Salve Capitano! :-) Grazie per averci concesso questa intervista che verterà principalmente sul mondo di Star Trek
Salve, grazie a voi e a tutto lo staff di GDR Online per avermi dato l'opportunità di parlare del magnifico universo trekkiano, la mia più grande passione.
Star Trek è da decenni sulla cresta dell'onda... come mai questo successo planetario?
Iniziamo con una domandona... i motivi per cui Star Trek vive da ormai quarant'anni sono innumerevoli; la concezione del futuro come "probabile evoluzione" della tecnologia e della società umana, senza attingere troppo dal fantascientifico vero e proprio, ha giocato un ruolo fondamentale nell'affermazione di Star Trek. Altri fattori, a mio parere, influiscono sul carattere sempreverde del fenomeno: dall'idea dell' esplorazione ai rapporti con razze nuove, dal fascino che suscitano i vascelli stellari all'ammirevole cura degli aspetti tecnici della serie, e potrei continuare per molto... Quello che però reputo estremamente particolare ed interessante in Star Trek è la questione del tempo: come viene affrontata e la rilevanza che ha nelle varie serie televisive che portano questo nome. Nel vedere lo svolgersi degli eventi che si dipanano nel corso di due secoli e mezzo, si ha l'impressione che la tecnologia, le relazioni con le altre razze e gli equilibri che caratterizzano l'universo trekkiano del tardo XXIV secolo siano stati costruiti grazie a quello che è successo nelle cinque serie televisive. Evento dopo evento, ogni equipaggio ha lasciato qualcosa dietro di se.
Il messaggio politico e la questione razziale in Star trek sono fortemente sentiti... può essere anche questa la chiave di successo di questo stupendo show?
Senza ombra dii dubbio... la profondità del messaggio politico e della questione razziale contenuta in Star Trek è parte di quella concezione del futuro di cui ho parlato poco fa. Agli occhi dell’uomo contemporaneo, vedere non solo la Terra unita nella pace ma anche diverse razze aliene associate assieme alla razza umana in un’unica grande potenza politica, quale la Federazione Unita dei Pianeti, può sembrare una fanciullesca utopia. Ma, per quanto utopica, è un’idea in cui vale la pena credere e riporre le speranze per un futuro migliore. Inoltre, il valore della tolleranza ha un’importanza vitale nel pensiero del creatore di Star Trek, Gene Roddenberry, e l’attualità di tale valore è lampante; ad oggi, il rispetto per chi ha una cultura diversa dalla propria viene a mancare nel mondo della letteratura e, purtroppo, nella politica internazionale.
Star Trek Serie Originale, The next Generation, Deep Space Nine, Voyager, Enterprise... quale è la tua serie preferita e perchè?
Un Trekker che si rispetti ama incondizionatamente Star Trek in ogni sua incarnazione, ma questo non vuol dire che non ci possa essere una preferenza spiccata verso una serie in particolare. La mia preferita è quella che mi ha avvicinato all’universo trekkiano... Ricordo ancora quella notte di qualche anno fa in cui vidi per la prima volta una nave stellare solcare lo spazio: era la Voyager. Rimasi affascinato dal contesto generale, dalla tecnologia di quella nave, dai personaggi, dalle razze... fu un colpo di fulmine che mi legò indissolubilmente a Star Trek e scatenò in me l’interesse per le altre serie. Allora sapevo pochissimo di Star Trek, ossia ciò che oggi è, sfortunatamente e ingiustamente, di dominio pubblico: “la serie televisiva degli anni 60 con l’alieno con le orecchie a punta”. Non ero a conoscenza delle meraviglie successive e quindi delle tre serie televisive ambientate 80 anni dopo il leggendario capitano Kirk. Guardai sia Deep Space Nine, la seconda serie in ordine di mia preferenza, che The Next Generation, la capostipite di questo nuovo corso. La Serie Originale non sono mai riuscito a vederla completamente… probabilmente a causa dell’eccessivo divario tecnico e scenico tra la tv degli anni 60 e quella di oggi, ma sono rimasto molto entusiasta dopo aver visto i primi sei film di Star Trek, quelli con l’equipaggio della serie originale, per capirci. Sono quindi un fan giovane, innamorato di Voyager e del suo equipaggio, affascinato dal primo capitano donna mai visto, Kathryn Janeway.
