Essere davvero tutti alla pari postato il 17/01/2013 11:39:06 nel forum giochi online
Ho giocato a diversi giochi di ruolo nel corso del tempo, anche se attualmente non gioco su nessuna land perchè non ne trovo una che abbia tutto ciò che mi piaccia. Forse sarò esigente, ma non mi piacciono certi ambienti. Ne ho provate di diversi generi, ma alla fine tutte quante le land si dividono in 2 categorie per quanto riguarda le regole dei masters:
1) land dove non contano le statistiche ma si guarda alla consistenza dell'azione. Ho iniziato a giocare su una land come questa e pensavo fosse il modo corretto di masterare, fino a quando non ho iniziato a giocare contro i pg dei gestori e ho capito che è il metodo perfetto per fare preferenze e favoritismi senza poi dover dare troppe spiegazioni. Si può dire ciò che si vuole ma se anche iniziassero a giocare la Rowling, Martin o Dante Alighieri, nessuno di loro riuscirebbe mai ad averla vinta contro un capocorporazione o un gestore.
2) la land dove contano le statistiche e i tiri di dado, stile D&D. Tutto dipende dal caso e dalle statistiche, dunque i favoritismi dovrebbero essere impossibili. Si, peccato che le statistiche crescano in base all'esperienza e quindi un nuovo arrivato sarà sempre un sacco da boxe a uso e consumo dei cosiddetti "veterani" della land. Inoltre basta aggiungere oggetti come spade magiche con poteri sovrumani facendo attenzione a darle solo alle persone giuste, così i pg che contano sono sicuri di essere intoccabili.
Il mio pensiero è che il cosidetto buon giocatore non deve essere un gradino sopra agli altri, ma esattamente uguale. Niente cariche speciali, niente armi magiche, niente favoritismi. Se sei bravo lo sei per le tue giocate e per come interpreti il tuo personaggio, non perchè vinci i combattimenti e le quest. In ragione di questo mi chiedevo se esiste una land così come la immagino io, dove tutti sono perfettamente alla pari, gli esiti sono stabiliti dai dadi ma non ci sono pg che fanno i power players con statistiche e armi pompate avendo il culo parato dal regolamento che consente ciò. E se non esiste, perchè non iniziare a usarlo, o meglio cambiare le land esistenti a questo modo?
Era un pò che volevo fare questa domanda, anche perchè su questo sito ci sono molte persone che si ritengono grandi giocatori di ruolo. Con questo tipo di regole si metterebbe una netta distinzione tra quelli che giocano per il gusto di farlo e gli sfigati repressi che si creano un mondo virtuale a loro immagine e somiglianza dove possono fare quello che gli pare.
17/01/2013 11:56:09
Premetto che sono dell'idea che se una persona è attiva nella land e che quindi gioca, interagisce con gli altri giocatori e dà una mano come può (facendo proposte interessanti, etc) è GIUSTO che abbia un qualcosa in più rispetto gli altri che magari sono incostanti, sbucano fuori solo quando c'è qualche masterato libero e tanto altro ancora.
Non si tratta di favoritismi, ma di premiare coloro che dimostrano quotidianamente di tenere al gioco.
A tutto però c'è un limite, una barriera che se oltrepassata ti fa dire "fermati, stoppati" ed è quello del:
"DIVERTITI ma lascia anche agli altri DIVERTIRSI".
Se un Personaggio è appena iscritto e gioca con un veterano, sta a quest'ultimo capire che non deve andarci pesante con il neo-iscritto facendolo sentire una nullità o feccia, ma bensì deve agevolarlo nella crescita e nell'esperienza dentro il gioco spiegandogli i meccanismi.
Se il veterano esagera e spezza l'equilibrio del "DIVERTITI ma lascia anche agli altri DIVERTIRSI", sta allo staff od alla gestione stessa intervenire.
Quindi: vanno bene i dadi, le caratteristiche, i punti esperienza, le spade laser, e chi più ne ha, più ne metta...purchè ci sia uno staff che sappia mettere delle regole sensate e che soprattutto le sappia applicare.
Se così accade, non c'è nemmeno bisogno di un gioco completamente sterile, lasciato al SOLO lato interpretativo, composto da una chat ed un nome.
17/01/2013 12:15:14
La land come la interpreti tu esiste e come.
Si chiama Pangea di Len.
