Provocazione: il PBC farà la fine di FidoNet? postato il 04/11/2009 11:51:22 nel forum giochi e modificato da ghennadi72 il 04/11/2009 12:44:21
Spero di non fare un paragone fuori luogo. La situazione attuale del mondo del Play-By-Chat mi ricorda molto la situazione della rete Fidonet (e reti "gemelle" basate sul sistema Fido-Tech) e delle BBS amatoriali sul finire degli anni '90. Le ansie dei sysop, il nervosismo crescente per la travolgente "rivoluzione internet" e la consapevolezza di essere un mondo in via di estinzione.
Per chi non sapesse di cosa parlo: prima della massiccia diffusione dell'accesso a Internet, esistevano e prosperavano le c.d. "banche dati" amatoriali. In parole povere, un Tizio attaccava il proprio PC a una o (in rari casi) più linee telefoniche dedicate solo a quello e con una serie di pacchetti software dedicati accettava chiamate dirette via modem dagli utenti, rendendo loro disponibili:
a) Un servizio di messaggeria "privata", simile alle email ma limitato alla singola BBS.
b) aree di discussione non in tempo reale (scarichi i messaggi del gruppo, leggi, rispondi e invii), assimilabili ai newsgroup attuali.
c) Una o più aree di download, dalle quali era possibile scaricare il poco software "free" dell'epoca, immagini messe a disposizione dal SysOp o dagli altri utenti.
d) eventualmente una chat, con la quale ovviamente potevi al massimo fare due chiacchiere col SysOp se in quel momento lo trovavi al pc, oppure con un altro utente se per caso la BBS aveva più linee telefoniche in ingresso.
e) eventualmente, una serie di giochi per interagire con altri utenti. Data l'impossibilità del "tempo reale" la maggior parte di questi giochi era "a turni".
Il limite più grande era naturalmente il carattere locale delle BBS. A quei tempi mamma SIP (poi Telecom) non regalava certo le interurbane. Ci si collegava componendo un numero di telefono (quello della BBS) e si pagava ogni scatto per tutto il tempo in cui si restava collegati per scaricare/inviare la posta e per gli eventuali download. E, cosa da non sottovalutare, nel periodo di massima gloria delle BBS la velocità dei modem si misurava in baud, e la media erano i modem a 4800-14000 bps. Già i modem a 33k e 56k sono più diffusi in una "epoca" in cui cominciano ad apparire ItaliaOnLine, McLink e Tin.it come internet provider.
Il risultato era che gli utenti di una BBS erano quasi sempre provenienti dall'immediato circondario geografico della singola BBS.
La necessità acuì l'ingegno e vennero elaborati software e protocolli che permettevano alle BBS di collegarsi in reti (Fidonet fu appunto la più famosa e di gran lunga la più longeva): il principio era concettualmente semplice: durante la notte, ossia nelle fasce orarie in cui le chiamate costavano meno e l'utenza solitamente dormiva, attraverso un preciso sistema di nodi gerarchici, le BBS si telefonavano a vicenda e si scambiavano i messaggi inviati dagli utenti. In questo modo era stato possibile creare aree di discussione in comune tra bbs lontanissime tra loro, davvero simili ai Newsgroup odierni, con l'ovvia differenza che la risposta a un proprio messaggio doveva attendere quanto meno un giorno o due prima di essere letta, dal momento che si doveva attendere lo scambio notturno.
Ovviamente furono elaborati precisi regolamenti che stabilivano ruoli sia tecnici di coordinamento fra i sysop (i proprietari e gestori delle singole bbs) sia di gestione spiccia dei gruppi di discussione; furono codificate regole di "buona educazione", regolamenti per ogni gruppo e regole da rispettare per poter collegare la propria BBS alla rete.
Fidonet (e le reti gemelle, alcune nate indipendentemente, altre nate da scissioni di fidonet) rappresentò per molti anni l'unica alternativa ad Internet, che era o limitata agli ambienti universitari o ancora a pagamento (e per quello che offriva, comodità dell'email a parte, molto più immediata della posta "matrix" delle BBS fidonet, il più delle volte non valeva la spesa dell'abbonamento).
