Profilo di sir reginald

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AngelDust Academy

24/09/2011 - "Non è il Regno del Fai come ti pare.
Non è un lager.
Non è un play by forum.
Non è un play by chat.
Non è fantasy.
Non è sci-fi.
Sa soltanto quel che non è."

E volete sapere cos'è invece questo GdR, dopo questo rimaneggiamento d'una più o meno nota citazione?
È il campetto dove vai a giocare a calcio con gli amici.
La sala giochi dove vai a scialacquare tonnellate di monetine.
Il cinema dove mandano quel vecchio film che ti piaceva tanto da bambino.
Il circolo dove giochi a boccette con i vecchietti farfuglianti.
... Va bene, no. Ma mentirei, se dicessi che non ho provato sensazioni migliori su Angeldust di quelle che mi darebbero le attività di cui sopra.

Forse fa un po' fatica a raggiungere la grinta delle boccette; tant'è, sarò vecchio dentro.
Una delle caratteristiche più peculiari di Angeldust, la cui prerogativa - l'incontro tra persone e luoghi appartenenti a diverse dimensioni - non è affatto nuova, è che questa pare attecchire persino sulla realtà. Così come l'accademia che fa da sfondo al gioco è un rifugio per i naufraghi dello spazio-tempo, il gioco in sé, inteso come chi lo gestisce e chi vi partecipa, è capacissimo d'accogliere e soddisfare una vasta pressoché infinita di gusti, passioni, stili di gioco.
Il sistema di sviluppo del personaggio, ad esempio. Non conta le pagine d'un manuale di GURPS, né si riduce ad un vago accenno di chiacchiere che si riassumerebbero in "Fai un po' quel che t'aggrada, basta che non sgravi": è semplice, diretto, si presenta in veste ordinata e con cortesia esplica se stesso. Se dovessi paragonare le categorie di sistemi che ho elencato sopra a dei tipi umani, direi che in ordine di menzione apparirebbero come un burbero anziano rimasto attaccato a tradizioni ormai obsolete ed ingobbito dalla cotta di maglia ormai rugginosa, un bimbo armato di fumetti e videocassette iper-consumate dei cartoni con i doppiatori che riescono ad urlare di più, ed un simpatico impiegato, vestito in maniera sobria, sorridente e che ti tratta come un amico di vecchia data.
Ed è lo stesso paragone fattibile per quel che riguarda l'utenza, staff compreso. Avendo avuto a che fare con entrambi in maniera più che estesa, ho potuto constatare come riescano a far capire, ai poveri nuovi utenti spaesati, che stanno avendo a che fare con esseri umani come loro, dotati di pregi e difetti, e dai quali è possibile imparare, insegnando loro allo stesso tempo qualcosa in più grazie al proprio contributo, semplicemente essendoci.
A rileggere ora temo d'esser stato troppo passionale, men che meno professionale, eppure è proprio questo quel che intendevo, poche righe fa: Angeldust non è un dopolavoro, un dovere a cui ci sottoponiamo per stracciare i nostri nervi alla ricerca d'una perfezione della scrittura o di fuggire dalla realtà raffigurandoci in personaggi da noi inventati.
Angeldust è un gioco, ed un gioco esiste per divertirsi in compagnia, senza costrizioni, senza assurde ossessioni e tirannismi. E questo, quanto se non più dell'ambientazione che lascia adito a chissà quanti possibili attori su questo splendido palco immaginario, è quel che gli fa meritare senz'ombra di dubbio un Voto Dannatamente Positivo.
Ossequi da un umile gentilcriceto.

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