La Paramount ha annunciato la fine della 5° seria chiamata "Enterprise" (attualmente in onda su La7) alla fine della quarta stagione. Che ne pensa di questa decisione? E' l'inizio della fine per Star Trek?
E' senz'altro l'inizio di una pausa di riflessione che gli autori di Star Trek devono necessariamente prendere. Sempre a mio modesto parere, Enterprise non è uno show catastrofico come è stato dipinto da molte persone, ma certamente non regge il paragone con le serie che, prima di lei, hanno alimentato l’universo trekkiano. L’errore più grande degli autori è stato il voler snaturare Star Trek contaminandolo con elementi propri dei telefilm di questi anni (vedi ricorrenti apparizioni in biancheria intima, love stories…) senza contare altri due elementi che hanno contribuito allo scarso successo dello show: l’ambientazione e l’aspetto tecnico. Per quanto riguarda la prima, l’aver voluto mettere in atto un prequel alle avventure della serie classica ha suscitato non poca delusione tra chi si aspettava un dopo Voyager o tra chi invece puntava su una via di mezzo, come una serie con protagonista l’equipaggio della USS Excelsior, vascello che trova la sua collocazione temporale in quello spazio mai oggetto di show televisivo, tra il 2300 ed il 2364. All’ambientazione è legato inequivocabilmente l’aspetto tecnico… A prima vista, enterprise spesso sembra addirittura più moderna di Voyager o Deep Space Nine, e, purtroppo, gli autori hanno fallito l’ardua impresa di rendere l’idea di una tecnologia più rudimentale di quella citata e vista negli altri show, essendo Enterprise un prequel. Detto ciò, non credo affatto che Star Trek sia morto o finito. Lo show televisivo subirà una battuta di arresto a cui seguirà, spero, una lunga riflessione da parte dei vertici Paramount e degli autori (tra cui si prospetta un cambio di persona). Anche se per dieci anni non ci fossero serie televisive o film, Star Trek continuerebbe a vivere in tutta l’opera sino ad ora realizzata e non parlo solo di televisione: libri, giochi da tavolo, giochi di ruolo, associazioni e via dicendo. Star Trek vive e continuerà a vivere nei sogni di milioni di appassionati.
Nonostante lo Star Trek Italian Club (STIC) sia una delle più grandi associazioni di appassionati in Italia nel nostro bel paese le serie televisive di ST vengono mandate in onda ad orari assurdi (non considerando "l'esperimento" fatto da La7)... insomma... secondo lei perchè Star Trek viene ignorato dalle nostre emittenti televisive?
Non vorrei scadere in un’invettiva verso l’attuale palinsesto delle 6 principali reti televisive italiane… ma non posso esimermi dal condannare il basso livello di ciò che ci viene proposto dalla televisione su scala nazionale… Soap opera nostrane e straniere, film strappalacrime, reality show sino alla nausea, programmi pomeridiani di approfondimento giornalistico fasulli… questa è la tv di giorno… e di notte? Repliche a più non posso di fiction straviste o di programmi già propinati agli italiani durante il giorno. Almeno, tre o quattro anni fa, la notte si aveva l’onore di poter registrare le puntate di Voyager o The Next Generation… Ora sono venute meno anche quelle, sostituite da film trash o rubriche notturne assurde. Perché star Trek viene ignorato? Perché ormai la qualità in televisione è un optional, ai vertici aziendali non interessa trasmettere un programma di fantascienza quando hanno per le mani una fiction sui calciatori; l’importante è fare audience, riempire la testa della gente di frottole e non farla pensare. Star Trek invita alla riflessione, trasporta problemi attuali nel futuro e li affronta coraggiosamente, ma non è questo che si vuole faccia lo spettatore; la concezione di pubblico televisivo odierna consiste in una marmaglia che fissa lo schermo ammirando l’attore o l’attrice (o sedicente tale) più bello/a … che poi non ci sia alcun messaggio profondo dietro tutto questo… beh non importa a quasi nessuno.
