07/05/2009 10:55:27
Non so.. ma ritenendo il gdr che gestisco un fans site.. dove chiaramente è scritto che non si tratta di un sito a scopo di lucro, nella malaugurata ipotesi che un giorno lo cedessi a qualcuno, sarebbe comunque a titolo gratuito, ed a condizione che tutto rimanga come è.
Sopratutto i termini di iscrizione, e gli adeguamenti fatti per rientrare nei parametri del Progetto Legalità, che garantiscono si l'utenza, ma anche e sopratutto il gestore. :-)
Comunque se si decide di vendere, o di ricavarci un utile in generale, è chiaro che l'aquisizione dei diritti d'autore diventa indispensabile per non aumentare le probabilità di incorrere in spiacevoli conseguenze.
17/08/2009 17:32:41
Non me ne intendo, ma per quanto riguarda i gdr porto un parere "autorevole" tratto dal forum della 25th Edition. Così almeno funzionano le cose per d&d: immagino funzioni così anche per altri gdr, ma non lo so per certo.
"Allora, senza scendere troppo nel legalese, il regolamento di D&D è "open" (ci sono un po' di vincoli tecnici, tipo l'obbligo di citare la licenza, ma sorvoliamo), tuttavia gli elementi di ambientazione non lo sono, così come grafica e testi descrittivi. Ciò significa che è possibile usare il regolamento di D&D, ma NON usare materiale tratto direttamente dai manuali, soprattutto se riguarda gli elementi di background (come ad esempio le mappe). Insomma, si possono usare le regole di D&D (incantesimi, oggetti, classi) ma NON gli elementi di ambientazione (nomi tratti da Forgotten Realms, Greyhawk, Dragonlance ecc.)
Inutile negare che si tratta di una caccia alle streghe: è impensabile pensare (oddio, un ossimoro, credo ) di controllare tutte le community online, per vedere se stanno o meno dentro certi parametri. Tranne casi troppo eclatanti si tende a chiudere un occhio... ma se la violazione è evidente si chiede ai responsabili del sito di rimuovere i contenuti (cosa che ci è capitato di fare qualche volta.)"
Spero di essere stata utile!
Oddio... magari lo sapevate tutti XDD
18/08/2009 08:33:17
Per ribadire quanto già detto invito alla lettura di questo articolo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/24/il-web-scopre-il-plagio-bloccati-fumetti.html dove si parla di "eccessiva somiglianza" e non di utilizzo di immagini prese "tal quali".
Il contesto ovviamente è diverso da quello dei giochi gratuiti censiti in questo sito, almeno finchè resteranno completamente tali.
18/08/2009 10:03:22
18/08/2009 10:18:49
18/08/2009 10:45:38
L'editore non era italiano, ma americano.
I diritti per l'Italia erano stati acquisiti anni ed anni prima da un editore che ha dato una sola edizione e poi non ha rinnovato i diritti (i libri sono fuori catalogo ed introvabili).
Quindi la casa editrice americana ci indirizzò ai dententori dei diritti per l'Europa (una società di intermediazione). La società ci confermò che i diritti per l'Italia non erano più di nessuno (se non loro in quanto gestori), ma ci consigliò di sentire il traduttore in quanto la traduzione era comunque opera del suo ingegno.
18/08/2009 10:53:17
Di fatti, il copyright prevede anche la violazione dei diritti morali dell'autore dell'opera
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