L’universo dei giochi di ruolo dal vivo.
Messaggio master: “Superi il fitto degli alberi e ti ritrovi in una radura circondata da alti faggi e illuminata soltato dai raggi della luna, il silenzio che pervade il luogo è sinistro e innaturale. Appena muovi qualche passo quattro creature d’incubo emergono dalla macchia, l’odore fetido delle carni verdi e sudice ed i loro grugniti animaleschi li rivelano per quello che sono, orchi! Ognuno di loro ha in mano una grossa arma arrugginita dall’aspetto rozzo ed i loro occhi malevoli si fissano su di te, dietro la cortina di vapore dei loro pestilenziali fiati… “.
Quante volte, giocando, i nostri personaggi si sono trovati in situazione simile? Per la gran parte di noi la risposta è “innumerevoli”, in infiniti mondi e situazioni dell’immaginario. Ma quale che fosse il personaggio giocato quel giorno, le terre in cui vivesse, e la campagna in cui si stesse cimentando, c’è sempre stato un grande assente in quelle avventure, in quelle battaglie feroci, in quelle serate in locanda, di quei viaggi per boschi incantati. Il giocatore. Abbiamo sempre descritto con quanta grazia il nostro elfo trafiggesse quegli orchi con le sue freccie perfette, con quanta ferocia il nostro barbaro li abbia sventrati a colpi d’ascia, o con quanta arguzia il nostro mago li abbia irretiti con i suoi talenti arcani, ma abbiamo mai visto in faccia quei mostri sanguinari? Abbiamo mai camminato in quella radura, con le dita strette intorno all’elsa della spada, guardinghi e sospettosi di ogni ombra? Abbiamo mai sentito il peso di quell’armatura, che ti blocca le braccia e ti tira a terra, mentre schivi un tembile colpo d’ascia? Io ho avuto il piacere di fare questa esperienza. No, non ho perso il barlume della ragione, ne sono stato trascinato in qualche strana dimensione parallela, ho semplicemente avuto modo di partecipare a manifestazioni di Gioco di Ruolo dal Vivo.
GRV, o LARP, dall’inglese Live Action Role Playing, ovvero giocare dal vivo con azioni reali, ed interpretare fisicamente anziché solo narrativamente, il proprio personaggio. Si tratta un’affascinante alternativa al radunarsi al tavolo, ed al giocare online. Ma com’e’ possibile attuarla? Come prima cosa occorre vestire i panni dell’eroe o del mostro, non solo metaforicamente, ma procurandosi opportuni costumi e armature. E’ poi necessario trovare poi un luogo adatto ad essere lo scenario di epiche gesta, tranquillo e lontano dalla modernità, radunare li qualche decina di giocatori, ed orchestrare lo svolgimento delle avventura. Sia i PG che i PNG, per i profani gli eroi e gli antagonisti, sono interpretati a turno dai giocatori, con tutti i vantaggi e i limiti che questo comporta. Se avete sempre sostenuto che il vosto personaggio fosse in grado di nascondersi dietro gli alberi o camminare in perfetto silenzio sul sottobosco, e il master ha sempre dissentito, questo è il momento di dimostrare chi aveva ragione. Le azioni compiute dal personaggio sono quelle compiute dal giocatore, compresi gli esiti. Un colpo andrà a segno se l’arma, innocuo simulacro in gommapiuma e lattice, toccherà effettivamente l’avversario, un ostacolo sarà superato solo una volta che il giocatore vi si troverà oltre, un mostro verrà avvistato solo quando lo si sarà effettivamente visto. Naturalmente esistono svariati regolamenti per regimentare aspetti del gioco che non possono essere attuati con azioni vere, come lanciare un incantesimo, o decidere dopo quanti colpi un personaggio sia morto. Un evento di gioco attira solitamente qualche decina di giocatori, per questo sono spesso presenti più master, coordinati da chi ha scritto l’avventura che si occupano di istruire sul proprio ruolo e munire di costumi tutti quei giocatori che han scelto di interpretare dei PNG nell’arco della giornata, allestendo gli scenari, gli incontri, ed i momenti salienti in cui si imbatteranno i PG nella loro eroica missione.
L’unicità dell’esperienza del GRV sta nell’opportunità di sperimentare cosa significhi realmente percorrere lunghe salite sotto il sole con l’armatura addosso, conoscere l’autentica foga del combattimento, lo smarrimento di una caccia all’uomo notturna, il concitato nervosismo di un’assedio, l’attesa del nemico, spalla a spalla con i compagni d’armi, e quant’altro il gioco di ruolo tradizionale abbia solo lasciato immaginare, vivendo giornate di autentica immedesimazione in mondi antichi e misteriosi, assaporati come mai era stato possibile prima.