All'inizio, l'atteggiamento generale all'emergere graduale della concorrenza rappresentata da Internet, era di sufficienza, persino di sfottò. Molti chiamavano internet "Internient".
In questo pesava anche il clima pionieristico dei gestori e degli stessi utenti delle BBS. Windows, se va bene, era 3.11, al massimo 95. Configurare un modem per una connessione diretta non era alla portata di tutti (ossia bisognava fare lo sforzo di leggersi un po' di manuali solo per le stringhe di inizializzazione secondo le convenzioni AT.. ah che goduria quando si riusciva a far funzionare ATX3M1L1... ), per non parlare della configurazione dei software allora circolanti, quasi tutti per interfaccia MS Dos... Terminate, Blue Wave... o i pacchetti "point" per gli utenti più avanzati (io usavo FrontDoor + Fmail + BNU + GoldEd).
Molto altro derivava dal clima civile che, volenti o nolenti, si era costretti a rispettare appena messo il naso sulla rete Fidonet. Anche i più "educati" di oggi, su Fidonet avrebbero corso il rischio di essere sospesi o bannati al primo quote superiore alle 4 righe o se per caso si postava un commento politico senza citare la fonte.
Insomma, l'atteggiamento medio dell'utenza cresciuta con Fidonet verso i "nuovi utenti di internet" era molto simile a quella che i giocatori PBC scafati hanno nei confronti dei "bimbiminkia".
L'atteggiamento iniziale comunque é stato di derisione, di sottovalutazione e di convinzione che Fidonet avrebbe sempre avuto un suo spazio. Solo pochi previdero la massiccia diffusione di internet, il crollo delle tariffe interurbane e il diffondersi di sistemi operativi e pacchetti software "stupid-proof" che avrebbero eliminato quell'alone quasi esoterico di cui avevano sempre goduto fino a quel momento i fruitori delle BBS.
Questa lunga premessa tanto per spiegare il paragone azzardato che mi é venuto in mente, guardando al panorama del Play By Chat.
L'utenza (e i gestori) delle BBS amatoriali fecero molta fatica a concepire anche solo l'idea che il modello Fidonet stesse per diventare sorpassato e sottovalutarono gli sviluppi che di lì a due anni avrebbero reso obsoleta una rete con una storia ricchissima, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista contenutistico.
La rete fidonet, e spesso le bbs singole, subirono dinamiche molto simili a quelle che avvengono in qualunque land: gestori che litigano fra loro e aprono nuove BBS portandosi via parte dell'utenza, utenti "moderati" che per ripicca aprono una loro BBS, reti che si scindono e danno vita a reti alternative dopo aver consumato una guerra di religione, ad esempio, sull'opportunità di permettere agli utenti di crittare con PGP la loro posta "privata" o di consentire la trattazione di tecniche di hacking nelle aree di discussione tecniche (la rete Cyberpunk nacque così), l'incancrenimento burocratico, soprattutto nella Region 033 (l'Italia) che divenne famosa per la regolamentazione due volte più massiccia di quanto avveniva nelle altre region europee ed americane di Fidonet...
Ad oggi le similitudini col modo del play-by-chat sono molte. A partire dall'atteggiamento medio del "nuovo gestore", che quasi sempre é un ex giocatore (utente) di un'altra land (bbs) che per qualche motivo ha litigato col tal gestore (sysop) e decide di dar vita a una sua land (bbs) secondo l'antico principio per cui "meglio comandare all'inferno che servire in paradiso". O, per dirla in termini meno epici, meglio fare l'ammiraglio su una barca a remi che il mozzo su un transatlantico.
Come furono molte le bbs che aprirono come funghi per l'iniziativa di SysOp improvvisati che si scaricavano un pacchetto gestionale preconfezionato sapendo a malapena come configurare un "fossile" per gestire il login degli utenti (handshake), altrettanto accade con le land oggi e da qualche anno.
