19/06/2016 10:46:37
Io ritengo che GDR voglia dire giocare di ruolo e di conseguenza costruirsi un proprio alter ego in ogni sfaccettatura, come se fosse se stessi trasportati in un gioco dove costruiamo una nostra vita diversa (storia, famiglia, interessi, politica, combattimenti etc...).
Se ci sono player che sono rimasti in una land a lungo, senza mai morire (ok poi ci sono le ambientazioni con le resurgo anche) creandosi una storia alle spalle interessante e magari essendo anche un personaggio storico in quella stessa land non lo vedo un male anzi, io lo vedrei come sprono da parte del nuovo a poter giocare e raggiungere questa persona.
Poi ovviamente, i gdr negli anni sono cambiati, alle volte anche i sistemi di crescita velocizzati visti i tempi che corrono completamente diversi rispetto a 10 anni fa; di conseguenza uno nuovo sa che magari ci vorrà un anno, due per raggiungere quel livello e ci prova comunque.
Chiaro che tutto parte dalla base del rispetto della persona "forte" verso i nuovi player e dell'impatto che questo ha nella land in questione.
Io parto da questi presupposti, è chiaro che se non è così...tutto è un danno. Idem per un sistema equilibrato di valutazione da parte di fati, gestione, statistiche, combattimento etc...
A tutto ci deve essere equilibrio e soprattutto imparzialità.
19/06/2016 13:14:12
Io direi che da parte dei nuovi iscritti ci vorrebbe anche un po' di umiltà e non entrare con la mentalità del "sono nuovo e voglio picchiare tutti!"
Mettiamo che io mi sono iscritto 5 anni e fa e con tempo e fatica ho allenato il mio pg, combattuto mostri di vario genere e creato un gruppo di mercenari/tagliagole di cui sono a capo.
Mettiamo anche che quest'oggi sono in una locanda che mi offre da bere gratis perché il mese scorso ho giocato insieme ai miei compari di aver minacciato di bruciare la locanda se l'oste non ci avrebbe "ospitato."
Ad un certo punto arriva un perfetto sconosciuto, uno straniero coi vestiti ricoperti di polvere e un equipaggiamento di base. Una spada e un pugnale non freschi di forgia ma comunque solidi e affidabili.
Lo straniero in questione qualche giorno fa ha messo gli occhi sulla bella pulzella e siccome vuole fare bel colpo (e aspira a diventare subito il nuovo capo delle guardie cittadine) ha deciso di andare a risolvere da solo la spinosa questione dei mercenari farabutti.
Succede quindi che lo straniero si pone di fronte al capo dei mercenari, estrae la spada e gli dice "arrendevi alla giustizia messere!"
Ora ragioniamo sulla situazione. Abbiamo un tipo qualunque appena iscritto che viene da me e mi minaccia il pg perché vuole fare il grosso e pretende di avere una situazione di parità.
A rigor di logica mi sembra irreale che io, giocatore veterano che mi sono fatto il mazzo per far imparare in ON al pg tutto quello che sa, devo considerare il nuovo arrivato al mio stesso livello.
Chi è quel pg? Un possente paladino? E come ha ottenuto tutte le capacità che possiede, in gioco o in background?
Perché se di BG possiamo fare dei pg capaci di millemila cose e in grado di rivaleggiare con tutti, allora scusatemi tanto ma qui c'è qualcosa di sbagliato.
Non si dovrebbe mai dare all'esperienza data da BG lo stesso valore dato da quella giocata nel corso di tante role. Così si snatura il senso stesso di crescita del personaggio, perché che crescita c'è in un pg che di partenza è già in grado di sfidare tutti fisicamente e intellettualmente? Che senso ha pretendere di creare un pg con il talento artistico di un Leonardo daVinci e voler scalzare dal titolo di Artista Reale il pg di un giocatore che se lo ha guadagnato nel corso di anni?
