L'importanza di definire target, stile e offerta di gioco

15/12/2024 19:55:39

Infatti, su ho scritto "una giocata privata". L'interazione ordinaria, che prevede la possibilità di inserirsi per un player che arriva a giocata già iniziata, deve rispettare la policy di Land, su questo siamo d'accordo, l'ho scritto su.

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15/12/2024 19:57:38

Esattamente! Il punto è proprio questo.

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15/12/2024 19:58:49

La giocata privata allora è solo il caso limite della chat pvt. Perché se giochi in una qualsiasi chat pubblica l'ipotesi che qualcuno possa unirsi è sempre contemplata. (e comunque anche lì secondo me andrebbe vietato perché si incentiva il chiudersi in pvt per giocare con tempi non previsti in land)

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15/12/2024 20:12:18 e modificato da nick nightingale il 15/12/2024 20:12:35

Riporto quanto avevo scritto nell'altra discussione riguardo una definizione di gioco "lento/veloce":

Il succo è che basta mettersi d'accordo sulle medie, che non sono giudizi sulla qualità del gioco.

Sembra una sciocchezza come discorso ma se quando io intendo "veloce" penso a sotto 1100 mentre bunny pensa a 2000, finisce che lei in scheda del suo gioco mette 2000 e io nella recensione scrivo che la gestrice mente nella scheda promettendo gioco veloce che non c'è.

Un po' come per il PvP, che per tanti qui è "due pg si sfidano a duello".

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15/12/2024 21:48:31 e modificato da barrakuda il 16/12/2024 11:03:24

RISPOSTA BREVE: certo che si! Assolutamente necessario!

RISPOSTA LUNGA: Ancora una volta, dei mille target da esaminare, siamo fermi a "Quanto è giusto scrivere" e la cosa è francamente una rottura incredibile, e no, non ditemi "se non ti piace il topic passa avanti" perchè il topic lo state portando voi sempre sulla stessa strada.

Non vedo nessuno che parli di ambientazione, di netiquette, di esperienza o del perchè ci sia una certa scelta o un altra e in generale di tutti quei dettagli che nel cartaceo si chiama "Sessione 0" e che è l'equivalente del foglietto illustrativo delle medicine.

"Cari giocatori, io Master vi dico che l'avventura che stiamo per affrontare sarà Hard Boiled, zeppa di gore e basata su sessioni action limitando le parti investigative al minimo. Gradirei una interpretazione in linea ma mi focalizzerò più sul chiedervi una descrizione minuziosa del modo in cui truciderete i nemici: più Pulp Fiction e meno Macbeth. Grazie"

Ora a questo punto chi cerca gioco politico, diplomatico, che enfatizza molto la recitazione di come il PG parli o interagisca, o ritiene che il pulp gli rivolti lo stomaco è avvertito: può alzarsi, ringraziare e non partecipare più o rimanere seduto e non lamentarsi dopo.

Ma se uno dei partecipanti, entusiasta, vuole rimanere ma non è abbastanza pulp? Crede di esserlo, ma no, per sua sfortuna non gli viene spontaneo dire

[Spoiler - Clicca per Aprilo]

"Quando il bastardo si avvicina credendomi finito, gli pianto il coltello in un occhio godendo dello schiocco secco della scatola cranica che si buca"

ma dice semplicemente

[Spoiler - Clicca per Aprilo]

"lo accoltello alla testa"

Il resto del party che fa? Lo caccia? Lo manda a quel paese? Si alza e polemizza?
Credo di no. Se lo terrà così com'è valutando che magari si, non è Tarantino in quelle descrizioni, ma è una persona piacevole, che interpreta bene, che è sempre puntuale e che porta le patatine e quindi sticazzi se io descrivo suoni/odori/colori di una accisaglia e lui no, lui lo apprezzo per altro.
E nemmeno il master lo allontanerà perchè la "Sessione 0" è qualcosa che il DM e il tavolo si aspetta, ma non è legge, finchè quel giocatore non metta pesantemente a disagio con il suo deragliare da quello che ci si aspetta.

Il tavolo una volta formato è co-proprietario della sessione: è tanto del DM quanto dei giocatori.
Allo stesso modo una land una volta messa online non è più solo della gestione, ma anche degli utenti che la popolano con tutte le rotture del caso (lo sappiamo tutti che noi utenti sappiamo essere delle spine nel fianco non da poco).