Non credo sia un caso che alcuni noti ideatori e gestori di alcune delle land più famose abbiano alle spalle un passato da SysOp di BBS Fidonet.
Oggi la sfida a mio parere non è tanto sulla tecnica (anche se la concorrenza dei MMORPG e dei BrowserGame gestiti professionalmente non é ininfluente) ma contenutistica, e insita nella stessa logica sottesa al play-by-chat.
L'idea che mi sono fatto, e che continuo a predicare da anni, é che il play-by-chat é nato per caso, dall'adattamento "a naso" di uno strumento (la webchat in tempo reale) per fargli fare qualcosa che strutturalmente non è concepito per fare.
Io non credo che il limite dei PBC stia tanto nella tecnica quanto nelle aspettative dei giocatori rispetto a quello che effettivamente la chat può strutturalmente offrire.
Dare "esiti certi" alle azioni non é questione di regole, di "tolleranza zero verso i PP", o della presenza/assenza di parametri oggettivi di riferimento.
Tra il 2001 e il 2003, quella che io personalmente considero l'epoca d'oro del PBC, si é fatta molta sperimentazione. Sperimentazione che ha portato una intera "generazione" di giocatori di ruolo a cercare di trarre il massimo dal sistema basato su chat, trasformando una banale webchat IRC in un qualcosa decentemente utilizzabile per interpretare.
Le convenzioni quasi universali elaborate in quegli anni e tradotte in regole di gioco (l'idea di "autoconclusiva", la "turnazione" come sistema di simulazione dello scorrere del tempo di gioco, etc) sono rimaste sostanzialmente le stesse fino ad oggi non tanto per pigrizia e mancanza di inventiva.. ma perchè a mio parere sono stati raggiunti i limiti strutturali di quello che la chat può offrire in termini di certezza degli esiti e "realismo/verosimile" dell'interazione.
"Generazione di fenomeni" e dopo di loro il nulla? Cazzata (imho). Semplicemente sono stati raggiunti i limiti strutturali di quello che la webchat può offrire in termini di realismo e certezza degli esiti.
Raggiunti quei limiti, a mio parere, le regole successive sono state solo un incancrenimento burocratico: vuoi per la tendenza a rincorrere anche le più assurde richieste dell'utenza, vuoi per l'illusione mai morta che si potessero ottenere dal sistema basato su chat le stesse cose che può offrire il gdr cartaceo o, peggio, quello che offrono i MMORPG.
A mio parere la verità é che il sistema basato su chat certe cose semplicmente non può farle, se non in modo del tutto antieconomico per i gestori. Quando parlo di antieconomicità non mi riferisco ai soldi, mi riferisco ad altre risorse scarse chiamate "tempo" e "competenza".
Sembra esistere, da qualche parte, una sorta di principio di indeterminazione di Heisenberg, che frustra qualunque aspettativa che un regolamento completo e ben scritto riesca a limitare il tempo e la competenza richiesta a gestori e master di star dietro alle interazioni fra gli utenti.
Se mai sembra essere vero il contrario: più un sistema di regole é ben scritto e completo, maggior é necessario lo sforzo dei gestori/master per curarne l'applicazione. Di qui, l'infatuazione per gli automatismi e per l'innesto forzato di parametri ed automatismi tipici del cartaceo e di qualunque motore alla base di un MMORPG: "se non possiamo salvarci da soli, che siano gli automatismi a salvarci".
Pia illusione secondo me.
Trovo che nel guardarci attorno ci sia anche una considerevole dose di vittimismo autoimposto. E' vero, le land aprono e chiudono ed hanno statisticamente una vita cortissima. E' vero, l'utenza complessiva non cresce e il ricambio é lento.
Forse farò una domanda impopolare, ma... é davvero questo il problema?
E' sicuramente un problema per chi fa della gestione di un pbc una fonte di introiti; non si possono ignorare le regole del mercato e prendere alla leggera gli sviluppi di lungo termine: incrementare l'utenza, o quanto meno stabilizzarla su certi numeri, non é una esigenza ignorabile.
