GDR storico & fantasy storico: opinioni in merito? postato il 16/04/2019 16:02:17 nel forum giochi online
Buonsalve a tutti!
Ci troviamo qui riuniti (?) perché ci sono un paio di curiosità e dubbi che ci sono sorti da un po', e a cui non riusciamo ancora a trovare risposta.
Il primo è il seguente: cosa si aspetta l'utente quando sente parlare di GDR storico? Cosa pensa di trovare/giocare? Che idee ha riguardo il tipo di role all'interno del gioco?
La seconda riguarda una nicchia di questo genere, ovvero il fantasy storico, e valgono le stesse domande, in quanto comunque sottogenere del primo.
O forse no? Forse si ha un'idea differente proprio di base, rispetto allo storico puro?
I dubbi ci sono sorti vedendo che comunque il panorama delle storiche/fantasy storiche non è così nutrito, e anche il bacino d'utenza è di molto minore rispetto ad altri generi, anche parecchio complessi in teoria (come il fantasy classico, ad esempio).
Quindi nulla, ci piacerebbe sentire un po' l'idea generale dei giocatori riguardo questo tipo di land!
16/04/2019 21:14:00
Da laureanda in Storia Medievale mi viene da dire che nei gdr storici non solo è difficile trovare un periodo effettivamente giocabile ma è anche terribilmente difficile ritrovare in chat l'atmosfera storica senza scadere nel grottesco o nell'imitazione ridicola.
Io stessa, nonostante studi storia, trovo difficile giocare nei gdr storici proprio per la difficoltà nell'immedesimarmi nella mentalità dell'epoca.
Quanto ai fantasy storici non credo di averci mai giocato ( land sul Trono di Spade non mi pare siano considerate come tali), ma non mi attirano più di tanto. Infarcire un determinato periodo storico con elementi fantasy che siano draghi, vampiri o la stregoneria... boh, non mi dice niente, a dirla tutta. O forse sto sbagliando completamente la definizione di fantasy storico.
16/04/2019 21:20:05 e modificato da ghennadi72 il 16/04/2019 21:36:18
La battona geneticamente immune da malattie veneree e con bonus di sterilità dichiarato di background :-)
Un modo un po' rude di riassumere chi mi ha preceduto. Ma spero che si sia capito il concetto, a proposito di difficoltà di "entrare nella mentalità e nello scenario dell'epoca scelta". Assieme a una certa tendenza generalizzata a proiettare le nostre convinzioni di "moderni" in epoche nelle quali cert modi di pensare non erano semplicemente "malvisti" e quindi stigmatizzati, ma erano semplicemente fuori, totalmente, dal modo di pensare dell'epoca.
Un'altra difficoltà che ho visto spesso sta nella scelta di una ambientazione abbastanza mobile da non vincolare i giocatori a seguire una timeline prefissata.
Ricreare luoghi e atmosfere di una certa epoca storica ci si riesce pure, anche se il prezzo da pagare invariabilmente, quando ti tocca importi coi giocatori per tenere una linea di coerenza storica, è passare per rompicoglioni pignoli che tarpano la fantasia dei giocatori.
A volte però si scelgono periodi e circostanze nelle quali sei davanti al dilemma: li lascio giocare liberamente, trasformando il "gdr storico" in una ucronia, o li faccio segure la timeline come è effettivamente stata anche se questo significa far giocare i giocatori secondo un copione che non possono modificare?
Probabilmente tenendo i giocatori lontani da trame politiche/militari e di alto profilo (ossia in grado di influire sullo sviluppo della Storia) si riesce ad ovviare al problema. Sai già in partenza che non puoi cambiare il corso della Storia, lo accetti, e amen.
Anche se questo significa giocare "angoli di storia" innocui e marginali che non permettono di modificarne il corso può dare parecchie soddisfazioni se lo staff e il nucleo iniziale di giocatori è riuscito a rendere l'idea e l'atmosfera del periodo scelto.
Sul fantasy storico l'unica provata è stata Sangue di Midgard e ne conservo un ottimo ricordo. Una volta accettato che era inutile chiedersi cosa ci facesse una sovrappopolazione di celti, arabi, bizantini e sarmati in Danimarca, l'atmosfera era resa benissimo e il gioco appassionava il giusto. Un peccato che abbia chiuso a mio parere, sicuramente se dovessi scegliere un gdr da resuscitare sarebbe il primo della lista.
