Libero Quotidiano - Disinformazione

06/09/2018 19:46:57

Risposta seria e un po' provocatrice: siete sicuri che in quell'articolo non ci sia del vero?

Enelya

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quota

06/09/2018 20:14:28

Il problema della categoria giocatori di ruolo è che nessuna onlus ci guadagna sopra.
Quindi si può dire senza tabù che vista la presenza di alcuni "psichiatrici" al suo interno, tutti sono da internare.

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quota

07/09/2018 13:08:47

Quasi tutti gli eventi LARP di cui ho sentito parlare si fanno una volta l'anno. Anche nell'eventualità un master prenda 1.000 euro (un'enormità), sarebbero comunque poco più dei famosi 80 euro al mese.

Il punto spiacevole è il tono scandalistico che associa i giocatori di LARP a persone che hanno un problema di dipendenza.



Io umilmente suggerisco di no: c'è una tale disparità di posizione nel mercato dell'informazione che la comunità di giocatori di ruolo rischierebbe di essere schiacciata

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quota

07/09/2018 13:54:35

Mi unisco ad altri: è Libero 😏.

Quasi quasi però sono tentato di informare la "giornalista" che c'è gente tipo me che organizza eventi di gioco di ruolo senza chiamarli tali, ci fa giocare persone che non sanno nemmeno cosa sono i giochi di ruolo e i videogiochi e si fa pure pagare (poco!). In pratica sto infettando il mondo senza che nessuno se ne renda conto 😎.

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quota

08/09/2018 02:12:10 e modificato da ilgrandeinverno il 08/09/2018 02:13:24

La dipendenza in un larp sarebbe estremamente costosa, considerando che sia la partecipazione che l'equipaggiamento, per un ragazzo senza introiti costanti, non sono uno scherzo.

Di fatto, quindi, quella parte la trovo abbastanza inconsistente per un addetto ai mestieri e non infastidisce chi conosce l'ambiente, anzi, fa quasi sorridere, anche se certamente è dannosa rispetto a un'opinione pubblica che non conosce affatto il contesto perchè la gente tende a fare un mischione sui generi di gioco e accorparli.

Invece quello su cui non sono d'accordo è il guadagno che ne può derivare per chi è concretamente l'organizzatore di un evento di relazione e di socializzazione, in alcuni casi imponente. Secondo me è di molto superiore a quello che ipotizzi in certe attività.

Ti faccio un paio di esempi concreti:

http://battleforvilegis.com/


http://www.wizardry.college/

In alcuni territori i LARP sono vincolati a gruppi di appassionati, che fanno parte di una grande associazione o indipendenti, e organizzano eventi ridotti, anche una volta l'anno.
Ma in altri, gli organizzatori, tra cui anche i master, non si limitano a un evento l'anno. In entrambi i casi il gruppo di appassionati hanno creato una realtà ancorata al territorio e per certi aspetti illuminante.

Direi che nel guadagno, in questi casi, non c'è nulla di strano, anzi... è un aspetto veramente straordinario del modo di *inventare* un lavoro.

Se non si discute il business di fiere come i vari comics o le case di video gioco, non vedo perchè puntualmente, quale che sia il guadagno di esperti di un tipo di gioco, che da sempre e in qualsiasi campo, rende quattrini se ha successo, dovrebbe essere considerato come l'articolo suggerisce.

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quota

08/09/2018 21:36:21 e modificato da ugulufu il 08/09/2018 21:42:31

A me sembra d'esser tornati agli anni '90. Dopotutto i videogiochi sono una cosa a cui i giornalisti piace giocarci su, lol.
Vi ricordate della columbine? Ecco, gli attentatori erano dei nerdacci. Ovviamente di chi sarà stata la colpa? Armi e videogiochi, per loro. Eh, senza considerare che erano stati bullizzati costantemente senza che nessuno intervenisse, avevano cominciato ad ammucchiare armi illegalmente senza che nessuno lo notasse o facesse niente neanche per aiutarli, come sarebbe doveroso, o fermarli. Non voglio neanche dire che sia solo colpa dei professori, dei genitori, che è una cosa un po' troppo simile a quello stupido 13, no, il discorso è molto più grande.

Vi rendete conto, che sin da piccoli non giochiamo che a fare la guerra? Nascondino, acchiappino, e tutto quanto, sono divertimenti innocui ma che ingenuamente ci portano a prepararci fisicamente e anche mentalmente a combattere, un po' come tipo i lupi che imparano a cacciare e a combattere giocando.
Le armi giocattolo hanno subito un gran fascino, in alternativa si usano i bastoni e si simula il gesto. Perché? E' la nostra natura, siamo predatori, abbiamo combattuto sin da quando abbiamo avuto modo di farlo e niente ci farà cambiare questa cosa, perché è insita in noi. Meglio combattere senza far male a nessuno, quindi, no? In modo fittizio.
Però per sta gente non si può fare larp, non si può fare softair che richiama alla guerra, i videogiochi nemmeno che son violenti e cattivi e fanno pazza la gente. I film in compenso vanno bene, anche se esalano la violenza.
Anche chi vive di casa e chiesa può sbroccare prendere un coltello e ammazzare gente, alla fine non è meglio divertirsi? No, questo non lo capiscono; perché se vuoi "sfogarti" dai prova di aver di che sfogare e fai la parte del pazzo.
Insomma, non è Libero, è certa gente santerellina che è il problema.

quota

09/09/2018 09:46:43 e modificato da lom il 09/09/2018 09:47:33

Parlando seriamente, credo che come gdr-online potremmo chiedere visibilità per una replica in quanto principale community di categoria e cogliere l'occasione tanto per insegnare qualcosa alla giornalista (gdr e psicodramma, ruolo sociale e antropologico del giocare, dignità del gdr come metodo di formazione, ecc.), quanto per approfittare per promuovere il play by chat quale forma gratuita di "gioco intelligente" (scrittura, creatività, aggregazione).

Io do la mia disponibilità a Gianluca, non solo come Legacy of Magic, ma anche come referenze personali professionali, tanto care ai quotidiani cartacei.

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quota

09/09/2018 11:44:34

👍 Idem.

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quota

10/09/2018 17:50:48

Casomai qualcuno sia riuscito a tirarci fuori un piccolo business, ne sarei solo contento per lui.
Su questo siamo del tutto d'accordo

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quota

10/09/2018 21:05:03 e modificato da lom il 10/09/2018 21:05:26

Tempus fugit... e più passano i giorni, meno valore ha una replica ufficiale.
Peccato.

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quota

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