Limitazioni in chat

11/04/2019 12:20:24 e modificato da nick nightingale il 11/04/2019 12:20:42

Non vedo come si possano replicare le meccaniche del cartaceo in un PbC, visto che è quasi tutto diverso a parte "ci sono giocatori e Master"... Però ok.

Considerare "eessenziale" la scrittura (chi l'ha negato?) non risolve il fatto che se la mia scrittura ha uno stile, farò fatica ad adattarmi ad un altro che non è nelle mie corde. Cambiando esempio, ad alcuni piace scrivere pensieri in azioni, credi che sia uno stile compatibile con chi li odia?


Quindi se parlo con te ovunque al di fuori della chat di un PbC mi racconti balle? Interessante...

E comunque, visto che si parla di esperienze, le tue valgono quanto quelle di tutti. Ha poco senso buttare lì gli "anni di gioco". L'unica sarebbe confrontare le esperienze del maggior numero di persone e analizzare l'andamento dei giochi.


Non hai capito la mia obiezione a Svenn :-(. Lui sostiene che dal vivo generi un'azione lunga tanto quanto quella che si scrive in un PbC che viaggia sui 2000 caratteri. Ed è una balla, a meno che da tavolo la gente faccia dei monologhi.




Il titolo di guru non me lo sono dato da solo ;-)

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quota

11/04/2019 15:15:25

Applauso e lancio un reggiseno.

Scherzi a parte mi viene da dire un BOH grande come una casa.

Ormai è da più di un decennio che seguo questo portale. Questo argomento di discussione ciclicamente appare come minimo un paio di volte l'anno insieme a "gestori giocanti sì o no?" e "gestori brutti, cattivi ed incapaci, voi che ne pensate".

@Leoken, trottolino amoroso ... ma giocare, no eh?

Baci.

quota

11/04/2019 15:23:09

Forse i discorsi tornano perché invece di affrontarli ci si chiude a riccio e si manda tutto in vacca con uscite becere o trucchi come "i gusti sono gusti"...

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quota

11/04/2019 18:29:28

Io la vedrei più nel senso opposto... l'azione che generi dal vivo può essere raccontata in 2000 caratteri, anche se contiene pochi eventi, perché gran parte dei 2000 caratteri li usi per descrivere movenze e atteggiamenti che dal vivo ti limiteresti a replicare di persona senza neanche pensarci troppo su.

Faccio un esempio. Un paio d'anni fa ho assistito per alcuni minuti a una sessione di cartaceo (sempre D&D). A un certo punto il master, che impersonava un paladino png o qualcosa del genere, rimane un momento in silenzio a osservare tutti i giocatori al tavolo, poi afferra il braccio di uno di loro e fa il gesto di cacciargli in mano un piccolo oggetto (che si scoprirà poi essere un arconte lanterna). Tempo totale richiesto: circa 5 secondi. Scommettiamo che la stessa azione scritta come puro testo in chat potrebbe tranquillamente superare i 2000 caratteri?


Voglio dire, a me sembra piuttosto evidente che la tipica azione di play by chat sia la fioritura stilistica di una "mossa" (termine magari non proprio azzeccato fuori dal combattimento, ma il senso generico rimane). E intendiamoci, a me piace un sacco quella fioritura stilistica, ritengo che aggiunga al gioco un gustoso spessore in più che quando giocavo cartaceo neanche mi immaginavo (non giocherei mai a D&D in chat usando solo le azioni "regolistiche", specie fuori dal combattimento). Quello che sto cercando di dire è che non mi sembra così terribile adattarsi a scrivere fioriture un po' più corte o più lunghe per la stessa azione quando la situazione lo richiede.

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quota

11/04/2019 18:46:29

Come in 500, 100, 5000, un romanzo... Quindi?


Nessuno dice il contrario. Il punto è proprio il "un po' più": di quanto "più" si parla? 100 caratteri fanno poca differenza, 500 cominciano a pesare.

E ricordo che parliamo di media. Vuol dire che io che gioco a 500/1000 posso scrivere un'azione da 500, mentre tu che giochi a 2000/4000 minimo arrivi a 2000. C'è una bella differenza tra le due medie, vuol dire che per avvicinarsi tocca stravolgere il proprio gioco.

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quota

11/04/2019 19:42:06 e modificato da ghennadi72 il 11/04/2019 19:50:40

Ah. Allora immagino sia un caso che pressochè ogni "soluzione" proposta da te ed altri che condividono il tuo atteggiamento sembrino prese pari pari da un regolamento di cartaceo, o il fatto che puntualmente si ricorra ad esempi presi dalle dinamiche del cartaceo per argomentare cosa può funzionare e cosa no nel PbC.