Si veda in tal senso la scelta operata dai gestori di ExtremeLot, che mi sembra sempre più orientata all'idea che il gioco si evolva sempre più verso una sorta di community che offre webgame ad ambientazione integrato a un sistema di chat ad ambientazione.
Ma per gli altri? Giova davvero continuare a ripeterci che non siamo capaci di pensare a delle innovazioni nella tecnica di gioco e che per questo non siamo capaci di attrarre altra utenza o di consolidare quella che gradualmente smette di giocare perchè inizia ad avere preoccupazioni più pressanti (bollette, affitti, figli) del raggiungimento di una carica di gilda?
Forse sarebbe, e ripeto, é una mia opinione non pretendo di spacciarla per verità, più conveniente e meno frustrante guardarci indietro e vedere da cosa siamo partiti, per capire cos'é il gdr by chat e capire cosa può essere effettivamente migliorato/ottimizzato, e per capire che tipo di utenza può essere attratta e "fidelizzata".
E ricordarci che l'espansione della "quota di mercato" del gdr play-by-chat non é affatto, necessariamente, un obiettivo da perseguire con l'angoscia di perdere di fronte alla concorrenza dei MMORPG (molti gratuiti, ormai, grazie a esempi come Shaiya o LastChaos) o dei webgame diventati di moda grazie a Facebook.
Piccolo decalogo con funzioni di training-autogeno-rigenerante per l'aspirante gestore:
1) Ricordarsi che fondamentalmente il gdr by chat é un gioco per chi ama leggere e scrivere. Già questo seleziona tremendamente l'utenza e a farne un gioco di nicchia, innovazioni o meno, aderenza al PEL o meno, regole intelligenti o mone. E se la cosa ci deprime, ricordiamoci che i librai non stanno messi certo meglio di noi.
2) Ricordarsi che la centralità ed il peso del "descrittivo" non é un mostro brutto da combattere in quanto "non garantisce esiti certi e oggettivi" ma é la ragione primaria che spinge i giocatori a collegarsi a una land anzichè a giocare su cartaceo o tramite un MMORPG.
3) Ricordarsi che fondamentalmente una chat non potrà mai garantire realismo e verosimiglianza degli esiti come può fare il cartaceo da un lato e i MMORPG dall'altro. Le convenzioni di gioco nate per simulare lo scorrere del tempo hanno dei limiti intrinseci. Non parliamo poi delle convenzioni nate per simulare lo spazio (locazioni che possono essere una foresta di 20000 ettari come lo sgabuzzino di una taverna).
4) Ricordarsi che fondamentalmente non c'è nessun filtro tra ciò che l'utente scrive e ciò che appare in chat agli altri utenti, e che quindi la moderazione/regolazione delle interazioni avviene SEMPRE a posteriori, quando l'eventuale danno é già stato fatto e la massima difesa possibile per l'utente é ignorare le assurdità scritte da altri utenti.
5) Ricordarsi che nessun automatismo, per quanto ben congegnato e ben programmato, solleva i gestori e gli animatori del gioco dalla necessità di essere presenti (e competenti) il più possibile per intervenire laddove l'utente sbaglia (o dove non sbaglia ma due utenti non riescono a venire a capo da soli nel determinare l'esito di un'interazione). Quindi se non si ha tempo/voglia/staff/competenza a sufficienza si rende un servizio migliore all'umanità e al già scarso bacino d'utenza del pbc non mettendosi ad aprire land per poi chiuderle con la scusa che "il livello dell'utenza é troppo basso".
6) Ricordarsi che il "bimbominkia" non é quello che all'inizio non sa giocare o che non sa cos'é un'autoconclusiva o che all'inizio scrive le azioni con lo stesso stile barbarico con cui scriverebbe un sms, ma quello che non ha alcuna intenzione di imparare e/o che pur sapendo cosa non può pretendere da un sistema basato su chat la pretende lo stesso. Grandi giocatori, spesso, sono nati come bimbiminkia. Se sono diventati grandi giocatori lo si deve al fatto che hanno faticato per imparare e sperimentare, e al fatto che nessuno li ha bollati come bimbiminkia solo perchè alla prima azione inviata hanno inviato anche una emoticon.
