Sondaggio pubblicato il 27/05/2009
Autore: GEMINI
è un buon modo per evitare lunghe e spesso equivoche descrizioni delle smorfie del volto
8,88% (30 Voti)
aiuta il giocatore a comunicare agli altri le proprie intenzioni di gioco
5,33% (18 Voti)
consente ai giocatori coinvolti una interazione più efficace
8,88% (30 Voti)
aiuta il master nel dirigere lo svolgimento della trama, dandogli anche un riscontro diretto della risposta dei giocatori alla sua narrazione
5,33% (18 Voti)
favorisce eventuali scorrettezze tra i giocatori
7,4% (25 Voti)
impone una forzatura scorretta al gioco degli altri giocatori
5,62% (19 Voti)
è un chiaro esempio di metagame
3,55% (12 Voti)
è concettualmente sbagliato, perché nei gdr play by chat si descrive solo quello che i pg possono vedere o toccare
41,12% (139 Voti)
è assolutamente sbagliato sotto tutti i punti di vista
13,91% (47 Voti)
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23/10/2013 - E' concettualmente sbagliato... ma come qualcuno che ha risposto prima di me, odio i puristi che voglio l'azione asettica e schematica, cosi come odio chi dei pensieri in azione ne fa un abuso. A tutto c'è una via di mezzo e trattare il pensiero in azione come un emozione o una reazione che possa avere un riscontro mimico, allora potrebbe andarmi bene.
"trattare il pensiero in azione come un emozione o una reazione": intendo dire che Caio invece di scrivere in azione, fuori dal parlato, che del discorso di Tizio non ha capito nulla, può fare riferimento ad un senso di confusione ed una smorfia di perplessa che evidenzi la cosa agli occhi del pg con cui interagisce.
18/08/2013 - Concettualmente sbagliato, per quanto possa magari essere gradevole come lettura, mostrando sfaccettature altrimenti impercettibili, non serve ai termini di gioco ed anzi può portare ad involontari, o peggio volontari, male interpretazioni degli altri giocatori... Non è opportuno, non è sgradevole, ma non è opportuno, quindi meglio evitarlo in toto.
Chiaramente, se succede, non serve far cadere una falce mortale sul povero giocatore in errore... Ma neanche farle passare tutte tutte facili.
02/12/2012 - Trovo francamente irritanti come la cartavetra al posto della carta igienica sia i puristi dell'assenza del pensiero in chat, sia coloro che usano i pensieri del proprio pg come parte integrante e necessaria di ogni singola azione.
Il pensiero in azione mi fa storcere il naso quando mi priva della possibilità di fraintendere un personaggio, o di intendere ciò che dice con sfumature leggermente diverse che possono dare adito a situazioni interessanti, per non parlare di quando mi toglie tutto il divertimento spoilerandomi ciò che l'altro ha intenzione di fare.
Inoltre, spiegare ogni singolo pensiero favorisce il metagame anche per chi non vuol farlo -è difficile non accorgersi del coltello che sguscia fuori dalla tasca di Tizio quando sai che vuole ammazzarti- figurarsi se non favorisce il metagame per chi ha tutta l'intenzione di farlo.
Il pensiero in azione mi fa venir voglia di prendere a schiaffi l'altro player quando è fatto apposta per provocare gli altri, peraltro lasciando intendere sempre una certa acrimonia da parte del player e non soltanto del pg; idem quando i pensieri diventano tanti da allungare in modo spropositato ed inutile l'azione, o peggio ancora quando il pg pensa... e poi non fa altro!
Ma il pensiero può anche diventare uno stupendo modo per caratterizzare il personaggio durante le azioni di entrata, in quelle in cui si interagisce poco o nelle giocate particolarmente struggenti; oppure può far fare una sana risata in contesti particolari, alleggerendo il gioco.
In sostanza, è un espediente narrativo come un altro: può essere usato bene o può essere usato male.
02/08/2012 - Se è giusto un accenno del pensiero, a parer mio, può andare...
i puristi del gioco vorrebbero uccidermi, lo so, ma se può dare piccoli spunti, spiegare uno sguardo o aiutare il master non ci trovo niente di sbagliato.
