Settimo Sigillo ricerca Tester

Nome Gioco: Settimo Sigillo

URL: http://www.settimosigillo.altervista.org ↗

Stato: Aperto

Autore: illyria (3 annunci di ricerca aperti)

Categoria: Play by Chat

Genere: Urban Fantasy

Codice Utilizzato: GDRCD

Stato dei Lavori: Tutta la documentazione e pronta e già inserita all'interno del Gdr.
E' possibile visionarla senza effettuare la registrazione ma cliccando su 'Documenti' nella Home page.

Ambientazione: « E quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un profondo silenzio di mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio, e furono loro date sette trombe. E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue. E così furono gettati sopra alla terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa l'erba verdeggiante. E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare, e la terza parte del mare diventò saggia. E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola. La stella si chiamava Assenzio. »


INCIPIT
Incatenato; il corpo del tramite del Creatore era smembrato da lacerazioni negative profonde, profonde a tal punto che l’Essenza di Dio si rilevava agli occhi di Lucifero come incorporea. Metà testa. Metà cuore. Metà Esistenza. Un brandello divino.
«La chiamerò la XXV° ora»
Disse Lucifero.
«Perché… - perché non esisterà mai?»
«No. » «La chiamerò così perché la mia dannazione inizia nell’ora che ho creato per smembrare la tua Eternità, Padre.»

ATTO I – ANNO ZERO
Fin dall’epoca ebraica Dio, è stato l’entità monoteista e divina che tutto il mondo ha venerato maggiormente – con la sua epifania nelle epoche, si narra anche del Settimo Sigillo, custodito per potenza nell’Anima del Creatore stesso; un Sigillo potentissimo, capace di far interrompere una era, una generazione o semplicemente, il mondo.

Dio, Indiscusso Signore dei Cieli, prima di dare vita alle creature terrestri, diede vita a 72 Angeli che fra tutti lo venerassero, amassero e compiessero per lui mansioni terrestri in corpi di vessilli umani; il compito era quello di diffondere la parola del Salvatore e portare la pace in Terra. I Primi fra tutti i 72 Angeli furono quattro, cosiddetti “Arcangeli” a cui lo stesso Padre affidò la sua stessa identità eterna, il suo stesso Creato e la sua stessa Voce; gli unici che, nell’era dei secoli, ebbero la misericordia e l’onore di vederlo e toccarlo: Michele, Lucifero, Raffaele e Gabriele.
Avendo creato attorno a sé un Regno dove i suoi Figli Alati potessero portare pace e rigore, Dio plasmò dal proprio amore anche ulteriori figli, figli diversi, inesperti e acerbi: venne l’Uomo. L’Uomo, l’Imperfezione che Dio stesso creò con le proprie mani, l’Imperfezione migliore tra tutte le Creature a cui il Signore diede vita. Quello stesso Signore, ordinò ai suoi Angeli di inchinarsi dinnanzi ad esso e d’amarli, custodirli accompagnandoli nel cammino della vita.
Lucifero il secondogenito – il più bello e il più amato dal Signore, fu colto da invidia e gelosia; si ribellò. E cadde. In discesa, trascinò con sé molti altri Fratelli impegnandoli in una lotta fratricida sul suolo celeste e tutti uno dopo l’altro caddero con lui senza tregua. Pregò suo Fratello Michele di dagli udienza, di seguirlo nella ribellione ma il primogenito non volle prestare orecchio alla superbia e alla disobbedienza del Fratello minore, così lo esiliò dal Regno dei Cieli, costringendolo a vivere in una gabbia negli Inferi. Per sempre.
Il Dio “che tutto vede” seppe presto della stirpe dannata che il suo Secondogenito stava plasmando nell’ombra del fuoco inferico; quattro gemelli sarebbero nati nel Cocito, quattro figure oscure, titaniche e bestie seconde solo a Lucifero stesso: i Cavalieri dell’Apocalisse. Per prevenzione o forse solo per saggezza, il Creatore plasmò altri Cinque Sigilli, uno per ogni Arcangelo così che la Terra sarebbe stata salvaguardata per sempre dai Ribelli, salvaguardata da quei quattro folli che Lucifero aveva seminato nel ventre acerbo e lercio di una Demone: Michele ebbe il Sigillo (I°) della Morte; a Raffaele toccò il Sigillo (II°) della Guerra; a Gabriele quello della Carestia (IV°), Lucifero – caduto – ebbe il Sigillo della Caduta (V°); e, per Uriele il “sostitutore” di Lucifero, venne creato il Sigillo della Pestilenza (III°).

