Ciao Andrea, Ciao Enrico e grazie per aver accettato il nostro invito per questa intervista! Iniziamo subito...
Extremelot ha da poco festeggiato i 10 anni di vita. Un tempo lunghissimo per un sito web. Vi va di raccontarci come è nato questo gdr?
ENRICO (Erik) ed ANDREA (Petrus): Nella sintesi, forti di una esperienza decennale maturata nel campo delle riviste elettroniche con la pubblicazione di “SBDI Multimedia Magazine”, ci venne chiesto di realizzare per TIN la rivista di videogiochi on-line eXtreme. Da essa nacque la comunità dedicata al gioco di ruolo dove alla sera, un centinaio di giocatori si incontravano sperimentando questa nuova forma di comunicazione ed intrattenimento.
Extremelot è sicuramente il gdr più frequentato l'Italia ma anche il più odiato. Come vi spiegate questa cosa?
ANDREA (Petrus): A dire il vero non ritengo che sia il gdr più odiato, ma forse quello di cui si parla di più sia nel bene che nel male. Con un alto numero di giocatori cresce in modo esponenziale anche inevitabilmente il numero di scontenti e quindi è quasi impossibile riuscire ad accontentare tutti. Il gioco inoltre è estremamente ampio e complesso ed è facile che chi entra e resta per poco tempo frequenti luoghi (come la taverna) che sono abbastanza caotici e dove il GDR è molto penalizzato, ma del resto è lo scotto che si paga nell’avere un alto numero di giocatori molti dei quali sono nuovi entrati e devono ancora imparare.
ENRICO (Erik): La notorietà e direttamente proporzionale alla generazione dei commenti e, per esperienza, lo sforzo di scrivere si fa generalmente più per una lamentela che per una lode. E’ tuttavia un patrimonio che fornisce utili indicazioni inerenti le esigenze dei nostri utenti. Quello che a me risulta chiarissimo è la differenza tra le aspettative e quanto invece eXtremelot vuole essere.
La critica che viene più spesso mossa nei confronti di extremelot è la carenza di gioco. Ascoltate queste critiche o le rimandate al mittente?
ANDREA (Petrus): noi per principio ascoltiamo tutte le critiche e rispondiamo, magari in ritardo, ma a tutti coloro che ci scrivono. Ritengo che la carenza di gioco ci fosse e tangibile dopo quello che fu definito in modo un po’ esagerato “l’esodo”, ma oggi di gioco ce n’è molto e anche in molti casi di buona qualità. Il problema vero è piuttosto un altro: chi come alcuni frequentatori del tuo sito cerca il GDR purissimo indubbiamente non trova su eXtremelot ciò che desidera. Infatti eXtremelot nasce per essere una community di giocatori dove si gioca di ruolo e non un GDR dove le persone si aggregano. Del resto una così ampia community non può pensare di proporre un GDR purissimo, questo è possibile solo in piccole realtà (nell’ordine dei massimo 200 collegati) e con forti penalizzazioni e sanzioni a chi non si adegua a certi meccanismi di gioco. E queste modalità sono esattamente l’opposto di come noi vediamo la community, ossia un luogo di svago in cui rilassarsi dove come cita lo slogan ognuno può entrare ed essere ciò che vuole. Una serie di limitazioni e regole ovviamente devono esserci, ma più orientate al fatto che non si interferisca con la possibilità di giocare degli altri che nelle modalità strette di gioco. In altre parole noi abbiamo l’accademia dei Ruoli che insegna come si dovrebbe giocare, ma non imponiamo con la forza i modelli lasciando i giocatori liberi di divertirsi come preferiscono. Difficilmente sanzioniamo perché non si sta giocando “bene” e questo per due ordini di motivi, perché non ci piace come metodo e perché è molto opinabile cosa significa giocare “bene”.