Abbiamo una ambientazione fantasy storica che permette di avere con gioco coerente tutti gli spunti che si vogliono e possono immaginare ed avere.
Il nostro sistema fa si che il lancio di dado interagisca con l'abilità del giocatore e che le caratteristiche contino solo di base e che se un pg con caratteristica altissima scrive corbellerie il Master abbia tranquillamente il potere di ribaltare la situazione coerentemente.
Da noi non conta solamente la fortuna, la caratteristica ma anche l'azione.
Infatti come da regolamento nel nostro pannello di utilizzo abilità si prendono in considerazione questi parametri:
Caratteristica + lancio dado = per role libere, dove naturalmente la caratteristica conta ma il dado riporta una equità come nella vita reale. Perchè infatti la fortuna/sfortuna nelle nostre azioni purtroppo e per fortuna apportano un apporto pesante e presente.
Caratteristica + lancio dado + Qualità invio= per quest o duelli, questo perchè come è giustop che sia il gioco deve essere valutato in modo ecquo e coerente. Non è detto che un capocorporazione sia imbattibile, se chiunque aiutato dalla sua preparazione e dalla sua bravura nel ruolare, dalla fortuna (per i motivi spiegati sopra) e magari solo svantaggiato dalle caratteristiche per la differenza di tempo di iscrizione da noi non viene svantaggiato ma giustamente viene valutato con oggettività e criteri On-game adeguati!^^
Da noi i master non sono coloro che fanno solamente somme, ma sono persone prima di tutto che hanno una morale e che vogliono un gioco onesto, fluido e divertente.
Io gestore mi sono prefissato questo compito e questo obbiettivo ed anche se siamo aperti da poco e l'utenza non ha crandi numeri, (che sono in aumento) ti assicuro che questo sarà il nostro modo operandi per sempre!^^
17/01/2013 12:19:57
Secondo me esiste una via di mezzo, ossia la possibilità di crescere di skill e di acquistare armi magiche, mantenendo comunque un "limite" che fa sì che la superiorità ci sia, ma che non si crei troppo divario fra il nuovo iscritto e il pg che sta lì dall'apertura.
Un minimo di progresso deve starci, spinge i giocatori a partecipare attivamente e a migliorarsi.
17/01/2013 13:10:22 e modificato da dany il 17/01/2013 13:28:49
Entrambi i metodi che hai elencato sono soggetti ai pro e contro. Dove contano esclusivamente o comunque in forma maggiore le descrizioni sulle statistiche si è soggetti all'opinione di chi legge e che può apprezzare di più un'azione scritta in un modo piuttosto che in un altro. Tralasciando favoritismi, amicizie o altro, è comunque sintomatico che ad un lettore un certo stile, un certo modo di scrivere può piacere di più o di meno, esattamente come a te piace leggere un certo autore piuttosto che un altro.
Viceversa dove è preponderante il tiro dei dadi e le statistiche diventa quasi inutile scrivere azioni belle o diventa frustrante per chi scrive azioni belle trovarsi poi un valore negativo.
Probabilmente il giusto compromesso sta nel mezzo, ossia trovare una formula che consenta ai giocatori con l'aumento di punteggi di mitigare l'effetto assolutamente casuale del tiro di dadi (ad esempio dare come risultato dell'azione un valore che è la somma di punti specifici messi dal giocatore nella caratteristiche e tiro di dado casuale) e, magari consentire ai master di dare dei bonus/malus al tiro sulla base dell'azione descritta (che so +/- 2 punti).
In questa maniera (posto che un master sia onesto) non potrà influenzare più di tanto il tiro del giocatore che, a sua volta, non sarà totalmente influenzato dal caso.
17/01/2013 13:17:31
Un Pg deve avere una propria evoluzione, e, questa evoluzione la si guadagna con la presenza e con la costanza di gioco.
Premi, bonus e quant'altro non possono essere concessi d'ufficio, sono conseguenza di quanto sopra.
Allo stesso tempo, i PG più esperti e decorati, devono comunque garantire la possibilità di inserimento e gioco a chi è arrivato dopo, e i master devono controllare che ciò avvenga correttamente. Un percorso di crescita può essere studiato, deve essere presente nella struttura dell'ambientazione e del regolamento, ma all'inizio, anche per valutare la potenziale permanenza in gioco di un player e del proprio burattino, è mio parere che si arrivi in land con l'allestimento base e che il nuovo iscritto dimostri di volersi mettere in gioco, anche prendendole dai più grandicelli (con la giusta moderazione ovvio, il sacco da boxe no).
