Sono oramai anni che si parla della oramai imminente (o già avvenuta?) morte del Play by Chat. Se ne parla ovunque: nelle recensioni, nelle discussioni sul forum, nei sondaggi ecc.
Ognuno con la propria idea: "è morto da mille anni!", "non morirà mai!", "è moribondo" ecc. ecc.
In questo articolo abbiamo semplicemente indivduato alcuni gestori di Play By Chat e gli abbiamo semplicemente chiesto "Il play by chat è morto?". A loro la parola!
sgc carter di Stargate Command Online
"Il play by chat è morto", per me, quale gestore di una land attiva da anni, è una affermazione errata e triste che sfiora il cattivo gusto :)
Scherzi a parte, che nell'ultimo decennio (un lasso di tempo che posso commentare in quanto attivo nella community dal 2008) ci sia stata una diminuzione delle persone che si affacciano al mondo dei GdR PbC è innegabile. Tuttavia credo che il trend degli ultimi anni, nei quali "giocare a D&D" non è più vista come una attività "da nerd" (e la generale rivalutazione del "nerd" nella cultura moderna), offra la possibilità di riscatto anche al nostra piccola nicchia ludica.
Abbiamo notato che quando si parla di GdR, le persone interessate e disponibili a farsi spiegare di che si tratta (durante fiere, eventi e convegni) sono "di più" di prima... Ci si avvicina con "meno vergogna" a questa attività e questo è un bene... Riuscire però a far ruolare le persone Online richiede poi ulteriori step:
1) Avere una ambientazione che interessa a loro
2) Riuscire a spiegare come, pur essendo una attività "gratuita, letta e scritta in chat", la qualità non ne risente 3) Riuscire a far fare a persone interessate la prima ruolata "quanto prima"... Ecco perché avvicinare utenti nuovi resta comunque un "lavoro difficile".
A questo si aggiunge il problema della "concorrenza". So che molti non saranno d'accordo, ma a mio avviso gli MMORPG (e perfino alcuni videogiochi, per quanto entrambi siano FONDAMENTALMENTE diversi dai PbC) in parte ci "rovinano la piazza"... Molti utenti (soprattutto i più giovani) sono abituati a vedere elaborazioni grafiche 3D molto curate e l'idea che qualcosa di "bello" possa essere solamente descritto e letto, non attira.
Resto convinto che, una volta provati, difficilmente si possa ancora pensare che MMORPG e GdR PbC siano paragonabili o intercambiabili... e penso anche che un buon PbC sia infinitamente superiore a un bel MMO, in quanto la libertà di azioni, movimenti, storie, giocate... che si ha in un PbC non sarà mai nemmeno lontanamente avvicinabile da un MMO. Tutto sta nel farlo provare... perché da quando mondo è mondo: "se non vedo non credo" e se non provano, non giocano.
leoblacksoul di Black Soul Shippuden
Di sicuro non si può parlare di una fioritura del genere PlayByChat, ciò nonostante non mi sento di dire che il genere sia morto.
Ci troviamo in questo momento davanti a un'era in cui ai videogiochi è richiesto di essere estremamente più coinvolgenti e persuasivi rispetto a dieci o quindici anni fa; complici il velocissimo progresso tecnologico, gli smartphone e l'avvento dei social network che proiettano la nostra intera vita online.
Agli utenti non basta più il gioco fine a sè stesso, con la chattina e il regolamento stile D&D: abituati ai videogiochi più avanzati, agli MMORPG e ai giochi per smartphone che mettono in atto precise e studiate strategie di Gamification, è normale che un genere come quello del PlayByChat che è rimasto fossilizzato a prima di questa rivoluzione tecnologica non abbia più abbastanza appeal per il giocatore medio, che spesso non si sente sufficientemente coinvolto.
