The Avengers - Fight for the future

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« Mi chiamo Simon Williams. Ero conosciuto come Wonder Man. Ero un vendicatore. Quando ancora significava qualcosa.

So che quello che sto per dirvi non è un'idea condivisa da molti. So che quello che sto per dirvi va contro il modo in cui ho vissuto la mia esistenza finora.

E che forse andrà contro quello che credete.

Ma i Vendicatori si sbagliano.

L'idea di un gruppo di persone con superpoteri che si riuniscono e decidono cos'è meglio per il mondo... è sbagliata.

C'è qualcosa di molto eccitante in quest'idea, di molto affascinante. Certo, lo riconosco. Ed è per questo che sono stato uno di loro.

Ma ora vedo chiaramente che mi sbagliavo. Che si sbagliano.

Non mi credete?

Vi chiedo solo una cosa... pensato a tutto quello che di peggio è successo al mondo. Tutto, è successo per colpa dei Vendicatori. »

Recentemente è andato in onda su tutti gli schermi di New York, l'annuncio di un Vendicatore che critica pesantemente tutti i suoi ex compagni.

Mettendo davanti all'opinione pubblica un problema che fino a quel momento nessuno aveva voluto affrontare, e che tutti avevano deciso di lasciare sepolto... Perché le cose andava bene fino a quel momento. Non c'era stato più niente di spaventoso. Nessuna guerra, nessuna lotta, nessuna devastazione...

Ma gli animi della gente comune, si stavano scaldando. E le parole di Wonder Man non erano altro che fiamme che stavano alimentando quello che inizialmente sembrava essere un piccolo incendio... Ma che poi si era rivelato essere un incendio devastante.

C'era chi aveva paura di loro, dei Vendicatori, chi li reputava troppo arroganti, e i civili stavano insorgendo contro gli eroi che non facevano altro che difenderli...

Questo era manna dal cielo per l'Hydra, che voleva disgregare i Vendicatori, farli cadere in frantumi e spazzarli via completamente...

L’idea di base dei Vendicatori è fallita a tal punto che Norman Osborn, un uomo affetto da schizofrenia bipolare e disturbi associativi, ha potuto soffiare il controllo dei Vendicatori dalle mani di Tony Stark.

E non solo… Ha reclutato criminali di ogni genere nei Vendicatori.

E, cosa peggiore in assoluto, si sono formati Oscuri Vendicatori, di cui l’Hydra vuole servirsi, anche se, loro, non si fanno usare da nessuno. L’idea di base è semplicemente di aiutarli.

E Madame Hydra sta semplicemente spingendo coloro che ancora non ne fanno parte, nelle schiere degli Oscuri Vendicatori.

« Il mio nome è Norman Osborn e approvo questi Vendicatori. » esclamò il Goblin indicando i suoi compagni: Daken, il frutto dell’amore tra Wolverine e Itsu; Ares, il Dio della guerra; Moonstone; Venom, imbottito di psicofarmaci per essere tenuto sotto controllo; e Bullseye.

Ma secondo Madame… mancava ancora un tassello fondamentale per questo gruppo di persone scellerate.

« I Vendicatori hanno un nuovo progetto. » intervenne Madame Hydra osservando Loki.

Il Dio se ne stava con le spalle alla donna e osservava placido New York scintillare sotto di sé.

Era stato arduo fuggire di nuovo. Thor, suo fratello, non si dava mai per vinto, l’aveva sempre alle calcagna. Lui e i suoi stupidi amici Vendicatori.

« E perché mai io dovrei fidarmi di voi? » domandò l’uomo carezzando con la mano il vetro davanti a sé. Non sapeva se fidarsi o meno dell’Hydra, ma in fin dei conti avevano tutti e due un obbiettivo comune: porre fine all’esistenza dello S.H.I.E.L.D. e distruggere i Vendicatori.