17/01/2013 13:26:30 e modificato da starbuck il 17/01/2013 13:27:33
17/01/2013 13:28:55
Il buon giocatore è un gradino sopra agli altri, e lo sa benissimo.
L'idea di eccellenza è sempre soggettiva. L'idea di buon gioco no.
Giocatore, non pg.
Poi...
Quando mi iscrivo da qualche parte se il pg fa errori (si parla di giocate eh) le conseguenze devono essere on e il mio pg può non essere considerato onesto/bravo/buono per errori commessi.
Ma se giochi bene anche il fallimento del pg invece che le solite stupidate gloriose (siamo un attimo capaci tutti) ti dimostri un giocatore a tutto tondo, onesto, coerente che è nettamente superiore a quelli che ci sono fino a che il loro personaggio prospera.
Oltretutto al di la dei divismi giocare gli alti e bassi, o le difficoltà è divertentissimo.
In sostanza?
Se un player gioca male quando io so di giocare invece bene, non trovo giusto che i pg o i player vengano considerati alla pari.
E al di la di ogni buonismo non è così, perchè ognuno in una land ha i suoi preferiti ANCHE SE com'è giusto, corretto, e doveroso che sia alla fine è sempre meglio giocare con tutti, anche perchè ci si annoia.
Perchè dovrei essere considerato alla stregua di gente che fa meta, pp, giocatori mediocri?
Spero che esista la meritocrazia.
Per la quale un personaggio scaltro se si muove bene guadagna vantaggi e oggetti senza necessariamente essere un collector o uno sbragone.
Molto fa il master, che deve davvero essere imparziale e anche duro se serve. Non idiota. I Master vanno messi in discussione. Le land in cui da regolamento non è concesso sindacare il lavoro del master PER ME sono land in cui mettono le mani avanti a torto.
Quando io faccio da master, a domanda rispondo, e spiego punto per punto. Mai avuto lamentele perchè anche quando una cosa li per li per me è chiara, se non è chiara al giocatore (dinamica/meccanismi/ecc) è mio dovere spiegare. Ed è anche un piacere, per far capire che non butto su cose tanto per fare.
Quelli che dicono "E' così e basta" non sono master, sono frustrati.
E ce ne sono eh.
Non esiste un posto in cui tutti sono allo stesso livello e se c'è non ci metto piede.
Non esiste un posto in cui i player non abbiano un master preferito perchè più corretto, fantasioso o equilibrato di altri.
17/01/2013 13:36:25 e modificato da akajia_cain il 17/01/2013 13:43:58
Un sistema dove si è tutti alla pari, senza nessuno sviluppo, sarebbe contro natura: tutti puntiamo a qualcosa di più, ad ottenere il "premio". Se togli questo stimolo il gioco si svuota.
Un sistema unicamente "social" lo puoi trovare, in parte, in The Sims o in FarmVille, dove il "premio quest" è ininfluente nel rapporto tra giocatori, ma comunque porta ad una crescita di livello (che poi è inutile).
Come hanno detto altri, prima di me, serve un sistema meritocratico che permetta di riconoscere chi è più "bravo" perché diventi esempio per chi è appena arrivato.
Ti posso dare ragione sul fatto che spesso il sistema non funzioni perché ci sono amicizie e favoritismi che lo rendono fallace, ma non è l'eliminazione del livello o dell'oggetto la soluzione.
17/01/2013 13:37:56
17/01/2013 13:53:42
L'evoluzione di un personaggio deve essere interiore. Un aumento della sua conoscenza, delle esperienze ecc... non deve essere una roba alla videogioco o alla dragonball, dove aumenti di livello e spari le onde energetiche tamarre sempre più grosse. Il gioco dovrebbe essere di per sè una soddisfazione, e chi ha bisogno del premiuccio nella scheda per sentirsi soddisfatto non è un buon giocatore.
Secondo il ragionamento del premio io sono un ottimo giocatore di scacchi che si impegna e gioca costantemente, quindi in ogni partira ho diritto a giocare con 20 pezzi anzinchè 16 come i principianti.
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