Argant

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Akun vide la terra, desolata, senz'anima. Egli era unico nel suo genere, unico in tutto l'universo: ne il sole ne le stelle gli erano compagni. Solo. E Akun prese l'argilla e ci soffiò la vita: dall'argilla nacque l'uomo, sua prima e prediletta creatura. Ora Akun non era più solo: e l'uomo iniziò a venerare Akun, e a lodarlo, e si incominciò a moltiplicare su tutta la terra. Iniziò la costruzione di grandi opere, come ponti, palazzi, castelli, e nacquero le prime civiltà. L'uomo si adattò ben presto alla vita mortale: era infatti stato creato mortale dal suo Dio. E la morte era un aspetto normale della vita, l'ultimo viaggio, ma l'uomo ne aveva lo stesso timore

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