Come possiamo vedere tutti i giorni su gdr-online.com, spesso i giochi PlayByChat vengono creati da persone che fondamentalmente sono dei fan e non dei game designer, nè tanto meno dei programmatori esperti in tecnologie o in strategie di Gamification. Fanno già fatica a tenere insieme un gioco allo stato attuale, figuriamoci mettere in atto strategie di innovazione che spesso richiedono conoscenze avanzate di programmazione e di game design.
Tra l'altro i PlayByChat per propria natura si adattano malissimo al porting su dispositivi mobili, che sono invece il tipo di dispositivo che oggi viene più utilizzato.
Oltre a tutto questo, il genere PlayByChat è strutturalmente limitato dalle sue stesse caratteristiche: non potendo automatizzare tutti i processi, data la necessità di avere master che interpretano le azioni scritte dagli utenti, un gioco PBC non può aspirare a crescere oltre un certo limite di qualche centinaio di utenti, proprio per limiti intrinseci alla natura stessa del PlayByChat. Al di là di questa soglia il gioco tende a collassare, banalmente perchè al crescere degli utenti servono sempre più master (che altro non sono che utenti e non lavoratori dipendenti): è una strategia che non scala sui grandi numeri. Tutto questo porta un PlayByChat a essere già di suo un genere di nicchia in modo naturale.
La decrescita del genere PlayByChat è dovuta principalmente alla combinazione di tutti questi fattori. Ma più che di una morte del PlayByChat, io parlerei di una fortissima selezione naturale: continuano ad esistere eccellenze che stanno superando la prova del tempo, che continuano a mantenere una buona utenza e che cercano di mettere in atto strategie di innovazione per questo genere che se non vuole veramente morire deve iniziare a innovarsi nel mondo odierno che ha alzato l'asticella della qualità rispetto a quindici anni fa.
staff_phc di Pokémon Chronicles
Piccola premessa: questa risposta sarà più incentrata sul genere "Anime e Manga", in quanto unico di nostra competenza e per cui possiamo parlare per esperienza diretta. Non crediamo che il play by chat sia attualmente morto, ciò non toglie che la sua popolarità sia diminuita parecchio negli ultimi tempi per svariati fattori. Per la nostra personale esperienza ci siamo ritrovati a che fare con giocatori appartenenti alla fascia d'età dai 20 ai 30 anni, si parla quindi di player tendenzialmente grandi d'età, impegnati con attività universitarie o lavorative che, per loro natura, levano parecchio tempo libero allontanandoli -quindi- dai GDR in generale. Spesso questi giocatori si trovano a preferire altri passatempi quali giochi più immediati (vedi i vari LOL o altri Moba di vario genere), disperdendo ulteriormente l'utenza che si potrebbe ottenere all'interno delle land; se a questo fattore aggiungiamo fattori più tecnici, quali meccaniche di alcune piattaforme PbC (non tutte, ovviamente) ormai superate, lentezza nello sviluppo degli eventi o dei personaggi o, più banalmente, dissapori fra giocatori Off Game, è facile intuire i motivi per cui lo scenario dei PbC sta vedendo tempi di magra, ben differenti rispetto a qualche anno fa. A incrementare la cosa c'è da considerare che i ragazzini son sempre meno interessati a giochi prettamente testuali, preferendo l'interfaccia più elaborata e l'immediatezza di videogiochi che contano l'ausilio di una tastiera o un joystic, riducendo quindi il riciclo di utenza al minimo. In sunto no, non pensiamo che il PbC sia morto ma, se la situazione non cambia, da qui a qualche anno potremmo ritrovarci con una situazione che comunque si "annusa" già oggi.
auronx di Il Grande Blu
Intanto vi ringrazio per avermi reso partecipate di questo sondaggio. Sono ben tredici anni che giro all'interno del mondo dei play by chat così come nei GDR in generale cartacei o meno, prima come giocatore e poi come gestore. Ovviamente, nel secondo caso, si è aperto un mondo tutto nuovo con visioni del tutto differenti dalla realtà che vive un singolo player che si iscrive, ruola per divertirsi e poi in caso smette..in quanto, mettersi su un proprio progetto vuol dire dedicare tutto ad esso.
