I gdr trek: cosa cercate e la loro morte

16/01/2016 11:02:18

Le tecnobubbole vengono sempre descritte come un impedimento a giocare, ma sono anche la salvezza dei novizi!
Prendiamo l'esempio dello scienziato. Io pur avendo visto tutto di Star trek non apprezzo l'esobotanica (non so manco il nome di un fiore alieno) ma spesso e volentieri mi piace interpretare lo scienziato proprio perché posso riempire la mia ignoranza con sostanze ed elementi completamente inventati.

Poi la fisica, beh, se uno sa a grandi linee che c'è l'antimateria e la materia che scontrandosi provocano energia sufficiente a creare un campo di curvatura che appunto curva lo spazio permettendo alla nave di viaggiare più veloci della luce allora quella persona può benissimo giocare come ingegnere.

quota

16/01/2016 12:21:25

Allora quando il tecnicismo diventa eccessivo secondo i gestori dei "giochi Trek"?

E quando secondo le persone di questo portale il tecnicismo può assumere l'aggettivo di eccessivo?

quota

16/01/2016 12:25:31

L'unico modo di farli rivivere, sarebbe un trek più in linea con Abrams, con meno tecnicismi, meno legato al canon, meno o assenti tecnicismi, turnistica di gioco e almeno 600 caratteri per azione!

quota

16/01/2016 12:42:54

No... proprio non ci siamo. Penso che almeno metà degli utenti di questo portale potrebbe dimostrarti che è possibilissimo giocare con un livello di descrittività buono (anche non eccelso, semplicemente "decente), con la turnazione, arrivando ben oltre le 600 battute e stando in tempi più che accettabili.

Il gioco di ruolo richiede che si descriva, con dovizia di particolari, l'azione. Su questo ci sono varie scuole: chi dice che l'azione deve essere descritta tecnicismi inclusi, chi preferisce soffermarsi sullo stato d'animo e la gestualità del personaggio e via discorrendo: sono tutte idee condivisibili.

Personalmente non ho mai avuto problemi a tenere ritmi di 1200 caratteri con turni lunghi 8 minuti. E non sono nemmeno particolarmente bravo :-D Ma chiedi a chiunque su questo portale (che non sia un giocatore trek) e otterrai probabilmente la stessa risposta.

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quota

16/01/2016 12:57:11

Recentemente 2 play by forum si sono uniti per consentire di giocare sia con il canone originale sia con quello di Abrams.

Non giocando nè ai by chat nè ai forum non posso dire se la quantità di caratteri influisce sull'esperienza di gioco, ma di certo Star Trek, che sia di Abrams o che sia di Berman/Roddenberry ci proietta in un futuro dove alcune tecnologie, anche se poco devono essere conosciute.

Inoltre un ufficilae si può specializzare in navigazione, ingegneria, scienza o medicina. Non è proprio necessario neppure conoscere tutto tutto.

quota

16/01/2016 14:09:22

Spezzo una lancia in favore del trekkiano. Perchè si per quanto profana ho giocato a un gioco in stile trekkiano (era stargate).

AMO le turnazioni veloci e con meno di 1000 caratteri xD

Un sano minimo di 300 non rende felici tutti? no?
CHI CAVOLO se ne frega del capello dorato del tuo ciuffone che direzione prende quando soffiato dal venticello del condizionatore. Seriamente.

Meno scrive il singolo, piu turni fa il gruppo. Semplice no.

quota

16/01/2016 14:16:56

Però, l'assunto: "Più turni = Più gioco" non sempre è vero. Se le azioni sono corpose perché dense di attività (di attività elucubrativa, o banalmente di azione), la giocata con meno turni ha lo stesso potenziale.

Penso si tratti di stabilire una via di mezzo: certo, molte situazioni richiedono il dinamismo, e quindi nessun problema a fare azioni (leggermente) più corte. Ma azioni di 300 caratteri, onestamente, non le ho mai fatte neppure nelle quest più dinamiche! :-D

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quota

16/01/2016 14:39:07

Il genere Trek è di nicchia come ogni altro gdr che si basa su una cosa specifica.
Non c'entrano niente le tecno specifiche con la diminuzione dei giocatori e lo dico con 11 anni di gioco trek di esperienza che hanno visto giocare i più svariati tipi di giocatori, dall'appassionato con il manuale tecnico di okuda a quello che non ha mai visto niente di trek, passando per coloro che avevano solo visto le serie (come me 11 anni fa che da extremelot mi chiesi se esistevano gdr trek e lo trovai senza lasciarlo più).

Pertanto (lo dico a te giocatore incuriosito da questo lungo post anche se non sa niente di trek) per giocare al trek non serve altro che:
- piacerti l'ambientazione fantascientifica,
- piacerti l'ambientaziibe che si svolge in uno specifico universo delineato da film e telefilm e che non può uscire da certe caratteristiche (per esempio non possono esserci vampiri e non puoi usare la forza di un cavaliere jedi),
-conoscere le peculiarità della tua razza (come in qualsiasi altro gdr ti dovrai documentare su questi aspetti).

Per il resto lo imparerai giocando, l'importante è che tu sia uno che vuole giocare. Se farai qualche cosa fuori ambientazione tipo usare una siringa per fare un'iniezione al posto dello strumento deputato, non ti preoccupare non ti si mangia nessuno.

Ci sono varie land tra cui scegliere, ognuna ha le sue particolarità, c'è chi scrive con 300, 600, 1200 caratteri, chi chiacchera anche in off, chi non ha una chat off, chi usa la chat off solo per le spiegazioni, chi gioca solo con quest (avventure) e chi ha molto free role, chi gioca nel pomeriggio, chi di sera, ecc. scegli quella che si avvicina di più ai tuoi gusti e buttati in questa ambientazione.

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quota

16/01/2016 14:53:52

Vorrei anche aggiungere, perché mi pare di essere stato recepito male, che su Star Trek essere un consigliere di bordo o un semplice barista non vuol dire giocare un ruolo inferiore rispetto ad un capitano o ad un ingegnere esperto (o almeno questo vale per il mio gdr, dove non ci sono livelli, punti esperienza o "avanzamento del personaggio").

Lo dico perché ho visto community estere dove le persone anziane spesso facevano giocare i novizi come ufficiali mentre loro impersonavano i civili che davano preziosi consigli agli ufficiali.

quota

16/01/2016 17:50:30

E a proposito, quanto è importante il gioco free e la chat off?

quota

Ambientazioni GDR

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Tesi di Laurea dal titolo "La morte malinconica di Tim Burton"

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La basi di partenza per creare l'ambientazione di un gioco di ruolo: Geografia, Politica, Storia e Cultura..

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Intervista al gestore del play by chat ambientato nell'Antica Roma Urbe Aeterna