The Myth of Apocalypse

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The Myth of Apocalypse è un forum GDR ispirato alla serie di Saint Seiya, conosciuta in Italia anche come i Cavalieri dello Zodiaco.
Ovviamente la nostra è un’ambientazione alternativa, con personaggi inventati dai giocatori, che riprende solo alcuni aspetti della serie originale come ad esempio le Divinità dell’Olimpo e le Armature dei Cavalieri.
La nostra ambientazione prevede Storia, rapporti tra gli Dei e Geografia diversi dalla famosa serie. Li potete trovare di seguito.

STORYLINE
Sin dall’alba dei tempi gli eserciti divini e non combatterono tra loro senza sosta. Si susseguirono numerose e sanguinose Guerre Sacre, come venivano chiamate, dove chiunque partecipava solo per un proprio tornaconto personale. A scandire il ritmo delle violente ostilità tra le divinità e tra gli umani vi erano dei brevi periodi di pace e tranquillità che finivano per lo scatenarsi di conflitti sempre più forti.
Di volta in volta non vi erano nè vincitori nè vinti perché dopo qualche tempo le parti s’invertivano e tutto riprendeva da capo in un ciclo senza fine.
All’inizio quei continui conflitti erano celati da un sottile velo d’ipocrisia dove sembrava che qualcuno si batteva per la pace, l’amore del prossimo, la giustizia e tutti quei sentimenti considerati “buoni” e dove altri si battevano per il contrario, ma poi con l’andar del tempo tutto venne scoperto e le trame dissipate. Nonostante ciò ormai da secoli Dei o non si davano battaglia dimenticandosi il reale motivo dell’inizio di quell’infinito mare di sterminio. Molte nazioni vennero distrutte e ricostruite, ma tutto aveva preso una piega oscura.
Un giorno però poi tutto cambiò.
Solo pochi sanno cosa avvenne realmente quel giorno, ma ne basta il solo racconto per far accapponare la pelle persino alle divinità più fiere.

“Non può esserci vita senza Ordine. Bene, male, tenebra, luce ... dev’esserci Equilibrio nell’Universo.”

Questa frase preannunciò la fine o l’inizio di qualcosa che solo il narrarlo è difficile, ma ci proverò.
Quel giorno dal cielo comparve qualcosa di mai visto e nemmeno le più alte Divinità poterono spiegare cosa stesse accadendo. Una nube nera come il buio più profondo si stagliò nel sereno cielo primaverile preannunciando l’arrivo di quattro entità mai viste prima. Erano creature forgiate con la stessa materia con cui è composto il nulla e che portarono l’ennesimo conflitto e tutti crebbero stoltamente che si sarebbe concluso come i precedenti, ma tra le schiere però c’erano loro, i cosiddetti Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Da sopra i loro destrieri essi seminavano l’orrore della morte e della distruzione e nessuno era in grado di contrastarli. I Quattro non conoscevano dolore o fatica, né sentimenti di compassione ed erano solo portatori di caos e morte.
Erano implacabili e avidi di devastazione, tanto che nessuno poteva fermare la loro avanzata. Neanche i migliori guerrieri che le Divinità avevano personalmente scelto e inviato a contrastarli. Ovunque quei Quattro Cavalieri passavano non rimaneva altro che una fredda e spoglia landa desolata.
Iniziò così l’APOCALISSE.

Dopo qualche tempo non si sa il perché o come, ma qualcosa placò quelle quattro entità. I divini guerrieri sopravvissuti si ersero guidati dal loro Dio protettore per affrontare un nuovo “Inizio”. Essi avevano affrontato indenni i secoli giungendo proprio dal passato. Qualcosa o qualcuno aveva fatto in modo che i corpi di alcuni valorosi combattenti giungessero incolumi in questa nuova epoca ritrovandosi in un mondo completamente cambiato da come lo avevano abbandonato.
Che siano loro che mettendo da parte le loro antiche divergenze avrebbero fermato una volta per tutte i Quattro dell’Apocalisse?

Questo io non lo so, ma lo auspico. Spero che questo mio racconto vi abbia incuriosito in qualche modo e che vi abbia fatto nascere delle domande alle quali solo il tempo può dare risposta.
The Prophet


RAPPORTI TRA GLI DEI
La maggior parte delle caste è guidata da una Divinità, quindi è da capirne bene i rapporti.