ENRICO (Erik): eXtremelot nasce come community e, per certo, alla base degli sforzi che abbiamo fatto agli inizi e che promuoviamo adesso, c’è la convinzione che il termine “GDR” sia limitativo rispetto a quello che siamo. Personalmente, mi piace pensare ad eXtremelot come ad un mazzo di carte. Potete giocarci a tirare fuori la carta più alta, oppure a poker, oppure a bridge. Non c’è il gioco bello e quello brutto. Non c’è il gioco migliore o il peggiore. Ognuno gioca e si diverte usando le carte nel modo più coerente con le proprie esigenze. Magari oggi ho poco tempo e faccio una partita rapida a “tira la carta più alta”, e domani dedico la serata ad un “poker” con gli amici. Una cosa è certa; bisogna giocare con le stesse regole. Ed i problemi nascono quando chi gioca a “poker” si incontra con chi gioca alla “carta più alta” e pretende di interagirci con le regole del “poker” e desume che il suo interlocutore non sa giocare. O viceversa!
Ho visto che da poco avete inserito una bella novità...il Mare. Che tipo di gioco sperate di sviluppare e soprattutto quali sono le possibilità di gioco?
ANDREA (Petrus): il mare è una cosa che auspicavo da oltre 4 anni e ora finalmente abbiamo un sistema che si avvicina molto a come vedevo questo tipo di gioco. Con Enrico abbiamo passato quasi 4 mesi a progettarlo a tavolino cambiando idea su come realizzarlo almeno 5 volte. Alla fine è uscito un buon prodotto che coniuga un ottima giocabilità con alcuni meccanismi automatici che ci occorrono per gestire la navigazione. Le possibilità di gioco sono innumerevoli, dal gioco della pirateria a quello del commercio (chi scopre delle isole può decidere o meno di rivelare dove sono) , la possibilità di usare le navi come trasporto merci o passeggeri, battaglie navali, scoperta di nuove terre e popolazioni….
ENRICO (Erik): aggiungo anche che nonostante sia stato il frutto di pensieri profondi, un buon 30% è stato alla fine tarato “sul campo” in base agli effettivi impatti di gioco. eXtremelot va nella direzione di una simulazione sociale completa. Ne è un esempio il radicale cambiamento della gestione economica, un sistema chiuso dove il valore della moneta in circolazione si lega ai meccanismi keynesiani della produzione e rispecchia i meccanismi economici della domanda e della offerta. Questo ha innescato opportunità di gioco incredibili come scioperi dei Clan, ovvero aggregazioni spontanea in corporazioni. Allo stesso modo la creazione di un sistema complesso come il Mare sta aprendo orizzonti inaspettati: clan che si sono specializzati nelle opere di cantiere quali mastri d’ascia nelle costruzioni navali, privati che investono sui vascelli per farne sistemi dedicati di collegamento con le isole, …la fantasia di certo non manca!
Il 2 febbraio si è svolto un raduno a Roma...come è andata?
ANDREA (Petrus) e ENRICO (Erik): diremmo molto bene tutto si è svolto in tranquillità l’atmosfera era serena il cibo buono. Soprattutto si sta risvegliando la voglia di partecipare a questi eventi per scambiarsi saluti, conoscersi e raccontarsi dal vivo emozioni che si sono vissute dietro lo schermo. Siamo ancora abbastanza lontani dai numeri che si erano raggiunti in passato, ma forse per certi versi è anche meglio così, se questi raduni diventano troppo affollati si rischia poi di perdere l’effetto aggregativo per diventare una folla quasi anonima.
Domanta dolente...Dreamalot. Come avete vissuto il distacco dell'Associazione "La Compagnia del Graducato" che per anni ha gestito il gioco
ANDREA (Petrus): a livello personale è stata una separazione dolorosa, tuttavia era inevitabile. Erano troppo diversi i modi di pensare e di interpretare il gioco e il ruolo della community. Noi abbiamo modificato diverse cose rispetto alla gestione precedente e altre ancora restano da modificare perché troppo radicate per cambiarle in poco tempo. Tuttavia ora che esistono due diverse community che hanno modelli gestionali, moderativi e di gioco molto diversi tra loro tutti i giocatori hanno la possibilità di scegliere quello che preferiscono e questo alla fine è anche un bene.
ENRICO (Erik): non ho avuto modo di conoscere ed interagire con la Associazione, quindi personalmente, il distacco è stato permeato da assoluta indifferenza. Ho potuto però verificare nel sistema eXtremelot tutta una serie di sistemi e gestioni da questi introdotti che non apprezzo e che, col tempo, cerco di indirizzare verso l’impostazione originale del progetto della community.
Quali scelte fatte in questi 10 anni non ripetereste?
