Come fu ideato il nome del vostro gdr?
In origine venne realizzata una rivista di videogiochi
Online (parliamo del 1995 quindi una delle prime in Italia)
per Tin.it che si chiamava "Extreme: oltre i limiti dei
videogiochi". Quando nacque la community unimmo i nomi della
rivista con quello di Camelot e nacque eXtremelot
Molti sanno che voi avete molti anni alle spalle, cosa vi fa ancora andare avanti?
La passione per le community e le esperienze di gruppo su rete digitale. Siamo passati dalle BBS alle community on-line seguendo un percorso allineato al cambio di tecnologia.
Per molti gdr l'utenza è un pregio, perché allora alcuni definiscono il flusso di utenti in eXtremelot un difetto?
Perché inevitabilmente quando aumenta l’utenza cala l’attenzione sui dettagli e i particolari e non si può curare come si vorrebbe alcuni aspetti del gioco. Tuttavia noi non abbiamo mai considerato l’alta utenza un difetto, ma anzi è proprio l’alta utenza che consente un ricambio costante di giocatori e un continuo scambio di idee e progetti. E siamo sempre stati particolarmente sensibili alle richieste di innovazione o di modifiche da parte dei giocatori che frequentano la nostra community.
Quali sono i vostri punti di forza che vi differenziano dagli altri gdr?
Ce ne sono diversi ma ne citiamo un paio che forse sono i più significativi. Extremelot è stata la prima community
del genere in Italia e nonostante oggi ne esistano moltissime altre che ci si ispirano oppure dei veri e propri cloni non hanno apportato significativi cambiamenti alla struttura base. In altre parole altre community cambiano cose marginali, ma la struttura portante resta quella di Extremelot e allora molti preferiscono l’originale alla copia. Altro punto fondamentale è la continua innovazione e ricerca di soluzioni nuove sia tecniche che ludiche. Questa continua voglia di sperimentare fa si che ogni circa 6 mesi ci siano delle novità con cui confrontarsi a cui spesso le altre community finiscono per adeguarsi. Questo al contrario di ciò che si potrebbe pensare non ci infastidisce, ma anzi ci è di sprone perché significa che molte delle scelte fatte negli anni sono state indovinate e quindi ci invoglia a trovare soluzioni sempre nuove.
Secondo voi cosa invece potrebbe essere migliorato?
La community è cresciuta negli anni in modo piuttosto disordinato e probabilmente occorrerebbe una grande opera di
razionalizzazione. E’ ancora da migliorare inoltre l’accoglienza per i nuovi arrivati che a volte si trovano un pò spaesati in un vero e proprio mondo nuovo. Questo è infatti l’obiettivo che ci siamo dati per il prossimo anno.
La vostra Land è attualmente tra le più giocate in Italia, ma nei primi anni di vita - Extremelot - quanta utenza aveva?
Va considerato che anche l’utenza internet era molto inferiore 10 anni fa e che le telefonate ad Internet costavano care. Nei primissimi anni l’utenza media collegata era di circa 50-100 giocatori, oggi siamo sui 1700-2000.
Quanti, attualmente, lavorano alla manutenzione di Extremelot?
E’ difficile dare una risposta numerica perché la nostra community si basa su una struttura portante della gestione
che tuttavia si fonda sul costante supporto da parte dei giocatori stessi che contribuiscono ad aiutarci in alcune
delle operazioni di manutenzione.
Chi è il fondatore del vostro gdr?
Negli anni sono state fondamentalmente tre persone che hanno contribuito alla realizzazione. Oggi tuttavia uno dei tre ha lasciato Extremelot per seguire un proprio progetto personale di community.
Progetti per il futuro?
Sì, molti, ma alcuni sono ancora in fase di sviluppo. Quelli certi per il prossimo anno sono una razionalizzazione delle
regole e degli editti, una maggiore attenzione all’accoglienza dei nuovi entrati e delle autonomie territoriali più spinte.
Dove avete intenzione di migliorare ulteriormente il gioco?
Nell’accoglienza, nell’interazione tra personaggi e concedendo delle autonomie locali ad alcuni territori cosa che aumenterà le possibilità di gioco