ATTO II – XVII° SECOLO
Il Quinto Sigillo diede a Dio e agli Angeli tutti l’apparente e salvifica speranza che il Male e la Superbia finì con la caduta del più serafico fra gli Arcangeli, e così fu, per secoli, ere, millenni.
Il grembo di Lilith non avrebbe mai visto la Terra.
Le schiere Angeliche, capitanate da Michele e l’occhio onnisciente del Padre, guidarono in maniera invisibile il destino dell’umanità nel corso delle guerre civili, mondiali e non, in silenzio e nella più totale armonia del libero arbitrio umano. Al contrario, le attività e i tentativi di repressione nel Regno Inferico, vennero circoscritte e tappate nel nucleo dell’Inferno ed ogni vago tentativo dei Demoni di risalire sul piano terrestre fu vanificato dall’oscura figura di Lilith, la Regina di tutte le malignità. Ella conosceva la forza e il valore in battaglia degli Arcangeli e sapeva che i suoi figli tutti, non avrebbero mai potuto oltraggiare la loro forza, nemmeno in trecento in cinquecento in mille. Aveva un piano per liberare il Re degli Inferi e lo mise in atto risalendo sulla Terra in mentite spoglie, attirando e convocando l’Arcangelo più giovane ed inesperto: Gabriele.
L’Umanità per quanto libera e meravigliosa al cuore del Creatore, agli occhi di Gabriele appariva sempre più scostante, indegna e capricciosa complice di una benevolenza regalata da quel Padre misericordioso e puro che donava agli esseri umani in punto di morte la redenzione, la cancellazione dei peccati e il libero accesso in Paradiso, nella Casa di tutti gli Arcangeli. Bastava una semplice parola e Dio cancellava l’indulgenza. Bastava essere Umano per essere protetto dal Signore.
Gabriele, che più di tutti i 70 Angeli venne incaricato di soprassedere la Terra e camminare fra gli Umani, fu colto da dubbi ed invidie. Il patto che sancì in segreto con la Regina degli Inferi, stipulava un tacito accordo e una ribellione apparentemente silenziosa: l’Arcangelo avrebbe aperto un varco fra i due mondi e lasciato l’Umanità in balia degli atti cruenti dei Demoni; avrebbe aiutato Lilith a scatenare l’Apocalisse invocando i propri Fratelli sulla Terra, donandoli alla sagacia della Regina con un aiuto divino. L’avrebbe aiutata fino alla fine, fino all’ultimo umano vivente.

ATTO III – XX° SECOLO
Passarono anni da quel patto, eppure, entrambe le parti non lo scordarono.
Lilith setacciò tutti i gironi degli Inferi per radunare Demoni Soldati che avrebbero varcato la crepa dell’oltrepasso mentre Lucifero, silente, assecondava la sua sposa. Dal loro connubio vennero generati dei figli che a loro volta vennero preparati per la grande guerra.

Il 12 Dicembre del 2012
Quel mercoledì la Regina liberò l’esercito – il varco che Gabriele circoscrisse per lasciar passare i Demoni venne squarciato e l’intero Inferno si riversò fra le strade di Los Angeles, la città degli Angeli. Le Bestie cominciarono a razziare la città, dissanguare le famiglie, dare fuoco alle strutture.

13 Dicembre 2012.
“E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue.” Raffaele fu il primo a scendere sulla Terra, meraviglioso, avvolto da ali lucenti panna e brune armato di corazza d’acciaio e un arco fra le mani. Era pesante il suo intercedere per le vie distrutte dalla tirannia e per un intero lunghissimo giorno sterminò l’orda Demoniaca che gli si stagliava addosso con costanza. All’imbrunire, ferito e impossibilitato a trovare un posto sicuro per rigenerarsi, richiamò Uriele.

