Città basate su D&D - Unirsi invece di competere? postato il 19/02/2007 16:15:45 nel forum giochi
Mi permetto di riprendere il contributo di Kyle [che saluto : ) ] dal topic “Eberron” per esportarne il contenuto in una nuova discussione, a cui credo che molti gestori e giocatori di comunità basate du D&D sarebbero contenti di dare il proprio contributo. [questa è la classica premessa del tipico post con zero risposte, lo so]
Messaggio originale di Kyle Lastquarter
L'unica cosa che perseguito a chiedermi e che mi da tormento è lo spreco di forze e menti che vedo nel continuo nascere di community basate su D&D dalle idee simili (e ambientazioni pure), quando siamo già una cerchia ristretta di persone amanti di tale modo di giocare che dovremmo invece cooperare sostentandoci per emergere nel marasma delle city "normali".
Teoricamente non sarebbe una cattiva idea, per le city che condividono un sistema di gioco, aprire una qualche forma di comunicazione tra le varie Land. La condivisione di esperienze culturali, conoscenze tecniche e utenza porterebbe una sicura crescita per tutte le parti coinvolte, anche quando la decisione non esigesse necessariamente un’autentica fusione in un’unica realtà ad ambientazione condivisa. (Le land ambientate in Forgotten potrebbero teoricamente unirsi, naturalmente, ma credo – appunto perché condividono l’ambientazione - che siano state fondate proprio per mettere in pratica tattiche e scelte gestionali specifiche, tanto differenti tra loro da risolversi naturalmente in una forte incompatibilità.)
Ovviamente ho visitato più o meno fuggevolmente tutte le comunità su D&D presenti nell’elenco a sinistra. Sinceramente, più della metà di esse mi piacciono un sacco (proprio nel senso che potendo ci giocherei). Come Kyle, ho sovente fatto un pensierino su una nebulosa e ampiamente utopica possibilità di comunicazione/interazione fra i diversi mondi. Però non ho mai osato proporlo a nessuno, sfiduciata dalle drastiche differenze di gestione e concezione del gdr on line.
Il problema non sarebbe tanto la creazione di un sistema uniforme di regole e criteri di valutazione: la sola idea di quanto ci sarebbe da lavorare mi atterrisce parecchio, ma non mi pare veramente irrealizzabile. Vedo parecchio più complicato un accordo sulle scelte gestionali, che spesso sono il vero elemento di distinzione tra una realtà di gioco e un’altra. E’ da questo punto di vista che le diverse city hanno meno in comune tra loro.
C’ è chi vive nel dogma dei turni e chi nel culto della scorrevolezza, chi accetta iscrizioni solo su richiesta (la “vostra” SP, Kyle, e recentemente – ma a malincuore :P – la “nostra” Arshmork) e chi le tiene aperte, chi prevede un iter obbligatorio di approvazione di PG e progetto di gioco e chi consente maggior libertà nella stesura del BG e nelle scelte interpretative, chi detta leggi inflessibili sullo stile di gioco e chi lascia scelta ai giocatori, chi vuole ricompensare lo sporco lavoro dei DM e chi no, chi chiude le razze e chi le lascia libere, chi concede archetipi e chi non regala nemmeno un puzzoso anellino magico, chi introduce ranghi intermedi tra master e pg e chi tifa per lo staff ristretto e ‘tirannico’… e non parliamo dei punteggi, della gestione degli oggetti e delle skill, delle classi, del sistema di assegnazione dei punti esperienza e delle previsioni di progressione dei personaggi…
La verità è che io posso preferire alcune di queste scelte, ma
1. Non me la sento di negare tout-court la validità di quelle opposte e quindi non me la sento di “combatterle” caparbiamente, nemmeno per una buona causa : a ben guardare hanno una ragion d’essere ampiamente argomentabile. Pare di no, ma è veramente uno di quei fatti davanti ai quali alzare le mani con un lapidario “de gustibus”. La decisione “giusta” non c’è ed è proprio e solo questione di preferenze.
2. Dopo un sincero esame di coscienza dinnanzi alla domanda : quanto saresti disposta a negoziare? Devo ammettere che risponderei: Sulla gestione poco. Parecchio poco. Quasi per niente. :P
Sinceramente, sarei disposta a veder girare per Arshmork financo l’aborritissimo e giammai troppo vituperato Discepolo del Drago (brrr :P) o gli immondi personaggi epici (beh, no via, forse quelli no, mi sono fatta prendere la mano) ma prima di accettare l’idea di riaprire le iscrizioni senza previa approvazione del BG mi farei spellare, o guarderei tre volte Pretty Woman. Negozierei con piacere il numero di punti caratteristica disponibile alla creazione del PG, le classi di prestigio, perfino il numero medio di PX per giocata ma non vorrei mai mettere in discussione altre e - pur opinabili e sovente opinate – tradizioni: i turni, il diretto e “tirannico” controllo sul BG di ogni persoaggio, la “gratuità” assoluta del ruolo del master. Giusto per fare un po’ di esempi.
