Già dalla home, graficamente accattivante, si denota l’intenzione degli organizzatori di andare oltre il solo GDR, richiamando utenti che oltre alla passione ruolistica possano condividerne anche una letteraria, nonché musicale. Delle piccole opere autoprodotte dai partecipanti abbiamo un assaggio all’esterno, antipasto verso un più ricco banchetto che troveremo dopo la procedura di registrazione, un poco macchinosa, ma non causa di troppe difficoltà. Il tutto eventualmente accompagnato dalla internet radio a tema gotico offerta per accompagnare i giocatori durante le loro avventure.
Il primo impatto con l’interfaccia interna della city può risultare un poco disorientante. Sebbene la struttura sia piuttosto classica, fatta di un menu principale ed una mappa con i vari luoghi ciccabili, ci accorgiamo in breve come la struttura della città sia assai complessa, ricca di sottochat e chat “nascoste”, alcune delle quali difficilmente individuabili se non dopo una attenta indagine, o grazie alla guida d’altri utenti esperti. La stessa scelta stilistica della mappa tende a privilegiare l’immersione in una atmosfera gotica alla mera “ergonomicità”, un malus che tuttavia nel giro di poche ore si viene a colmare.
Il gran numero di luoghi visitabili, e giocabili, è sicuramente buona cosa per l’interpretazione e la varietà di gioco, tuttavia, in una comunità che di rado supera i 25 online contemporaneamente nelle ore di punta, può risultare dispersiva. Dall’elenco stesso degli online, tuttavia, possiamo rapidamente raggiungere quelle chat donde notiamo un certo numero di PG attivi, sì da non rischiare di perderci fra i meandri della cittadina.
Due cose potranno colpirci sin dai primi approcci al gioco : la qualità interpretativa media, e lo sforzo comune nel creare numerosi spunti originali che tendono a distinguere la community dalla gran parte delle cugine del web.
Aggirandoci fra i vari “negozi”, per esempio, ci rendiamo conto che tutta quella classica oggettistica che altrove siamo abituati a conoscere come mero supporto “macchina” al gioco, qui è gestita da singoli giocatori, i quali, oltre a produrre così una grande varietà di oggetti, ci permettono, se lo desideriamo, di giocare attivamente anche il più quotidiano degli acquisti. Potenzialità questa che, lo scopriamo poi chiacchierando con qualche “vecchio”, è ancora ad uno stadio embrionale. Uno dei più interessanti progetti che notiamo in questo ambito è quello della libreria : gli oggetti “libro” che vi troviamo in vendita diverranno più che simbolici, e saranno testi, narrativi o di divulgazione, scritti in ON GAME dai personaggi (e non dai “giocatori”, che trovano in altre sezioni luogo donde pubblicare i propri lavori).
Questo lavoro atto alla ricerca di una identità nuova e personale della city lo troviamo anche e soprattutto nella stessa ambientazione del mondo, che trae sì degli spunti stilistici da autori famosi (primo fra tutti H.P.Lovecraft), ma cerca di fonderli in una atmosfera del tutto nuova, scritta e creata dal nostro stesso gioco personale. La cosa ci viene ribadita negli stessi (indispensabili ve l’assicuro) help : cosa si trova oltre il mare occidentale od i monti settentrionali? Qual è l’antica storia della creazione di questo curioso mondo immerso in un perenne crepuscolo? I gestori ci danno alcuni spunti, linee guida e pochi limiti comuni su cui lavorare, ma non s’arrogano il diritto di presentarci su un vassoio d’argento una pappetta pronta, benfatta o malfatta che sia; attendono infatti che siano le nostre giocate, le nostre trame ed idee proposte a disegnare man mano confini sempre più lontani.
Tutto questo consente al giocatore che s’appassioni ed abbia spirito d’iniziativa di sentirsi immediatamente partecipante integrato nella creazione stessa del gioco, invece di, come spesso capita, trovarsi costretto a subire passivamente l’iniziativa di chi “comanda”, che costui poi faccia, a personale opinione, un lavoro meritevole o meno.
C’è molto fantasy, ma non è l’ennesima accozzaglia d’elfi e fatine, anzi, molte delle nostre “colonne portanti” tradizionali sono totalmente abbattute, ed in attesa dell’inserimento di una multirazzialità nuova, l’utente potrà al momento essere solo ed unicamente umano.
La qualità del gioco in chat si denota assai buona, ed, anzi, al lato interpretativo e descrittivo v’è una tendenza comune a porre una attenzione assai seria, supportata da periodici corsi di GDR, servizio che ben di rado troviamo all’interno di piccole comunità. La fedeltà alla coerenza di gioco è totale, e talvolta anche severa : in Dawn of Dreams scordatevi nick presi da manga, arricchiti di date di nascita ed altre amenità. Amministratori e guardie bloccheranno il vostro PG e lo condurranno amorevolmente in cella, chiedendovi cortesemente di adottare nick e/o avatar più consoni prima di sol considerare di riammettervi in gioco.
Gli equilibri del gioco stesso, per altro, rigettano in toto pressoché ogni reminiscenza dei cartacei, rifutando a dei punteggi schematici qualsiasi valore e rilevanza, e lasciando solo ai PX, attribuiti per meritocrazia, una certa importanza, tuttavia sempre assai secondaria alla coerenza, buon senso e qualità di gioco.
Nel complesso, Dawn of Dreams si presenta come una comunità assai affascinante, che, sebbene offra già una qualità di gioco notevole, promette di poter dare il meglio di sé solo quando avrà un numero di partecipanti decisamente superiore. Tuttavia, è una comunità “elitaria” : per chi si aggira in rete in cerca d’una via di fuga da chattari e power players, di un luogo dove interpretare con profondità il proprio PG, DoD è una vera boccata d’aria fresca. Per i tanti buontemponi che invece si accontentano di “far casino” con una spada in mano, e di chiacchierare ai limiti del GDR in una taverna, ebbene, DoD non è proprio il luogo adatto.
Il gioco a Dawn of Dreams si rivela assai “disinibito”. Alcune quest talvolta possono rivelarsi piuttosto “dure”, a causa dell’ambientazione spesso dalle tinte horror, e non adatte agli stomaci più deboli. Il tutto con buon senso e non certo ci viene buttato in faccia dello “splatter” a sproposito, tuttavia l’approccio generale è piuttosto “adulto”, e non pare interessato a inflazionati falsi “moralismi”. E non aspettatevi facce sorridenti e beate che v’accolgano con un bacino sulla guancia : la popolazione tende ad essere assai poco amichevole, sempre per via della cura della coerenza. I giocatori, almeno a mia esperienza, sono assai affabili, ma molti personaggi nel vedere un povero forestiero disorientato non si faranno certo problemi a trattarlo come una pezza da piedi.
VOTI
Giocabilità
Totale, possiamo partecipare ad ogni aspetto del gioco.
Grafica
Affascinante, ma un po’ dispersiva.
Tecnologia
Qualche difettuccio qua e là, un’aria ancora un po’ da work in progress.
Livello Utenti
Talvolta troppo pochi per poter giocare.
Livello GdR
Credo il più alto del panorama italiano.
Velocità Server
Buona. Si appoggia però ad Aruba, il che, talvolta, ha dato qualche problema.