Sondaggio: gestione degli esiti delle azioni

18/08/2014 12:50:11

Medieval non ci sono mai stato e infatti non l'ho nominata.
Su Lot e su Terre ho giocato e la giocata cazzeggio era all'ordine del giorno.

Non mi credi? Pace, andrò a pranzo lo stesso oggi.

Di nuovo, la questione è OT e l'ergersi a difensore supremo ed eroico di un'età dell'oro che non è mai esistita per sostenere non si sa cosa (che il dado è brutto e cattivo?) è perfettamente futile.
Di nuovo, una scorsa ai lavori di Gygax o di Jackson o di Sheppard (giusto per citare tre tra i principali autori di GdR, ma se vuoi estendo la lista) prima di dire che il GdR nasce e muore con l'interpretazione, sarebbe gradita.

Che il GdR abbia elementi interpretativi nessuno lo mette in dubbio.
Che il GdR affondi radicalmente agli albori nella commedia dell'arte (i primi pg erano veramente stereotipi se pensiamo all'Elfo Ladro e al Nano Guerriero della Scatola Rossa), nessuno l'ha mai negato.
Che il GdR si sia evoluto da esso fin da subito inserendo elementi di tattica (la prima società di Gygax si chiamava Tactical Studies Rules non a caso, per Dumathoin!) è palese pure per i sassi.

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quota

18/08/2014 14:05:17

Fino a prova contraria, ho argomentato ogni discorso che ho affrontato con estrema chiarezza, serenità e disponibilità, non credo di dover aggiungere altro.

Relativamente herduk.
Anche se si tratta di un discorso che può sembrare lontano in realtà c'è un fine preciso per cui si ricollega al topic (poi correggimi se secondo te dico boiate):


In buona sostanza, il succo del discorso è che se hai chiaro quel che vuoi giocare puoi conseguentemente avere un riferimento preciso sui punti che il tuo regolamento dovrà affrontare.

Se metti in piedi un gioco di ruolo ne hai una serie, se metti in piedi un gioco di narrazione ne hai delle altre.

Questa chiarezza è di aiuto anche ai giocatori che cercano, o meno, quel tipo di gioco perché in due secondi netti -grazie ad una giusta definizione- possono capire di cosa si tratta.

quota

18/08/2014 14:13:04

Ma concordo e ti quoto anche i peli del naso.
Però continuare a rivangare un'età mitica passata che non è mai stata mitica e che è, grazie al cielo, si è evoluta, per dimostrare non si sa bene cosa, è inutile.
Anche al fine, che apprezzo e sottoscrivo, di dare parametri di discussione certi.

Di nuovo, a me che si preferisce il GdN al GdR, frega nulla, ma definire il GdN come unica espressione del GdR, mmmmmm...

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quota

18/08/2014 14:14:52

Ah apposto, avevo inteso male io il senso delle tue parole allora.
Come al solito xD

quota

18/08/2014 14:38:21 e modificato da mirmidone il 18/08/2014 14:41:33

L'esempio limite che fai ha a che fare con la mancanza di spunti per interagire o la sua estetica?
Perché non si capisce se è uno o l'altro il problema, li mescoli, forse addirittura confondendoli l'uno con l'altro.

Si Potrebbe anche lodare la bellezza delle scarpe appena comprate ma cosa cambierebbe effettivamente?
Dovrei avvicinarmi ammirato e chiedere dove sono state acquistate?

Credo che focalizzare il problema reale sia determinante per risolverlo.

Comunque questo è un off-topic, se ne riparlerà (per l'ennesima inutile volta) nel prossimo topic adatto.

quota

18/08/2014 17:37:10 e modificato da argentea85 il 18/08/2014 17:37:44

Ha a che fare con entrambe e tranquillo che non confondo nulla.

Un GIOCO deve essere divertente, deve essere piacevole.
Ed in un gioco che in buona parte si basa sulla descrizione e l'interpretazione, la forma estetica vuole la sua parte, cosi come la vuole l'esigenza di spunti con cui interagire.

Molta gente non da peso a nessuna delle due, semplicemente.

Poi sia chiaro che ognuno gioca come vuole, c'è chi lo sa fare meglio e chi lo sa fare peggio, chi ha idee a non finire e chi è monotono come la morte, a me personalmente interessa ben poco.