E quindi allo stesso modo anche una land che ha un suo target definito in tutto, da "quanto si scrive" a "quanto giochiamo spinto" (non eroticamente parlando ovvio), potrebbe ritrovarsi dei giocatori che credendo serenamente di aderire a quelle expectations in realtà deragli.
E quindi in land con il blocco a 1500 caratteri vedi 2 invii di seguito.
E in land action c'è chi si fa la romance e schiva le quest.
E in land storiche c'è chi non si prende la briga di capire com'era la vita in quel periodo storico.
And so on...

Quindi si, certo, il target serve. Occorre indicarlo. Tutti i gestori dovrebbero.
Ma nell'esatto secondo in cui siete online il target non è più legge ma diventa aspettativa.
Non più legge ma sentito consiglio.

E se domani si iscrivono solo persone da 3k di caratteri e voi avete il blocco a 1500 potete o bannarli ad ogni doppio invio se vi conviene se potete eprmettervelo, o cercare di trovare una quadra tra quello che voi vi aspettate andando online e quello che succede poi realmente nel gioco.

E quindi tornando anche al discorso del cartaceo, quel giocatore sarà tollerato finchè non diventerà un problema, finchè i suoi lati negativi non saranno maggiori di quelli positivi.
E sarà compito del gestore e della comunity indirizzarlo sulla retta via, perchè, semplicemente, una applicazione pedissequa del target è impossibile.

Siate chiari, ma non rigidi.

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quota

15/12/2024 22:24:57 e modificato da barrakuda il 16/12/2024 11:04:44

Quindi, riprendendo l'esempio descritto da quod, nella sua Land di D&D puoi giocarti il calzolaio perché il fatto che sia una Land di avventurieri diventa un consiglio?

O ancora, al tavolo con gli amici quando sono tutti d'accordo nel non volere giocare pulp/gore ma te invece giochi così, si dice "e vabbe' dai, diciamo che lui può", mandando a quel paese la sessione zero?

Se è questo l'approccio, mi sembra che semplicemente non vuoi stare alle regole del gruppo, che siano gli amici al tavolo o la gestione che dichiara un'offerta di gioco. Quindi di fatto è un problema tuo e per me farà bene quod a dirti "cambia gioco" e gli amici "con te giocheremo a zombicide invece che di ruolo". Tenendo poi sempre presente che il contesto "4 amici a un tavolo" non c'entra nulla e non è sovrapponibile a "50 sconosciuti online".


Spiegami perché delle persone che vogliono giocare a 3k dovrebbero iscrivere in un gioco a 1500. Lo fanno per dispetto?


Dies from cringe

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quota

16/12/2024 08:32:29 e modificato da barrakuda il 16/12/2024 12:00:21

Il cringe lo causi tu che di un intervento in cui analizzo cento cose, ne estrapoli due e due soltanto tanto per sminuire l'intervento.
E non è che lo dico perchè l'ho scritto io e me la sento calda, ma perchè è il tuo modo di rispondere costantemente su questo forum segue un copione ormai consolidato.

Sai perfettamente - mod- che il senso del mio intervento, di nuovo, è nella mediazione, nell'applicazione applicata al caso per caso (si perdoni il gioco di parole). Alla non applicazione rigida. E che per l'ennesima volta non capisci (o fai finta di non capire).
Ho anche apertamente fatto esempi per far capire che non è che il gestore debba pupparsi tutto senza aprire bocca ma solo di capire.
Ho parlato di sessione zero, di esempi reali, di problematiche varie.

Ma no.
Anzichè argomentare meglio estrapolare una frase, ridurre il discorso a poche parole e analizzarle, pesarle, usare la penna rossa - MOD - in prestito da Bunny e fermarsi su "eh ma facciamo le land a target di caratteri cheèmmeglio™"

Perchè all'opposto costa fatica.
Tocca aprirsi al dialogo.
Ragionare.

E poi come fai a frenare la bulimia di parole - MOD - del GDR?

Ma soprattutto perchè cerco ancora un dialogo con uno che di PbC ha una idea distorta derivante dal suo essere sceso in chat l'ultima volta quando Erik portava ancora la cotta di maglia a braghe corte?

-MOD-

- cancellati elementi inopportuni al contesto -

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quota

16/12/2024 09:36:34 e modificato da bunnyboo il 16/12/2024 09:38:03

Prima di quella frase (basterebbe evitare le battute cringe sul sesso btw) c'erano le argomentazioni in risposta a quello che hai scritto comunque. Non è che se si ottiene una battuta finale in risposta a una battuta finale, allora si può far finta di non leggere tutto il resto del post.

