A #TempodiLibri oggi si parla di un argomento a me MOOOOOLTO caro, ovvero i GdR, i GIOCHI DI RUOLO.
Va bene, io sono di parte, sono per il D&D, ma ho giocato anche a Vampiri (anche live), Shogun (non era male), a Cthulhu (ma mi metteva troppa ansia però!) e altri ancora.
Alla fine il D&D era il mio preferito, per ambientazioni, avventure, colori e varietà.
A parte i miei gusti personali, l'incontro del 23 aprile, alla sala Hobbit con Michela Murgia, Alessandro Giammei, Fabrizio Gagliarducci e Vanni Santoni intitolato "Mitologie, terre di mezzo e altri giochi di ruolo" non potevo perderlo.
I libri citati e/o scritti dai presenti:
-M. Murgia, L’incontro (Einaudi)
-A. Giammei e F. Gagliarducci di Extremelot e Dreamalot
-V. Santoni, La stanza profonda (Laterza)
-J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli (Bompiani)
Si è parlato perlopiù di Extremelot, una variante chat al gdr che voleva il forzato utilizzo di un computer. Non l'ho mai fatto (non avevo il pc a casa), e detto fra noi, ora che lo conosco, non mi attira. Resto dell'idea che mischiare la scrittura al computer con il gdr limiti il gioco.
Il mio gruppo (di amici con cui mi incontravo alcune sere della settimana ai tempi della scuola), preciso, non era uno di quelli che volevano solo tirare dadi... tanto per la cronaca. Facevamo molto gioco di esplorazione e di introspezione. Spesso il Master ci prendeva in disparte e ci isolava per farci giocare da soli per poi farci ritrovare dopo. I dadi li vedevamo ogni tanto, quando si combatteva.
Questo lo dico perché durante l'incontro m'è parso d'intuire una sottile critica al D&D, che ricordo NON era solo un gioco per "far casino" ma una vera e propria "palestra di vita".
Extremelot mi è sembrato più una palestra di scrittura. La mia non vuole essere una critica, ma una precisazione.
Ecco una foto scattata durante l'incontro che mostra come giocavano a Extremelot:
Non nego che abbia il suo fascino, ma non farei a cambio col D&D. Anche perché allora se dovevo stare al computer, giocavo a World of Warcraft che è arrivato pochi anni dopo. Comunque, ripeto, è la mia opinione e va a mio gusto personale.
Ultima nota: viene criticato anche il fatto che i giocatori del D&D non hanno nulla di scritto e tutto è finito nel dimenticatoio, mentre queste varianti in chat hanno una memoria (salvata nel pc).
Ebbene, perchè parlare per tutti? Noi, tanto per dire, abbiamo scritto tutto a mano!
Le nostre avventure sono state riportate su carta. A turno, uno di noi, scriveva quel che succedeva. Ecco quindi che non tutti giocavano a D&D come i gentili ospiti hanno voluto spiegare ai presenti, promuovendo solo la variante chat. Capisco che abbiano avuto piacere di evocare i loro "bei tempi", ma allora potevano anche evitare i confronti con gli altri tipi di GdR.
E' MIO DOVERE, OLTRE CHE PIACERE presentare ai più giovani colui che inventò il D&D e il GdR in generale, lo faccio perché nessuno ha pensato di citarlo e sinceramente l'ho trovato una mancanza di rispetto ingiustificabile. Seguite il link sul nome e scoprirete quanto quest'uomo (che ho avuto il privilegio di conoscere di persona in San Diego negli anni '90) abbia creato e fatto. Non dimenticate mai le origini perché nulla arriva dal nulla. C'è sempre un inizio e lui è stato l'artefice dell'inizio. Grazie GARY GYGAX!
Detto e puntualizzato questo, è stato abbastanza interessante e vi invito all'ascolto dei 3 audio video.
Alla prossima!