14 Dicembre 2012
“E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare ". Urieleirruppe sul suolo martoriato di giovedì, creando un valico con l’asfalto planando al fianco del Fratello. La sua armatura brillava d’opaco. Aveva una lancia trattenuta nel pugno destro ma, oltre a combattere, dovette custodire le spalle di Raffaele, ferito dalla battaglia.

15 Dicembre 2012
“E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola” Michele scese dai Cieli richiamato da Uriele, una spada impugnata dall’elsa dorata nella mano destra. Lilith tremava davanti alla bellezza ultraterrena delle Schiere. L’arrivo del Primogenito del Creatore, portò una ventata d’ossigeno e stabilità nella bilancia dell’Apocalisse. Lilith ne temeva la riuscita. Michele “il più forte”, fu colui che per lunghe ore decimò i Demoni fino a farne diventare un pugno esiguo; Raffaele ed Uriele, stanchi e feriti, gli diedero manforte. In poco tempo, come Lilith pensava e aveva progettato, i figli che aveva liberato sulla Terra caddero nella battaglia. I Tre Arcangeli, uno ad uno, distrussero i cani dell’Inferno mentre Los Angeles bruciava al sole dell’inverno, del Natale alle porte. Fu Michele a puntarle la spada alla gola dopo averla fatta inginocchiare dinnanzi a sé. Egli portava la parola di Dio al suo cospetto. Al rintocco del quarto giorno, Michele richiamò Gabriele: la Terra doveva essere definitivamente ripulita dai cadaveri e il Fratello Minore era colui a cui fu affidato più di tutti la sorte dell’umanità, delle loro cure.

16 Dicembre 2012
L’Arcangelo Michele poggiò con disprezzo la punta della propria spada sulla carotide di Lilith, pronto a reciderla e fu allora che Gabriele pugnalò Uriele. Il Tradimento dilagò a macchia d’olio fra le schiere. Le urla di Uriele ghiacciarono i grattacieli della sunset boulevard e fece tremare le stelle della walk of fame. Il sangue dell’Arcangelo che prese posto a Lucifero venne versato sul selciato mentre il Terzo Sigillo venne rotto.
Non era la paura a governare Michele, bensì il dolore – sconvolto e distratto dall’atto del proprio Fratello, donò il fianco a Lilith mentre già riversava la propria sorpresa sull’ultimogenito del Padre; Lilith lo ferì a morte. Gli trafisse il fianco e il tramite ne rimase compromesso fin nel nucleo dell’essenza. Con la morte di Michele, Lilith spezzò anche il Primo Sigillo. Raffaele rimase compromesso e sommerso dalle urla strazianti dei propri Fratelli e rimase acciecato dal tradimento di uno di essi. Riversò il suo dolore ed il suo odio su Gabriele che a sua volta era animato da un sentimento d’invidia e di gelosia, e vinse anche contro l’ultimo degli Arcangeli, rompendo anche il Secondo Sigillo.
Los Angeles cadde in uno scenario grigio, avvolto da nubi oscure. L’ombra del tradimento filtrava da spesse nubi gravide mentre i grattacieli riflettevano fulmini e saette. Quando Gabriele raggiunse Lilith, non la trovò sola; la Regina degli Inferi era in compagnia di tre dei suoi quattro figli: Morte, Pestilenza e Guerra. Tre dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse si scagliarono contro l’ultimo figlio di Dio corrotto rimasto in vita dalla superbia e disintegrarono la sua anima in mille pezzi. Le ali vennero bruciate dalle loro bocche e la carne dell’Arcangelo venne dilaniata dai loro denti.
Con la morte di Gabriele, anche Carestia venne liberato. Il Quarto Sigillo si disintegrò e Lilith raccolse il sangue del proprio complice Caduto prima di scomparire per liberare il proprio Re.
Il Sangre di Dio: il Sesto Sigillo.

17 Dicembre 2012
Fu Dio a spezzare il piano dei Cieli, distruggendo in un ululato dolorante e rabbioso metà Los Angeles, partorendo un nuovo giorno – l’ultimo del Regno dei Cieli. Dal cielo cadeva fuoco misto a saette mentre i suoi piedi nudi toccarono il pavimento cosparso di sangue divino. Il tramite del Creatore era giovane, selvatico e innocente. Possedeva il corpo di una ragazzina che non mostrava più di 14 anni. Non aveva armi con sé se non la propria ira divina. E mentre il fuoco misto a saette toccava la terra, dal ventre della terra stessa uscivano lingue nere e vapore incorporeo; la Terra si ruppe e dinnanzi a quella Bambina Eterna, fu Lucifero a concludere le schiere dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Lui, lui il Caduto che possedeva il Quinto Sigillo: quello della Caduta.