E poi, che diamine, mi stai per caso dicendo che chi costruisce land di PbC fondandone i regolamenti su sistemi come il D20, Pathfinder, Girsa, VtM, WoD, sta costruendo giochi a pennuto di cane perchè cerca di applicare regole e convenzioni del cartaceo a un contesto inadatto?

Caspita se affossi pure i "gdr di un certo livello" che ci resta? World of Tanks e League of Angels? 😶


Stai continuando a parlare di marziani. Pure io ho imparato a guidare su una Punto, ma la mia prima auto fu una R4, col cambio a manico d'ombrello attaccato al cruscotto. A parte le prime volte che cercavo di cambiare col freno a mano non è che abbia dovuto sottopormi a qualche tortura cinese per trovare le marce.


Non necessariamente. Ma sì, posso raccontarti palle, e puoi raccontare palle tu. La parola è comoda anche perchè permette di mentire, perchè permette di rigirarsi la frittata a piacimento se trovi gli interlocutori disposti a lasciartelo fare e perchè a furia di parlare si può affermare tutto e il contrario di tutto.

Hai presente il detto "le parole sono vento", sì?

Buttare un'occhio in chat non richiede il parlare: richiede il fare, o se proprio sei pigro, il semplice guardare.

E per quanto tu possa chiacchierare e concionare sul "non si può fare", la semplice visione di chi lo fa basterebbe a smentirti. Forse è per questo che insisti a preferire il parlare al fare :-)


Vedo che fai progressi. Perdona ma mi era sembrato che stessi suggerendo che io abbia in mente solo qualche dozzina di giocatori transitata per un gioco.

E siccome mi sembrava una tale sciocchineria da dire, da parte di uno tanto sensibile e tanto pronto a invocare dialogo e confronto, mi è sembrato opportuno ricordarti che avere visioni diverse dalle tue non significa essere analfabeti che conoscono solo il campicello di patate in cui zappano, cosa che tendi a suggerire puntualmente.

Suggerimento: se non vuoi essere trattato da cretino, non trattare gli altri da cretini. E' uno dei presupposti per qualunque forma di dialogo.


Analizza e raccontati quello che ti pare. Quando avrai finito di concionare sul "non si può fare", magari prima o poi ti deciderai anche a spiegare come mai c'è chi ci riesce benissimo, smentendo tutti i tuoi "non si può fare" frutto di, non dubito, appronfondite analisi.


Neanche Rosario Marcianò, ma resta il fatto che le scie chimiche so... appunto le scie chimiche a prescindere da quanta gente va dietro a Marcianò ;-)


E infatti rieccolo qua.

Poi ti chiedi come mai io attribuisca un punteggio pari a ZERO tondo tondo alla sincerità dei tuoi appelli al dialogo, al confronto, al parlare (bla, bla, bla). Le parole sono vento, appunto.

E' un po' difficile dialogare con chi parte puntualmente dal presupposto che gli altri, se la pensano diversamente da te, "buttano in vacca" i discorsi con "uscite becere" e usano "trucchi".

Poi la prossima volta che tu o qualcuno dei tuoi compari di dotte discussioni vi divertirete a dipingermi come uno che rifiuta il confronto o che non vede aldilà delle proprie convinzioni, magari, fatti due domande.

Perchè con la vostra saccenza e arroganza nel ridicolizzare, sminuire bollare e infangare puntualmente ciò che esula dalla vostra parziale visione del gioco di ruolo, e con tutti i tuoi/vostri "non si può fare" (quando ci sono i giocatori in carne ed ossa a smentirvi, e forse per questo fa comodo definirli "non giocatori" o giocatori da "cinepanettone", o "masse") state veramente dimostrando a tutto questo ambiente quanto vale e quanto è sincera la vostra propensione al dialogo e al rispetto per il prossimo.

E in ultima analisi anche quanto é "utile" prendervi come punti di riferimento o cartine di tornasole attendibili nella progettazione, costruzione e gestione di un gioco.

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quota

12/04/2019 01:27:39

Quoto e riquoto... e infatti ho fatto il quote di un altro quote!
Battute ridicole a parte, anche la discussione più interessante - e non c'è dubbio che questa lo sia, pur se l'argomento non è nuovo, perchè può comunque dare spunti di riflessione (nuovi e vecchi!) - non diventa altro che carta straccia se non si ha l'intenzione di confrontarsi davvero con gli altri.
Eddai ragazzi, mi piace pensare che siamo tutti delle persone con delle determinate capacità cognitive. Evitiamo di sfociare sempre nel muro contro muro, o non si va da nessuna parte.