7) Ricordarsi che fondamentalmente il gdr by-chat é più simile a una recita a soggetto scritta e improvvisata a più mani, che a un gioco di ruolo classico e regolamentato da precisi parametri, e ricordarsi quindi che le "innovazioni" (tecniche e regolamentari) dovrebbero mirare a VALORIZZARE questo aspetto anzichè considerarlo un handicap da circoscrivere e scoraggiare. Traduzione: cestinare tutta quella serie di convenzioni e regolamentazioni sovrastrutturali che appesantiscono l'interpretazione nella speranza di garantire esiti più realistici quando in realtà non garantiscono proprio un tubo di "certo" o "realistico" e trasformano il gioco in un delirio burocratico e in una tortura per i giocatori.
8) Ricordarsi che l'utente medio conosce Lot o una miriade di land che hanno mutuato da Lot convenzioni e regolamenti senza mai metterli realmente in discussione. Ma per quanto l'utente medio si lamenti dei limiti del sistema "lot-like" continua a giocarci imperterrito e guai a togliergli i simboletti, lo spazio "affetti" nell'avatar e un moderatore antipatico sul quale sfogare tutti i suoi malumori quotidiani scrivendo su ogni forum raggiungibile e inviando petizioni all'ONU.
9) Ricordarsi che l'utente medio, di fascia tra i 18 e i 35 anni, é quasi certamente una persona a cavallo tra la fine degli studi, l'accesso al mondo professionale e al tentativo di costruirsi una vita autonoma dai genitori: in pratica é quasi sempre un disgraziato che si prende un'inculata dopo l'altra dal mondo che lo circonda, e probabilmente quando si connette per giocare lo fa anche per "staccare" e per impersonare qualcosa che nella vita reale gli sfugge continuamente; un gestore che non tenga conto di questa aspettativa più o meno conscia di evasione e di affermazione tramite il gioco, con l'idea di inseguire il realismo e la "coerenza" a tutti i costi, é un gestore che sta facendo una pessima operazione di mercato e che si sta scavando la fossa da solo; non meno di quanto farebbe un tassinaro alla guida di un carro funebre... hai voglia, poi, a chiederti perchè nessuno vuol salire sul tuo taxi.
10) Ricordarsi che il bacino d'utenza dei gdr by-chat non é limitato dalla tecnica ma dalla maggiore o minore disponibilità dei gestori a ricordarsi che non esiste il "bravo giocatore" imparato, esattamente come la recitazione teatrale non si acquisisce geneticamente o per scienza infusa. Una cosa sono il talento e la creatività, altro é l'acquisizione della tecnica di gioco. Per questo la tecnica di gioco dovrebbe essere la più immediata e comprensibile possibile. Perchè sia facile da apprendere. Se viceversa si é convinti che la tecnica di gioco (e la bravura nell'utilizzarla) rappresenti una sorta di patrimonio esoterico, o una sorta di banco di prova per verificare se il niubbo é disposto a impararsi un regolamento lungo quanto la Treccani, o se non si é disposti a perdere MOLTO tempo e MOLTA pazienza nell'attesa che i niubbi imparino, si farebbe MOLTO meglio a non aprire/gestire proprio nessuna land... il che andrebbe a beneficio non solo della propria serenità mentale, ma anche a beneficio del bacino d'utenza, che spesso si riduce non per mancanza di innovazioni ma perchè al primo login trova gestori spocchiosi che hanno dimenticato, probabilmente, come giocavano loro la prima volta che hanno messo il naso in chat.
Sarò un illuso, ma credo che se i gestori si ricordasseor di quanto sopra, il bacino d'utenza del play-by-chat non rischierebbe affatto l'estinzione. Rimarrebbe, certo, un bacino di nicchia... ma questo é un problema solo se lo si trasforma in un problema.