EPILOGO
Desolazione.
Si, desolazione è la parola giusta. Quella distesa infinita in cui anche l’occhio sembra perdersi e non trovare mai l’orizzonte. Si è perso. Il cielo rossastro, carico di una nube rossa e polverosa. Così come lo strato di cemento del lastricato, diventato una distesa di rughe e crepe, su cui giace solo il ricordo di viaggi, che ormai hanno perso la loro meta. Quel lungo tratto, come si chiamava? Solostrada? Autoavanti? No. Si è perso ormai il termine e il senso di tutto. Niente ha più nome, perché non c’è più nessuno a pronunciarne o a ripeterne il suono. Parole semplici, di tutti i giorni, come “autostrada” vengono spazzate via dalla memoria come una folata di vento; e tutto intorno solo quella terra arida e incoltivabile a costeggiarla.

ATTO IV – OGGI, 2112.
«Dio Santissimo! »
«Shhht, ma sei scemo? Lo sai che è vietato pronunciare il nome con la D! »
«Mi è scappato, scusa. »
«Speriamo che non ci abbia sentito nessuno… »
«Non essere paranoico, siamo soli. »
«Non siamo mai soli. »
«Non vengono qui. Questa è una zona morta. »
«Ne sei certo? »
«Si. Una fonte certa mi ha detto che è sicuro. »
«Sicurezza… Non credo più in questa parola. Nessuno è più al sicuro… A meno che…»
«… Sia lodato Lucifero. »
«Esatto. »
«Abbiamo un lavoro da fare, mi è stato detto che nel cuore della periferia ci sono delle armi; armi che i Diavoli non sono riusciti a trovare e a distruggere. »
«Nessun arma umana li può sconfiggere. »
«Non un arma umana. Qualcosa che gli Angeli hanno usato durante la Guerra Æterna. »
«Beh qualsiasi cosa hanno usato, non è proprio stata d’aiuto. »
«Lo potrebbe essere per noi. »
«Pensi davvero che siano così sprovveduti da lasciare armi capaci di farli secchi tutti? Non credo. »
«Hai altro da fare? Come pregare il nome di Lucifero tutto il tempo? No, non ci sto più in questo mondo, in cui essere umano significa essere una merda. O peggio, colpevoli. Perché se voglio sentirmi una merda devo avere il diritto di potermelo dire da solo. Non perché un cazzo di Diavolo ha deciso che io lo sia a prescindere. »
«Non stanno simpatici nemmeno a me, ma è questo il nostro nuovo mondo. Il Grande D è rimasto in silenzio una volta di troppo. Ha perso. E nessuno ormai crede più in lui, o se ci crede ancora resta in silenzio per paura. Ha senso ormai rischiare la vita? Potremo benissimo fingere, come si faceva un tempo: Pregare Lucifero e pensare in realtà a tutt’altro. Stare buoni e sperare nella sua “misericordia”. »
«Questa non è più vita. E rivoglio il mio mondo, e senza mostri. »
«Sarebbe meraviglioso… ma come? Non è schioccando le dita che Diavoli, Demoni e tutto il resto scompare. Come? »
« … »
«Sai mantenere un segreto? »
«Certo.»
«Ho incontrato degli uomini giù a Cape Code. Gli Uomini dell’OrdoNovus»
«Necro.mant»
«Loro. Zitto. Cazzo. Zitto!»
«Perché non li hai uccisi?»
«Perché non ho ancora il cuore di un guerriero. Mi sono finto perduto – ho sentito che al di là del fiume le Streghe hanno avvertito qualcosa»
«Qualcosa?»
«Qualcosa che Diavoli e Demoni hanno “dimenticato” di sterminare» … «Alcuni Angeli sono sulla Terra»
«Sei folle.»
«Da sempre. Ed è la follia che ci deve governare, la follia del ritrovarCi e bucare questo cazzo di mondo buio. Ci stiamo armando. Vecchio credo o no, io ci Credo. E se non sono tornati saranno in ritardo, ma li aspetterò incazzato e stanco di questa situazione. E allora dirò Loro che era “la cazzo di buon’ora!” »
«Io penso a me stesso. Che gli altri facciano ciò che vogliono. Tu, fai ciò che vuoi.»
«Lo farò, blasfemo. Un uomo (nessuno conosce il suo nome, e pochi l’hanno visto di persona), sa delle cose ed è determinato a muovere guerra contro questo schifo…>>
«E far risorgere l’umanità?»
«Si. Vuole organizzare un esercito.»
«E non ha paura che questo suo progetto arrivi alle orecchie di qualcuno? Tipo i Demoni.»
«Non viviamo già nella paura, Amico? Non è uno sprovveduto. Non entra chiunque. »
«Tu sei entrato?»
« … »
«Lo prenderò come un “si”»
«Mi hai salvato la vita, e sai che io mi fido di te. E oggi appunto dimostrerai il tuo valore anche a Lui.»
«Che emozione. »
«La fonte dice che dovrebbero esserci casse d’acqua santa.»
«Acqua Santa? Non è facile trovarla di questi tempi.»
«Contro i Demoni. Così possiamo individuarli, e ovviamente farli bruciare quei Bastardi!»
«Siamo arrivati.»
«Ma… cazz…»
«Già. Chiudi la bocca. Ora prendiamo quello per cui siamo venuti e andiamocene alla svelta.»