Star Trek Genesis, da lei gestito, è il gdr-online di ambientazione Star Trek più frequentato in italia... un punto di riferimento per gli amanti del genere. Che ne pensa di questa cosa? Ci vuole anticipare qualche novità?
Devo confessarvi che Star Trek Genesis, agli inizi, non ambiva a tale primato; ma ora si trova veramente ad essere un punto di riferimento.. senza che abbia mai avuto la pretesa di esserlo. Sin dal primo giorno i giocatori sono saliti a bordo in gran numero… forse l’idea di una nave che viaggiasse in lungo ed in largo, la simpatia e la disponibilità dello staff hanno contribuito alla crescita del sito, nonostante la nascita di Genesis sia stata accompagnata da molte maldicenze, come accade sempre quando qualcosa di nuovo ha le potenzialità per raggiungere risultati invidiabili. Di queste potenzialità, sinceramente, me ne accorgo solo ora dopo dieci mesi di attiva gestione della community; quindi, con l’esperienza di un “capitano navigato”, sono anche in grado di fissare nella giocabilità, livello tecnico e livello di gdr i punti cardine di questo successo. Genesis è cambiata molto dal giugno dell’anno scorso, non solo tecnicamente, con l’implementazione di features davvero interessanti, ma anche sul lato del ruolismo vero e proprio; negli ultimi mesi si è puntato molto sulla capacità di interpretazione e sulla volontà di proporre ai nuovi giocatori una city ben diversa da un semplice sito per appassionati. Coniugare la voglia di divertirsi e la capacità di ruolare nell’universo trekkiano non è stata un’impresa facile, ma ne stiamo raccogliendo ora i frutti, grazie sia a giocatori di ruolo molto esperti (che hanno scelto Genesis tra tante realtà non solo sci-fi) ma anche a fan che hanno inteso l’essenza del gioco di ruolo e quello che comporta farne parte. In parole povere, siamo sempre in prima linea perché il gioco sia fluido, in continua evoluzione, corretto e, ruolisticamente parlando, bello da vedere. Per quanto riguarda le novità… chi gioca a Genesis ormai non le conta più. Prima una nuova nave, poi una base ed infine una serie di miglioramenti ed implementazioni che hanno fatto venire la bava alla bocca ai players; non da ultima la creazione di un universo persistente con pianeti giocabili permanenti… Un mio viziaccio è quello di non rispettare ricorrenze ed avvenimenti particolari (l’ultima modifica all’interfaccia è stata pubblicata pochi giorni fa) ma sicuramente per l’anniversario di Genesis, a giugno, verrà lanciata quella che io chiamo “Expansion Pack”; riguarda essenzialmente una sostanziale modifica della struttura di accesso al gioco, struttura che verrà ampliata così da consentire a tutti i giocatori non ferrati in materia di avvicinarsi con facilità al cuore pulsante del gdr, le navi e le basi. Sarà una notevole implementazione che completerà definitivamente la già ottima struttura di Genesis, avvicinando ulteriormente il tutto a quanto visto nelle serie televisive.
Grazie Mille per l'intervista e..... Pace e Lunga Vita!
Non ho mai capito perché in italiano il saluto “Live Long and Prosper” venga tradotto con “Pace e Lunga Vita”.. io preferisco “Lunga Vita e Prosperità”!
Grazie a voi e a GDR Online per il tempo dedicatomi!