17/04/2019 16:55:39
Dipende dal periodo storico: esistono periodi anche ben documentati e più vicini all'epoca moderna, ad esempio, per cui magari potrebbe essere più semplice immedesimarsi. Ciò che è certo è che per forza di cose ci sono dei paletti da rispettare, altrimenti, come è stato detto, si scende nel grottesco o diventa una Moderna in costume, con tutte le varie gnoccolone del caso in corsetto e gonnellone. Ha ragione chi ha detto che alla fine lo staff dovrebbe dare degli spunti interessanti, ma penso che sia proprio la base: se metti su una storica, come minimo devi essere ferrato nell'argomento, al punto da poter dare agganci sensati e interessanti.
Per quanto riguarda la questione del fantasy storico, forse bisognerebbe cambiare punto di vista? Nel senso che spesso ci sono periodi in cui era più sentito un determinato tipo di sovrannaturale nel folklore o anche nella società, per cui sfruttarlo potrebbe essere un'idea originale senza scomodare le classiche razze da Urban Fantasy o Fantasy classico.
E' interessante che comunque ci si sia soffermati sui paletti che un player deve rispettare in base al periodo che potrebbero essere limitanti: come si potrebbe, secondo voi, creare qualcosa che non scenda nell'assurdo e, assieme, consenta una certa libertà?
18/04/2019 17:00:58 e modificato da legesky il 18/04/2019 17:21:31
18/04/2019 20:39:27
Non so, io ho un gdr storico che funzionicchia da tre anni e le limitazioni storiche sono uno sprone a giocare, non il contrario. Io parto dal presupposto che se voglio giocarmi un negro nel Far West, già so che i bianchi mi sputeranno in faccia e che il mio gioco sarà pieno di difficoltà on game (non off game, badate bene), se voglio "forzare" questo tipo di gioco perchè lo trovo limitante... vado in un'altra ambientazione.
Il problema spesso con gli storici è che alla gente non piace giocare la storia, ti deve piacere è ovvio. Devi vedere nella limitazione storica un'opportunità interpretativa, se vedi solo che sei donna e nel 1800 non puoi fornicare random a meno che non sei una prostituta e bèh, non è il gdr storico il problema.
19/04/2019 10:53:17 e modificato da bordertown il 19/04/2019 11:52:41
Voglio aggiungere anche un'altra cosa a proposito di limitazioni che in realtà sono opportunità di gioco.
Se vedi nella storia giocabile una limitazione, significa che non ti stai calando adeguatamente nel contesto storico, ma lo stai ancora filtrando con la mentalità odierna, quindi sei tu stesso player che ti poni un limite, a mio avviso.
Nella mia land ci sono personaggi che si sono letteralmente rovinati a causa di una superstizione, perchè all'epoca le credenze spiritistiche/superstiziose erano particolarmente in voga e ne hanno avuto caterve di gioco, che si sono riflesse su tutta la land. Ora sarebbe come dire che di fronte a ciò è limitante giocarsi di credere al diavolo, perchè se ci credo, il mio personaggio deve pregare se è un buon cristiano (è solo uno dei molti esempi possibili naturalmente). Cioè in sostanza non vuoi giocare la mentalità storica dell'epoca e quindi la domanda nasce spontanea: che ci fai in un gdr storico?
19/04/2019 13:08:13
19/04/2019 14:40:44
Quoto in linea generale chi ha scritto prima di me, concordando principalmente sul fatto che, chi si iscrive ad una land di stampo storico o fantasy storico, dove per l'appunto la componente storica è presente e determinante circa gli aspetti interattivi tra pg, è esattamente questo genere di "paletti" che dovrebbe aspettarsi di trovare.
Paletti che appunto non vanno intesi come castrazioni o fonti di ostruzionismo, ma semmai sfide interpretative basate sulla coerenza dell'ambientazione selezionata.
Non ho molta esperienza di land storiche, avendo principalmente provato le colleghe fantasy storiche, perchè solleticata dalla presenza delle razze.