L'importante è giocare per il piacere di giocare, BASTA PIPPE MENTALI orsù...se non appesantisce troppo il gioco perchè devo sottostare a regole non scritte =.=
30/05/2012 - è concettualmente sbagliato. Diminuisce il potenziale descrittivo della scena, sicché il pensiero rimane una cosa tutta del personaggio e non coinvolge in alcun modo, come le espressioni o i borbottii, gli altri personaggi :)
24/01/2012 - Io parto dal presupposto che per me giocare ad un gdr significa "scrivere un grande libro tutti insieme". Dunque, a tal scopo, prediligo la narrazione. Non si tratta dell'espressione diretta del pensiero, ma dello sviluppare le trame mentali che portano un pg a una decisione piuttosto che un altra etc. Questo mi consente un maggiore feeling con il mio personaggio. Esternando quelli che sono i suoi pensieri (e non i miei) nell'azione, riesco meglio a inquadrarlo, riuscendo a muoverlo con maggiore logica e coerenza del carattere, della situazione emotiva del momento etc. Inoltre, proprio perchè stiamo scrivendo un libro tutti insieme, mi piace leggere le motivazioni altrui (a me player). Giustamente si tratta di un sistema che possono utilizzare unicamente i player che sanno bene come si gioca, e dunque sanno cogliere dell'azione unicamente quello che è il proprio personaggio a captare. Ma se un giocatore è bravo e rimane sempre sul piano della coerenza (elemento fondamentale in ung gdr) non vedo perchè non sfruttare la narrazione. Essa aiuta non solo a comprendere il proprio personaggio al meglio, ma anche a migliorare le proprie capacità di fantasia e scrittura. Inoltre, personalmente sempre, mi piace salvare tutte le role che faccio, per rileggerle in ogni momento, come mi piace farmi passare quelle degli altri :) sempre per lo stesso discorso che mi piace conoscere le trame e le storie anche degli altri giocatori.
17/01/2012 - E' concettualmente sbagliato:
se scrivi i pensieri dai una buona occasione di fare metagame.
E' sbagliato perchè le smorfie del viso, i movimenti dei piedi, delle mani, delle labbra (etc) possono giustamente essere fraintesi dall'altro giocatore, e quindi essere origine di quei tantissimi fraintendimenti di interessi/idee che caratterizzano la vita reale.
13/07/2011 - assolutamente sbagliato. stiamo parlando di una categoria di gioco in cui la realtà viene capovolta, per essere poi vissuta tra una chat ed una scheda personalizzata. nella vita reale possiamo liberamente accedere ad i pensieri altrui? xavier può: noi, affatto. sottolineo comunque il mio cinismo al riguardo e, per chiunque ne risenta, me ne faccio colpa sin da subito.
17/09/2010 - A volte mi chiedo cosa considerate pensieri in azione, io considero tali anche le descrizioni di stato d'animo del personaggio o cose tipo <poichè pippo è stato a casa a studiare tutta la mattina, ha deciso di uscire a prendere una boccata d'aria.> il fatto che lui abbia deciso di farlo è già un pensiero del personaggio pippo.
Posso capire i pensieri diretti ma impedire di motivare le azioni di un personaggio no.
EDIT: ho notato che la maggiorparte dei giocatori che si dichiarano contro i pensieri nelle azioni descrivono le emozioni del personaggio o i perchè di certi atteggiamenti, le motivazioni per le quali si trovano in un dato luogo e così via. Quindi cosa si intende per pensieri?
15/09/2010 - Io sono stata drastica: ho votato che è sbagliato sotto tutti i punti di vista.
Mi solleva molto leggere che esistono ancora molti giocatori che ABORRISCONO i pensieri in azione, visto che purtroppo da qualche tempo a questa parte ho notato un fiorire generico di errori del tutto simili a questo nei gdr in generale.