Quando penso a tutto questo, non so perché, l’universo composito ma osmotico mi pare un miraggio romantico e evanescente. Bellissimo e utopistico. E trono a smadonnare sul mio solitario pannello admin.
Per concludere: ho l’impressione che, almeno per quanto riguarda le città basate su D&D, spesso la differenza tra una city e un’altra non sia tanto nell’ambientazione (che spesso è proprio la stessa), quanto nelle scelte gestionali dello staff e nello stile di gioco vigente.
I nostri attuali player sono iscritti anche a tutte le “cugine”, si sa. Se stanno da noi e se se ne vanno è - tolta l’ambientazione - per due motivi, entrambi naturale portato delle decisioni gestionali: il livello di gioco e la relazione con lo staff.
Questo, lungi dal metterci in condizioni di ipotizzare una fusione, ci spoglia perfino le une rispetto alle altre del titolo di concorrenti. Concorrenti sono due realtà che offrono lo stesso prodotto… e per come comincio a vederla mano a mano che ci rifletto più a fondo, il principale prodotto che offriamo non è l’ambientazione, ma proprio la gestione e lo stile di gioco conseguente dalla stessa.
Quindi paradossalmente temo che non sia questione di “unirsi invece di competere”. Forse l’unione darebbe molto, ma finirebbe anche per privare i giocatori di qualcosa: un ambiente di gioco che sentono perfetto per loro, costruito su misura attorno ai loro personaggi, fabbricato per accogliere il loro stile e soddisfare le loro aspettative e la loro immaginazione.
Come si fa ad unirsi se non si offre la stessa cosa?
Insomma, non sono assolutamente sicura che non si possa e basta, ma diciamo che l’espressione “fortemente scettica” rappresenta un buon compromesso fra realismo e eufemismo per descrivere la mia posizione in proposito.
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19/02/2007 23:55:00
Favoleggiata in più di un'occasione, non ti ho mai conosciuta mia cara, e continuo sempre di più a pentirmene. (Era una breve captatio benevolentia)
Purtroppo (questa volta è il caso di dirlo) sono di nuovo concorde con quel che scrivi. Il problema non è il prodotto, e le gestioni, pur condividendo forse idee simili sullo stile di gioco sono difficilmente comparabili sulla conduzione e sugli aspetti prettamente amministrativi. Unire due Amministrazioni significa scendere ad un compromesso che spesso abbiamo rifuggito "altrove" (ogni riferimento è puramente voluto), per poter dare vita al nostro "sogno" in qualcosa di completamente nuovo.
E quando hai la tua "creaturina" davanti agli occhi, che è cresciuta, certo con pregi e difetti, ma rimane la tua "figliola", è difficile che tu possa accettare il suo "matrimonio" con il "primo venuto" anche se è un buon partito, "ragazzo" intelligente, lavoratore onesto ecc. ecc. ecc.
Oddio mi sta venendo la sindrome del "genitore".
Ne ho parlato con Kyle a più riprese e l'idea di fondo è pur nobile e rivoluzionaria ma non posso non quotare il tuo scetticismo, e temo anche io che rimarrà una bella quanto utopica idea Platonica sulla "Città Perfetta".
Ups...non mi sono presentato ancora: Luc de Villombre, Amministratore di Silver Phoenix.
22/02/2007 10:35:09
volete fare uno scambio culturale di osservazioni/pareri tecnici e intavolare un po' di brainstorming illegale? Se ne può parlare...
Ecco, non so se farlo qui sarebbe abuso del forum, però non sarebbe male affatto...
Noi abbiamo cercato di adattare, dopo lunghe discussioni, alcune cose del sistema a mio avviso difficilmente compatibili con un gioco basto soprattutto sulla "recitazione", ma io non mi sento pienamente soddisfatta di tutte le soluzioni raggiunte (faccio un esempio 'classico' : la gestione del carisma e di parecchie delle abilità su di esso basate mi fa ancora impazzire).
Cercare insieme rimedi a problemi necessariamente comuni, come il conflitto fra il gioco nella sua versione standard e l'applicazione delle regole in un gdr on line, sarebbe utile a tutti. E magari un buon punto d'inizio per un'unione dietro le quinte delle varie gestioni, che condividerebbero esperienze e forze in un ambito che non minaccia l'identità dei progetti individuali. Sarebbe bellino e meno utopico, no caVo Luc?
22/02/2007 14:50:12
Visto l'aumento esponenziale di comunità, la diminuzione inversamente proporzionale della qualità del gioco e la quantità pressochè invariata di giocatori...
... ritengo che sarebbe una scelta molto azzeccata quella di fondersi e collaborare...
22/02/2007 23:43:42
Sarebbe a dire una specie di G8 delle Comunità Fantasy? :D
Sempre pronto al dialogo Augusta Collega ^^
03/04/2007 14:55:49
Ecco, mica mi ero accorta -.-
Mmm... E' una bella idea sul serio, Black, ma c'è un ma.
