Il mondo dei GDR by chat o by forum è sempre stato piuttosto variegato, ma con l’arrivo dei MORPG, lentamente, questo genere di giochi (assieme ai MUD) hanno iniziato a estinguersi. Per fortuna, negli ultimi anni, MUD come The Gate (sicuramente il più importante MUD italiano della storia) hanno ricominciato ad apparire e fare nuovi proseliti. Forse anche grazie al fenomeno del GDR via Facebook. Questa spinta non si è fermata e, di fatti, ogni giorno vediamo apparire nuovi GDR by Forum o by Chat. Oggi vi parliamo appunto di Absyntha.
Si tratta di un progetto sci-fi ambientato in un futuro ancora lontano, che facilmente ricorderà a chi la conosce un’atmosfera ‘Asimoviana’, dove l’umanità è costretta (causa le guerre atomiche del passato) ad emigrare in un altro sistema stellare chiamato Tau Ceti ai confini della nostra galassia. Il GdR è basato su di una piattaforma play by chat notevolmente aggiornata, e permette oltre alle classiche funzioni tipiche del gioco da tavolo (scheda personaggio, sistema di statistiche, gioco basato sul tiro del dado etc.) anche la costruzione di edifici privati e pubblici, l’integrazione di lavori ‘indipendenti’ e coloniali, in un contesto di colonizzazione che contrappone l’espansionismo militare dei Crociati del nuovo mondo al mite e flessibile pensiero della Cancelleria coloniale.
La Terra come la conosciamo è stata distrutta dalle guerre atomiche del passato, portando i popoli superstiti a chiudersi in enormi bolle splendenti per secoli in un estremo tentativo di sopravvivenza. Da questa tendenza dispersionista nasceranno le due etnie cardine della specie umana, quella Ariana e quella Euroasiatica, la prima caratterizzata da una profonda purezza di stirpe (frutto della deriva genetica della popolazione, che subì così il cosiddetto ‘effetto del fondatore’), la seconda invece più eterogenea e comprendente individui provenienti dalle stirpe antiche più disparate.
Quando le risorse planetarie smisero di soddisfare le esigenze dei terrestri, questi ultimi furono costretti al viaggio della speranza verso Tau Ceti che, come sappiamo, ebbe ottimi esiti. Nonostante questo il futuro dell’umana stirpe non è ancora nitido, e poco più di un secolo li separa dal loro arrivo sul nuovo pianeta-colonia. Qui, ogni giorno, continuano a sbarcare nuovi coloni, provenienti da un pianeta ormai in lenta catalisi.
Nuova Terra è ricca, prospera, e accoglie tutti; i vecchi abitanti del pianeta, tuttavia, sembrano aver accolto solo in parte la presenza umana.
Colonization
Da sempre, ogni uomo, ha avuto il bisogno di un riparo chiuso, protetto dall’esterno, che gli permetesse di vivere la sua vita in tranquillità, e di passare le sue notti al sicuro da quella fredda ed infinita oscurità che lo avvolgeva. La casa destinata al genere umano, fino a ieri, era stata la Terra. Pianeta caldo, ospitale, verde e ricoperto da acque, così come descritto nei libri di storia antica o dalla propaganda ambientalista.
La Terra come la conosciamo noi è un posto inospitale, ogni fonte di combustibile fossile è stata esaurita e sfruttata fino all’ultimo, dando spazio solo a guerre per un barile di petrolio e alla tecnologia nucleare, che ha reso questo pianeta, dopo anni di utlizzo, un enorme distesa radioattiva. Intrighi economici, epidemie, complotti, colpi di stato e guerre caraterizzarono la grande partita che si svolge sulla Terra dalla fine del secondo millennio ad oggi, dove pochi sono ormai rimasti e, grazie a Nuova Terra, sempre meno rimarranno.
Anno 3885
I primi pionieri atterrati su HD10700e si sono premurati di costruire uno spazio abitabile e per la gran parte godibile da tutti i nuovi coloni che arrivano dalla Terra. Ormai Freja è una città frenetica in cui ogni nuovo arrivato cerca di dare il suo massimo per la comunità e allo stesso tempo per crearsi una propria strada in un mondo dove ognuno può ripartire da zero. L’unico ostacolo è rappresentato dalle tribù indigene della zona, gli Ogron e i Thal, così denominati dai primi coloni.
Simili ad una Sparta ed un Atene di tempi ormai dimenticati, i primi, gli Ogron, sono una brutale civiltà dedita alla guerra e posseggono un linguaggio poco articolato, per lo più composto da gesti, il tutto condito con una scarsissima conoscenza delle più basilari norme di convivenza civile; al contrario, invece, si dimostrano molto abili nella manifattura e nella creazione di artefatti per il combattimento.
I secondi, i Thal, sono una società pacifica e più avanzata, presentano un linguaggio molto complesso, grandi capacità architettoniche ed un bizzarro ma efficace modo di comunicare con specie diverse dalla loro; sfruttando capacità di manipolazione magnetica sviluppate nel corso dei secoli tramite il perfezionamento dello studio sui campi energetici, riescono a creare complessi disegni utilizzando una finissima polvere di metalli chiamata ‘matak’, attraverso cui scavalcano le frontiere linguistiche nei confronti del genere Umano.
Data la mole di nuovi coloni che ogni giorno arrivano su Nuova Terra, comincia a sorgere il bisogno di espandersi, servono nuovi territori e nuove risorse. La risposta a questa domanda viene facilmente trovata in un grande giacimento di ferro e minerali non troppo distante dalla colonia, in grano di fornire lavoro, spazio e materiali utili. In questo sfida aperta di conquista nei confronti del vicino Ogron, il Khal ha conseguito per una rapida vittoria ed una presa con forzata del sito; ha fatto quindi redigere ad hoc un mandato dove promette a chiunque voglia arruolarsi nella milizia e partecipare a questa operazione gloria e denaro sonante.
Nello stesso frangente però, anche la Cancelleria è al corrente della situazione e, conscia dell’elevato numero di perdite registrato durante l’ultimo scontro diretto contro gli Ogron, l’arcicancelliere tesse le sue fila per riuscire a trovare una strategia che gli consenta di non mandare uomini al suicidio, una seconda via, a suo dire. L’alternativa a questa guerra di nessuno, potrebbe risiedere proprio nei Thal. Senza nessun riguardo per le decisioni del Khal, organizza parallelamente una seconda missione di intervento.