Profilo di levociderpopolo

Il gestore di Blood and Chocolate ha risposto alla recensione il 27/09/2010:

Per quanto i toni della critica siano apprezzabili, per la maggior parte sono commenti molto discostanti dalla realtà di b&c e che sicuramente non riflettono il suo “popolo” – l’utenza. Utilizzare un nickname tanto altisonante non è altrettanto avvalorato dai fatti, in quanto – come nella nostra realtà – un rappresentate deve sempre dimostrare di essere voce di molti e non di un singolo, nascosto poi dietro un plurale maiestatis per accreditarsi di fronte alla massa. Inizierò ad affrontare passo per passo ogni argomento trattato e sottolineo come l’incipit non sia stato dei migliori, sembra quasi che ci sia una sottile ironia nel fare riferimento al “sollecito mandato via sms a tutti i giocatori di land”. Nessuno è stato “sollecitato”, al massimo si può parlare di un pacato “invito” a dare lo staff il proprio parere sulla land – motivo per il quale gdr on-line è stato creato.

Gestione.
La voce in esame non fa parte di ciò che gdr on-line richiede nei commenti ed essendo il punto di partenza mi ha lasciata particolarmente perplessa. Quando si lascia un commento su una land si parla di altro, in primis, non si parte certo dallo staff e dalla gestione. E’ come se fosse stato messo in ombra tutto il resto, per puntare il dito di fronte a quelli che sono stati definiti da te come “luminari con la ragione sempre in pugno”. Non mi dispiace per nulla dichiarare apertamente che, a mio giudizio, non c’è stata nemmeno minimamente una giusta cognizione del lavoro dello staff e dell’operato che c’è dietro la crescita della land. Sì, il soggetto che ha un minuscolo simbolo in scheda e che può essere definito gestore è uno soltanto – e sono io -, ma questo non vuol dire che le scelte siano monocratiche. Esiste un complesso regolamento dello staff all’interno delle bacheche apposite e che gestisce i rapporti tra master/mod/admin/gestore – regolamento che non è ad uso e consumo dell’utenza, in quando non rivolta a quest’ultima. La maggior parte delle questioni viene affrontata dallo staff – in seduta collettiva; di scelte monocratiche, te lo assicuro, ce ne sono solo quando strettamente necessario, proprio per il ruolo primario che ricopro. Nessuno ha la convinzione “che tutto vada bene”, esistono degli esami mensili inerenti ai master ed i partecipanti alle quest ( i pg facenti parte dell’utenza, senza alcun altro ruolo ) vengono anonimamente invitati a dare un parere sulle stesse quest a cui hanno partecipato per analizzare sempre le capacità del corpo master. I capi-razza sono spesso oggetto di dibattiti, nel caso la razza fatichi a “decollare” e a guadagnare membri – o semplicemente ad essere presente con quelli già razziati. Parlare di una persona senza conoscerla è uno dei primi pilastri dei pregiudizi, perché chiunque abbia avuto anche solo uno scambio di frasi con la sottoscritta sa che non lascio correre nulla, tantomeno per “evitare lo scontro”. Tante parole, scritte in modo eccelso, ma – appunto - mere parole che si discostano dal concreto. Essendo umani, anche i master possono incappare in incomprensioni, criticarli da questo punto di vista non fa dell’autore di questo messaggio un attento osservatore, perché per quanto affiatamento possa esserci, un confronto per mezzo telematico può sempre portare a comunicazioni parziali – peraltro poi sempre risolte senza alcun problema per l’utenza o per la stabilità della land.

Mi lascia ancora più basita il modo con cui si “evidenzia il modo in cui questi ( i master ) si approcciano alle quest”. L’invito ha un senso che chiunque – che non voglia puntare semplicemente un dito – potrebbe riconoscere: dà la possibilità a chi ha tempo e voglia di partecipare a un gioco, una novità, qualcosa di diverso dalla solita giocata comune, lì dove un master guida gli accadimenti per far divertire i player. E’ questo che pare essere anni luce lontano dalla comprensione: un master non fa quest per far procacciare px ( per quanto i “cacciatori di px” esistano in ogni land ). Un master apre le porte ad un gioco diverso e – ripeto – essendo umano ( come tutti ), non può certo ammettere in una singola quest dieci partecipanti, deve ridurre il numero perché quei pochi si divertano senza aspettare ore per inviare un’azione. Mica deve essere un calvario! Come può non essere evidente? In fondo di quest ce ne sono molte e un esempio contrario a quello da te fornito è quello che, se ci sono più richieste di partecipazione, il master sceglie di solito quelli che non hanno partecipato con frequenza alle quest precedenti, per dare spazio a tutti.

Riguardo al “consiglio della gestione”: probabilmente ti sei fermato al “sollecito” per gdr on-line, senza leggere come ci sia appositamente un invito a contattare gestione ( e staff ) per qualsiasi problema. Le proposte vengono sempre vagliate, nessuna viene esclusa o ignorata a priori. Il consiglio a questo punto perde di fondamento, perché si parte dall’idea che “l’utenza venga ignorata”. Gli admin sono al vaglio, i precedenti hanno avuto problemi personali: ma per una scelta tanto importante la fretta è una brutta bestia, non credi?