ANDREA (Petrus): a costo di sembrare polemico non ripeterei la scelta di affidare la gestione di Lot in mano di terzi . E soprattutto non affiderei la gestione in mano ad una associazione che per decidere deve sentire troppi pareri. Lot deve evolvere in fretta, una delle cose che l’hanno fatta diventare grande agli inizi è stata la continua evoluzione di soluzioni creative tecniche e di gioco, e per implementare queste evoluzioni occorrono decisioni elastiche e veloci. Inoltre potendo ripartire da zero progetterei la community in modo più parametrico, oggi certe cose non possiamo farle perché risentono di una progettazione poco flessibile. Ci sono stati diversi altri errori durante il cammino ma ci sono anche serviti per capire e migliorare quindi non mi sento di dire che non li rifarei.
ENRICO (Erik): Dieci anni sono un traguardo davvero colossale nel mondo informatico, figuriamoci nel web dove chi corre sta fermo e chi sta fermo torna indietro. Il perdurare nel tempo della community è un chiaro segno di una scelta vincente e di un modello ben fatto. Soprattutto oggi che la scelta è vastissima e dove la “concorrenza” sa creare ottimi prodotti, continuare ad essere il numero uno è confortante. Credo che lo siamo, tuttavia poiché abbiamo saputo rinnovare costantemente, introdurre scelte tecniche e di gioco che sono andate in linea con quanto richiesto, ma senza venire mai meno alla impostazione che prediligiamo: essere una community dove si gioca di ruolo. Cosa non rifarei? Non lascerei che questa idea di base venisse stravolta nel tempo.
Sappiamo che Enrico è rientrato nella gestione dopo alcuni anni in cui aveva abbandonato il progetto. Come è stato il rientro?
ANDREA (Petrus): ovviamente lo lascio dire a lui, io da parte mia devo dire che la parte difficile è stato il contenere la sua voglia di riportare Lot all’idea originaria che per quanto la condivida pienamente oggi deve tener conto delle evoluzioni positive e negative che ha subito nel tempo.
ENRICO (Erik): quando mi si è chiesto di riprendere la gestione è stato nel momento dell’esodo e confesso che credevo davvero di poter contenere l’evento, basandomi sul buon senso e sulle relazioni interpersonali. Tuttavia, mi sono dovuto ricredere abbastanza velocemente dal momento che molto era cambiato, che le decisioni erano già stata prese e che la community che stavo approcciando era ormai molto diversa da come la avevo lasciata. Ricordavo eXtremelot come una fucina di idee, di innovazione, di gioco basato sul sano divertimento. Questo è quanto ho nel cuore, questo quanto cerco di realizzare, a volte in modo irruente. Andrea è stato fondamentale nel farmi capire che “i lottiani” erano ormai diversi ed ho imparato a pensare 10 volte prima di agire. E’ certamente una grande opportunità.
Sappiamo anche che Enrico negli ultimi mesi è stato molto attivo nella programmazione del gioco. Ci sono delle novità rilevanti in cantiere? Potete anticiparci qualcosa?
ANDREA (Petrus): intanto precisiamo che noi ci sentiamo anche diverse volte al giorno e il fatto che per alcune cose si faccia riferimento all’uno o all’altro è solo per semplicità e per dividere un po’ il carico di lavoro. Riguardo le novità si ci sono: una su tutte la creazione a breve di una Lot sotterranea che aprirà tutta un'altra serie di possibili giochi, poi ancora un alternativa che stiamo sviluppando (ma ancora top secret per i giocatori) al solito gioco buoni contro cattivi che ormai è in fase di stanca e infine una possibile riprogettazione tecnica a fine anno delle chat e delle locazioni.
ENRICO (Erik): abbiamo rifatto totalmente la impostazione grafica (LOT 2007), abbiamo creato le case ed il catasto, abbiamo rifatto tutto il sistema commerciale e di gestione/creazione degli oggetti, infine abbiamo messo su il Mare. Gli ultimi 12 mesi sono stati densi di idee e di progetti fa realizzare. Molto altro, come ha anticipato Andrea, è da venire. Credo tuttavia che ci concentreremo molto anche sugli aspetti strutturali del sistema.