E da un certo punto di vista, ogni anno si sente parlare di play by chat morto, in calo, che sta cambiando etc... ad ogni anno si aggiunge qualcosa, dapprima si parla di programmazione, poi ci si lamenta degli utenti e poi ancora dei gestori che fanno concorrenza.
Il problema è che a differenza di altri stili di GDR, il play by chat è quello che si è evoluto meno nel lungo periodo (ma di più nel breve periodo) andando a creare vere e proprie land di tutto rispetto sia tecnologicamente che a livello proprio strutturale, permettendo un interazione che in un gioco ad esempio cartaceo non potrebbe esserci per questioni alle volte logistiche e di tempo.
Un play by chat è difficile che muoia se non muore il Gioco di Ruolo in primis, perché sarà sempre un mezzo differente che verrà utilizzato per interpretare un proprio alter ego...il problema, forse, è che non è molto pubblicizzato rispetto ai cartacei od altro. Molte land non hanno le possibilità economiche di potersi sponsorizzare magari attirando nuova e diversa utenza che possa interessarsi ad essa, così come è difficile preparare gadget che possano aumentare queste basi economiche andando quindi a creare un circolo vizioso che porta punto ed a capo ogni volta.
Le potenzialità di questo stile By CHAT sono enormi e se si avesse tempo, a volte soldi e soprattutto coraggio ad osare probabilmente ci sarebbe una maggiore espansione ed interesse da parte degli utenti a cui piace giocare di ruolo, magari limitando sempre di più quello che è un ruolo ad esempio cartaceo che deve sempre avere compromessi per essere organizzato.
Ma a parte questo, la pubblicità, l'utenza ed altro, il problema forse dei by chat è la facilità con cui si può accedere a questo tipo di progetto, andando quindi a creare un sistema non più di nicchia che potrebbe andare ad attirare un certo tipo di utenza precisa ma bensì rischia di sparpagliarla con diversi progetti (alle volte anche simili) che peccano di qualità e trasmettono il messaggio sbagliato al neofita od al navigato che vuole trovare una forma alternativa al classico gioco di ruolo, allontanandosi poi per sempre da una realtà che potrebbe andare in espansione.
Di conseguenza, analizzando aspetti diversi, il play by chat non si può dichiarare morto, semplicemente in una situazione stagnante dove forse c'è bisogno di una maggiore interazione tra gestori di varie land nell'organizzare qualcosa che permetta essi di farsi pubblicità su una nicchia più grande, evitando di farsi le guerre tra di loro con aperture di ambientazioni simili, con chi è più importante di chi etc etc... Ci vuole passione, interazione e gioco di squadra, altrimenti a lungo andare anche le land che hanno fatto la storia o continuano a fare la storia rischieranno di rimanere isolate e morire inesorabilmnete.
superheroes_aow di Superheroes - Age of War
E' vivo e vegeto. Il gdr-online è ormai da più di un decennio un gioco esclusivamente di nicchia, senza voler andare a indagare le origini. E oggi è e rimane un gioco di nicchia, ma sarebbe sbagliato considerare ciò come un difetto o come un problema da risolvere. Esiste una comunità decisamente cospiacua di giocatori attivi, sebbene la tendenza negli ultimi anni, fra chi ha lasciato e chi ha iniziato a giocare, sia stata complessivamente a saldo negativo. Tuttavia io credo anche che molti utenti che avevano iniziato a giocare da adolescenti dieci anni fa, oggi in grandissima parte continuano a giocare ed hanno anche maturato quell'esperienza necessaria a sfruttare al massimo le potenzialità di questo hobby.
Dunque la riduzione dell'avvicinamento di ragazzi più giovani non necessariamente può considerarsi, come da alcuni, causa dell'imminente morte del play by chat quanto piuttosto una sua evoluzione naturale.