Su queste ultime non ho mai avuto aspettative specifiche, se non il vederle ben amalgamate al contesto storico in cui per l'appunto vengono inserite. Non ho mai avuto la pretesa di vedere davanti a me solo mannari/vampiri/maghi o streghe e similari (da considerarsi le più canoniche, tirando le somme), e dal momento che nella fattispecie ho provato a vivere anche voi di Obscuritè de Paris, il vederne di inventate da zero ha lasciato comunque un buon sapore in bocca.
L'unico motivo che mi sentirei di imputare al bacino di utenza ridotto, in termini di paragone con land di categorie differenti, sta proprio nel "De gustibus".
Non è una novità che le land subiscano le mode o l'influenza di serie tv, film, libri e via discorrendo. Per quanto possa essere un po' amaro da ammettere, a volte inventare un prodotto di sana pianta, od imbastirlo su una "neutra" base storica, non cattura l'attenzione dell'utente quanto una land basata su un titolo di spicco da cui prende spunto. A mio avviso è un ambiente adatto all'80% per gli estimatori del genere storico, e al 20% per chi ha spirito di adattamento e l'inventiva sufficiente a destreggiarsi in contesti meno conosciuti.
Senza nulla togliere a storiche e fantasy storiche, con tutta l'onestà di cui dispongo, ammetto che non mi aspetterò mai di vedere su di esse gli stessi numeri delle Urban Fantasy (Periodo perlopiù attuale e quindi facile da comprendere e interpretare), delle land di GOT (Serie famosa e che quindi ha un certo appeal), piuttosto che delle fantasy classiche (Spesso molto libere circa la caratterizzazione del proprio personaggio).
Non perchè non siano meritevoli, ma semplicemente perchè "tirano meno".
Per rendere funzionale una storica o una fantasy storica, potrei suggerire in primis di ragionarla in termini di ridotto bacino di default. Nell'augurio di vederlo ampliarsi, la land deve comunque avere modo di rimanere a galla anche con poche persone (Quindi eviterei mappe territoriali molto espanse, per esempio, troppe gilde/grupi/corporazioni da riempire, troppe razze da far giocare etc), e soprattutto la renderei quanto più semplice possibile circa il processo di creazione del personaggio. A volte i bg da approvare per esempio, e qui mi riferisco proprio a voi Obscuritè de Paris, perchè so che è il sistema che adottate per lanciare i pg nel gioco, agli occhi di giocatori magari volenterosi ma meno esperti sul tema, può figurare come la verifica di storia del liceo, su cui sei impreparato e allora preferisci bigiare. Passatemi il buffo paragone.
Insomma, in breve: land rese funzionali sui piccoli numeri, e che alla creazione non diano la sensazione di compito in classe.
My two cents.
19/04/2019 23:21:37
Per gli storici parlo da player:
Non so se per l'ambientazione di quelli che ho provato o per il mio personale periodo storico, ma non ci sono mai rimasta tanto quanto negli altri. Trovo tuttavia che, come altri hanno detto prima di me, tanto sta nel come si gestisce il periodo perchè sono fermamente convinta che davvero le limitazioni possono essere spunti di gioco e non freni per chi sa e vuole sfruttarle. Ora, è chiaro che ci vuole un po' di passione per quel determinato periodo, ma mi sono trovata ad immedesimarmi e farmi prendere di più da periodi che m'interessavano a metà ma erano portati avanti meglio, che non viceversa.
Per gli storico-fantasy parlo un po' da player ed un po' da gestore:
Quando all'epoca ho scelto questo genere per la nostra land è stato perchè secondo me unisce l'essere "relatable" al bisogno di fantasia ed impossibile che mi entusiasmava ed entusiasma tutt'ora, e devo dire che unire i due aspetti e farlo bene non è stato affatto semplice, ma alla fine le cose si sono incastrate così incredibilmente bene (parere personale e non direi mai lontanamente che sia tutta farina del mio sacco) che viene da chiedersi se non fosse possibile che fosse andata davvero così. E' questo che adoro dello storico-fantasy, è la possibilità - se fatta bene, ci sta sempre precisarlo - di poter unire spunti storici a spunti fantasy ed arricchire gli uni con gli altri.