Tornando a quello, quoto nick. Un gioco pbc con 50+ sconosciuti non ha niente a che vedere con una sessione di cartaceo attorno a un tavolo con 4 amici, e anche lì comunque si settano delle regole, il tono, le cose da evitare, come si vuole portare avanti la campagna (appunto la sessione zero).
L'esempio che è stato fatto mi sembra parecchio fuorviante. Al contrario di quello, documentazione, regolamenti e dichiarazione di intenti del gestore di pbc sono equivalenti alla sessione zero, e se tu arrivi e non ti piace niente di quello che è stato dichiarato, sbagli tu a iscriverti e voler giocare un'altra cosa.
Se domani da me si iscrivono improvvisamente 20 persone che vogliono aumentare il limite caratteri a 3000, non prendo in considerazione di farlo perché:

1. non rispetta lo stile di gioco che offro e cambierebbe totalmente l'esperienza del mio gioco per i miei utenti
2. non starei attirando il mio target, e non è detto che io voglia quel tipo di utenza che si è affacciata per sbaglio

Invece invito loro ad adattarsi a ciò che è stato concordato nella sessione zero (regolamento/docs) o li invito pacificamente, se proprio lo trovano incompatibile con i loro gusti, a indirizzarsi verso altri giochi che fanno al caso loro.
Non ha alcun senso che io debba cambiare tutto per assecondare i gusti della gente che pretende un altro gioco rispetto a quello che io ho deciso di offrire.

E no, non è neanche vero che una campagna attorno a un tavolo è come una land.

Al tavolo il gioco è tanto mio quanto tuo perché giochiamo tutti allo stesso gioco fornito da altri, che ha un inizio e una fine mediamente brevi e poi possiamo cambiare quello che ci pare e fare un'altra campagna con un altro gioco.

Un play by chat non è tanto tuo che della gestione che l'ha creato (posto che certo, poi serve l'utenza per far vivere il gioco), non ha dietro la stessa mole di lavoro, tempo, sforzo dedicato da te e dalla gestione che l'ha creato, non può essere trattato come "stasera facciamo una campagna di Vampiri e decidiamo tutti insieme cosa e come si gioca", perché è tutt'altra roba. In più deve avere una struttura che duri nel tempo, e questo non accade se a ogni richiesta dell'utenza prendi e cambi tutto per adattarti ai gusti e i desideri del momento.

Quindi sì, i giochi pbc hanno bisogno di fare delle scelte e di essere chiarissimi con l'utenza su quali siano queste scelte, così da evitare alla gente di frustrarsi senza ragione quando entrano e trovano tutt'altro rispetto a quello che pensavano.
Poi se la scelta è "lascio tutto il più libero possibile", pace. Io lo trovo poco utile e poco chiaro, ma è una scelta anche quella.

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16/12/2024 11:30:39

Però questo esempio non è corretto. Una land non è l'equivalente di una campagna di un gioco di cui prendi il manuale dalla libreria/ludoteca. Include anche una certa parte (a volte anche l'intera parte) di scrittura di quel manuale. Ora senza pretendere che ogni gestore di land sia l'equivalente del team di sviluppo della Wizard of the coast, c'è di mezzo del game design a monte dell'avventura in sè.

Una land futuristica ambientata nello spazio profondo probabilmente ha meno componente simming di una slice of life ambientata al College di Princeton. Ha più parte di combattimento, o di preparazione. Include del PvP? Include anche la parte di combattimento nello spazio tra Xwing e Tie? Ha sottotrame con fazioni politiche, stile The Expanse? C'è un sistema di crafting?

Quando apro la presentazione di una land vorrei tanto trovare queste informazioni, mentre invece spesso (ma non sempre) c'è solo una lunghiiiiiissima introduzione narrata/narrativa.

quota

16/12/2024 11:44:26 e modificato da mikee il 16/12/2024 11:50:53

[Definizione target di utenza a cui indirizzare il gioco]

Cosa si intende davvero?
Genere, ambientazione e regolamento sono già chiaramente indicati e disponibili prima dell’iscrizione.
C'è un grande però: molti giocatori non leggono queste informazioni a fondo, perché prima vogliono capire se c’è un’utenza attiva, se la piattaforma è fruibile con i sistemi che dispongono (esempio: PN ha dei bug con chrome e se un utente non ha altri browser e non è disposto a scaricarli, non può giocare) o se trovano ispirazione dalle schede degli altri iscritti e giocanti.

📌 Ma allora, cos’è il target?
La definizione del target dovrebbe includere dati come età, luogo di residenza, interessi personali, comportamenti, e magari il tipo di lavoro per costruire una narrazione con ritmi performanti al target di riferimento. Come sapete, è impossibile raccogliere queste informazioni, considerando che la maggior parte dei giocatori si avvale dell'anonimato.