Ritornando all'esempio di prima, a mio parere una svolta ragionevole degli eventi sarebbe la seguente:
Il mio pg capo dei mercenari ride in faccia allo straniero. Lo straniero risoluto va a dare un affondo alla spalla del mercenario, mentre il mercenario si getta di lato per evitare il colpo.
Siccome lo straniero nel suo passato ha già imparato a combattere e non è un novellino (BG), riesce a ferire al braccio il suo avversario senza comunque raggiungere il suo bersaglio, né provocare una ferita troppo grave.
Il mercenario reagisce veloce, afferra una bottiglia e la spacca in testa allo straniero che sta riassumendo la posa d'attacco. Lo straniero sviene e si risveglia il mattino dopo immerso nel fango del recinto dei maiali, con un bernoccolo in testa, le tasche svuotate e l'orgoglio ferito.
Ma davanti a sé trova un messaggio con scritto "Non ti manca il fegato ragazzo, se vuoi diventare un vero uomo vieni a combattere per noi, non contro di noi."
Sta allo straniero adesso decidere se continuare nei suoi propositi di impressionare la damigella o se intraprendere una nuova via, dove magari sarà in grado di comprarsi la damigella con una costosa collana razziata da un mercante di passaggio.
I pg decennali sono un fastidio? No, per me sono un incentivo. Possono offrire spunti di gioco, addirittura fornire trame intere per i nuovi pg.
L'importante è che sia i nuovi giocatori che i veterani abbiano rispetto reciproco, perché con la presunzione non si va da nessuna parte.
Si dovrebbe guardare ai pg degli altri con l'ottica di cercare nuovi spunti di role, non come se fossero bersagli da sfidare.
Se poi un pg veterano bulla sneza motivo il novizio, giusto perché lo può fare, allora qui deve intervenire la gestione.
19/06/2016 13:44:41
penso anche io che è giusto un po' di sano distacco tra chi gioca da un po' e chi è appena arrivato. non è mettendo tutti i pg sullo stesso piano bellico che si risolve il problema, ma semplicemente rendendo la crescita del pg neo arrivato divertente allo stesso modo di giocarsi un pg completamente sviluppato.
Ma per far ciò servirebbe che lo staff seguisse ogni nuovo arrivato dall'inizio alla fine...e qui casca l'asino.
19/06/2016 16:34:32
20/06/2016 12:07:33
quello che sostengo è che il pg "vecchio" non deve essere inarrivabile/invicinbile. Ovviamente il "nuovo" non deve poter competere con la land da subito ma deve avere l'opportunità dopo alcuni mesi di poter entrare nelle dinamiche ed anche cambiarle, se vuole.
In altre parole, il "nuovo" deve poter aspirare ad essere il nuovo capogilda o caporazza senza che questi siano dèi invicinbili o, dato che sono staff, "stanno li e basta".
Diciamo che andrebbe anche un po staccata questa malsana idea di "staffer -> capocorporazione/caporazza" perchè in questa maniera molto del gioco viene tagliato (a mio avviso) ed inoltre blocca il tutto.
Guarda a caso, poi, quelle posizioni sono ricoperte da pg "grossi" e intoccabili.
...senza contare che la maggior parte delle volte, essendo dato per amicizia o per "pagamento" (leggasi thread programmatore pagato con posto staff), si hanno utenti incompetenti a livello di gestione che fanno solo pasticci, quando magari un emerito nessuno potrebbe avere idee molto migliori; però ha provato a toccare il capo, quindi viene ostracizzato, chi sei, cosa vuoi, non rompere, logout.
20/06/2016 13:24:18
Non sò, forse dico un'eresia, ma forse un sistema di gioco che possa bilanciare al meglio la faccenda potrebbe basarsi su un equilibrio di massima. Un personaggio, mettiamo, appena registrato ha una serie di statiche tendendenti al neutrale, nessun malus e nessun bonus. Con il tempo tale personaggio si "pompa" di bonus, ma gli si fa incappare di conseguenza anche in malus. Così facendo si mantiene un equilibrio che offre pro e contro a più livelli, semplicemente offrendo un differente parco di possibilità.