Non concepisco minimamente il discorso " E' più efficace, così si evitano le descrizioni dello zigomo che si alza.. ecc " ma stiamo scherzando? Chi gioca ai gdr by chat lo fa perchè, almeno in teoria, AMA scrivere! Oltre al fatto che ricordiamoci che un pensiero nell'azione aiuterebbe solo a creare metagame tra i giocatori, dando delle informazioni al giocatore che interagisce con noi, che in ON col proprio pg non potrebbe mai avere. Anche i giocatori più bravi, spesso, di fronte a situazioni del genere vengono " influenzati " da quello che sanno, pur non dovendolo sapere.
Per non parlare poi del fatto che secondo me sta nella bravura del giocatore riuscire a caratterizzare e mostrare la psicologia del personaggio tramite il suo modo di fare e la tipologia di azione che compie, nonchè lo stesso modo di scrivere. I pensieri tolgono una grossissima fetta di divertimento. Se so cosa pensa il personaggio che ho dinanzi, come giocatrice, perdo interesse al primo colpo perchè andrò subito a capire che tipologia di gioco fa l'altro.
Il personaggio enigmatico, invece, ha un impatto decisamente più interessante. Il non sapere cosa sta pensando l'altro, ma solo intuirlo o tentare di comprenderlo tramite il modo di fare secondo me è una delle cose più belle del gioco.
Quindi ASSOLUTAMENTE NO AI PENSIERI IN AZIONE. Così come anche alle reminescenze dei propri avi e al ricordo di quello che s'è mangiato a colazione il giorno prima.
21/04/2010 - Favoriesce le scorrettezze...
..eppure un gran lavoro in piu alal fin dovrebbe farlo il M per capire il perchè di certe esprssioni e motivazioni che spingono il pg ad agire in qualche modo.
Questa mole di lavoro viene fatta? siamo sicuri che alla fine con msn forum o altro comunque certi inquinamenti( e ciò che portano) non avvengano "comunque"?
26/03/2010 - Ho sbagliato nel voto :)
Volevo dire che i pensieri NON VANNO minimamente inseriti in un'azione ;-)
07/12/2009 - E' giusto solamente nel caso in cui l'interlocutore (o gli interlocutori) possa/possano leggere nella mente altrui, cosa che (giustamente) non è così frequente, altrimenti ne va della bellezza del gdr stesso.
Conclusione: inutile sia perchè nei pbc va descritto solamente quello che si vede (sì da evitare che un player per scrivere un'azione di 10 righe ci metta 10 minuti, delle quali solamente mezza interessa gli altri giocatori, le altre 9,5 son tutti pensieri del pg) e al tempo stesso evitare metagame e forzature nel gioco altrui
04/11/2009 - Assolutamente intile, a meno che il pg che hai difronte come interlocutore non sia The Mentalist o Chuck Norris.
21/10/2009 - Allora i pensieri in discorsi diretti mi urtano leggermente.
Però io son uno della G.C.C.MeP. Gioco Come C***o MePare...
quindi finchè il troppo non stroppia qualche accenno di pensiero indiretto nei discorsi come "par sorpreso, mai si sarebbe aspettato di vederlo sbucare dal proprio bicchiere" non mi creano fastidio.
Ma discorsi come:
Tizio pensa "io sono un figo", poi si volge verso la ragazza dicendole <vuoi venire con me?> ma lui sa benissimo che anche se lei dice di no, lui la rapirebbe per chiedere un riscatto.
Ecco questo cose non le sopporto. É forzatura del gioco, inoltre, lo sconsiglio perchè praticamente sveli ogni colpo di scena o "improvvisazione" che potrebbe accadere in una giocata, rovina molto questa cosa e se fossi un admin la sanzionerei.
18/09/2009 - secondo me la questione dei pensieri è una cosa abbastanza complicata °-°
in alcuni gdr che frequentavo, i pensieri erano assolutamente banditi. Anzi ti cazziavano anche se, in un'azione, c'era anche il minimo accenno ad un pensiero.
in altri che ancora frequento i pensieri sono accettati, e a volte nelle azioni anch'io li ruolo.