La gente continua ad ascoltare la radio nonostante la TV, nonostante il satellitare, il digitale terrestre e nonostante il web 2.0
Forse proprio perchè le radio hanno continuato a fare le radio senza cercare di scimmiottare la TV. Esattamente come il PBC dovrebbe continuare a fare il PBC senza cercare di scimmiottare il cartaceo e i MMORPG.
Sarò un illuso, ma credo che se i gestori ricordasseor quanto sopra, l'unica innovazione tecnica per cui il PBC rischierebbe di sparire, sarebbe l'eliminazione di interfacce di input come tastiera e mouse in favore delle connessioni neurali. In quel caso, certamente, farebbe la fine di Fidonet.
Diversamente, se il PBC davvero sparisse, sarebbe esclusivamente per mancanza di realismo e pragmatismo da parte di coloro che lo gestiscono illudendosi di competere sullo stesso terreno del gdr cartaceo o dei MMORPG.
04/11/2009 12:32:31
04/11/2009 13:37:33
Completamente d'accordo, in tutto e per tutto. :)
04/11/2009 15:15:03 e modificato da raizingher il 04/11/2009 15:16:53
Costui è un genio. Tu fossi una bella fìa ti tromberei. Ok, scusate la volgarità ironica, ma quando ci vuole ci vuole.
Tornando al topic, condivido perfettamente l'analisi fatta da ghennadi, comprese le similitudini con la storia delle bbs. Da parte mia indubbiamente devo segnalare un personalissimo disinnamoramento verso i criteri base del pbc, che mi hanno spesso portato a proporre modifiche e approcci nettamente più da "cartaceo" o da "mmorpg". Forse perchè non ho più il tempo di una volta per stare dietro alle giocate, forse perchè mi piace arrivare in fondo a qualcosa dopo una serata che gioco, forse perchè mi sono stancato della quotidianità emulata dai pbc, forse perchè bramo poter ricostruire un gruppo di cartaceo... insomma, i motivi possono essere i più disparati. Per questo tendo a cercare potenziali soluzioni, anche se alla fin fine non è sbagliato credere che quello che identifica un pbc per quello che effettivamente è sono le caratteristiche indicate da ghennadi.
Tuttavia non condivido l'ipotesi sul destino. Ritengo che se questo è il modo di fare pbc, il pbc sia destinato ad estinguersi. Perchè, come è stato detto, la gente cresce, invecchia, ha altre beghe per la testa, ma allo stesso tempo il metodo non fa presa sull'utenza nuova, non nei numeri che servono a tenere in piedi questa allucinante bagarre di land qui a sinistra, ne nei modi che servirebbero per offrire qualcosa che non sia una mera chat a tema.
Le bbs erano quello che erano, e per non cambiare (non ce n'era modo o motivo) si sono estinte. Non è fuoriluogo credere lo stesso dei pbc.
04/11/2009 16:39:19
Bravo, bell'articolo, mi torvo d'accordo su tutto o quasi, al di la di soggttività oggettività ecc..
Io ho iniziato a giocare nell'inverno 2006 quindi non rientro nell'età dell'oro XD e me ne rendo conto benissimo anche perchè ho iniziato nella cara vecchia lot, e inizilmente non n vedevo (chiaramente) limiti difetti e assudità, soltanto quando sono finito qui su Gdr-online ho capito che forse era tempo di cambiare aria.
Mi sono iscritto a decine di land, giocate pochissime amate ancora meno... alcune le abbandonavo subito altre mi facevano restare per un po su alcune entravo addirittura in gilda... prò alla fine mi stufavo sempre, non so se è unb mio problema o la cosa è riconducinbile a quanto hai scritto. In parete ne sono sicuro è dovuta anche al mio carattere, sono tstardo e se reputo qualcuno incopetente/nabbo/bimbominkia perchè ha fatto una cavolata diffiilmente cambierò idea e nlla mia mente quello è un incompetente/nabbo/bimbominkia punto e basta e questo potete immaginarlo tutti non favorisce la permanenza fissa in una land... purtroppo son fatto così...
