[possibili spoiler] Caro zio George e Cara HBO

16/05/2019 12:24:38 e modificato da nick nightingale il 16/05/2019 12:25:28

Jaime & Cersei: quale sviluppo è stato annullato scusa? Doveva vedersi la loro fine e quello è stato, coerentemente col percorso fatto. "Meritavano di più" in che senso? Una morte più spettacolare? Un duello finale? Arya che si vendica? Ecco, queste robe no. Al massimo hanno sofferto, come tutti, della fretta imperante che si è mangiata le ultime stagioni. Ma erano entrambi personaggi esauriti che aspettavano solo il loro finale. Come dicevo, il problema di Jaime è lo schifo visto prima con Brienne.

Jon: ma Jon questo fa per quasi tutta la serie. Alla fine della fiera non è sto mega-eroe che può cambiare le sorti del mondo. La sua più grande forza è l'eredità, che, per ora, dice di non volere.

Sul drago concordo. Troppo debole prima, troppo forte dopo.

Daenerys: non è dopo 8 puntate, da sempre si capisce che ha tendenze estreme. Poi è vero che hanno corso nelle ultime stagioni ma come dicevo, in quella passata si è innamorata perdutamente di Jon in una puntata e mezza e nessuno ha detto nulla perché "che bella coppia!". E questo è molto peggio di Danerys che sbrocca, cosa che almeno si vede crescere nel tempo anche se accellerata nel finale. L'amore tra due scoppia a caso e d'improvviso e in maniera indissolubile...

Non ci sono tradimenti delle personalità ora, ci sono stati in altri momenti della serie. Ed è anche più facile che capiti in una serie lunga 8 stagione con 10 episodi a botta, rispetto a 3 film d'azione...

---

quota

16/05/2019 13:12:00

L'uno e l'altro non si può?

:-D

---

quota

16/05/2019 15:37:52

Beh per Cersei io avrei visto una morte più sofferta, non spettacolare, ma più sofferta magari data dalla mano della persona di cui si fida di più, una cosa del genere.

Jaime ha avuto un arco narrativo davvero intrigante e mutevole e che con l'aiuto della spalla, Brienne, abbiamo potuto vedere le veri doti di questo Cavaliere che all'inizio appare privo di scrupoli e poi diventa valoroso, pieno di coraggio, tormentato nell'animo e come muore? Cioè passa 8 anni per evolversi dalle brutture della sua famiglia e come ce lo ritroviamo? Come un piccolo burattino in mano alla gemella/amate. Mah...è davvero una conclusione deludente per entrambi. A mio avviso un tradimento della psicologia/struttura di entrambi e che, scusatemi, getta nella spazzatura 8 anni di storyline.

Daenerys, si è vero che l'abbiamo vista capace di gesti estremi, ma sempre rivolti verso chi è stato capace dei peggior crimini, MAI contro la gente inerme e questo per ben 8 anni. Per giustificare la sua presunta pazzia, ci vuol molto di più che mezza puntata...non è sufficiente un nanosecondo perché tutto regga!

E poi la totale assenza dei dialoghi divertenti ed intelligenti che ci hanno deliziato nelle stagioni precedenti... insomma giustificare il tutto con 'avevano fretta di finire' e considerarlo come l'unico vero errore, a mio avviso è un po' troppo sbrigativo.

Il vero problema sta in una sceneggiatura superficiale e priva di coerenza e che non è in grado di riprodurre una versione conclusiva delle trame che siano coerenti.

Ma questa è solo il mio pensiero.

---

quota

16/05/2019 16:09:25

Cersei: la morte sofferta, magari per vendetta, è la voglia dello spettatore però, non c'entra con "il senso" della storyline del personaggio. Ci sta che schiatti così, soccombendo davanti alle cazzate fatte che l'hanno portata ad un finale inevitabile.

