Orietur in Tenebris

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Negli anni precedenti al 1692 si verificarono diversi fenomeni tra cui l’incendio di Boston, varie invasioni di locuste e il terremoto di Port Royal, che furono la causa di conseguenze socio-economiche che portarono un clima di forte disagio e di impoverimento tale che, nell’immaginazione collettiva, cominciò a delinearsi la convinzione che tutto ciò facesse parte di un piano del Diavolo per cacciare i soldati di Dio dal New England.
Le accuse dilagarono con fin troppa semplicità e gli odi, i rancori, le invidie e le vendette crebbero senza freni. Tralasciando le implicazioni soggettive e personali derivanti dal far fuori una persona scomoda, a quel tempo far condannare il proprio vicino significava poterne prendere i terreni, traendo quindi un tornaconto concreto e non indifferente. Accusare la levatrice di trovarsi in combutta con il Diavolo, era per molte donne una facile scusa per la loro sfortuna e sterilità. Tutti accusavano tutti rivendicando torti delle più svariate nature e che spesso ben poco avevano a che fare con veri e propri atti di stregoneria o rituali pagani.
La maggior parte delle accuse si concentrarono sulle minoranze: donne ininfluenti, povere, ignoranti, talvolta con problemi psichici e spesso cadute in miseria prima di essere reiette ai margini della società; schiavi dalla pelle scura, pellerossa e, altre volte ancora, donne rette, buone, altruiste e benestanti, da molti invidiate.

Ad ogni accusa seguiva un processo e per questo venne istituito un apposito tribunale formato dagli anziani del villaggio, diaconi, pastori, giudici e avvocati.

Nella sua fase matura, quella che potremmo definire come Inquisizione Protestante, coinvolse oltre che il potere giudiziario anche il potere civile, grazie e a causa della sua struttura tricotomica, così organizzata:

Il Consiglio: presieduto da anziani del villaggio, giudici e avvocati; aveva il compito di dare le istruzioni ai Tribunali, di esaminare i rapporti dei processi, ordinare le ispezioni, rivedere le cause e agire come tribunale per i membri stessi del Consiglio accusati di reati.

I Tribunali: formati da diaconi con esperienza giuridica e da altri funzionari come procuratori, segretaria, notai e un difensore dell’accusato che però, normalmente, si limitava a informare quest’ultimo di come si sarebbe svolto il procedimento.

I Familiari: gente normale e priva di salario fisso, incaricata di incoraggiare le delazioni e raccogliere le testimonianze nonché, a volte, anche di catturare gli accusati. Nonostante fossero odiati dalla popolazione il numero dei famigliari crebbe notevolmente poiché chi entrava a farne parte veniva esentato dai contributi fiscali e poteva girare armato, inoltre la famigliarità con i precetti di quella che fu presentata come una vera e propria missione di fede, che prevedeva di epurare il mondo dalla minaccia delle Streghe, era considerata prestigiosa e prova di puritas cordis, purezza di cuore.
Parecchi aderirono solo per dirottare altrove le attenzioni dell’Inquisizione e fu il caso di molte delle famiglie realmente detentrici di poteri magici.

I processi iniziarono ad Aprile e terminarono a Novembre, quando la protesta di alcuni dei reverendi più influenti del Massachusetts spinse il Governatore a sospendere i lavori del tribunale. Intanto però vennero giustiziate 19 persone, 55 fra uomini e donne vennero torturati a morte per aver reso presunte false testimonianze, 150 sospettati furono imprigionati e sottoposti a estenuanti interrogatori e più di 200 persone vennero, complessivamente, accusate di stregoneria.
I maghi che sopravvissero si nascosero o, nei casi più gravi, per dirottare altrove sospetti e attenzioni, vendettero all’Inquisizione altri maghi e streghe. Fratelli, amici e compagni.

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‹ Tutti erano presenti: i cittadini più eminenti, lo sceriffo, il pastore, il medico del villaggio, due magistrati e persino i giudici che l'avevano dichiarata colpevole. L'atmosfera attorno alla forca però era strana, diversa dal solito. › [..] ‹ Era giovane, tra i venti e i trent'anni, di statura normale, taglia minuta, i movimenti erano limitati dalle corde che le stringevano i polsi e le caviglie; aveva la pelle bianca come la neve eccetto che sul naso appuntito che era puntellato di piccoli nei aranciati; aveva occhi sporgenti di un azzurro fumoso e i capelli del colore del cielo al tramonto. › [..] ‹ Li guardava tutti, senza dibattersi né parlare e solo quando le fu passata la corda sopra la testa e stretto il nodo scorsoio, la condannata cominciò ad urlare. Molti, moltissimi giurarono di aver visto i suoi occhi divenire come paglia infuocata mentre li girava sugli estranei pronunciando parole terribili dai toni sonanti. I bambini si zittirono terrorizzati mentre le madri si aggrappavano al bavero dei loro mantelli trascinandoli in arrancanti passi indietro. Li stava maledicendo, loro e Salem, quando lo sceriffo si aggrappò alle sue vesti con entrambe le mani, tirandola giù dal pianale. La condannata piombò nel vuoto, la corda si tese e il suo collo si spezzò con un rumore secco. › [..] ‹ Nei giorni seguenti, ripensandoci, nessuno ricordava con esattezza che cosa avesse enunciato la donna, eccetto che per tre parole nella lingua dei romani, "ORIETUR IN TENEBRIS", ma dal momento che non vi erano segni di sventura nelle dimore dei più alti funzionari dello stato coinvolti nei processi e che con la cessazione di questi tutto tornò alla normalità, la donna dai capelli rossi venne in fretta dimenticata dai più. ›

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Il 14 Gennaio del 1693 l’allora Governatore babbano William Phips concesse perdono a tutti coloro che erano stati accusati di stregoneria e i processi cessarono definitivamente.
A Salem però le ferite continuarono a dolere per generazioni e per quanto le persecuzioni, dopo quel giorno, si limitarono a casi isolati, si era ormai diffusa nelle famiglie magiche la convinzione che fosse necessario operare quanto prima una scissione tra mondo magico e mondo babbano che tutelasse tutti i detentori del dono.

Il 21 Aprile del 1697, i capofamiglia delle sette maggiori famiglie di maghi residenti a Salem Village, guidati da quello che sarebbe poi stato il Primo Governatore magico, Ernest Osborne, si riunirono sulla spiaggia celebrando l’atto fondativo della nuova città.
Furono innalzate le prime barriere al fine di impedire ai babbani l’accesso all’area incantata e furono emanate le prime leggi anti-babbani, che puntavano soprattutto a limitare i contatti con la comunità non-magica e lentamente la città come la conosciamo oggi si sviluppò, lontana dalle percezioni dei non-maghi e dalla minaccia di una nuova caccia alle Streghe.

Trecento anni dopo, Salem Village è una comunità magica protetta, sviluppata su territorio adiacente a quello babbano ma totalmente fuori dalle percezioni dei semplici umani. La vita politica è dominata da due partiti fondamentali, quello Oscurantista e quello Progressista, la società è dunque spaccata tra coloro che non hanno dimenticato e vivono ancora nel timore di una nuova caccia alle streghe ostacolando qualsiasi rapporto con il mondo babbano e costringendo Salem ad una politica "protezionistica" su ogni fronte e coloro che invece guardano con positività all'evoluzione e tendono ad un futuro di prospettiva più ampia, all'apertura dei confini alle altre comunità magiche e ad una politica cosmopolita.

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