Un metodo del genere non può esistere?
20/06/2016 13:37:24 e modificato da mirmidone il 20/06/2016 13:39:39
20/06/2016 14:22:16 e modificato da psycho-corvo il 20/06/2016 14:23:21
Premetto di concordare con il punto di vista analitico di mirmidone però aggiungerei una cosa: la qualità del giocato che gira e la qualità dell'utenza che gira. Il tuo discorso ha senso, ogni caso è unico, non c'è davvero una regola universale, ogni land deve riadattare il concetto e via dicendo, ma la qualità del giocato sembra un po' un parametro dimenticato e sembra pure dimenticato il fatto che l'utente medio non è così elevato come se la racconta.
Io sono dell'idea che è bello vedere l'ideale, ma i conti si fanno con quello che si ha in tavola, non con il sogno di perfezione irraggiungibile. Ora tutti speriamo che la gestione non sia demente, lo staff non sia raccomandato ed il gioco sia il più fruibile ed aperto possibile, ma speriamo anche che il giocatore che arriva con il PG nuovo voglia giocare, nel senso più basale del termine, vuole far parte di una trama, in una determinata ambientazione con un certo BG.
Io credo che i PG decennali siano preziosi, una risorsa appunto, riconosco che c'è la contromoneta del dannoso a volte, se deviano come è stato ampiamente analizzato da molti in risposta al mio thread. Tuttavia anche l'utente ha una parte di responsabilità e trovo anomalo il concetto: "i decennali danno fastidio", a prescindere.
Sistema di crescita più o meno intricato o meno, ci sarà sempre qualcuno più vecchio, con più skills, con più parametri, con più abilità e via dicendo, è fisiologico nei GDR, se l'utente che arriva non è pronto a questo e a convivere con le regole di una land, la strutturazione di trama, la coerenza di eventi etc. non importa nemmeno quanto schifo fanno i PG veterani o il sistema di crescita, è già una partenza storta. Non per dire ma basta fare un giro su questo portale, nei commenti, c'è gente che mette commenti stranegativi o strapositivi con l'eserdio del: sono stato in land 5 minuti. E certo e in 5 minuti hai capito tutto, e si prendono anche sul serio come commentatori validi della land di turno.
Non nego che la gestione e i problemi che altri elencato sono veri, lo sono, nessuno lo nega, ma l'utente generico che gira al giorno d'oggi, non ha tanto da sfogliare verze come livello qualità medio e si mette molto meno in discussione delle gestioni e degli staff che per definizione devono fare di più ed essere più corretti e più a misura di utenti, forse però bisogna chiedersi qualcosa sulla misura di questi beneamati utenti.
04/08/2016 00:31:47
Il mio pensiero in merito si riflette nella mia esperienza personale-
Ho avuto un personaggio vecchio di x anni e non pompatissimo di statistiche ma, per fama e poteri e situazione contingente, "peso massimo" del gioco a cui giocavo. Quindi mi son spesso posto il problema: "Ma io, entrando in un gioco, come reagirei di fronte a una cosa del genere?".
In risposta, ho modificato sostanzialmente l'approccio al gioco, forse da montato di testa, ma valutando che il mio compito, in quanto master e autorizzato a far quest e guida funzionale, scrittore di "anatomie" razziali (e mille altri impegni che cercavo comunque di sbarilare a qualcun altro), fosse quello di muovere un personaggio che più che pietra di paragone per i nuovi o i giocatori più casuali fosse solo un altro vettore di intrattenimento.
Per ottenere un bel paragone andiamo a pensare a un videogioco di ruolo con rigido sistema di livelli. Siete nel bel mezzo di una storia e siete a livello 14, qualcuno 17, magari conoscete in città addirittura gente che arriva al 26-27, certo ci sono tanti popolani dall'1 al 5. In mezzo a tutto questo vi si affianca un personaggio di livello 56.
E' chiaro che costui generalmente può fare praticamente tutto quello che voi e i vostri 4-5 amici potete.
