Storia Fantasy On Line

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L'idea di questa parte del sito è quella di creare una storia fantasy a puntate, decidendo in seguito con i vari partecipanti come farla terminare.
Cliccando su Venom leggerai l'inizio del racconto, mentre poi saranno elencate tutte le aggiunte "interattive", in modo tale che tu abbia una visione completa di quanto è stato scritto.
Qualora troviate già una puntata, e magari non siete molto convinti del seguito proposto, oppure riteniate di aver avuto una grande idea assolutamente imperdibile, inviateci lo stesso il vostro seguito: noi creeremo due seconde parti, in modo da strutturare la storia a più bivi.
Importante: Inviandoci una mail potrete far richiesta degli aggiornamenti della storia.
in un vallone fra due montagne istretto,
ove mirabilmente era ridutto
ciò che si perde o per nostro difetto,
o per colpa di tempo o di Fortuna:
ciò che si perde qui, là si raguna.


La sua lunga ricerca era terminata. Davanti a suoi occhi c'era l'agognata ricompensa dell'interminabile viaggio. Un vecchio tomo rilegato perfettamente, privo di polvere, che l'attendeva in quella fredda biblioteca. Lo toccò delicatamente, come per non fargli male. Poi si sedette sul vecchio tavolo e iniziò a leggere. Tra le pieghe del cappuccio, i suoi occhi scorrevano lentamente sulle pagine giallastre.
Si alzò di scatto. Rabbiosamente gettò il libro sul tavolo, provocando un grosso tonfo, subito rimarcato da pesanti voci provenienti da qualche parte. Che cosa significava questo, pensò furente. Un vecchio libro di genealogie, soltanto un dannato libro di araldica. Non mi era stato promesso questo! Evidentemente qualcuno aveva sostituito il volume, oppure... Questa eventualità era insopportabile. Scoppiò in lacrime. Lacrime di rabbia. Aveva ucciso, tradito, anche amici, per impossessarsi del manoscritto, ed esso era semplicemente un insieme disordinato di nomi e stendardi. Barcollò tremante all'idea del raggiro. La schiena urtò alcuni libri riposti su d'uno scaffale. Il mondo divenne indistinto, l'aria pesante. Estrasse qualcosa dalla tasca e inghiottì velocemente. Si sentì immediatamente meglio. Viva. Ma per quanto? Ripose il libro e uscì. Percorse la città fino alla taverna. Non si accorse del vociare della gente, delle occhiate furtive che circondavano la sua figura. Non era prudente camminare alla luce del giorno per un'appestata, qualcuno poteva riconoscere negli spazi della sua lunga tunica quegli orribili bubboni. Il profumo rubato poteva non bastare per mascherare l'odore!
Sul letto della sua stanza sedeva un uomo. Alto, forte. Le gettò un'occhiata che durò per un paio di secondi.
"Ho l'ordine di ucciderti" disse semplicemente. "Hai violato il giuramento. Sapere non è ambizione. Non l'hai capito". Venom lo fissò. Una volta poteva provare l'arma della seduzione, pensò con ironia. La lotta durò poco. L'uomo orribilmente perforato all'addome giaceva in una pozza di sangue. Si abbassò e trovò un messaggio...

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