Non ho fatto domanda per sperimentare il Beta, ma ho letto tempo fa i documenti di X-World, in uno di quei momenti di scellerato ottimismo in cui mi illudo di avere tempo per cambiare un po' aria "verso il futuro" e girovago di city in city. Ricordo (bene spero ma non sono sicura) un accenno alla morte "misterioso". Pensavi a questo? :)
Il problema però è che in D&D fantasy 'standard', almeno quando ne sussistono le ragionevoli condizioni e se la gestione non ha rivisto questo specifico punto, la morte è reversibile. Non si tratta solo (anche se soprattutto) di 'far tornare a giocare chi ha perso il PG' ma anche di un elemento fortemente caratterizzante per il 'mondo' sul fronte della religione, della spiritualità, in generale della relazione con il divino e delle ipotesi sulla sorte dell'anima una volta che le spoglie mortali sono belle che andate. Eliminare la resurrezione, con tutte le relative ripercussioni sulla percezione dei culti e sulla funzione della classe sacerdotale, significherebbe (in termini grossolani famo-a-capisse) ridiscutere tutto l'impianto religioso-filosofico che sta alla base del mondo di gioco, produrre di fatto una nuova cultura. Senza eliminare la resurrezione, d'altro canto, i due mondi diverrebbero di fatto comunicanti a due sensi, con conseguenze che al momento non riesco a immaginare ma che mi sanno di ingestibile.
Certo che dal futuro al passato farebbe molto 'Armata delle Tenebre'.. Immagino la standing ovation di un gruppetto di superfan del suddetto cult di mia conoscenza... Potrebbe essere un'esperienza interessante per una quest "di mezzanotte" sperimentale e supercitazionista però...
Edit: L'ambito neutrale e 'controllato' della quest crossover (non necessariamente di mezzanotte) potrebbe essere comunque divertente come campo di sperimentazione.
Con Luc pensavamo molto tempo fa un'avventura crossover che trasportasse personaggi appartenenti ad un mondo in un altro per un breve periodo di tempo (non abbastanza, in sostanza, da ripercuotersi sull'ambientazione). Poi cialtroni come siamo non s'è più approfondita la faccenda. Sarebbe cosa carina, ma è chiaro che si tratta di un episodio... Nulla che abbia a che fare col Multiverso o che stabilisca un flusso permanente di gioco tra i due ambienti.
PS: msn è uno strumento del demonio.
10/04/2008 20:05:15
11/04/2008 10:55:26
Indubbiamente sarebbe un passo in avanti nel panorama ludico dei Pbc. Molti giocatori, me compreso, amano più ambientazioni, ma come ben sappiamo un gioco di ruolo di questa tipologia richiede una certa costanza e presenza, escludendo la possibilità di giocare in due land contemporaneamente (a meno che uno non abbia davvero molto tempo libero da dedicarci =P).
Quoto pure la proposta di Aceboy di standardizzare il sistema di gioco, così da amalgamare sotto questo profilo i progetti più diversi, ed agevolare eventuali giocate cross-over. Sarebbe davvero molto stimolante creare una cordata di gestori, e dei loro progetti chiaramente, in cui ci sia come primo obiettivo quello di livellare il sistema al d20, come ha optato black con ottimi risultati. Un primo problema, arginabile, è il fattore programmazione: non tutti magari dispongono di ampie consocenze nel campo, e riprodurre un sistema come quello di black non è da tutti; ma se i progetti sono seri e c'è davvero voglia di creare qualcosa di nuovo, penso che con un pò di collaborazione si possa appunto passare oltre questo ostacolo all'apparenza ostico.
Un secondo problema risiede nel fatto che i puristi del gioco, quelli che odiano i dadi per intendersi, non cambieranno mai la loro opinione; ma questo francamente non dovrebbe essere considerato un problema, in quanto si può sempre lasciare il libero arbitrio di gestirsi autonomamente, a loro rischio e pericolo.
Ribadisco: un progetto così non è utopico, ma richiede davvero molta serietà e delle basi solide. A me alletterebbe alquanto, e penso pure a molti altri.
11/04/2008 12:41:30 e modificato da moreau il 11/04/2008 12:42:45
11/04/2008 13:26:32
Tengo a precisare che la standardizzazione mia era intesa meramente sotto il profilo di gestire il gioco attraverso l'utilizzo del sistema d20 e comunque derivati; è chiaro che poi in base all'ambientazione, ma soprattutto alle competenze in campo informatico, ognuno sceglierà la tecnologia e la strategia di gestione più consona, senza imporre niente agli altri.
Certo è che se si facesse questa cordata di gestori, e me lo auguro con tutto il cuore e sono pronto ad appoggiarla, è salutare che ci si aiuti in ogni ambito per presentare dei progetti validi, non necessariamente stereotipati. Faccio un esempio banale: moreau è un genio della grafica, black in programmazione, ma gestiscono due giochi differenti. Si decide di avviare questo progetto e collaborare; ecco che black potrebbe aiutare moreau nelle modifiche del codice, e moreau di rimando aggiustare la grafica del gioco di black con qualcosa di più accattivante.
Spero sia più chiaro ora il pensiero. =P
11/04/2008 18:08:09
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