Non voglio dire in chiave più matura, ma sicuramente rappresenta un passaggio diverso nel percorso del play by chat. Sulla base di una comunità oggi così solida io credo che il gdr sia assolutamente vivo e attivo, d'altra parte la difficoltà alla nascita di nuove piattaforme, o quantomeno alla loro durata stabile, riflette a mio avviso la maggior "selezione" o "pretesa" dell'utenza, che ricerca sempre più land con ambientazioni ben strutturate ed approfondite, a dispetto del passato dove per creare una comunità solida di gioco bastava anche solo la voglia di giocare qualsiasi cosa in un sito ben programmato e disegnato. Ma questo credo abbia solamente elevato il panorama italiano dei gdr, non ne costituisce certo la morte.
lom di Legacy of Magic
Il play by chat non è morto, lo si vede ad esempio dalla passione incrollabile dei veterani o dalla capacità di coinvolgere i nuovi appassionati che vi si dedicano appropriatamente. Piuttosto, è sotto gli occhi di tutti la necessità di un turn-over, la criticità di un momento di rinnovamento del play by chat, non solo dal punto di vista delle community di gioco, ma soprattutto nel target di utenza a cui rivolgere questi prodotti ludici: i giovanissimi che preferiscono le tempistiche veloci o il modesto impegno intellettivo dei facebook game o delle app su cellulare non sono il pubblico ideale per un intrattenimento "intelligente" e dai ritmi meno concitati come il gdr via chat. Bisogna piuttosto rivolgersi a tutta quella potenziale utenza, quali amanti della lettura, della scrittura creativa o dei giochi interpretativi, in grado di apprezzare nella sua interezza il play by chat e soprattutto di apportare nuova linfa vitale nella categoria, così come avvenuto nel decennio scorso ad opera delle migliaia di giocatori che sono stati in grado di costruire qualcosa di pregevole. Il play by chat nel presente si trova, quindi, di fronte a una nuova sfida. E il suo futuro sta nella capacità di affrontare tale sfida.
ombresbruges di Les Ombres de Bruges
Il play by chat soffre senza dubbio di un calo di utenza dovuto ad altri sistemi ludici quali i Browser Games e i F2P che, nel corso degli anni, hanno sistematicamente sottratto utenza al PbC, inoltre ha il problema di richiedere una buona mole di tempo da dedicarvi, quindi è ormai un prodotto di nicchia e come tale andrebbe trattato.
Definirlo morto è un errore, non è morto, ma riservato a pochi appassionati.
Certo, ora come ora è difficile trovare realtà con più di una trentina di iscritti, quindi si dovrebbe sostituire la quantità alla qualità e osservare il gioco con occhi diversi.
Un tempo si entrava in una land super affollata, dove tutti erano estranei fra loro ed era necessario mettersi in evidenza per ritagliarsi un ruolo, mentre adesso si entra in un piccolo gruppo di gioco collaudato, una piccola famiglia, disposta ad accettare nuovi membri, se questi si mostrano collaborativi. Collaborare significa proporre idee, accettando con umiltà e maturità anche che queste non vengano accolte (ci saranno altre idee e altre opportunità). Ogni land è una realtà a sè, con le proprie regole ed i propri equilibri. Al tempo stesso il gruppo collaudato, supportato dalla gestione, deve essere anche aperto a quelle proposte e novità che non creano un grande impatto sul pregresso, che siano coerenti con l'ambientazione e che diano nuovi spunti, senza rigettare tutto quel che è nuovo perché sconosciuto.
Si dovrebbe però fare un salto logico, e tornare alla mentalità del vecchio gioco cartaceo, dove esiste un master ed esistono dei personaggi, e la volontà del narratore è pressoché insindacabile. Al contempo, i narratori hanno il dovere di conoscere i personaggi con cui collaborano, così da creare situazioni congrue con lo stile di gioco del player.