Jaime: i problemi continio a trovare che siano principalmente la troppa fretta delle ultime stagioni, che rendono il suo finale un po' repentino, e il finale con Brienne che è una porcata assurda visto che quello che volevano dire già era stato detto prima con l'orrenda scena in cui lui fa lei cavaliere. Jamie non è e mai potrà essere il cavaliere valoroso, paladino della bontà e sarà sempre legato a Cersei come lo è stato per tutta la serie (e ripeto, è un discorso che vale, al momento, solo per il Jaime televisivo visto che nei libri avvengono altre cose). Quindi ha senso che il suo sia un cerchio: parte stronzo -> scopre il lato buono -> ritorna all'inizio ma diverso. Un arco narrativo può tornare al punto di partenza senza essere meno sensato di uno più "classico" dove il finale coincide con uno stravoglimento totale dell'inizio. Di nuovo, qui sembra matto perché fa tutto in due puntate.

Daenerys: ha bruciato Randyll Tarly e il figlio perché non si sono inchinati e contro il parere dei consiglieri. Insomma, di episodi così ce ne sono stati. Poi sì, torna sempre il problema della fretta e lì è colpa degli autori.

I dialoghi divertenti tipo quelli di Tormund è una benedizione santa che siano finiti 😄. In genrale però sì, la fretta ha appiattito tutto (e già che la serie era diventata Beautiful).

---

quota

16/05/2019 16:16:20

La deriva della serie, man mano che si scostavano dai libri per intraprendere dei percorsi alternativi (che, per carità, ci può anche stare, considerando che per farci entrare TUTTO, altro che 8 stagioni...) con conseguenti tradimenti della coerenza di certi personaggi, era iniziata già da molto prima (penso a quando la Fratellanza Senza Vessilli vende Gendry a Melisandre, tanto per fare un esempio che ai tempi mi fece incazzare tantissimo).

Solo che se prima queste scelte erano chiaramente motivata da un puro e semplice "abbiamo tagliato questo pg con il relativo filone narrativo, ma dobbiamo comunque far succedere questa cosa qui a qualcun altro, perché è importante per lo sviluppo successivo della trama" (Davos che fa fuggire il bastardo di Robert che Melisandre vuole bruciare vivo, che nel film è Gendry, ma nei libri no), adesso tutte queste svolte e cambi di rotta sono chiaramente motivati da un "abbiamo solo sei puntate per arrivare al finale, quindi si f****a l'arco narrativo".

Sinceramente, però, l'unica cosa che non mi sta facendo incazzare e che non sto sentendo come qualcosa di forzato e incoerente, ma, anzi, semmai il contrario, è proprio la svolta "psycho" di Daenerys.

Perché nonostante l'abbiano chiaramente accelerata e in modo anche piuttosto grossolano, è comunque coerente con la situazione del personaggio, con la sua storia familiare e con l'essere stata indottrinata fin dalla culla con la favoletta che se i Targaryen fossero tornati a Westeros la gente li avrebbe accolti a braccia aperte, che ha sicuramente creato in lei delle aspettative a dir poco irrealistiche: per cui quando infine ci arriva, a Westeros, e invece di una folla festante che le consegna le chiavi di King's Landing e la testa di Cersei su un piatto d'argento, si ritrova ad avere a che fare con della gente che la guarda con diffidenza e sospetto, nel migliore dei casi, questo improvviso bagno di realtà non può avere su di lei un effetto di poco conto.
Aggiungiamoci la scoperta che, diversamente da quanto ha sempre creduto, la legittima erede al trono non è lei, ma un tizio che fino a poco tempo fa manco sapeva che esistesse e che, per giunta, sembra avere sulla gente di Westeros (o per lo meno su quella del Nord) lo stesso effetto che lei aveva su quella di Essos (e che chiaramente pensava che avrebbe avuto ovunque, quindi a maggior ragione nella "sua" terra: motivo per cui probabilmente vive questa cosa come un tradimento da parte del "suo" popolo)...

