi dal punto di vista della libera interpretazione del giocatore.
GdR Live (realtime)
Da GrV Italia alle molteplici comunità di gioco dal vivo in ambientazione fantasy, vampiri, cyberpunk, fino alle campagne di soft-air. Rappresenta l’apice del gioco di ruolo interpretativo: gli ambienti di gioco vengono ricreati ad hoc, e i giocatori interpretano fisicamente i loro PG seguiti dall’attenta regia del Master che tesse la trama interpretando anche in toto o in parte i vari PNG. Purtroppo la necessità di risorse in termini economici e di materiale di supporto hanno rapidamente indirizzato questa tipologia di gioco sulla strada del “fenomeno di mercato”, elicitandone gli aspetti consumistici rispetto a quelli culturali e proiettando verso un futuro da “fenomeno di massa” ciò che era nato come “prodotto di nicchia”.
GdR play by mail (by turns)
Il primo passo del gioco di ruolo sulla rete, tramite mailing list. Molti inconvenienti in generale, ma merita di esser citato in quanto è stato l’antesignano del Gdr online by forum.
GdR play by forum (by turns)
Credo che Veligard sia stato uno dei migliori progetti in tal senso, anche se penalizzato da utenza immatura e un po’ di sfortuna. Ha il grande pregio di poter essere giocato da chiunque, indipendentemente dai suoi orari di collegamento. Probabilmente è questo anche il suo maggior difetto, vincolando di fatto i giocatori ad attendere che tutti i presenti abbiano giocato prima di poter eseguire una nuova mossa e portando quindi a potenziali momenti di stasi, anche in fase di dialoghi concitati, che possono raggiungere e superare le 48 ore. Alcuni regolamenti riducono il disagio imponendo di effettuare la propria mossa entro 24 ore dall'ultima azione giocata pena il passaggio automatico del turno, ma tale dictat suona decisamente fuori luogo in un gioco strutturato in modo da consentire la partecipazione di chiunque, quali che siano le sue possibilità di connessione.
GdR play by chat (by turns)
Se ne discute maggiormente in dettaglio in quest'articolo.
MUD - Multi User Dungeon (by turns)
Interessante uso del telnet. Mud.it è probabilmente il riferimento italiano del settore. Software dedicato controlla e calcola eventi ed esiti in un gioco che mira solitamente a far crescere i valori parametrici del proprio PG più che ad interpretarne il ruolo.
MMORPG - Multi Massive Online Role Playing Game (by turns & realtime)
Ultima Online, Ragnarok, Final Fantasy XI; richiedono notevole dispendio in termini di risorse hardware ed economiche. La necessità di puntare ad un cospicuo numero di partecipanti costringe ad ovviare ai problemi di comunicazione riducendo quest’ultima al minimo indispensabile, favorendo necessariamente il gioco arcade nei confronti di quello interpretativo.
Match di Improvvisazione Teatrale (realtime)
E’ sicuramente una decisione di parte mescolare il M.I.T. col gdr, ma credo che a livelli di gioco sufficientemente elevati il GRV possa ambire, se non al confronto con vere e proprie performances teatrali, almeno a rapportarsi con questa avvincente ed impegnativa forma di teatro-gioco. Il Match di Improvvisazione Teatrale (M.I.T.), introdotto in Italia dalla LIIT alla fine del secolo scorso prevede un incontro a squadre, durante il quale ci si affronta recitando per brevi intervalli di tempo su soggetti proposti al momento dal pubblico o dall’arbitro di gioco.