Le armi contundenti furono tra le prime ad essere utilizzate e, sebbene si siano sviluppate nel corso del medioevo, divennero l’armamento più temuto da ogni guerriero. Il danno inferto da queste armi viene definito contusione, poiché non mira a recidere e ferire il nemico tramite lame e tagli, bensì a sfondare la corazzatura e le ossa dell’avversario per immobilizzarlo o ucciderlo.
L’arma contundente più primitiva è la clava, costituita da un massiccio pezzo di legno intagliato, a volte acuminato in più punti. La clava permise ai primitivi di sopravvivere durante i conflitti territoriali, ma nel corso dei secoli divenne obsoleta, surclassata dalle armature in rame e ferro.
Nacque così la mazza, resa più micidiale dalla sommità che poteva terminare in uno o più spuntoni ferrati. L’uso di queste armi, insieme alla lavorazione delle spade, indusse i fabbri a produrre armature sempre più resistenti. Le mazze semplici divennero snodate tramite una catena assicurata al manico, creando armi micidiali come il flagello, inarrestabili seppur lente e pesanti.
Tipologie di Armi Contundenti
Clava: Un’arma povera, costituita da legno intagliato, a volte terminante in spuntoni di legno. Inefficace in combattimento, viene solitamente usata durante gli allenamenti.
Mazza: Arma versatile e rapida, utile per sfondare le armature. Rivestita in ferro, con una sommità acuminata, è efficace contro i non morti.
Mazzafrusto: Evoluzione della mazza semplice, con una o più catene metalliche all’impugnatura. Richiede forza superiore per essere utilizzata efficacemente.
Martello da Guerra: Un’arma devastante che richiede due mani. Costituita da una lunga asta terminante in un incudine pesante e puntuto, infligge ingenti danni contro creature di dimensioni medio-grandi.
Tattica d’Utilizzo
Durante le battaglie, i cavalieri prediligono l’uso di armi contundenti come mazze, mazzafrusti e martelli da guerra. Queste armi dispongono di zigrinature e sommità puntute rivestite in metallo, aumentando i danni inflitti. Per colpire efficacemente, è necessario produrre una rotazione dell’avambraccio, creando un forte impatto con l’armatura dell’avversario. Tuttavia, il mazziere deve evitare di sbilanciarsi troppo per non essere sorpreso dal nemico.
Un buon mazziere conosce i punti da colpire, come le giunture dell’armatura, per infliggere danni ingenti e limitare i movimenti dell’avversario. Poiché l’arma è pesante, è richiesto che il mazziere concluda il combattimento rapidamente per evitare affaticamento.