In più: la morte di Jorah, Missandei catturata e uccisa da Cersei, Sansa che non fa nulla per nascondere la sua ostilità nei suoi confronti, Jon che tradisce la sua fiducia dicendo alle sorelle proprio quello che lei gli aveva chiesto di non dire mai a nessuno e SOPRATTUTTO non a Sansa, la perdita di due draghi su tre (che per lei sono pur sempre come dei figli), il tradimento di Varys, che già complotta per mettere Jon sul trono al posto suo, Tyrion che non ne azzecca una. Ditemi voi a chi non verrebbe un esaurimento nervoso O.o

Solo che lei, oltre all'esaurimento, ha anche un esercito e un drago.

Ora, visto che anche nei libri è chiaro fin da subito di chi è davvero figlio Jon, e che, anzi, nei libri c'è almeno un altro pretendente al trono, non era pensabile che questo si potesse risolvere con "Jon e Daenerys si sposano e portano avanti la dinastia dei Targaryen, governando insieme su Westeros e vivendo per sempre felici e contenti".
Uno dei due, a un certo punto, doveva necessariamente diventare l'antagonista.

Non so nei libri come si evolverà la cosa e come si risolverà il tutto, considerando pure che gli eredi al trono in questo caso sono tre, ma sono abbastanza sicura che nemmeno in quel caso la risposta sarà "Jon e Cersei si sposano e regnano insieme": e non vedo l'ora di scoprirlo, accidenti a Martin =.=

---

quota

16/05/2019 20:40:06

Albione, ti faccio notare una cosa: il minutaggio delle puntate centrali è enorme e paragonabile ad un film. Il punto quindi non è neppure la mancanza di tempo, ma la volontà di impiegare quel tempo in lunghissime, interminabili battaglie invece che nello sviluppo della trama.
In sintesi volevano fare un film di Michael Bay

---

quota

16/05/2019 21:44:39

Vero anche quello che dice Quartz. Giusto per ricordare, hanno buttato nel cesso due intere puntate, le prime due, per parlare del nulla cosmico. Hanno fatto salutare 10 personaggi infilandoci in mezzo qualche scena per i fan. Due puntate.

---

quota

16/05/2019 21:49:46

Ah, ma il minutaggio da film non smentisce la mancanza di tempo: dipende da come scegli di impiegarlo, quel tempo.

Se la scelta che fai è di sacrificare l'arco narrativo e l'evoluzione dei personaggi, in favore di una maggiore spettacolarità e di uno smaccato fanservice, il risultato è lo stesso e il ragionamento alla base anche, in sostanza: "abbiamo solo sei puntate per arrivare al finale, quindi si f****a l'arco narrativo, piazziamoci un po' di fanservice, invece".

---

quota

17/05/2019 07:18:54 e modificato da staff em il 17/05/2019 07:55:10

Concordo, come ho scritto in precedenza, é troppo semplicistico sostenere che la colpa è solo la 'fretta di concludere' e che il tempo non era sufficiente.

Il vero problema sta nella sceneggiatura superficiale e grezza che non riesce a dare una conclusione coerente e rispettosa alle psicologie/trame dei personaggi… e tutto stride.

---

quota

21/05/2019 01:47:45 e modificato da ghennadi72 il 21/05/2019 09:02:20

Ein Volk, Ein Reich, Eine Khaleesi!
Solo a me sembrava la riedizione dei raduni nazisti a Norimberga?
Mancava solo il falò dei libri, con Indiana JonSnow nascosto tra la folla.

Ok, la tortura é finita.

Arrabbiature? Si, parecchie, ma il sentimento prevalente dalla 3^ puntata in poi é stata la rassegnazione. Qualche sprazzo commovente, se qualcosa si è salvato nelle ultime puntate, lo si è dovuto prevalentemente alla bravura degli attori coinvolti, non certo alla sceneggiatura.

Permettetemi solo un appunto: definire "fanservice" lo scontro finale tra Sandor e Gregor Clegane, a mio parere non sta nè in cielo né in terra.
Fanservice? E' forse l'unica o comunque una delle poche storie dei personaggi che hanno un senso dalla prima puntata della prima stagione, fino alla fine e che gli sceneggiatori non abbiano violentato per fare gli originali, in nome del maledetto "HBO Style", per la fretta di chiudere, o per la mancanza di voglia di spremere i neuroni nella scrittura della stagione finale di una serie che dura da quasi dieci anni.