Non è che bisogna sempre arrivare a "convincere" l'altro, nè è necessario raggiungere un accordo di qualsivoglia tipo. In fin della fiera, come direbbe uno Statunitense: "we'll just have to agree to disagree". Ma veramente, basta con tutte ste frecciatine e insulti mezzo velati nel momento in cui qualcuno scrive qualcosa che non ci sconquiffera.

Come dice bene mind_flayers, la regola scritta "assoluta" non esiste.
Ogni land, ossia ogni realtà differente, cerca di porre rimedio alla diversità di stili come meglio può. C'è chi ci riesce e chi invece no. Così come c'è chi ce la fa solo in parte.
Ho giocato in pbc dove la norma erano azioni di massimo 5 righe, in pbc privi di ordine d'invio, in altri dove la norma erano non meno di 1200 caratteri ad azione. In uno, addirittura, una volta ho fatto un solo turno in due ore, e c'erano soltanto altri due player in giocata con me - roba che mi sono letteralmente addormentata sulla sedia mentre aspettavo.

Un modo "sicuro", quello che ti garantirà di riuscire a far filare le cose nel modo più semplice e liscio possibile non esiste. Si può solo adattarsi a quelle che sono le esigenze e cercar di far funzionare tutto al meglio delle proprie possibilità.

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quota

12/04/2019 01:35:33

Tra il pensare che alcune dinamiche del cartaceo possano essere d'aiuto anche nei PbC e pensare che i PbC devono essere uguali al cartaceo ce ne passa.


Se trasporta regolamenti del cartaceo pari-pari senza alcuna modifica, probabilmente sì, sta facendo un gioco che non funzionerà.

Te la butto lì, magari dare meno per scontato sarebbe d'aiuto?


Con la differenza che imparare a guidare un'auto è una necessita che non ha a che fare con il divertimento e la possibilità di scegliere quello che preferisco (a meno che si sia ricchi e si possa optare per un autista, macchine di lusso o che si guidano da sole).


E mentono tutti? Perché io tendo a guardare le medie, non solo le persone che pensi che io ascolti (non sai con chi parlo, dove quanto, come, quanto, etc.).

E ti scordi anche che ho giocato per anni come te (sempre per il discorso "ma io da anni!"), in un ambiente che in 20 anni è cambiato meno di Elijah Wood.


Specchio riflesso!


E allora parlino e spieghino chi "ci riesce". Non ho ancora letto niente a riguardo e sono molto interessato!

Dai sempre per scontato che non sarei contento di leggere soluzioni ai problemi... Vai tranquillo che il mio status di guru non verrebbe intaccato!


Non hai capito la battuta, peccato :-(


Rispondere a quello che è stato detto con "sono gusti", non serve a niente. Vorrei invece tanto sentire pareri diversi e articolati.. Come dicevo sopra, aspetto volentieri!


Infatti vedo una marea di Land di successo e di ristoranti pieni 😎


Chiudo rinnovando l'invito (così magari torniamo a parlare di cose interessanti): chi ha soluzioni per gestire un gioco che mischia stili diversi che non sia il "buon senso", spieghi pure. Non credo di essere l'unico interessato.

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quota

12/04/2019 02:05:32 e modificato da ghennadi72 il 12/04/2019 09:14:12

Niente. Non ci arrivi proprio ad accettare l'idea che essere un giocatore non ha niente a che fare con l'aver voglia di farsi intervistare da te o col venire a giustificare a te il proprio modo di giocare, eh? 😶
Il giorno in cui capirai che i deflini esistono e riescono a trattenere il fiato sott'acqua più di quanto ci riesci tu, anche se non hanno voglia di venirti a spiegare come fanno e a farsi ammorbare da te per 25 pagine sul "non potete farlo, dovete mettervi le bombole da sub!", sarà un gran giorno.



Sottoscrivo in pieno. Ed é qua il punto. Che qualcuno riesce a rispettare il fatto che altri abbiano modi diversi di giocare dal proprio, altri su questo sono sordi da tutte e due le orecchie.


Guarda ti dirò io vado anche oltre. Io penso che la diversità sia una ricchezza non un limite.

Io farei i salti di gioia se vedessi moltiplicarsi land costruite su principi di gioco che a me non piacciono ma che almeno fanno divertire qualcuno che ad oggi passa le giornate a inveire contro la pioggia e a dipingere come cacca i modi di divertirsi altrui.

