Alcuni di voi mi hanno scritto facendomi domande del tipo “ho visto che hai creato Wanted, come ti è venuta l’idea?” oppure “da dove sei partito?” o ancora “quali sono i punti più importanti di cui tenere conto quando si scrive un gioco nuovo?”.
Bene, alla luce della mia esperienza e grazie al ciclo di incontri a cui ho partecipato a Firenze Gioca che mi ha aiutato a focalizzare alcuni punti che avevo applicato a livello inconscio durante la creazione di Wanted cercherò di chiarire alcuni punti che a mio avviso sono fondamentali. Inizio citando Sergio Valzania:
Avete già capito dove andiamo a parare. Ovvero la cosa più difficile è equilibrare la creatività e il romanticismo con le regole del mercato. Questo vale sia per coloro che vogliono trovare un editore, sia per coloro che vogliano autoprodursi ma anche per coloro che vogliano distribuire il proprio gioco gratuitamente come faccio io, perchè se il gioco è confuso nessuno ci giocherà e da un autore confuso non può che nascere un gioco confuso. Per chiarire, in primis a noi stessi, le proprie idee ci vengono in aiuto gli strumenti propri del marketing.
Ci sono alcuni punti che dobbiamo necessariamente trattare, questi punti sono gli stessi di cui ci dobbiamo occupare quando scriviamo un business plan, oggi ci concentreremo essenzialmente su due di questi:
1) Analisi del mercato
2) Strategia e implementazione
Subito dopo l’idea, la “scintilla creativa” che ci fa gridare EUREKA! è necessario studiare il mercato perchè ciò che ritenevo essere bello e innovativo potrebbe essere già stato ideato e creato da qualcun altro. Se avete provato 4 o 5 giochi di ruolo nel corso della vostra vita è probabile che questo accada. Nessuno al mondo può dire di conoscere tutti i giochi di ruolo esistenti ma una conoscienza molto limitata può portare a conclusioni affrettate e a farsi delle illusioni.
Questa frase detta a Firenze-gioca da Roberto di Meglio (uno dei fondatori di nexus) non confuta quello che ho appena detto bensì introduce un elemento nuovo: la pressochè impossibilità di inventare qualcosa di totalmente nuovo. Stimolato da una mia domanda diretta sulla normativa relativa ai diritti d’autore in questo ambito Roberto ha risposto:
Che vuol dire? semplice, se creo un gioco-copia, probabilmente non sarò denunciato per la violazione dei diritti d’autore ma non farò mai successo.
Il secondo punto, quello relativo a strategia e implementazione, può essere a sua volta scomposto in almeno altri due punti:
1) A chi mi rivolgo
2) Quali sono i miei plus
Questi due punti potrebbero sembrare ovvi, eppure tantissimi autori di giochi li trascurano. Dovremmo chiederci e tenere ben in mente il nostro target di riferimento in ogni singolo momento della creazione del nostro gioco per evitare di commettere errori grossolani. Faccio un esempio: se per esemplificare una delle regole del mio gioco faccio leva su un modo di dire largamente condiviso nella mia città non è detto che questo risulti immediato o quantomeno comprensibile anche per un piemontese o un siciliano. In questa fase occupa una posizione di rilievo la strutturazione del set di regole (capitoli, sezioni ecc), l’adozione di un particolare registro linguistico (se creo un gioco per bambini non posso farcirlo con termini da saggio letterario) e così via.
L’altra cosa da tenere bene in mente è: “quali sono i punti di forza del mio gioco”. Come lo stesso Roberto di Meglio ha detto durante il suo seminario: “ogni editore ha dietro una fila di autori”, allora è necessario chiedersi “perchè un editore dovrebbe pubblicare proprio il mio gioco?”, “quali sono le innovazioni che sto introducendo nel mercato?” ma anche “perchè un giocatore dovrebbe giocare proprio al mio gioco?”.
Ricapitolando: se pensate di aver avuto una buona idea, se avete analizzato BENE il mercato e nonostante questo pensate ancora che il vostro gioco sia migliore della concorrenza, se pensate di avere dei punti di forza che gli altri non hanno e se pensate di star arricchendo in qualche modo il mercato, se avete risposto positivamente a tutte queste domande e avete fatto fare questa stessa analisi anche ad altre persone e anche loro hanno risposto positivamente a queste domande allora siete pronti per provare a farvi pubblicare da un editore.
Questo articolo può essere considerato un "introduzione" ad un articolo che presto pubblicheremo dal titolo "Scrivere un nuovo Gioco di Ruolo gratis". Stay tuned!