Amo Skyrim, lo amo con tutto il cuore, perché per me il gioco di ruolo e anche esplorativo e deve avere un buon grado di libertà.
Ma siamo sinceri, quando si deve confrontare un videogioco open-world o un MMORPG dalla grafica mozzafiato con una serata tra amici c’è un unico vincitore: una bella sessione di D&D o Pathfinder, tra miniature sbavate, dadi e birra. Perché quello che manca al gioco di ruolo su PC o console è lo stare insieme, il contatto, la parte interpretativa, quella limitata ad una chat, a TeamSpeak o a qualche emote da esibire sul cadavere del nemico.
Fu proprio durante una partita di Pathfinder che alcuni amici mi consigliarono di provare il gioco di ruolo dal vivo con loro, vendendomela come un’esperienza entusiasmante che conciliava tutti questi aspetti.
Personalmente, seppur ho sempre apprezzato chi fa cosplay o la drag queen, guardando le rievocazioni medievali e alcuni video su internet non ero tanto convinto. Il confine tra Steve Urkel e Sheldon Cooper è labile, ma mi dissi che per una volta avrei potuto interpretare Dr. Strange, anche se mai e poi mai avrei fatto l’elfo dalle orecchie a punta che corre per i campi in abiti svolazzanti.
M**** se mi sbagliavo!
Sono ormai tre anni che gioco il Live Action Role-Playing e prendetemi seriamente quando dico che è rigenerante per un lavoratore, entusiasmante per un giocatore è faticoso per un trentenne.
Entrare nel trip è facile:
Leggi il regolamento, impari le “chiamate” comuni, che sono un po’ delle parole d’ordine fuori campo con le quali espliciti alcune azioni, crei la build, poi entri in gioco e puoi fare quello che vuoi.
“Quello che vuoi” limitatamente alle tue capacità iniziali e sapendo che esistono guardie, leggi e boss overpower anche nelle ambientazioni Fantasy, ovviamente.
Ci sono spade di lattice, punti mana, punti vita e punti esperienza da spendere, che ti permetteranno di incassare più colpi, lanciare incantesimi più potenti, forgiare armi più ciccione o semplicemente imparare a leggere e contare (cosa piuttosto comoda quando bisogna vendere il proprio bottino di guerra).
A seconda della campagna e dell’ambientazione si possono lanciare incantesimi, convincere con un gesto della mano che questi non sono i droidi che stanno cercando, ammaliare un elfa o sfidare un orco verde a braccio di ferro. Puoi addirittura raccogliere qualche erba in giro e creare una pozione per avvelenare il regnante più amato del continente, stravolgendo completamente la trama che i master hanno preparato, scoprendo che di lì a poco verrai tradito dai complici e processato di fronte ad un falò e altri 60 giocatori in lacrime… il tutto seguendo un regolamento, ma nessuna trama prestabilita.
Non serve essere teatranti, atleti in forma o particolarmente bravi nella costumistica, basta lasciarsi andare per scoprire che chi ha voglia di divertirsi e mettersi in gioco ha sempre un ottimo carattere e diventa presto un buon amico. Poi se qualcuno ti sta antipatico gli uccidi il personaggio e via.
Gioco in un’associazione di gioco di ruolo dal vivo low-cost* che ambienta diverse campagne con diverse storie e diversi personaggi nel nordest, in terreni preso in prestito da bassi scout o affittando castelli per un weekend intero, come quello di Zumelle o di Arcano.
*Low cost vuol dire che non pretendiamo costumi professionali alla “Signore degli Anelli”, a volte basta un sacco di Juta e una corda o un orribile costume di carnevale.
Da un anno sono master di una delle campagne attive, ossia scrivo le storie e interpreto dei personaggi chiavi che portano in gioco le quest, cercando di ricordare il nome di quel centinaio di giocatori che quattro o cinque weekend all’anno si scontrano sul campo di battaglia, mercanteggiando o immedesimandosi in dibattiti filosofici in un mondo fantasy o in una notte in cui gli zombie minano la sopravvivenza dell’umanità.
Il weekend del 27-28 aprile ci sarà uno dei nostri eventi per la campagna “Isola dei Dannati” e chi vuole è libero di informarsi ed iscriversi per provare questa esperienza alternativa.
Un consiglio: non lasciatevi spaventare dalla mole di cose da sapere, i nostri veterani sono ottimi compagni d’avventura, pronti a prendervi sotto braccio per condurvi al macello.
Per maggiori informazioni sulla campagna leggete la documentazione su: https://isoladeidannati.arcanadomine.it oppure visitate il portale dell’associazione su https://www.arcanadomine.it
Per motivi assicurativi le iscrizioni termineranno venerdì 19 aprile.
Ah… un ultima cosa… sono certo che ad un certo punto finirete per pitturarvi faccia e petto di verde per ringhiare in orchesco o, come me, farete l’elfo dalle orecchie a punta che corre per i campi in abiti svolazzanti.