👉 Alla fine, ci si riferisce solo allo stile di gioco?
Passiamo al prossimo step

[Stile di gioco]

Pensate davvero che un utente possa mantenere sempre lo stesso tempo e stile di gioco, indipendentemente dagli impegni personali?

Un giocatore riesce sempre a dedicare 4 ore alla settimana per scrivere 2.500 caratteri, oppure 1 ora e mezza per produrne 1.000?
E se le sue abitudini cambiano a causa di un nuovo lavoro o di altri impegni, cosa dovrebbe fare?
Andare in freeze o lasciare la land, cercarne un’altra adatta ai suoi ritmi e ricominciare da capo?
E poi, se dopo 3 mesi la sua disponibilità cambiasse ancora, dovrebbe ripetere questo ciclo con una nuova land?

Se invece decidesse di rimanere, la land non rischierebbe di disattendere lo stile dichiarato, quello stesso stile che dite attiri il target e che i nuovi iscritti si aspettano di trovare?
In quel caso, la gestione cosa dovrebbe fare?
Bannare il giocatore? Allontanarlo? Dirgli di non giocare finchè non torna a rispettare lo stile dichiarato dalla land?

👉 È davvero questa la soluzione migliore?

Non sarebbe più costruttivo offrire una land flessibile, che possa incoraggiare la comunicazione fra giocatori?
Capace di adattarsi ai momenti di vita del giocatore?
Questo approccio non garantirebbe sia continuità che maggiore coinvolgimento?



Succede per 2 motivi:
1. Un gestore all’inizio della sua carriera potrebbe non avere piena consapevolezza su come affrontare determinate situazioni o potrebbe persino cambiare idea nel tempo. Questo non rappresenta un problema insormontabile: si tratta di un processo naturale di crescita e apprendimento.

👉 L’esperienza insegna. Con il tempo e con il confronto diretto con l’utenza, è possibile affinare le proprie capacità, migliorare la gestione e creare un ambiente di gioco sempre più coerente e coinvolgente.

L’errore non sta nel partire con delle incertezze, ma nel non essere disposti a migliorarsi strada facendo. La chiave è un approccio aperto, dinamico e orientato al miglioramento continuo.

2. L'utenza stessa non collabora pienamente con le linee guida del gioco.
Facciamo un esempio: se nella documentazione di una land viene dichiarato che il PvP è incentivato, ma poi, in pratica, i giocatori lo evitano adottando atteggiamenti elusivi (anche se tecnicamente leciti), come ci si dovrebbe comportare?

👉 Espellerli? Punirli? Non sempre è una strada praticabile.

Torno a sottolineare una cosa cruciale: i giocatori vanno guidati e formati per giocare al tipo di gioco che si propone, non è per forza detto che sia uguale ad un'altra land. Non è sufficiente creare un regolamento o definire una linea di gioco; serve un supporto attivo per formare il gioco di un giocatore a determinate dinamiche in modo che affronti l'esperienza con animo sereno, come il PvP o altri aspetti complessi o delicati.

Questo non significa che il giocatore non sappia giocare, ma semplicemente che non sa giocare a quel gioco. Essere un campione a Monopoli non implica automaticamente la capacità di eccellere a Risiko, dove le regole e le dinamiche sono diverse.

📌 Perché accade questa dissonanza?

- Alcuni seguono semplicemente ciò che "fanno tutti".
- Altri sono frenati da pregiudizi, esperienze off-game o da un'assenza di sistemi di protezione che garantiscano un gioco sano e corretto.
- Altri ancora, molto più semplicemente, non sanno come approcciarsi a certe situazioni per mancanza di esperienza.

👉 Quindi, la soluzione qual è?
Non si tratta solo di stabilire regole, ma di accompagnare i giocatori in un percorso di integrazione. Questo approccio non solo migliora la qualità del gioco, ma rafforza anche il senso di comunità e la coerenza con lo stile dichiarato dalla land.


In conclusione: che un giocatore adotti uno stile veloce o lento, descrittivo o asciutto, senz'altro importante, la vera questione non dovrebbe essere lo stile, ma piuttosto la qualità e la sostanza del gioco.

Dopotutto, i giocatori non si iscrivono a una land per fare esercizi di scrittura o competizioni linguistiche, ma per emozionarsi, immergersi in avventure coinvolgenti e vivere esperienze memorabili.

👉 Non è forse questo l’obiettivo principale di ogni land?

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