Fanservice (per arrapare un pubblico di un certo tipo) é tutto ciò di cui la HBO ha condito LE serie tv. A partire dalla prima. E non credo sia casuale già la scelta del titolo: Game of Thrones (Trono di Spade, in italiano). Non Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Nella saga narrata dai romanzi ci sono tre aspetti e tre filoni principali della narrazione, che poi sono in realtà due: la minaccia della Lunga Notte; l'intrigo e la competizione tra le casate per il potere; il ritorno dei Draghi dall'Essos (Fuoco: arma? opportunità? minaccia?), che fin dall'inizio si intende comunque chiaramente come trama speculare a quella della Lunga Notte e non solo come trama accessoria al gioco del trono.

I due filoni nei romanzi si sviluppano in parallelo. Nella serie no. L'enfasi data alla parte di intrigo tra casate e alle avventure esotiche di Daenerys che si prepara a tornare ad ovest, ha completamente sbilanciato la narrazione (e, qui lo dico qui lo nego, è anche uno dei motivi per cui abbiamo avuto in questi anni tante land fotocopia tutte incentrate sulle casate nobiliari).

Se tradimento" della trama c'è stato (e c'è stato) c'è stato sin dall'inzio. Non dalla quinta stagione (se mai dalla 5^ stagione c'è stato un tentativo, maldestro e tardivo, di riallineare gli equilibri della saga all'originale)

Qui faccio un inciso: le percentuali di popolarità in crollo nei confronti della serie sono di due tipi. Non c'è solo chi è deluso da questa o quella baggianata dovuta alla fretta di chiudere l'ultima stagione, non c'è solo la delusione di noi rompicoglioni amanti dei romanzi che abbiamo dovuto digerire col maldipancia lo scempio delle trame fatto dalla HBO.

Ci sono anche tanti che hanno cominciato a storcere il naso e provare gli stessi maldipancia dalla quinta stagione. Ossia, paradossalmente, da quando la HBO, con cinque anni di ritardo, ha tentato di recuperare lo squilibrio creato, riportando prepotentemente al centro delle trame la minaccia degli Estranei.

Questa grossa fetta di pubblico, "cresciuta" per 4 stagioni nella convinzione che il gioco del trono (e condimento soft porn relativo) fosse il succo della trama e ciò che rendeva interessante GoT, si è sentito ugualmente tradito e annoiato dall'improvvisa svolta narrativa.

Viceversa ci sono stati parecchi che proprio dalla quinta stagione in poi hanno ripreso affezione per la serie, proprio perchè finalmente stava cominciando a tornare più attinente alle trame originarie.

L'ultima stagione è riuscita a mio parere a deludere e fare incazzare ancora di più entrambi i filoni di fan.

Chiuso l'inciso. Torniamo ai fanservice. Fanservice è l'insistenza ossessiva con cui l'HBO style ha deciso di trasformare le cronache del ghiaccio e del fuoco in un soft porn con intrigo di contorno; fanservce è averci raccontato, visivamente e con insistenza ossessiva, che nel Westeros e nell'Essos la posizione-canonica-io-sopra-tu-sotto é pressoché sconosciuta e che anche un banale smorzacandela è considerato fin troppo casto e noioso; fanservice é averci rappresentato fin dalla prima puntata una fellatio in diretta del cavaliere dei fiori a Renly; fanservice è aver insistito ossessvamente sugli aspetti più arrapanti per un certo tipo di pubblico, di aspetti che Martin tratta, perchè non è uno scrittore rose&fiori, ma sui quali non insiste e non indulge gratuitamente come in un B-movie da programmazione notturna di un'emittente locale che fa televendite nel resto della giornata. Potrei continuare ma mi fermo.