Se non altro sarebbe un risultato già questo, paragonabile alla soluzione dei problemi di smaltimento dei rifiuti nelle grandi aree metropolitane: più gente a divertirsi in giochi che gli piacciono, meno rifuti maleodoranti per le strade e meno stupide ripicche vendicative e invidiose verso chi è solo colpevole di non essere rimasto orfano della sua land preferita (magari a innescare certi malumori è proprio che certe affermazioni azzardate sul "non si può fare" siano costantemente smentite dai fatti).

A me sembra palese che ci sono ALMENO due atteggiamenti profondamente diversi nei confronti del gioco, che riflettono due mentalità ben distinte e difficilmente conciliabili.

Se sei convinto che la scrittura sia solo un mezzo di gioco per trasmettere in meno tempo possibile la "mossa" e che di conseguenza qualunque elemento non strettamente finalizzato al "tentativo" è un inutile orpello da cassare, é ovvio che non sarai mai a tuo agio a giocare con chi non vede la scrittura in chat solo come un mezzo accidentale da limitare e circoscrivere il più possibile ma anzi come un elemento godibile di per sè del gioco, e viceversa.

Di conseguenza le risposte a problemi comuni, come il non diventare vecchi mentre si aspetta il proprio turno in chat, avranno per forza di cose risposte, sfumature, margini di adattabilità ed approcci diversi.

Uno dei due approcci è migliore? No. E' esattamente come dicevo, chiedersi se è meglio l'aereo o la bicicletta, se è meglio un ingnegnere o un architetto, se è meglio una partita a scacchi o una a bridge.

Non c'è risposta, se non che aviatori/ciclisti sono entrambi viaggiatori che su alcune cose avranno esigenze comuni ma su tutte le altre avranno esigenze completamente diverse, esattamente come le hanno ingnerneri e architetti pur condividendo un ambito (edilizia), o giocatori di scacchie giocatori di bridge.

Sarebbe tanto semplice ammettere questo come una ricchezza invece che come il male, o invece che dipingere tutto ciò come "buttare in vacca" le discussioni, "scuse", "trucchi", "sproloqui".

Invece quello che vedo troppo spesso è gente che ci si diverte a gufare perchè i giochi chiudano, che non aspetta altro di poter brindare alla chiusura di questo o quel gioco il cui gestore gli sta sulle gonadi. Cosa che, pensa, arriverei a capirla, per quanto squallida, da un gestore che brinda per la chiusura di una land concorrente. Ma da gente che nemmeno gioca più la trovo solo una cosa molto triste, indice di una mentalità vendicativa e invidiosa che porta a demonizzare ciò che ha la sola colpa di essere sopravvissuto un po' di più e di continuare a servire gioco ai suoi appassionati.

Se si facesse questo piccolo passo di civiltà e rispetto, sarebbe molto più divertente, molto più sereno e molto più produttivo discutere di quei problemi che abbiamo in comune visto che usiamo le stesse interfacce di gioco e alcuni problemi si presentano in modo identico.

Peccato che a quanto pare sia un passo tutt'altro che piccolo. Per qualcuno significherebbe essere costretti a scendere dal piedistallo su cui si sono autocollocati.

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quota

12/04/2019 09:51:20 e modificato da maclay il 12/04/2019 09:52:27

Ho fatto uno snip del tuo quote, per non creare un wall of text, ma fai conto che stia quotando tutto.
In sostanza, stai dicendo quello che ho cercato di dire io, anche se in maniera molto più stringata di te: lasciamo che ognuno giochi dove vuole, quello che vuole e nel modo in cui vuole, cercando di dare a quante più persone possibili gli strumenti per poterlo fare.



Mi piace come metti buon senso tra virgolette, come se fosse questo sconosciuto o questa cosa strana da guardare con diffidenza.
Buon senso vuol dire mille cose diverse ed in questo caso, mi dispiace dirtelo, ma è la risposta più giusta che puoi ricevere, per quanto tu possa storcere il naso.
Buon senso, in questo caso significa farsi qualche domanda:
- metto un limite di caratteri?
- metto un limite di tempo?
- e allora perchè non un limite misto tra tempo e caratteri?
- per le quest, se non c'è limite di caratteri (e magari neanche di tempo), decidiamo un limite generale o lasciamo che siano i master ad imporre le tempistiche?

Non sono domande difficili, sono solo domande necessarie.
Il buon senso è quello che ti fa decidere per una cosa e poi, magari, ti fa cambiare completamente idea perchè la situazione reale esige altro.
Ascoltare il feedback dei propri utenti, laddove costruttivo e sensato, non è un male, eh?

A meno che, ovviamente, non si voglia imitare i dev della EA Games. Nel qual caso, ignorate pure ad oltranza!

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quota

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