Deep Rising

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Viviamo in un mondo in cui le tenebre ci accerchiano in una stretta sempre più spasmodica. Siamo antiche entità cadute in disgrazia, consumate, una sorta di angeli caduti nel fango, anime grandi ridotti a misere, insignificanti, marionette, imprigionate per ragioni oscure, da esseri altrettanto ancestrali, aberrazioni, abomini generati dal supremo Azathoth, il dio cieco che gorgoglia e bestemmia al centro dell'Universo, artefice dell'esistenza dello stesso, potente quanto ormai distrutto nella mente incosciente. I nostri carcerieri sono privi di pietà e terribilmente perseveranti. Si sforzano di tenerci imprigionati in questo mondo ed in uno stato di incoscienza, parimenti al Creatore; la loro corruzione l'influenza, penetra in ogni aspetto della nostra esistenza terrena. Hanno un controllo quasi totale sopra i nostri migliori politici, leader religiosi, funzionari delle forze dell'ordine, celebrità di Internet e industrie dei media. Il loro unico obiettivo è tenerci distratti, passivi, quindi non ci svegliamo mai dalla nostra trance e non vediamo il mondo com'è veramente.
Un tempo remoto, essi ci hanno irretiti e costretti alla sottomissione. Hanno forgiato una pesante prigione di carne, sangue e dolore con cui legarci, poi ci hanno incatenato ed hanno spento il nostro fuoco divino, riducendolo ad un tizzone morente. Da allora esistiamo completamente in questo mondo corrotto e molti tra noi se ne nutrono ormai avidamente, ammalandosi sempre più, rendendosi perversi, vita dopo vita, in un'inconsapevole eternità. Il "libero arbitrio"? Una misera, folle, illusione, probabilmente. I nostri carcerieri, di cui per lo più ignoriamo l'esistenza, detengono posizioni di potere in tutte le nostre società, mantenendo noi occupati in infiniti conflitti, impegni impossibili e desideri doloranti.
L'Illusione sembrava impenetrabile, ma poi, inaspettatamente, il sofisticato congegno che ci teneva in catena ha iniziato a creparsi. La luce divina ha cominciato a sgorgare a sprazzi da alcuni di noi, ampliando un minimo la nostra percezione della realtà. E così abbiamo iniziato a saggiare l'abominevole orrore che si celava dietro la finzione. Ora che i confini dell'Illusione sono indeboliti e cominciamo ad affacciarci oltre di essi, volenti o nolenti, rischiamo di contro disagio e disturbi mentali. Solo pochi di noi, in realtà. Molti ancora tengono chiusi gli occhi alla verità, creando nuove distrazioni da custodire, nutriti dalla propria avidità e vanità. I nostri carcerieri lottano per tenere le nostre mani legate, oscurando le nostre percezioni, sussurrando nuove bugie e temendo sempre che ci svegliamo.
Sono tante le entità aliene ad agire di nascosto; tra tutte Cthulhu: essere semi-divino di proporzioni e forza prodigiose, sacerdote dei Grandi Antichi. Egli è rinchiuso in un'enigmatica città occultata da acque oceaniche, R'lyeh, immerso in un sonno simile alla morte, in attesa della congiunzione astrale che provocherà il suo risveglio, l'ascesa e la riconquista del mondo. È scritto nel Necronomicon che Nyarlathotep permetterà a Nyogtha di ripulire la Terra in attesa del ritorno dei Grandi Antichi, l'ascesa di R'lyeh. E quel giorno è prossimo ormai. Il Caos inghiottirà tutti e tutto?

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