Certo, non scrivo una cosa del genere: *quella maglia è orribile* pensò la ragazza ---> esempio stupido ma rende l'idea.
al massimo posso renderlo sottoforma di discorso indiretto.
a me non da fastidio chi si ruola i pensieri, anzi a volte sono la prima a farlo!
17/09/2009 - porca paletta!
Questa è un concetto che mi dà proprio i nervi.
Io sono uno fedelissimo al discorso "narratore esterno con focalizzazione esterna"
Cosa vuol dire? Significa che il narratore (cioè la descrizione che fai te in chat) è come se fosse una persona nella chat che descrivesse quello che vede!
E deve essere così, perchè c'è più interazione, più realismo... per fraintendimenti, dubbi, ecc. meno metagame!!!!
22/07/2009 - Assolutamente pro pensiero sull'ali dorate.
Che gioco fuffa viene fuori se si tolgono completamente?
A parte la noia di star lì a leggere che lo zigomo sinistro si solleva di sette micron e si gira di dodici arcosen alla terza (e c'è gente che le fa ste cose) non vedo il problema per chi dice "Ehhh!! Ma tu quando parli con la zia Peppina mica riesci a capire cosa pensa!". Eh. Appunto.
Giocatore è una cosa, Personaggio è un'altra!
Se mi soffermo a descrivere un pensiero affascinante, un flashback scaturito da una situazione particolare, dei desideri, è più bello per chi scrive e per chi legge, a patto siano dettagli che danno spessore al personggio (magari robe del tipo "pensa a quanto gli piacerebbe andare là. Ci va" o analoghe, meglio di no, va'.)
13/07/2009 - Ho risposto
è concettualmente sbagliato, perché nei gdr play by chat si descrive solo quello che i pg possono vedere o toccare.
Anche se non sono così radicale, nel senso che la regola è quella, ma se la giocata è leggera ammetto di concedermi anche io qualcosa di simile, senza esagerare o sconfinare nell'autoconclusivismo... anzi, cercando di non sconfinare nell'autoconclusiva :P
03/07/2009 - Come ogni cosa, dipende.
Pensieri diretti *quasi quasi vado lì e gli spacco la faccia* sono obbrobriosi.
Pensieri che istigano a metagame sono da evitare.
Proibire i pensieri. Un secco e deciso NO. Per evitare gli incidenti stradali le automobili sono state abolite? NO
Per prevenire la criminalità dobbiamo restare chiusi in casa? NO
Per prevenire le malattie dobbiamo restare chiusi nella campana di vetro? NO
Lo stesso principio è da applicarsi ai pensieri. SE sono usati correttamente:
1) aiutano i player ad immergersi nel proprio personaggio, lasciandolo crescere emotivamente e caratterialmente man mano che avanza nel gioco ed in risposta a quello che succede nel gioco
2) rendono la giocata narrativamente più interessante
3) forniscono un riscontro pratico ai narratori/master che vedono quanto il player riesca ad immedesimarsi nell'ambientazione, che mettono a nudo paure, ambizioni, sentimenti di questa manciata di bit che, in fondo, sono il nostro alterego.
Decisamente pro pensieri, purché non se ne abusi appunto
e ripeto: ogni cosa ha la giusta misura: il troppo storpia, ma il niente langue!
06/06/2009 - Ritengo che in un gioco sia altamente riduttivo esprimere i pensieri, denota solo mancanza di capacità descrittiva di azioni e stati d'animo.
Nei gdr Trek esistono pg telepati, che possono quindi comunicare con il pensiero, ma per evitare il caos derivante, in Star Trek genesis si sono inventati che la razza telepate 1/2 betazoiode in realtà non può comunicare con il pensiero con alcuno, era scritto nella guida alle razze.
Nonostante non sia così, ( e 7 anni di TNG lo hanno dimostrato) credo sia stata introdotta questa regola proprio per evitare la pigrizia dei pg che si rifugiano nella incapacità di descrizione.
02/06/2009 - dipende dai modi di vedere il gdr by chat, io lo interpreto come uno scrivere una storia a più mani, che dia piacere al gioco ed alla lettura di tutti ed in questo a volte descrivere "pensieri" può aiutare.