Riguardo al “consiglio per master”: ancora una volta mi dolgo che tu non possa leggere il regolamento dello staff, in quanto lì avresti trovato da tempo una risposta. Un master non è una celebrità e non si atteggia da tale. Un master sacrifica il proprio gioco personale per aprire sbocchi al gioco altrui ed è obbligato – in quanto si parla di veri e proprio compiti periodici accettati alla nomina – a dedicare tot tempo che un altro utente potrebbe usare per se stesso. L’idea che lo staff abbia “manie di protagonismo” è diffusa nell’utenza di tutte le land, sarà perché a loro posto la maggior parte degli utenti sarebbe portato a sentirsi su un trono – chi lo sa. Carina l’idea finale, mi piace, non mancherò di proporla ai master perché la mettano in pratica.

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Capi razza/corporazione.
Devo dare atto che alcuni dubbi sono pienamente concordi con i miei. Ma non sempre si può puntare il riflettore sul capo razza-corporazione per le mancanze dei suoi razziati. Certo, così come un problema della land ricade sul gestore ( colpevole o innocente che sia ), tanto vale per capi razza e corporazione. Per quanto riguarda i “sentimenti su msn” non c’è storia, ritengo che le persone che conosco - di persona o virtualmente - siano mature al punto da scindere on e off – on: capacità gestionale; off: amicizia/conoscenza/mera simpatia. Chi non ne è capace e crea un dramma non è altro che una vittima della confusione on/off che, a mio giudizio, è malsana e non va assecondata. Per la cronaca: i vampiri “in vetrina” sono oggetto di molte discussioni nello staff e i mannari “in estemporanea” durante la luna piena sono stati ripresi sia dal corpo master che dal loro capo razza. Gli errori si commettono, noi cerchiamo di arginarli e correggerli. Una seconda possibilità non va negata a nessuno, altrimenti a quest’ora la land – e qualsiasi forma sociale umana – sarebbe stata cancellata.
Riguardo al consiglio: è l’idea a cui ci ispiriamo, ma non sempre si hanno grandi scelte; la nostra utenza non è ancora vasta abbastanza per poter vagliare un numero cospicuo di giocatori.

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Ambientazione.
Su questo punto non c’è concordia. L’ambientazione è quella descritta – nella cronologia – nella home. Non ha necessità di evoluzione, è soltanto lo sfondo di quelli che possono essere eventi interni. Le trame che vengono portate avanti dai master non vengono recepite dalla maggior parte dell’utenza per propria scelta, non tanto dalle razze – a cui solo in parte sono mirate. Si parla di clima di terrore e ci si trova dinanzi a giocatori che ignorano tutto – dagli avvisi pubblici a quelli individuali – per fare salotto: su questo noi possiamo centrare solo in piccolissima parte, lì dove continuamente chiediamo una coerenza che ci viene negata. Il gioco è dei player, non abbiamo il diritto di soffocarlo. Anche la sottrazione di px finisce per essere ignorata alle volte e non possiamo mettere al rogo i nostri utenti perché preferiscono una giocata di coppia ad una giocata di trama. Quest in progettazione ce ne sono, ma parlare in questi termini a fine settembre – dopo la pausa estiva – mi pare esagerato.
Riguardo al consiglio: essere anche fautori di idee, oltre che “spettatori in attesa”, non sarebbe poi male.

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Grafica.
De gustibus. C’è chi adora quell’accostamento cromatico e chi lo odia. Siamo fatti così, non abbiamo tutti le stesse idee. Comunque c’è chi sta lavorando su altri scheletri grafici per offrirli all’utenza – non in sostituzione completa, ma come scelta tra le tante, in modo che i gusti possano essere assecondati. Ognuno avrà così modo di preferire una tinta ad un’altra. Il nero è rientrato in una scelta di apprezzamento, non da “landa dark e tetra” – il bianco come sfondo, per esempio, personalmente lo trovo ancora più stancante e fastidioso.
Riguardo al consiglio: stiamo già provvedendo, ma vedo che l’idea piace anche a te.

In conclusione mi chiedo, ancora, chi siano i soggetti del “mettiamo”. Quando si dà un parere di gruppo è necessario metterci “le facce” – le firme/i nomi/altro -, perché altrimenti risulta soltanto – come già detto – il modo più veloce perché un singolo si senta protetto e acclarato. Se esiste un “popolo” dietro questo messaggio e ha intenzione di parlare direttamente con me, senza nascondersi dietro un collettivo, ben venga. Ho precisato all’inizio che sono disponibile sempre al dialogo e non ho il ban facile, né dittatoriale. Chiunque mi può dire come la pensa – con gentilezza ed educazione, pienamente ricambiata -, senza preoccuparsi di finire nel mirino del male – nella realtà non ho mai visto l’inferno e non ho alcun demone alle mie dipendenze. Mi aspetto quindi un confronto, così da ricredermi sulla convinzione che a parlare sia uno – non molti.

I consigli li ho vagliati, ma alcuni mi sono sembrati più superficiali di quanto il buon scritto potesse far credere. A volte, dopo tanto lavoro, leggere certe cose ha un potere denigratorio troppo grosso per essere preso con un’alzata di spalle.

Come finale anche io mi sento di dare un consiglio agli utenti:
siate consci che dietro alle “cariche” di una land ci sono esseri umani che si sono impegnati per offrire un servizio e giocare assieme all’utenza, metterli sempre sotto torchio con la scusa che “si sentono luminari” non è il modo migliore per aiutare la land a crescere.

Grazie.