In pratica tornare al concetto di gruppo di amici che si divertono assieme, e non "contro" gli altri giocatori. Questa secondo noi, potrebbe essere una buona ricetta per evitare la scomparsa definitiva del genere.
ultimaespiazione_staff di Ultima Espiazione GDR
No, il play buongiorno chat non è morto. È cambiato negli anni, ha assunto connotazioni diverse e stili diversi. Attualmente è più adatto a chi ama scrivere ed ha del tempo significativo da dedicare. Sicuramente la fetta di utenza è diminuita ma non reputo sia per un calo di qualità quanto più perché la vita va avanti, le persone crescono. Forse, abbiamo perso la voglia di farci conoscere e pubblicizzare con le nuove generazioni ma a tutto si può porre rimedio.
ilgrandeinverno di Asoiaf - Il Grande Inverno
Il Play by Chat non è morto.
Il PBC sconta, in questo periodo, l'assenza di una strategia culturale e di distribuzione massiccia, di una dimensione trasversale dei gruppi di gioco che lo praticano, che ne unisca gli intenti e li metta in condizione di costituire una realtà forte, in certi ambiti di offerta del gioco.
Tutte le forme tradizionali di lettura e scrittura sono sia aspetti creativi e artistici individuali che un "mercato", quindi una dimensione produttiva: sono stati investiti dalle nuove tecnologie, dall'esigenza di chi ne fruisce, di un'accessibilità immediata e semplificata, dalla tendenza multidimensionale che l'evoluzione tecnologica ha imposto in tutti gli ambiti in cui vengono esercitate, inclusa la scuola.
Viviamo in una società che ha affiancato alla scrittura una comunicazione che privilegia l'immagine o lo slogan, di qui, anche la grafica: se pensiamo che viene ritenuta innovativa nel nostro ambiente, quando una land cambia layout o introduce una palette convenzionale per l'accessibilità dei siti, fa sorridere, perchè quella di tutte le land attuali è di fatto un'interfaccia che da vent'anni (questa è l'età del primo PBC, ossia Lot) resta sostanzialmente la stessa.
Il PBC non è morto, perchè gode ancora di numerosi appassionati che lo coltivano, ma manca di un elemento essenziale dei nostri tempi: la comunicazione e la comunità.
Nell'era dei social, l'ambiente del PBC si ostina a dividersi in decine di copie, invece di proporre un sistema di collaborazione e condivisione dei contenuti: se ci pensate questo è quello che è riuscito a fare Lot, sette anni prima del boom di Facebook sui nostri schermi. Lot non era in alcun modo frutto di dilettantismo o teorie astruse: Lot è nato da professionisti dell'informatica, colti, grandi giocatori e soprattutto gente che studiava.
Oggi il PBC è un sistema facile da mettere su: gode di applicazioni che lo rendono implementabile al pari di un blog. Ma ha una natura molto diversa da un blog: è, o dovrebbe essere, un sistema di gioco, distribuito per canali coerenti di comunicazione, capace di attrarre in una logica di produzione, anche se non necessariamente a scopo di lucro, menti vive e aperte, così come aperta è la stessa essenza da cui è nato: internet.
Nell'era della promozione, i PBC limitano sempre più la creatività con regole stringenti, con sistemi castranti di quella che è la meravigliosa essenza del gioco di ruolo: la possibilità interpretativa.
Share, broadcast, Meet: basterebbe pensare a quanto il PBC effettivamente si fa essenza di queste tre parole, che sono la cifra della partecipazione mondiale online. A noi sembra che sempre di più, semplicemente, il PBC si nasconda, dietro teorie e autocompiacimento personale, dimenticando quel suo primo, efficacissimo slogan sull'home di Lot che ha innamorato migliaia di persone, quando davvero, la bellissima realtà del PBC, è stata, a ragione, considerato un'innovazione e una grande potenzialità del gioco di ruolo: " entrate e siate ciò che desiderate."
E voi cosa ne pensate? E' morto il play by chat?