Quale tipo di tecnologia usate per la programmazione del gdr? E, se non è un segreto, che tipo di server disponete per reggere oltre 2000 giocatori connessi?
ANDREA (Petrus) e ENRICO (Erik): usiamo pagine asp e stiamo implementando l’ajax in alcune parti. Abbiamo due server: un server web Xeon biprocessore e un db server biprocessore ma un po’ datato come chip. Questo è uno dei motivi per cui con forti carichi la community a volte rallenta e stiamo valutando se sostituirlo. Abbiamo inoltre proprio nei giorni scorsi aggiornato la versione di database (MYSQL) ad una più performante.
Altro tasto dolente o mi accuseranno ancora di essere troppo buono... parliamo un pò dei gadget. Rispetto alla vecchia gestione alcuni gadget a pagamento sono diventati gratuiti.
Dobbiamo prendere la cosa come una tendenza a levare gadget a pagamento che influiscono sul gioco o semplicemente una mossa marketing per invogliare, una volta provato, a comprare il gadget?
ANDREA (Petrus) e ENRICO (Erik): non crediamo sia un tasto dolente. Nessun gadget è fondamentale per il gioco. Il cambio razza e cambio nome sono ora gratuiti (si paga il secondo cambio nome, ma solo per limitarne l’uso). Le magioni non sono indispensabili per giocare così come non lo sono le chat nelle case che però con i loro 9€ l’anno sono abbordabilissime. Per chi poi non ha possibilità economiche o desiderio di spendere per i gadget resta la rocca dove da sempre possono andare e giocare liberamente e gratuitamente. Proprio nell’ottica della massima trasparenza diamo inoltre la possibilità di provare i gadget per 15 gg prima di acquistarli. Molti chiedevano come funzionavano i gadget e per evitare di dare continue spiegazioni abbiamo dato la possibilità di provarli. Non dimentichiamo inoltre che chi ha bisogno dei gadget per far giocare gli altri come ad esempio i master, i capiclan o le guardie dispongono di alcuni gadget gratuiti.
Si dice sia stata fatta poca luce sulla proprietà di Extremelot. Si sono sentite voci veramente di tutti i colori. Che ne dite di parlarci della storia della gestione di Lot? Anche per far chiarezza una volta per tutte e spazzare vie questa serie infinita di voci incontrollate :-)
ANDREA (Petrus) e ENRICO (Erik): Non c’è nulla di misterioso in effetti. Lot è stata creata da un gruppo di persone che in 10 anni si sono dedicati, in modi e in tempi diversi e secondo disponibilità, alla crescita e all’implementazione della community. La proprietà intellettuale di chi ha inventato questo tipo di community in Italia difficilmente può essere messa in discussione.
Come tutte le cose che poi evolvono e diventano qualcosa di complesso, ha richiesto che la parte commerciale e contrattuale venisse gestita da altre entità più accreditate verso i fornitori di banda, di spazio o di banner pubblicitari. Lot infatti costa, e non poco, per vari motivi.
Una cosa che ci piace sottolineata, tuttavia, è che finora il gruppo che ha creato la community non ha percepito compensi in modo diretto dalle cifre che vengono pagate per i gadget o i raduni che servono comunque e finanziare le spese o la sopravvivenza della community a vari titoli. La cosa può apparire incredibile, ma per comprenderlo va descritto che le nostre radici provengono da un mondo che si chiamava “BBS”, sistemi di telematica popolare che a metà degli anni ’80, diffondevano l’uso della comunicazione elettronica (oggi diremmo “e-mail” e “forum”), quando ancora internet non esisteva e si usavano gli accoppiatori acustici a 300 baud. In quel periodo, gli appassionati come noi gestivano in modo autonomo complesse reti server di scambio dati con il resto d’Italia e del mondo, mantenendo in piedi a proprie spese la rete “fidonet”e le comunicazioni basate sulla rete telefonica. Sicuramente una passione molto costosa, soprattutto in termini di bolletta telefonica (!!)… ma le passioni lo sono sempre in ordine di tempo dedicato e di denaro speso. Visti i numeri e la notorietà di eXtremelot, la comunità continua ad essere un progetto tenuto in piedi dalla passione e non dal guadagno e forse è questo che lo rende ancora vincente.
Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato.
ANDREA (Petrus) e ENRICO (Erik): Grazie a voi