Ma probabilmente gestori e staff ci mettono del loro, regole assurde (io non ho mai capito i dadi, non riesco proprio a concepirli logicamente...per esempio) nabbi (scusate il termine) a fare i fati... insomma le solite cose che nn c'è bisogno di ripetere.
E i fattori che remano contro un pbc sno tanti, li hai appenaelencti, se un gestore ci mette del suo buonanotte la land precipita nel solito oblio dei 20 utenti se non di meno...
E l'unico che tiene banco continua a essere proprio lot seguita da dreamalot... ma d'altronde il grande fratello fa ascolti record quindi..
04/11/2009 18:44:18
Personalmente mi piacerebbe riuscire, nei prossimi anni, ad affiancare al play-by-chat il play-by-voice. Così ritengo il PBC si possa evolvere in PBVC (che suona tipo water xD ma tralasciamo) un pò come le BBS si sono evolute in quello che oggi è internet.
Non so se ci riuscirò perchè vedo l'utenza italiana è molto scettica ancora, ma suppongo che sia come ai tempi di fidonet. Insomma per le rivoluzioni ci vuole tempo e fiducia. 9 anni fa ho portato D&D dal cartaceo alla rete ed oggi ci sono almeno (in italia) 11 altre persone che mi hanno seguito e che fanno giocare tanto se non più di me utenti in tutta italia (e forse anche all'estero).
Vedremo...
si, sono un pò ambizioso :P
04/11/2009 19:56:15
Io credo, a fronte della mia esperienza personale nei Pbc che negli anni hanno fatto sì che io maturassi una certa filosofia di pensiero, che se dobbiamo pensare ad un futuro evolutivo di questa tipologia di giochi online, quello che più ne rispecchia la filosofia è il progetto Yourole di Raiz.
I problemi esposti da te sono un valido decalogo, ma purtroppo non forniscono una risposta. Questo perché la romanzina rivolta ai neo gestori andrebbe rivolta per prima agli utenti che navigano e giocano nei Pbc, essendo loro poi a rendersi protagonisti come amministratori di giochi incompleti, insipidi, mal concepiti e gestiti. Ammirevole in questo senso il tentativo di gemini con Progetto Folle di sensibilizzare i giocatori ed insegnare loro non a giocare bene, ma imparare propriamente a giocare, educandoli ad una maggiore propensione al divertimento e coinvolgimento con gli altri utenti, piuttosto che concepire il Pbc come una sorta di gioco a premi in cui il più forte o figo "vince".
E in effetti in questo senso hai ragione, non è propriamente sbagliata la tecnica, bensì la mentalità. Alcuni sistemi possono essere più funzionali di altri, in base anche alle proprie preferenze, ma io tendo a ribadire nuovamente in questo mio intervento, come altrove, che il futuro è da considerarsi Yourole.
Certo al momento attuale è ancora un pò acerbo, andrebbe implementato di nuove tool per arricchire le possibilità di gioco e soddisfare diverse esigenze, ma questo è quanto i veri giocatori di ruolo si aspettano. Una sessione di gioco intenso, in cui ci si possa divertire ed arrivare ad un fine senza doversi prendere ferie da lavoro o rinunciare alla birra con gli amici. Ed è sicuramente un punto d'incontro per quelli che non avendo possibilità di muoversi possono sfruttare il web per ovviare al cartaceo.
Ed ecco che quì subentra anche il fattore accessibilità. Quante land sono veramente accessibili? Penso quasi nessuna, soprattutto per persone non vedenti o ipo-vedenti. Anche la distanza gioca il suo fattore di discussione: magari io non ho occasione di giocare cartaceo perché non ho la macchina o mi devo sobbarcare troppi chilometri da percorrere, ma c'è chi potrebbe avere delle disfunzioni fisiche che non gli permettono di muoversi a priori.
