Che fine hanno fatto le land sci-fi e postapoc originali pbc?

19/12/2017 14:54:02

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quota

19/12/2017 15:26:57

Concordo con Owli quando dice che spesso le "proposte di gioco" non sono interessanti. Sono da sempre convinto che la differenza nei giochi la faccia lo Staff. L'utenza è importantissima, ma da sola non salverà nessun gioco, al massimo lo farà sopravvivere (condizione che vedo spesso in giro).

Stesso discorso per il PvP. E' verissimo che il 90% di quelli che dicono "vogliamo il PvP", non vogliono veramente il PvP. Ma anche qui dipende dallo Staff. Se il gioco è ben strutturato, diversi di questi utenti cominceranno ad apprezzare il PvP, lo faranno anche quelli che il PvP lo hanno sempre evitato perchè ne hanno sentito parlare in termini tremendi ma non sanno cosa sia. La gente va avvicinata nel modo giusto alle cose, ovvio che poi ci sarà sempre il giocatore a cui non piace il PvP, lo sci-fi e il calcio, è normale e giusto così.

Ho già detto che un grosso problema è l'offerta di giochi troppo scarna, un altro è la cronica mancanza di "cultura del mezzo". La gran parte degli utenti non sa come funzionano i giochi, non sa cosa possono essere e quali sono le possibilità.

I problemi non sono le ambientazioni, quelle vanno a gusti. Poi si può ragionare sul fatto che alcune, per loro natura, funzionano meglio a livello di coerenza con un particolare stile di gioco, ma i casini nascono sempre per questioni a monte, valide per tutti i giochi.

quota

20/12/2017 13:31:57

quota

20/12/2017 13:50:05

quota

20/12/2017 14:19:38

No, stai affrontando la cosa dal punto di vista solo dell'utenza.
Io staff creo un prodotto. Che avrà pro e contro, ma che a me piace. Cosa primaria, altrimenti con uno staff non motivato non si va lontano.
Per funzionare, semplificando, a una land serve uno staff e un'utenza, e serve che ci sia collaborazione tra i due soggetti.
Se l'utenza rifiuta a priori le proposte della gestione, o se la gestione non è open mind da capire che non tutte le proposte dell'utenza sono cattive a prescindere, si ha un dialogo costruttivo e l'ambientazione varierà GIOCANDO, con un gioco che stimolerà ENTRAMBE le parti.
L'utenza, che vedrà il gioco svilupparsi in una direzione che piace, e la gestione, che vedrà l'utenza divertirsi.
L'ambient da solo non basta a fare la land, servono molto fattori insieme.
La.difficoltà intrinseca nella ambientazioni sci fi e postapoc è solo quella che i cambiamenti sono più lunghi e richiedono un gioco più maturo

quota

20/12/2017 14:53:16 e modificato da nick nightingale il 20/12/2017 14:56:58

Sono d'accordo che le cose funzionano se c'è comunicazione e collaborazione tra utenza e Staff. Questa dovrebbe essere la base.

Ma non ho capito cosa "contesti" del mio ragionamento :-(. Per dire, se mi trovassi a gestire un gioco con 30 utenti, di cui 28 non rispondono ai miei tentativi di comunicazione e non collaborano, la prima cosa che penserei è "dove sto sbagliando?". Perchè se pure avessi beccato 28 giocatori che non collaborano a prescindere e sono un danno vivente mi chiederei comunque "perchè il mio progetto ha attirato proprio una valanga di questi utenti e così pochi utenti normali?". Allargando il discorso, come dicevo, poi uno si potrebbe chiedere "perchè sti 28 sono così invece di essere normali? Sono nati in questo modo o cosa è successo?".

Non so se mi sono spiegato meglio.



AGGIUNGO: ambientazioni post-apo e sci-fi sono più "difficili" di Trono di Spade, Vampiri la Masquerade, etc.? Perchè secondo me le ambientazioni sono quasi tutte difficili, solo che per molte siamo abituati a prendere solo le parti facili e forse ormai le consideriamo come tali...

quota

22/12/2017 00:27:55 e modificato da fsociety il 22/12/2017 00:39:38

Ti rispondo in qualità di ex gestore di un post-apocalittico sci fi, con ambientazione creata ex novo e quindi non incatenata a telefilm o altri lavori del genere. Ai tempi, e ti parlo di qualche anno fa, i giocatori del pbc erano molti più. Partiamo proprio da questo presupposto: a prescindere dal genere, c'erano comunque più persone disposte a seguire i giochi, le trame e le ambientazioni e farsi una "seconda vita online". Oggi il discorso è un po' cambiato, la gente ha iniziato a disinteressarsi dei giochi di ruolo ed ormai quelli che giocano sono sempre la stessa nicchia di fissati che i GdR non li hanno veramente mai lasciati.