« Perché vogliamo tutti la stessa cosa. » la voce di Madame Hydra era calma, piatta e pacata « Cercano altri di loro. E noi dobbiamo trovarli prima che Fury arrivi ai “nuovi vendicatori”. »

Loki scoppiò a ridere « Li ho visti. Ma non sono altro che bambini. Basta spaventarli e correranno via a rifugiarsi dalla mamma. » il Dio si voltò verso Madame Hydra e lei lo guardò contrariata e scocciata. Come poteva prestare poca attenzione a una questione tanto seria?

I Vendicatori stavano diventando sempre più forti.

« Questi “bambini”, non hanno paura di niente, anzi… Voglio essere come loro. E questo li spinge ad essere fin troppo pericolosi. » la donna si scostò una ciocca di capelli dal volto « E se non vogliono essere come noi… Beh, non gli permettiamo certo di diventare dei Vendicatori. » si avvicinò alla scrivania che la divideva da Loki ed espose alla sua vista un paio di foto indicando le due ragazze ritratte. Si soffermò principalmente su quella mora.

« Lei ad esempio. Talmente cocciuta e geniale da voler emulare Iron Man. Hai idea di cosa comporterebbe un’altra come lui? Senza contare che il signor Stark le ha già messo gli occhi addosso da un po’. Abbiamo cercato di eliminarla, ma lui la “protegge” e l’ha convocata alle Industrie Stark per un incontro la settimana prossima. » Madame Hydra parlava quasi con rabbia, le sue parole sembravano ruggiti e Loki la ascoltava apparentemente apatico… ma in fondo stava già preparandosi ad accettare l’offerta di unirsi ad altri che volevano la fine dei Vendicatori e di quel che rappresentavano.

« Lei. » prese l’altra foto della ragazza che aveva visto prima « Come se l’arrivo di Spiderman non bastasse, anche lei ha poteri analoghi ai suoi, e li sta sperimentando. »

Madame Hydra fece scivolare davanti agli occhi di Loki altre foto di ragazze e ragazzi, alcuni di loro erano morti, altri lavoravano per l’Hydra, scegliendo il lato oscuro del potere, ma altri ancora, erano i più problematici. Quelli che l’Hydra cercava di uccidere e che Fury metteva sotto la sua ala protettiva erano il vero problema: una ragazza che aveva una struttura in adamantio come quella di Wolverine, un ragazzo che era in grado di controllare l’elettricità, un altro ancora che aveva una mira infallibile e poteva ucciderti anche con una gomma centrandoti a mano libera nell’occhio, chi mutava aspetto, chi riusciva a diventare invisibile...

I Vendicatori stavano mettendo gli occhi su troppi ragazzi.

« La “Iron Lady”, la ragazza ragno, il “micetto”… » indicò un ragazzo che in tutto e per tutto aveva lineamenti felini e che secondo lei era in grado di compiere balzi enormi, saltare da piani altissimi e atterrare senza farsi male « Il fastidioso telecineta. » un ragazzo che altro non sembrava che un tizio con enormi problemi sociali, il classico sfigato, ma che a sentire Madame Hydra riusciva a fare cose inimmaginabili con i suoi poteri « Poi abbiamo la “piccola infermiera” e la sua amica “pipistrello”. » due ragazze, una in grado di curarsi qualsiasi ferita, e si trasferire le ferite degli altri sulla propria pelle, l’altra invece aveva tutti i sensi di un pipistrello, e tramite l’ausilio di alcune tecnologie Stark era in grado di volare. « E poi c’è una grande spina nel fianco. Un esperimento mal riuscito, una ragazza con la struttura in adamantio simile a quella di Wolverine, di certo non avrà il problema di spezzarsi un’unghia. » disse Madame Hydra secca « Ma per quanto riguarda Anne è già con Wolverine. » Madame strinse i denti e le labbra le diventarono una linea sottile « Lei sarà impossibile da prendere prima che arrivi allo S.H.I.E.L.D. »

Loki sospirò, per lui sarebbe stato un lavoretto da nulla « Sono sicuro che prima o poi lui abbasserà la guardia. E’ solo questione di tempo. Intanto dammi i nomi degli altri. » gli occhi di Madame si illuminarono, se anche Loki aveva accettato, sarebbero stati una squadra insuperabile: gli OSCURI VENDICATORI.