Le Guerre Sacre iniziarono per la rivalità tra i Titani, guidati da Crono, e gli Dei, guidati da Zeus. Entrambe le schiere erano composte da entità ultraterrene, ma ben presto tra gli Dei vi furono interessi divergenti e accese dispute che sfociarono in conflitti che coinvolsero anche gli umani. Infatti ogni Dio iniziò a combattere contro i suoi simili sfruttando la fede che gli umani provavano. Nacquero così le Caste dei Cavalieri ognuna guidata da un Dio e in perenne conflitto con le altre, fino a sfociare in conflitti per conquistare territori sulla Terra.
Inerzia

Zeus, padre degli Dei, cercò di mettere fine alle varie guerre tra i suoi figli, attraverso l’impiego delle sue schiere angeliche che avevano il compito di riportare la pace nell’Olimpo disinteressandosi delle faccende legate al mondo umano. Egli intervenne in molte battaglie sanguinarie e complesse per mettere fine ai conflitti e per questo molti lo temevano e rispettavano.
Nel tempo sembrava però che la situazione non migliorasse di molto e quando apparvero i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, alcuni angeli iniziarono a perdere fiducia in Zeus. Nonostante la grande forza e superiorità mostrata fino a quel momento, nemmeno lui sembrava in grado di risolvere la situazione che si stava verificando.
A peggiorare ulteriormente il tutto ci pensò Apollo, figlio di Zeus, che iniziò a promettere un nuovo futuro per l’Olimpo dove tutti gli Dei si sarebbero riappacificati e ad accusare suo padre di non essere più in grado di governare come si doveva.
Quando Zeus venne a conoscenza di cosa il figlio stesse tramando alle sue spalle, decise di non muovere un dito per fermalo convinto che ben presto gli angeli avrebbero capito di quanto ancora giovane e inesperto fosse Apollo e che agiva spinto da un moto di entusiasmo e speranza momentaneo. Fu proprio questa inerzia di Zeus, però, il motivo finale che portò a una netta divisione tra le schiere angeliche: una parte rimase fedele al sommo Padre convinti della sua superiorità, mentre altri si schierarono con il Figlio, formando una nuova casta.

Se nel Regno dei Cieli vi era scompiglio, sulla Terra da quanto erano arrivati i Quattro dell’Apocalisse era ancora più dura.
La figlia di Zeus, Athena, Dea della saggezza e della giustizia, rimaneva sulla difensiva, aspettando il momento più opportuno per intervenire. Lasciò la maggior parte delle decisioni e delle strategie da seguire in mano al Sacerdote del Grande Tempio, che si limitò a mettere in campo i Saint facendoli esporre per la Dea e le perdite furono numerose. Solo in un secondo momento la Dea divenne più attiva e cercò di riprendere le redini della casta per guidarla con coraggio e saggezza contro i Cavalieri dell’Apocalisse nella speranza di riuscire la dove il padre aveva fallito.

Decisamente meno impulsivo era Poseidone, fratello di Zeus e dio del mare, che cercò di lottare con i suoi Marine per difendere il proprio territorio riuscendoci per fortuna. Era purtroppo consapevole di non avere la forza per contrastare al momento i Quattro dell’Apocalisse per questo cercò di allearsi con Odino, il quale accettò.
Odino, unico Dio nordico coinvolto personalmente nelle Sacre Guerre e rappresentante il Sacro, la guerra e la vittoria, sembrava l’unico a non temere la comune minaccia. Va precisato però che egli, a differenza delle Divinità Greche, poteva contare sia sui suoi God Warrior che affidarsi alle Divinità Nordiche sue pari.

L’arrivo dei Quattro dell’Apocalisse seminò così tanta distruzione e morti che persino negli Inferi vi fu scompiglio.
Hades, fratello di Zeus e sovrano del Regno dei Morti, vide le sue schiere rinfoltirsi e rimase in attesa di un momento ideale per agire. Come tutti gli altri era impotente di fronte a tale minaccia, tuttavia gli Specter erano fiduciosi che egli avrebbe salvato tutti. Alcuni trapassati erano indifferenti a cosa succedesse sulla Terra convinti di essere al sicuro negli inferi, mentre altri erano pronti a difendere quel loro mondo.

Molti erano gli umani che si affidavano a una divinità o decidevano di combattere guidati dalla stessa nella speranza di vincere, ma non tutti i cavalieri si rispecchiavano nei valori e nei modi di fare delle divinità.
Alcuni non riconoscendosi più nell’ideologia delle divinità decisero di combattere unendosi all’unica casta che non era protetta da un Dio, i cosiddetti Black Saint. Essi in origine erano cavalieri rinnegati dalla dea Athena che avevano come unica colpa di utilizzare poteri legati all’oscurità. Furono allontanati dal Grande Tempio perché considerati un’offesa alla figura benevola e pacifica della Dea. Successivamente in questa casta iniziarono a militare tutti coloro che non avevano fiducia nelle divinità. I Black Saint intrapresero un cammino ben diverso rispetto agli altri, non erano interessati a combattere direttamente i Quattro dell’Apocalisse. Infatti ognuno combatteva per il proprio interesse e per i suoi ideali senza dover rendere conto a niente e nessuno.

E mentre i Cavalieri dell’Apocalisse davano grattacapi alle divinità, Crono e i Titani, cercavano di rimanere in disparte nel Tartaro, restando il più possibile neutrali nelle dispute tra gli eserciti mortali. Stavano risparmiando le energie in attesa del momento più opportuno per riprendere il dominio della Terra, il mondo che prima chiamavano “casa”, puntando prima a sconfiggere i Quattro dell’Apocalisse e poi indirizzando le loro forze per attaccare gli Dei, loro antichi rivali.
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