Capisco comunque chi interpreta il gdr by chat in maniera diciamo teatrale, un personaggio teatrale sul palco non dichiara i suoi pensieri. Se interpretassi un gdr live non mi metterei a declamare i pensieri del mio PG, ma in un gdr by chat secondo me sono utili a scrivere una buona storia a patto di non esagerare
01/06/2009 - Quoto in ogni punto rosanera.
I pensieri, se usati nella giusta dose, aiutano i personaggi ad interagire (sebbene in maniera astratta) più facilmente.
Descrivere SOLO ciò che il player può vedere e toccare mi sembra un gelo. Tanto vale descrivere la natura, allora.
Mhà!
28/05/2009 - Concordo con chi sostiene che vada utilizzato con criterio, ma sorrido leggendo di alcune posizioni ferme e risolute relativamente a ciò che è notoriamente giusto nel gdr pbc, dato che non ricordo un documento che detti delle regole universalmente accettate (e avendo coniato io il termine gdr play by chat credo che dovrei saperlo se esistesse).
Inoltre mi è capitato spesso di leggere frasi come "xxx tenta di colpire yyy alla gamba destra con un fendente verso il basso da sinistra nella speranza (o nel tentativo) di..." passate per buone da master intolleranti verso i pensieri espressi nelle azioni, quando è evidente che il sucitato esempio (e infiniti altri simili) rappresenta un'esternazione di un pensiero (in questo caso un'aspettativa) del PG. :-)
28/05/2009 - La prima. Ma specifico che (come forse già detto) va fatto con una certa cautela,tra Player che sappiamo hanno una certa esperienza nel gioco. Altrimenti va usato per altri motivi,magari per fare qualsiasi altra cosa che non riguardi il gioco di ogni giorno. In caso contrario,non va usato,per evitare problemi in-game. (Se non addirittura Off-game)
28/05/2009 - E' concettualmente sbagliato. Il non sapere perchè un altro personaggio sorride, è pensieroso, resta scosso ad una rivelazione o una situazione, è un modo per creare gioco e tenere vivo l'interesse della conversazione e dell'interazione in genere.
28/05/2009 - E' concettualmente sbagliato ma soprattutto forza il gioco di altri giocatori.
E poi serve solo a allungare il brodo della descrizione con noiose pappardelle introspettive degne di un film esistenzialista in bianco e nero, oppure a tristi giocate in solitario che servono solo a fare punteggi.
27/05/2009 - Ultima opzione.
I pensieri sono sbagliati sotto tutti i punti di vista: sono totalmente inutili per una corretta interazione con buoni player mentre inducono al metagame quelli meno buoni, spesso sono usati per 'forzare la mano' agli eventuali interlocutori per non parlare poi dei pensieri utilizzati per esprimere concetti off o addirittura per insultare il pg 'nemico'...
Inoltre vengono costantemente usati per allungare il brodo, per mascherare una capacità descrittiva ridotta ed una pochezza di idee imbarazzante.
Di fatto limitano notevolmente il 'giocare insieme' che è un concetto di base del gdr by chat...meglio che smetta prima che diventi una filippica contro i pensieri in chat!
27/05/2009 - Ho votato la seconda opzione, poichè sono convinto che, volenti o nolenti, una percentuale di mentalità OFF Game c'è sempre, nel gioco di ruolo. Sono per certi versi contrario a questo dato di fatto, per altri a favore (e questo giustifica il mio voto), e per altri ancora rassegnato, dipende dai punti di vista. Ovviamente, ci tengo a sottilineare che non sono un "fanatico" dei pensieri: a volte mi capita di scriverli, altri no. Ad ogni modo, cerco sempre di non esagerare o essere prolisso xD
Hola a Todos!
27/05/2009 - Ho scelto la prim opzione, ma preciso che bisogna giocare con gente competente altrimenti diventa mtivo di metgame e scorrettezze varie. Un po come i cartellini nel calcio, se si gioca con gli amici non c'è bisogno di quelli n dell'arbitro.
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