La donna gli lasciò dei fascicoli sul tavolo « Non dividetevi mai tu e gli altri, agite insieme e riuscirete facilmente a ucciderli tutti. » detto questo se ne andò, dicendogli che gli avrebbe dato nuove informazioni quando ne avrebbe avute.

Se i Vendicatori erano una forza inarrestabile, anche i loro antagonisti, tutti i loro antagonisti, non erano da meno.

Loki prese uno dei fogli che Madame Hydra aveva lasciato, e lesse:

DA ELIMINARE A VISTA

Sedrik Shawnee Earnshaw

La “Iron Lady”, una piccola orfana talmente intelligente da voler emulare l’armatura di Iron Man ed essere entrata nell’occhio di Tony Stark, e sotto la sua ala protettiva.

Al momento risiede presso l'orfanotrofio di New York. Anche se pare una struttura impenetrabile al momento, grazie alle Industrie Stark e alla loro ingente donazione all'istituto per far installare mezzi di sicurezza.

Eleonore Elena Lewis

Lavorava alla Oscorp come stagista, ma è entrata nel reparto sbaglio e si è fatta cacciare.

Come l’uomo ragno è stata punta da uno dei ragni che tenevano in laboratorio e i risultati sono stati uguali a quelli di Spiderman, con la sola differenza che lei non ha bisogno di marchingegni per sparare ragnatele. Le ha avute in dotazione con il morso del ragno.

Jace Smith

Non sa cosa sia successo alla sua nascita, ma ha sempre avuto un talento particolare nell’arrampicarsi e nel cadere bene. Solo ultimamente ha spinto il suo limite al massimo e ha scoperto che può essere un supereroe e usare i suoi poteri per il bene comune.

Anthony Brown

Un telecineta fortissimo, non riesce ancora a controllarsi bene, infatti qualche volta usare i suoi poteri gli causa una fuori uscita di sangue dal naso e la perdita dei sensi, ma riesce comunque a infiltrarsi in qualsiasi mente e a manovrare il soggetto a suo piacimento.

Bethany Carolyne Blake

La ragazza in grado di curare le sue ferite e quelle degli altri.

L’ha avuto fin dalla nascita questo talento. Poteva curare le sue ferite, se non troppo gravi, e trasportare quelle degli altri su se stessa, attraverso un complicato processo molecolare, e una volta trasportare, poteva curarsi.

Raven Marie Edwards

Morsa da un pipistrello. Sì, come Spiderman da un ragno.

Il pipistrello che morse lei era malato, colpito da radiazioni e da diversi raggi. Raven poteva morire… ma tutto sommato i risultati sulla sua pelle sono stati ottimi.

Anne

E’ solo Anne. Non sa niente di sé, è stata trasportata da un orfanatrofio all’altro, non ha una famiglia perché lei è frutto di un esperimento che però gli scienziati vollero cancellare. Tuttavia uno di loro, affezionatolesi, rapì la bambina e ne fece perdere le tracce, sperando di darle una vita normale.

Adesso è sotto la protezione del burbero Wolverine, che cerca di insegnarle come usare le sue “unghie” affilate d’adamantio, e che non vede l'ora di portarla allo S.H.I.E.L.D., non sapendo che i Vendicatori lo incastreranno nel loro progetto e che diventerà uno di loro.

Loki passò al foglio seguente, quello che conteneva i possibili candidati a far parte dell'Hydra, e scorse con lo sguardo i nomi dei ragazzi e delle ragazze.

Madame aveva accennato in particolar modo a due gemelli quando aveva voluto mettersi in contatto con Loki. Aveva riferito di essere a conoscenza della presenza di due Argardiani sulla terra. Uno era caduto preda dello S.H.I.E.L.D. ma non la ragazza.

