Dopo aver parlato del rapporto tra ragazze e mmorpg, oggi ci occupiamo di quello con i giochi di ruolo.
“le donne hanno quasi sempre personaggi stilosi con un impatto carismatico e visivo, raramente preferiscono i picchiatori puri”… ”giocano per divertirsi e per sognare a occhi aperti e per ridere!”
E’ strano che quando si parla di GDR la donna non è mai associata immediatamente a questa tipologia di giochi. Allora sorge spontanea una domanda: Ma le donne giocano ai GDR?
Dalla mia esperienza personale direi proprio di si, o meglio siamo poche, ma ci siamo (Be’ la percentuale a livello mondiale di ragazze che giocano ai gdr è di poco superiore al 15%,rispetto ai colleghi maschietti [dati ufficiali WOTC]… ).
Curiosando sulla rete mi sono imbattuta in vari Forum interessanti che curavano questo tema ma non in termini troppo felici (per le donne naturalmente). In particolare si tratta l’annoso problema delle fidanzate … che pare siano un peso non indifferente per i “poveri martiri” che dovrebbero giocare il loro paladino di D&D e si trovano vicina la ragazza che smania e non vede l’ora che sia finita, altri invece su richiesta della ragazza di iniziare a giocare si sono fatti prendere dalle convulsioni. L’apice in queste tempeste di cervelli si raggiunge nelle varie discussioni sul piacere di avere un corpo femminile che siede a un tavolo di soli uomini… Direi che si tratta di discussioni un po’ maschiliste!!!
“Sono abbastanza convinto che, tra le donne giocatrici esistenti, il 90% giochi ai GdR perchè:
- hanno un ragazzo che gioca con loro ai GdR.
- avevano un ragazzo che giocava con loro ai GdR, ora si sono mollati ma loro continuano a giocare con lo stesso gruppo perchè dopo tutto si divertono.
- avevano un ragazzo che giocava con loro ai GdR, ora si sono mollati ma loro continuano a giocare con un altro gruppo perchè dopo tutto si divertono ma non vogliono più vedere il bastardo.
- c’è un ragazzo con cui non stanno ma che a loro piace che gioca con loro ai GdR.
- l’amica che gioca con loro sta con un ragazzo che gioca anche lui con loro ai GdR (variante del principio secondo cui le donne vanno sempre al bagno in coppia)
- hanno notato che i gruppi di GdR sono in gran parte composti da maschi e giocano in un gruppo di GdR sperando di cuccare.”
Questo è quello che emerge dai forum italiani, dove la donna è relegata al ruolo di elfa figa o semplicemente a giocatrice di serie “B” che intralcia il gioco della parte maschile.
In realtà se si guarda il panorama inglese e americano si trovano discussioni ben più interessanti su questo tema. Infatti si nota che effettivamente le giocatrici di Role Playing Games sono poche, ma non rare. Il numero di giocatrici aumenta se si considerano giochi che hanno un orientamento più sociale, ma non necessariamente solo di quella categoria. Le giocatrici donne possono giocare eruditi artisti delle corti vampiriche, ma possono anche divertirsi ad affettare un orco in una campagna di Dungeons & Dragons.
Il pericolo di discutere della donna nei GDR è che si tratta di un settore a parte, più lontano di quanto siamo abituati a pensare. Infatti in molti casi si è spaventati dal fatto che avere una donna in una campagna può creare scompiglio, improvvisamente sex appeal e attrazione potrebbe essere un problema, sia in game che out game e creare situazioni di ambiguità, dove in realtà non dovrebbe esserci se ci si siede a un tavolo entrambi per giocare. Tuttavia quello che stavo dicendo fa riferimento a una categoria di giocatori immaturi, in caso di giocatori seri la possibilità di interagire tra generi crea solo ricchezza al gioco. Sta a giocatori accorti ed esperti saper dividere l’ambiente del gioco da quello personale, in questo caso due personaggi possono avere una relazione sessuale e di profondo affetto, quando nella realtà tutto questo non esiste tra i giocatori. Tuttavia tutti sono concordi nel dire che avere una donna in una campagna genera una maggiore interazione sociale.
Sfatiamo un altro mito, non è vero che le donne interpretano sempre personaggi che si caratterizzano per storie d’amore travagliate o che sono particolarmente legati ad ambientazioni di carattere sociale.
Ancora un’altra cosa, le donne si trovano spesso in inferiorità numerica rispetto ai loro compagni maschi, questo fa si che in alcuni casi si ecceda nel dare loro troppa attenzione, la donna gioca meglio quando mette in campo la sua intelligenza e non il suo charme e soprattutto quando non si aspetta un trattamento speciale. La cosa importante per un master è considerare le giocatrici al pari dei giocatori!!! L’importante è giocare. Vedere ciò che le persone mettono in tavola.
Come progredisce la società (e quindi la natura dei giochi di ruolo) gli uomini stanno diventando meno incantati dall’idea di una donna che si unisce al gruppo di giocatori di ruolo.
Sempre su un forum ho trovato un’interessante divisione che viene fatta delle donne giocatrici: the GAMER girl e the gamer GIRL. Nella prima categoria rientrano tutte quelle giocatrici che tendenzialmente preferiscono giochi più mascolini e quindi più carichi di azione, dove facilmente ci si trova in situazioni dove si deve uccidere. In questo genere rientrano quelle donne che si offendono se nell’ambito del gioco le chiami donne, loro sono giocatori!
Dalla parte opposta troviamo le “gamer GIRL”, in questa categoria rientrano quelle donne che tendono verso un gioco più sociale e investigativo, che curano più la parte interpretativa del personaggio rispetto alla scheda.
Mettiamola così: il mondo è bello perché è vario. Personalmente posso dire che io mi sono avvicinata al GDR perché spinta, un po’ dal mio ragazzo, un po’ dalla curiosità, e di donne devo dire che oltre a me e un’altra in questo periodo ne ho viste veramente poche. Parlo ovviamente dei giochi da tavolo, dove nella stragrande maggioranza dei casi le trame si reggono su pestaggi e catastrofi, oppure il gioco stesso mette la donna in posizione di inferiorità. Diciamoci la verità, molti manuali tendono ad essere maschio-centrici … ma attualmente si stanno definendo sempre più giochi dove non conta la lunghezza della spada, ma altre qualità. In fondo il GDR nasce come terreno prettamente maschile (arriva dagli wargames…) e di fatto le donne hanno un merito, si sono sapute adattare ad una situazione a loro avversa (orgoglio femminile)!!!