Per carità, non dico che sia cosa facile o che non possa andare storto (come forzature malmesse o tanto ma tanto lavoro di ricerca per ogni virgola che viene richiesta) e sicuramente abbiamo ancora molto da aggiustare e sistemare, ma ho trovato che se non si ha un'utenza che punta il dito ma una che suggerisce ed offre aiuto per correggere le cose che non vanno, anche le matasse più difficili possono essere sbrogliate.
E per concludere vi propongo un esempio che mi è capitato di recente fra le mani (o meglio sotto gli occhi): una player da sempre abituata ai moderni che ha provato noi per seguire un altro player e si è innamorata proprio dell'ambientazione, degli spunti che dà e delle potenzialità che offre e con la sua colpevole confessione del "non volevo venire, ed ora non me ne voglio più andare" ci ha convinto ancora di più che questa categoria se portata avanti bene può offrire molto. 😁
20/04/2019 20:36:52
Condivido il pensiero di Bordetown riguardo i paletti presi come limiti,che invece sono spunti, e mi riaggancio a chi diceva sia che l'ambientazione non dona spunti di trama per i master sia a chi dice che l'eccezione deve essere la regola. In entrambi i casi mi trovo in disaccordo.
Riguardo la trama: sarò brutale, ma se il master non trova spunti in una certa ambientazione di un dato periodo, probabilmente il periodo non lo conosce bene. Ogni epoca ha le sue credenze e le sue consuetudini, non necessariamente sovrannaturali. Al master sta dare gli spunti, ma anche al giocatore uscire dalla sua mentalità e sforzarsi un minimo di entrare in quella del periodo. Poi ci sono i gusti, e nessuno lo mette in discussione, ma ad ogni modo, partire dal presupposto che non ci sono gli spunti e che è solo castrante credo che sia uno dei motivi per cui le land a base storiche vengano abbandonate.
Per le eccezioni: chi l'ha detto che un pg con un bg ordinario non possa poi, on game, diventare rilevante o l'eccezione? Portando l'esempio di Paris, c'era un pg partito come domestica e cameriera che è diventata, col gioco on game, la chiave per la risoluzione di un filone di gioco. Qui entra in ballo anche la verosimiglianza. Del resto, se nel tuo bg mi giustifichi bene perché sei l'eccezione, io non ci vedo nulla di male. Ma tieni presente che dovrai farti il doppio del mazzo per rimanerlo, o per giocarlo bene.
Per chi parlava del controllo dei bg: in realtà è una roba laboriosa, ma più di una volta sono state, appunto, inserite cose anacronistiche e poco coerenti. Del resto, serve anche a dare qualche spunto a cui non si aveva pensato, magari, vuoi perché non si conosce troppo bene l'epoca, o per qualsiasi altro motivo. Sicuramente le opinioni qui sono variegate, ma il mio augurio è che anche il genere storico o fantasy storico possa suscitare un poco di interesse è fiducia.
Riguardo all'aspetto fantasy, invece, purtroppo devo concordare con chi diceva che le razze vanno spesso a moda, o che quanto meno, raramente ci sia un equilibrio tra compagine storica e quella più fantasy. Io sono sempre stata una fan dello sfruttare elementi storici e il folklore per creare razze nuove, anche (e soprattutto) low magic. Concordo quindi con chi parlava di dare a tutti la possibilità di innalzarsi e fare il culo a tutti. Purtroppo, però, ho visto anche che qualche volta sono i player stessi a mettersi dei limiti, per cui non provano e rimangono ancorati ancora al concetto che un umano non può fare nulla. Questo mi dispiace molto (e non solo nelle fantasy storiche, ma in generale), perché ci si chiude molte porte che si aprirebbero con un minimo di coraggio e fantasia.
Come diceva qualcuno, è chiaro che lo storico o il fantasy storico attirerà un'utenza più matura (tant'è che la chiusura momentanea di Paris, ad esempio, dipende proprio da impegni calati tra capo e collo come una poco piacevole mannaia), ma la speranza è che prima o poi il generi susciti interesse senza troppe ansie di dover fare l'esame di storia o che per forza bisogna prendere una razza per emergere (ovviamente nel fantasy storico) anche nei giocati più giovani. Alla fine nessuno nasce imparato, e sta alla gestione seguire e aiutare dove si può per rendere il gioco fluido e interessante.
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