« Dobbiamo trovarla noi. » aveva detto Madame a Loki durante il loro primo incontro « Anche se sono sicura sarà lei a trovarci, cerca aiuto per liberare il fratello. »

Ad essere sincero, Loki era molto incuriosito dalla ragazza, e non vedeva l'ora di incontrarla...

METTERSI IN CONTATTO CON LORO - NON OSTILI

Linden e Hagen Svennhild

Londen e Hagen sono conosciuti qui sulla Terra come Willow e Caleb Wickfield.

Sono due gemelli di Asgard, caduti sulla Terra per qualche motivo non meglio precisato diciannove anni fa, quando erano appena neonati. Il maschio è in grado di dare scariche di energia fino a 90.000 volt, anche se non riesce ancora bene a controllarlo. La femmina, al contrario, riesce ad assorbire energia da qualsiasi oggetto contenente elettricità, e anche dagli umani in minima quantità. La cosa curiosa è che lei può trasferire l'elettricità immagazzinata al fratello, che quando ha il suo aiuto riesce a dare scariche molto più potenti. Il problema, però, è che lui è stato catturato da quelli della S.H.I.E.L.D. già da un pezzo, e se scoprono questo dettagli non ci metteranno molto a trovare anche la sorella.

Ma gli Oscuri Vendicatori, e l’Hydra, al momento sembravano essere il minore dei problemi, visto che l’opinione pubblica stava smembrando tutto quello che di buono c’era nei Vendicatori e stavano mettendo in luce gli aspetti negativi del loro operato.

La razza umana, si dimentica sempre di chi gli salva la vita. Preferiscono attaccare, distruggere e sbranare chi è diverso da loro. Per cosa poi? Per paura… Per rabbia…

Tutti i televisori, sembravano dare lo stesso telegiornale, ma un occhio più attento avrebbe capito che non era così, infatti i giornalisti e le giornaliste che parlavano erano tutti diversi tra di loro. Ma l’argomento era sempre lo stesso: i Vendicatori.

Una bionda ossigenata, con un microfono in mano stava parlando con un tono pacatamente scocciato « Ancora nessun commento dal comandante Steve Rogers in merito alle sconvolgenti dichiarazioni dell’ex Vendicatore Simon Williams. »

« Personalmente non capisco perché comunicare con Capitan America sia così difficile. Cap, la gente ha bisogno di sentire il tuo parere! Che succede? Dicci cosa sta succedendo! »

Una ragazza dagli occhi a mandorla, stava parlando in un programma televisivo con un uomo di colore. Lei irruppe con affermazioni pesanti « E’ questo il punto… Insomma i Vendicatori sono sempre stati un gruppo controverso. Sempre. Pensiamoci, cosa sappiamo veramente di loro? »

L’uomo, dallo sguardo serio non tardò a fornire la sua risposta in merito all’accaduto « E’ pura arroganza. Il concetto stesso di Vendicatori è stato messo in dubbio, sono state fatte gravi dichiarazioni. E allora? Come risponde Steve Rogers? Un sipario calato. Silenzio assoluto. Cosa sta succedendo, perché i Vendicatori suscitano un dissenso tanto ostile e violento? »

Sul notiziario della sera, non si parlava d’altro « Non voglio schierarmi. Dico solo che è interessante come un vendicatore dia voce al proprio scontento e ora quello stesso Vendicatore scompaia. Dev’essere bello vivere senza preoccuparsi di giudici o giurie. Ma la domanda resta: abbiamo dato carta bianca a Capitan America o se l’è pesa con la forza? »

Sembrava che tutti i programmi fossero stati cancellati e che non si parlasse d’altro. « Perché Simon Williams non deve parlare? Ve lo dico io perché. Perché probabilmente direbbe la verità. Non voglio sembrare melodrammatico ma forse il tempo dei Vendicatori è finito. Forse sono qualcosa di troppo grande… e di troppo rischioso. Forse sono davvero pericolosi. »

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