Carmilla

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Aspetta... aspetta, non correre così veloce. Non correre così veloce, te lo dico io! Non riusciresti a vederli. Aspetto. Guarda con me! Sono lì.

Nella Londra del XIX secolo, le strade buie e strette rivelano sagome inquietanti. Nascosti sotto cappotti di velluto nero, vagano per le strade, disegnando le loro sagome nel tenue chiarore delle candele poste nei lampioni. Siamo all’alba di una nuova era e il mondo non ha tenuto il passo con il vostro.

Le fantasie di quest'epoca presero largo spazio, vapore e macchine inventive decisero di invadere il mondo, Jules Verne sembra aver scritto questo universo, questo mondo, Stoker e Shelley vi collocarono i loro mostri. Sì, siamo in una Londra diversa, governata da pochi poteri, vampiri, lycan, maghi, inseguitori e altre creature si affiancano agli umani. Jekill corre per le strade in compagnia dei lupi e il territorio inglese è condiviso tra mostri e inseguitori.
Siamo a Londra, nel 1845. Gli inventori sono a volte maghi o semplici esseri umani, la meccanica è fatta di energia e vapore, di ingranaggi e follia. Corpetto in pizzo, ascot e cilindro, questo è il nostro mondo. Gli esseri umani sono maestri. Nessuna rivelazione qui, le creature si nascondono, sfuggendo all'occhio vigile degli inseguitori. Se qualche studioso lo sa è per fortuna, o per sfortuna, tutto dipende dai punti di vista.

Nel corso dei tempi, attraverso i secoli, l'uomo ha sempre nutrito la propria fantasia, compartimentando i mostri in libri e leggende, ma ha dimenticato che ogni storia esiste, che ogni storia ha un inizio, uno svolgimento e una fine. SÌ. Tutte. Così la Londra del nostro tempo è soggetta a questa legge. Qui l'uomo si diverte a fare strani esperimenti, Jekill o Frankenstein sono nomi che circolano sotto il cofano, ma forse non sanno che Dracula veglia di notte.

In questa Londra, gli inseguitori vegliano. Uomini e donne incaricati dalla Chiesa danno la caccia alle creature offensive, assicurandosi che si nascondano in silenzio. Maghi, vampiri e lycan stanno tranquillamente nelle loro tane.

Perché qui è l'uomo che si aggira padrone del mondo.

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