Ma che mi si venga a dire che basta che una azione sia comprensibile affinchè chi l'ha scritta sia un "buon giocatore" di ruolo, è qualcosa che mi fa fare una grassa risata e ringraziare il cielo di non dover giocare con certa gente^^

Ma si, stiamo andando OT, quindi me ne torno nel mio angolo e lascio ognuno alle sue ferree convinzioni, giuste o sbagliate che siano.

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quota

18/08/2014 22:54:33

Ciao :-)

Tutte queste domande (questa ed altre dello stesso tipo) a mio parere dovrebbero avere una domanda a monte. Quale tipo di play by chat. Il PbC copre una vasta gamma di possibili "setting" e sistemi di gioco molto diversi tra loro. Le risposte potrebbero essere diverse od addirittura essere opposte a seconda del tipo di PbC di cui stiamo parlando. Ciò che in una tipologia di PbC potrebbe essere una ottima soluzione potrebbe essere una castroneria madornale applicata in un pbc con un setting differente.

Diciamo che in generale la giocata "senza master" nel pbc è una condizione molto comune, tranne nel caso di land che funzionano "a sessioni" come nel cartaceo.

Dare in pasto ai giocatori regole per essere in grado di gestirsi gli esiti in assenza di mastering è una cosa perlomeno saggia. Altrettanto saggio é - a nostro parere - preavvisare i giocatori che i master possono in qualsiasi momento esaminare la giocata "autogestita" e modificare/annullare/completare/correggere gli esiti decisi dai giocatori (o dagli eventuali automatismi).

Anche nel caso delle land basate su sistemi che prevedono la regolazione degli esiti sulla base di lanci dei dadi (e simili) la correzione a posteriori può rivelarsi necessaria.

I giocatori (perlomeno certe tipologie di giocatori) hanno una innata propensione ad apprendere quali sono i limiti di un sistema e imparano in fretta come sfruttarli, anche se questo dovesse creare delle situazoni ongame non propriamente coerenti.

L'importante a nostro modo di vedere è che qualunque sia il sistema in vigore sulla land in questione i giocatori siano:
a) messi in condizione di autoregolarsi se non c'è un master
b) avvisati che il master può intervenire anche a posteriori

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quota

11/09/2014 12:07:30

Come master sono ancora in erba, e non mi è capitato di dover masterare una giocata di duelli/combattimenti/esitivariedeventuali, ma in generale penso che per i duelli di qualsivoglia genere sia più adatto che a presenziare ci sia un master: il dado è utile, ma in un pbc, in cui si dà molto peso alla scrittura, non ha senso lasciare una cosa così al dado. Molto meglio un master che valuti imparzialmente i vari comportamenti tenendo conto di tutto quello che possono.
Però sono d'accordo al lasciare ai dadi l'esito di alcune cose più semplici come ad esempio gli spari al poligono di tiro, o una pesca di quelle dei luna park, o simili.

Nella land dove gioco si usano entrambi i sistemi: sia con i dadi (validi sia per esiti semplici che per combattimenti) e il master (cui di solito si fa più affidamento specialmente per i duelli), quindi no problem: è tutto spiegato nel regolamento e al massimo si chiede a chi di dovere.

quota

11/09/2014 13:59:29

Qui secondo me sorge l'eterno dilemma Player skill o character ability, o meglio capacità del giocatore o del personaggio?



Il senso (se non lasciato solo esclusivamente al dado) la cosa la ha.

Ovvero impedire che se giocatore (che in reale è atleta a livello agonistico di arti arziali) interpreta un pg che di arti marziali le ja viste solo nei film di bruce lee si scontra contro personagigo che è cintura nera di kung fu 8mentre il giocatore non ne sa nulla) lo scontro abbia l'esito che vincano le abilità del giocatore anzichè quelle del personaggio.

quota

11/09/2014 14:27:43

Ma se Tizio gioca un pg che ha poche conoscenze di arti marziali, deve immedesimarsi in tale pg e non fare sfoggio delle sue abilità. Se in off è Chuck Norris chapeu, ma in on conta altro.
Il master non deve guardare mica il player, no?

quota

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