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Cronache di Milano - 29/05/2006 - Essendo impegnato in un’altra comunità nella quale trovano posto i vampiri, ho voluto dare un’occhiata anche io a Cronache di Milano. Mi sono iscritto e ho provato a fare qualche giocata.
Premetto di non avere elementi sufficienti ad una valutazione seria come vorrei e che mi limito a buttare già alcune impressioni… semplici impressioni iniziali…


Cronache di Milano è città abbastanza scontata, costruita su una buona base grafica e di programmazione, ma che segue pedissequamente tutti gli stilemi classici di un’ambientazione WW, e comunque quelli tipici di un contesto "vampiresco" – l’obiezione che si potrebbe fare a questa affermazione, e cioè che è ovvio, trattandosi di una comunità di vampiri, non regge, perché quello che manca alle comunità virtuali è proprio un tocco di originalità contro schemi triti e ritriti…
L`utenza è composta al 99% da giocatori che interpretano i classici pg “belli e dannati”, già tutti potenzialmente cainiti - sebbene “ancora” umani.
Ovvio che anche in questa comunità, come del resto in tutte quelle incentrate sull’argomento, il problema alla fine sarà riuscire a far conciliare l’obiettivo di un gioco vario con un’utenza che attende semplicemente il momento di essere abbracciata, rendendo praticamente nullo il piano di partecipazione e lo sviluppo della componente umana. Se lo staff della comunità non trova valide alternative e soluzioni di stimolo anche per la partecipazione di pg umani, alla fine si rischia di creare un gioco SOLO per cainiti (e la storia dei gdr online ci insegna che è questa strada è quantomeno molto difficile da percorrere… )
Dal punto di vista dell’interpretazione e delle interazioni fra pg, per quel poco che ho avuto modo di vedere, ci troviamo davanti alla solita comunità in cui vengono valorizzati i dialoghi, quasi sempre molto "ridondanti" - dando decisamente più importanza al punto di vista del loro supposto valore letterario (minuziosità nelle descrizioni, prolisse fino al parossismo, e ricerca di "lirismi poetici" piuttosto discutibili... per intenderci, la solita scelta di paccottiglia poetica adulterata), piuttosto che all’effettivo contenuto sostanziale, quindi ludico.
Anche in questa comunità è fatto obbligo il rispetto rigido della turnazione di dialogo in chat, anche fuori dalla "situazione di combattimento", senza però tenere in alcun conto la contemporaneità delle azioni per ciascun turno di gioco - tipica ingenuità che si è sviluppata in rete negli ultimi anni - e senza imporre un limite temporale alla formulazione degli interventi. In pratica, chi gioca, deve attendere dai 5 ai dieci 10 minuti (se va bene) per poter scrivere la propria azione, fosse anche un semplice sbadiglio… o peggio. Il risultato, sono giocate di tre, massimo quattro azioni ogni ora.
La giustificazione di questa scelta è data solitamente dalla volontà della gestione di una comunità di prevenire le “bolgie” di gioco, in cui i pg si muovono e parlano accavallandosi l’un l’altro. E’ evidente la sciocchezza di questa giustificazione visto che, a prescindere dall’impossibilità di rispettare il principio della contemporaneità delle azioni per ciascun turno di gioco, basterebbe imporre la turnazione solo nei momenti in cui è strettamente necessaria (situazioni di “combattimento” – intesi come momenti in cui è fondamentale sapere esattamente cosa, quando, come, chi, dove compie una determinata azione) e limitandosi a rammentare in off, via posta, a chi ESAGERA con le azioni che è preferibile, anche per il bene del gioco, “ascoltare” e “attendere” anche le azioni degli altri giocatori, evitando i “monologhi” inutili.
Per altro è ormai assodato che l’imposizione di una turnazione rigida rende il gioco claustrofobico, allontanando molti utenti - anche solo per il fatto che le comunità di gioco on-line sono soggette alla legge di una fluttuazione di partecipazione ludica, inevitabilmente vincolata ai tempi di collegamento di ciascuno. In pratica – non siamo tutti seduti ad un tavolo, impegnati in una sessione di Vampiri The Masquerade cartaceo…
C’è poi la questione legata al solito vecchio, usato e abusato, sistema delle corporazioni di mestiere, che lascia il tempo che trova, ma le cui alternative, pur valide, non hanno trovato ancora dimora nelle comunità virtuali…

Per il resto, posso dire che “Cronache di Milano” è una comunità davvero ben fatta e penso che, con qualche piccolo – ma sostanziale - “aggiustamento”, possa trovare non solo un buon consenso di pubblico ma anche un buon livello di gioco espresso, con ottime possibilità di sviluppo.

Tengo a sottolineare che le opinioni da me espresse in questo post sono impressioni e considerazioni del tutto personali, nate da un primo approccio – piuttosto superficiale - con il gioco. Non c’è alcuna pretesa esaustività di giudizio su quanto proposto e realizzato per Cronache di Milano, e sono disposto a cambiare subito opinione su qualsiasi ogni punto analizzato nel momento in cui mi dovessi rendere conto che le condizioni siano diverse o siano cambiate. Il giudizio su alcuni aspetti del gioco non ha l’obiettivo di gettare fango sulla città o di innescare polemiche, semmai di poter contribuire, nel mio piccolo, allo sviluppo della stessa – mettendo a disposizione della gestione di Cronache di Milano quella poca esperienza maturata sui giochi di ruolo in rete – senza la presunzione e l’assurda pretesa, ovviamente, che quanto ho scritto possa essere preso in considerazione da chi di dovere…
Mi riservo comunque di scrivere ancora, non appena avrò più elementi per valutare la comunità.

Invito tutti a darci un’occhiata...

Paris 1755 - Lande Oscure - 10/03/2006 - Ringrazio personalmente Orian per il contributo di analisi della comunità - sicuramente costruttivo.

Il sistema dei mestieri può apparire farraginoso e complicato, soprattutto perché è un sistema innovativo rispetto a quelli adottati nelle comunità virtuali e un utente, soprattutto un giocatore nuovo, lo troverà sicuramente difficoltoso, se non addirittura "avvilente" per la permanenza e la crescita del proprio personaggio.

Abbiamo azzardato, intruducendolo senza una fase adeguata di beta test, è vero... ma devo dire sinceramente che i riscontri avuti nei primi mesi dall`introduzione del nuovo sistema sono più che positivi.
Per altro abbiamo osservato che proprio molti giocatori che hanno avuto difficoltà nell`accettare il sistema, a comprenderne il funzionamento, e adattare il proprio pg, alla fine sono quelli che si sono meglio aintrodotti e, chiedendo, sono riusciti non solo a sviluppare un proprio gioco ma anche a contribuire a svelare (come del resto hai fatto tu) lacune, mancanze, contraddizioni che sono state poi in parte "sanate".

Il sistema gira abbastanza bene ma è ovvio che ha bisogno di rodaggio e, soprattutto, è in fase di definizione.

Un aspetto che sicuramente dovrà essere preso in considerazione è il rapporto fra umani e cainiti, la questione abilità che scompaiono con la vampirizzazione e altre cosette che, credimi, sono già state messe in cantiere e sono in via di definizione.

Paris 1755 - Lande Oscure è una comunità in divenire - come del resto è giusto e normale che sia...

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Gestione On e Gestione Off in data 29/01/2007

Stronco, quindi sono in data 09/05/2008