Il succo sta nel capire che a quel punto per non rovinare il divertimento altrui c'è da fare un passo indietro e valutare che magari quando e se uscirà fuori il drago si combatterà, ma finché si tratta di uccidere cinghiali e lupi, bisogna lasciar passare avanti gli altri e farsi le ossa e crescere, magari accostandoli come guida ma non entrando in campo a piena potenza. Questo per evitare di metterli in condizione di vedere il proprio protagonista ridotto a figura di inutile comparsa.
Che poi, a pensarci, è quello che le super razze fanno nei confronti del solito debole umano.
_______
Questo è come ho sempre visto il personaggio anziano, super, potente, antico, storico. Deve essere, secondo me, un concentrato di memoria storica del gioco -maggiormente in quelli dove non c'è una vera storia di base- e un "vecchio saggio" un poco dimesso, evitando di mettersi sullo stesso piano di chi non può competere.
Quando i personaggi decennali sono così, ben venga. Molto meglio di uno che dopo 10 anni ancora bazzica alla solita locanda vestito come sempre a non far niente di fico, no?
"La responsabilità verso i novellini di mostrare loro l'aspetto migliore della storia".
04/08/2016 14:26:36
Nessuno me ne voglia se non ho letto tutti i commenti, ma col caldo e il sonno che impazza, non sono riuscito a leggerli tutti, quindi probabilmente ribadirò qualcosa che è stata già esposta da qualche mio commilitone.
Personalmente ritengo interessante incontrare pg anziani e di un certo livello. Nessun tipo di fastidio nel sapere che c'è Tizio che spara palle di fuoco grosse quanto un anfiteatro romano, mentre il mio pg non sa neanche dell'esistenza di tali prodigi.
Non capisco come si possa storcere il naso a vedere e sapere che c'è qualcuno che ne sa più di me nel contesto che ho scelto per far crescere il mio personaggio.
Anzi, il pg decennale può essere anche fonte di ispirazione e rassicurazione ( sempre se non voglio essere malpensante ) , se c'è un pg che è abbastanza navigato ed è in quella land da molto tempo, vuol dire che la land merita e che ci si è trovato bene e quindi vale la pena di essere considerata e vissuta.
Altro discorso sono i pg bulletti, che fanno i gradassi con i nuovi perchè sono forti. C'è da considerare diversi fattori per quanto riguarda questo discorso, e in primis bisogna rifarsi ad un semplice proverbio, riadattabile a quest'occasione : dimmi chi è il tuo gestore e ti dirò chi sei.
Se Tizio, navigato e megaforzuto, bullizza la povera new entry, vuol dire che non ha mai ricevuto una dritta dalla gestione del gdr di cui fa parte e che , nella maggior parte dei casi, promuove con un atteggiamento passivo la legge del " io ti spiezzo a prescindere " .
Questi sono i comportamenti che andrebbero corretti, ma a volte mi è capitato di assistere ad alcune giocate ai limiti dei confini dell'incredibile: Tizio, appena iscritto, ha comprato una pistola al mercato e va a cercarsi rogne con il boss del quartiere, che ha dalla sua esperienza, le conoscenze giuste e un arsenale da far impallidire l'esercito russo. Ora, il boss cosa dovrebbe fare se stuzzicato?
Per coerenza on ho visto che il boss ha sparato alle rotule del novellino, e questo lo ha accusato di bullismo, andandosene indignato dalla land.
Alla luce di questo, è giusto accusare tale player di bullismo? Il boss, per il bene dell'on e della coerenza del proprio pg, ha fatto bene a sparare al pg del niubbo?
Personalmente ritengo che la coerenza e il buon gioco sia la prima cosa, quindi ben venga che il pg navigato abbia dato una lezione al novellino.
Però purtroppo, come mi è capitato di leggere in altri topic, ho notato che c'è la tendenza a voler tutto e subito. Ed è proprio a causa di questa pretesa che si grida al cattivo gioco in questi casi.
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