Perchè non ce l'ho neanche col fanservice becero con cui la HBO ha tentato (ed è riuscita a prezzo di dare un'idea totalmente squilibrata della storia) di condire il piatto per alzare gli indici di gradimento.

Il fanservice l'avrei pure accettato volentieri come un sovrapprezzo da pagare per avere una serie "vendibile" al mercato televisivo e che naturalmente non poteva essere fedele al 100% ai romanzi.

Se non avessero massacrato personaggi e trame (che sono entrambi il succo e la sostanza di ciò che rende unici i romanzi di Martin) senza alcuna logica.

Di nuovo: fanservice il duello tra i due Clegane? Ma che cavolo..?!? ... E' una delle poche cose sensate che abbiamo visto, a parte il look Darth Vader di Clegane senior.
Poco originale? Beh meno male che c'è stato. Perchè il resto (non so se per ansia di fare gli originali, per idiozia, per fretta o per incapacità) è stato un disastro senza capo nè coda.

Personaggi primari e secondari con un arco narrativo improvvisamente capovolto, stravolto o distrutto di punto in bianco, come succede nelle telenovelas brasiliane quando un attore chiede un aumento e gli sceneggiatori lo fanno crepare alla puntata successiva.

Vuoi stravolgere la narrazione di un personaggio? Fallo, non dico di no. Evviva, stupiscimi, sorprendimi! Ma fallo con un senso. Fallo mostrando un'evoluzione. No. Viva il gusto della sorpresa e l'originalità = exploit calato sul piatto a pennuto di cane di punto in bianco.

Trame lasciate a metà, profezie prima accennate e poi disattese o semplicemente dimenticate e accantonate per la fretta, indizi lanciati a cazzo di cane e poi rimasti appesi o addirittura contraddetti e capovolti di punto in bianco, con spiegazioni che definire "deboli" è un eufemismo.

Ammetto di essere uno di quelli che vedendo la quinta stagione si erano risollevati. Avevano detto "cacchio, finalmente rivediamo Martin e non solo una versione VM18 di Beautiful in abiti medievali".

Ok, alla fine sono rimasto deluso, ma non è questo il peggio: c'ero già rassegnato al fatto che la HBO avesse dato al "grande pubblico" la percezione che il mondo delle Cronache fosse quella roba lì (e anche qui, col prevedibile risultato che il "giocatore da land GoT media" si attende di trovare incesti sotto il tavolo della politica e bungabunga selvatico ad ogni giocata, se no "non si sente il clima GoT").

Il problema è che non hanno avuto neanche il coraggio o la furbizia di farlo tornare completamente quella roba lì. Con questa stagione finale hanno definitivamente ammazzato l'entusiasmo anche di chi preferiva proprio "quella roba lì" e di chi preferiva, di GoT solo o prevalentemente la componente di intrigo e lotta tra casate, con finali senza senso, snodi politici risolti come se fossero indovinelli da settimana enigmistica alla ndo cojo cojo (vedi assetto finale del westeros, roba da mettersi le mani nei capelli per chunque abbia apprezzato la complessità degli intrighi martiniani, o chi semplicemente si ricorda su cosa si reggono gli equilibri di potere nel Westeros).

Questo sì mi ha fatto incazzare. Sciatto, è il termine più gentile che mi viene in mente.

Mi conforta sapere che Martin è altrettanto incazzato, per quanto a mio parere avrebbe potuto svegliarsi prima. Posso solo sperare che riesca a finire di scrivere prima di schiattare e che non faccia la fine di Jordan con La Ruota del Tempo.

---

quota

Bring me to Malmö

Intervista alla gestrice di Bring me to Malmö il play by chat ambientato in Svezia!

Stazioni Abbandonate

Stazioni Ferroviarie oramai dismesse in comodato gratuito alle associazioni di Giochi di Ruolo! Scopri come!

Saint or Sinners

Intervista allo staff di Saint or Sinner? - Los Angeles, play by chat moderno ambientato a Los Angeles!

The Island of Misfit Toys

Intervista alle gestrici di The Island of Misfit Toys, play by chat moderno