Per questo quando si pensa ad un Pbc si dovrebbe progettare un gioco prendendo in considerazione più aspetti. Chiaro che ognuno avrà poi le proprie preferenze, ma che questi giochi siano destinati a scomparire non credo. Piuttosto sono propenso ad una loro evoluzione.
04/11/2009 20:23:50
04/11/2009 22:51:19
Spero se non ti offenderai se non ti rispondo. Sono abituato a rispondere di quello che scrivo. Non di cose che avrei "voluto ignorare" (e che peraltro stanno invece scritte: forse t'é sfuggito quando parlavo della sottovalutazione di internet da parte dei fidonettari, della sparizione delle tariffe interurbane, etc), tanto meno di cose alle quali non avrei fatto riferimento "esplicitamente" (se vuoi parlare con me di vinile vs. blue-ray aprici un thread.. non uso nè l'uno né l'altro, sono fermo ancora ai compact-disc e agli mp3, ma ti leggerò volentieri).
05/11/2009 07:52:47 e modificato da asher il 05/11/2009 07:54:14
Ho letto tutto e devo ringraziarti, mi hai spiegato un pezzo di storia che non ho vissuto (sono del 91) e adesso realmente comprendo quanto fosse diverso al tempo.
Volevo però fare una piccola premessa riguardo all'interesse dei giovani nei confronti del PBC; io ho iniziato a ruolare a 14 anni, conosco molte persone attualmente che di anni ne hanno 15/16 e ruolano da diverso tempo, il PBC non sta morendo, purtroppo la società è cambiata e sta mutando ancora oggi ma la speranza c'è ancora :).
Io stesso mi sento continuamente dire che quelli della nostra generazione non sono più abituati a scrivere a mano, a leggere per colpa di internet e dei cellulari.
Purtroppo il PBC diventerà sempre più di nicchia non per suoi limiti intrinsechi, ma per via delle persone che saranno sempre meno avvezze a mettersi li e "recitare" con passione.
05/11/2009 12:51:16 e modificato da raizingher il 05/11/2009 13:00:42
Tutte le posizioni possono essere condivisibili o non condivisibili, ma finchè sono esposte in maniera rispettosa devono essere rispettate. Personalmente ripeto quello che ho già detto: se il pbc è esattamente quello che dice Ghennadi, e può essere così, è destinato all'estinzione. Se saprà evolversi uscendo da alcuni canoni considerati "caratteristici", come suggerisce Ace, potrà sopravvivere, magari venendo chiamato in altro modo, piuttosto che pbc, se sarà diventato qualcosa di diverso.
Le evoluzioni potrebbero essere decine e decine, si potrebbe discutere una vita e fare brainstorming in sessanta, e uscirebbe ogni volta una proposta nuova e un punto di vista nuovo, sicuramente con basi logiche non sempre attaccabili, dipende da dove si parte.
Il problema è la fidelizzazione dell'utenza al gioco? Fare si che il gioco sia continuativo, interessante, e i personaggi abbiano un peso effettivo in esso. Il 99% delle land inserisce i pg in una brodaglia sociogeopolitica che è l'ambientazione, che resta statica, resta quella, e i pg si devono adattare a starci dentro. I master devono riprendere peso: è passato il tempo in cui le land avevano un'utenza tale che l'interazione tra gilde alleate o avversarie era sufficiente a mandare avanti il gioco per settimane. Oggi i numeri medi fanno si che i master debbano esserci sempre, debbano creare sempre nuovi spunti, e allo stesso tempo i giocatori devono cominciare a risintonizzare il fulcro del gioco non più sul personaggio ma sulla trama, altrimenti i master lanciano spunti che i giocatori non raccolgono e l'ambiente stagna.
Il problema sono i tempi di gioco? E' condivisibile sostenere che una delle colonne portanti del pbc sia la descrittività e il piacere di leggere e scrivere, ma se i tempi non consentono l'interazione, il gioco stagna (punto precedente) e si perde fidelizzazione. Ergo è necessario obbligare gli utenti a stringere i tempi.
Si potrebbe stare qui a parlare fino a domani.
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