I post apocalittici soffrono poi di un destino più crudele rispetto ad altri generi, perché ancor più di nicchia. La fascia d'età di chi gioca a questo genere è infatti solitamente matura, e quelli che hanno più tempo di giocare non sono i maturi ma quelli che ancora studiano. Il GdR che gestivo io, poi, era una sorta di urban/futuristico/horror/post apocalisse che pur avendo molti elementi urban, attraeva soltanto la mini nicchia dei fissati per i post apocalypse. Per mini intendo sui trenta giocatori online, chiariamoci, che ai tempi erano oro (e adesso lo sono ancora di più) - ma comunque una piccolissima parte rispetto ad altri generi che poi con gli anni hanno preso il sopravvento. Quindi.. sì, insomma. E' un genere di pbc che nel 2017 è difficile sopravviva a lungo, ma regala anche un sacco di soddisfazioni. Da Gestore sarebbe necessario sviluppare il progetto senza pretese, sapendo di star costruendo comunque qualcosa dedicato per lo più ad un gruppo limitato di giocatori.

Fra l'altro quoto tantissimo il "Dall'altro lato (si, perchè appunto le cose si fanno sempre in due), la Gestione vorrebbe tanto dare cariche e responsabilità, ma questo comporta anche fiducia. Non posso, solo in virtù del tipo di PG creato, affidare il ruolo di ammiraglio a tizio oppure a caio, che magari dopo un mese di gioco spariscono e mi lasciano l'esercito senza testa...La gestione vuole delle "dimostrazioni", perchè se secondo il suo metro, non sei adatto, non sei adatto. E l'essere "adatto", presuppone una serie di requisiti, non semplicemente il tipo di gioco.
Perchè a giocare, se non sei capace, posso insegnarti.
Ma se non hai l'umiltà di imparare e di cercare un punto di incontro, perdi in partenza." di un utente quì nei commenti.

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quota

22/12/2017 21:26:13 e modificato da ugulufu il 22/12/2017 21:27:52

Per me è semplicemente un problema di gusti. Le land survival richiedevano è vero, molto impegno, ma non è che ti moriva il pg se non giocavi, e piuttosto era il contrario in alcune. Per cui il fatto che avevi da fare e non giocavi era un po' una scusa...

a mio parere, e questo è un problema che riguarda pure le storiche, o altre ancora più di nicchia, è che la gente vuol fare solo dramma-rosa e cose in privato tipo nelle moderne dove tutti fanno i borghesi sorridenti, praticamente le stesse cose che farebbero nella via reale senza la timidezza...

Cavolo, io se avessi l'abilità la farei una land survival dove le quest non le imboccano i master, ma anzi, non esistono tra i "presenti" tu esci e vai a cercare cose senza che tu sappia se sono presenti o meno ( ovvio in certi orari non puoi andare a sciacallare ) e se ti mette una linea di master allora eccoti la quest. Ovviamente ci metti un mercato dinamico, i prezzi variano in base ai giocatori e le vendite che fanno, un consumo di cibo abbastanza realistico, munizioni e stronzare che finiscono, un sistema di produzione legato agli immobili costruibili/craftabili, qualcosa da difendere, e una trama simil-fantasy con tante cose strane pur rimanendo una post apocalittica. ( ma senza le solite cose tipo lotte vampiri-lupi o magie troppo spinte )

Io dico una cosa simile piacerebbe, è già stata fatta della roba così, ma ha chiuso. Cosa servirebbe veramente? Che lo staff rimane attivo, poi anche in pochi se sono buoni può andare e la gente può divertirsi anche a costo di ridurla a tipo una campagna di D&D, non ho mai capito perché tanta utenza è sinonomo di qualità...

xomunque ragazzi, se nessuno li molla i gdr prima o poi ne sortirà fuori una bella e durevole.

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quota

26/12/2017 18:32:39 e modificato da areles il 26/12/2017 18:33:35

Perchè la gente preferisce le pre-apocalittiche come elot, dove viene detto dalla gestione che chiuderà e tutti si giocano le guerre finali.
Che poi alla fine chiude ma non muore o no? mah

Comunque tornando in tema, le succitate land richiedono una gestione intensa e costante e master fato sempre attivi e fantasiosi, questi ultimi nel ridotto panorama del pbc sono ormai rarissimi e quei pochi capaci che girano sono su lot o sulle land che gestiscono loro o qualche loro amico.

Ho visto land interessantissime, con ottima struttura tecnica e con ambient che offrivano miglisia di spunti di gioco che però hanno fallito perchè gli mancava uno staff ludico presente.

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