Questa città fantasma prima aveva il nome di New York. E ora è solo un enorme rete di strade vuote, e macerie sparse.E quella struttura era strana. Una grossa vetrata sporca e appannata, invece al tocco risultava fredda e scivolosa. Non si vede niente. Una forma umanoide ma solo la metà del busto. E a terra un cumolo di braccia bianche e piedi. Pelle nera. Spuntoni arrugginiti. S E (x) Y - S H (o p s ) …. Un insegna incompleta. Entrando degli strani oggetti rettangolari, mezzi bruciati, neri scricchiolano sotto il peso degli stivali rinforzati. Le unghie sporche di cenere e polvere scavano sotto quel cumolo di strani oggetti di plastica sciolta e in secondo tempo indurita.

«Andiamo, per oggi abbiamo finito. Torneranno altri a cercare altra roba utile nascosta.»
«Un bel carico. Il tuo capo sarà contento.»
«Beh sicuro. Anche se in queste zone, punti come questi si trovano spesso. Basta saper cercare. I Diavoli hanno smantellato con molta cura luoghi sacri, o di culto. Il resto invece è stato solo distrutto. E molti non sono stati demoliti a dovere.» «Capisco. Ehy attento con quella roba…»
«Questa? Non preoccuparti è solo acqua.»

Fumo. Puzzo di carne ustionata. Un digrigno di denti che stride come il gesso spezzato sulla lavagna. E poi… Rosso. Rosso sangue. Un borbottio. Due occhi che si riempiono di lacrime, carichi di rabbia prima… e poi di paura. Terrore puro di chi sta per morire. E quegli occhi si riversano in quelle due palle viola ricolme di divertimento sadico. E un ghigno sulfureo, e le labbra a sfiorare il sangue sulla pelle, in un ultimo bacio blasfemo.

«Lo sai, amico mio, qual è il bello dell’umanità? No?
Non vuoi provare nemmeno a tirare a indovinare?
Allora te lo dico io: la speranza.
Continuerete sempre a sperare, e il bello della Speranza sta che è sempre l’ultima a morire. E quindi il gioco non finisce mai.
Mai…»

↓ Settimo Sigillo Ricerca Tester ↓

Requisiti Richiesti e Posti Disponibili:

Cerchiamo Giocatori interessati al tipo di ambientazione che abbiamo deciso di offrire. Non è richiesta alcuna abilità particolare se non la voglia di giocare e divertirsi insieme.

Il lavoro prevede un pagamento? NO

Data Annuncio: 01/09/2012

Contatta illyria

Scheda del Gioco Aggiungi ai Preferiti Lascia un Commento Torna agli Annunci