G.D.R. "A lancio di dado"

02/05/2005 22:16:35

vieni pure a crionyric.net non ci sarà il lancio di dado automatico ma abbiamo un sistema abilità studiato apposta per evitare quello che dici.

quota

04/05/2005 11:18:50

Non dirò come stiamo facendo da noi (perchè sarà un po` "nuovo" --> almeno, con quanto visto nei mud che ho frequentato e letto sin ora qui) ma...

Il combattimento automatico incrementa semplicemente la "truffa" per diventare più forti

I Master possono essere anche "indirizzati", in base ad una griglia di valutazione

È chiaro, non si otterrà mai l`oggettività completa, ma anche i calcoli devono lasciare spazio ai deboli, altrimenti perde interesse

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quota

04/05/2005 21:27:38

L`utilizzo di qualsiasi tipo di Dado è controproducente se non supportato ad un adeguato [e quindi articolato] regolamento.
D&D, Cyberpunk, D20 o altro, ma se volete usare i dadi fatelo con un regolamento completo, sennò createvene uno vostro [ovviamente in linea].

I Master senza di esso possono soltanto andare a spanne, quindi tantovale restare alla valutazione in se della descrizione, aldilà di griglie di valutazione che sanno di abbozzato se campate così senza contesto preciso.

Nessuno può fornire l` Oggettività, semplicemente perchè non esiste come concetto concretizzabile.

quota

05/05/2005 14:22:02

Un "sapiente" bilanciamento tra dadi e master + un tocco di qualcosina in più... ciò potrebbe forse essere la soluzione ^_^

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quota

05/05/2005 15:39:13

Soluzione?

Bè non so, dipende da cosa si intende x soluzione e per scorrevolezza/realismo/efficacità delel regole.

Secondo me è un compromesso, un modo per regolare la cosa senza troppa complicatessa o/e perdite/impieghi di tempo; poi ognuno ha la sua idea.

quota

05/05/2005 23:04:07

Per me il gioco da tavola è una cosa e il gdr on line un`altra. Nell`ultimo caso approvo i master che decretano la vittoria in base alla bravura del pg. La descrizione della tecnica è una caratteristica fondamentale, ad esempio ed è emozionante attendere l`esito (quando il fato è degno)

quota

07/05/2005 03:23:02

Ovvio se ci sono master il combattimento automatico non si dovrebbe utilizzare... almeno da noi è così... il combat automatico serve per rendere + carino una rissa scoppiata in taverna senza master o risolvere le tensioni di 2 pg quando nn c`è un master presente... sempre nello spirito del gdr quindi con descrizioni etc... Se vi è un master lui decide in base a determinati parametri, ovviamente il + forte ha + possibilità di vincere anche perchè chi diventa forte lo può diventare solo grazie ai px assegnati dai master e se uno gioca male non li guadagna con la conseguenza di non progredisce.
Poi ovviamente il maggior utilizzo che si farà dei combat automatizzati da noi sarà per combattere contro l`intelligenza artificiale (anche se dirgli quando usare l`arco o la spada, quando caricare il nemico, quando aggirarlo o tendergli un agguato etc sta risultando molto complicato)

Isefet

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quota

12/05/2005 00:40:26

Mi collego un istante all`intervento di rrose per gettare uno spunto di riflessione.

"quando il master è degno"
E quando un master è degno? Non trovate quanto sia il peso su un master?
Descrivere bene è certamente importante, ma pensate: pure quando si parla a volte non ci si spiega bene e ci si fraintende.

Il master ha sempre ragione, questo è magnifico, ma è normale allo stesso tempo valutare il master. Se il master non è degno non mi piace giocare con lui.
Aiuta questo e quello.
Non ha tenuto in considerazione il mio terzo occhio.
Eccetera eccetera.

Fraintendersi è normale, e nel caso di azioni complesse è normale che a volte ci si possa trovare in disaccordo con un esito.
In tutte le città senza lancio di dado ho visto che è una cosa ricorrente. Sciocche lamentele spesso, ma che però coinvolgono, come litigare con l`arbitro per un rigore non concesso.
Per questo un complesso di regole può, se interpretato in modo omogeneo e chiaro, ovviare a tantissimi problemi di dinamica di gioco.

Nella realtà si può dire che un uomo in armatura fa rumore ed è fortemente penalizzato nel muoversi silenziosamente.
Nella realtà una persona può essere così distratta da non accorgersi dell`arrivo di qualcuno.
Nella realtà una persona distratta e un uomo in armatura possono dare mille esiti diversi.
La persona distratta si volta casualmente e vede l`uomo da cento metri.
L`uomo in armatura richiama l`attenzione del famiglio del distratto che si mette ad abbaiare. L`uomo distratto accarezza il cucciolo dicendo "che c`è, piccolo", mentre l`altro coglie l`occasione. Oppure il cane è distratto e l`uomo sente.

Probabilisticamente per ognuno di noi è possibile costruire una conseguenza più probabile.
E non do del power player l`uomo in armatura se dimostra che in backround o con abilità si è specializzato a non far rumore. Si sarà specializzato abbastanza, dico io??

Per questo regole e lanci di dado a me piacciono, anche se sono esse stesse una semplificazione.
Solo che se è un dado a dirti che contro ogni probabilità hai fallito vedo la gente dire "Che sfiga" e non "ma non è possibile! Questo master è indegno".

Qui si ricade nel solito discorso. Ci si vuole affidare ad un "volemose bene" in cui tutti ripromettono di adorare i superiori in ogni situazione o si vuole chiarezza anche nel gioco perché a volte ci si sente prendere in giro.
Agli amministratori la scelta di seguire uno o l`altro orientamento, ai giocatori scegliere una o l`altra land, però consiglio di provare entrambe i mondi, anche per conoscere meglio i proprio gusti.

Io sono un giocatore di Arshmork, basato su D&D 3.5.
Non ho il manuale in casa ma imparo giocando e mi piace vedere che ciò che imparo sostituisce spesso ore di discussione viste in altri posti.

Tiro per nascondersi 13+10(bonus perchè nella vita ho studiato per nascondermi.)
Tiro per osservare 15+2(bonus perché nella vita non mi guardo troppo attorno, perché magari guardo sempre il io libro di magia, o perché preferisco diventare un tritatutto, compreso ciò che non vedo)
Esito: 23>17. Il primo non è visibile.
Punto.

Immaginate invece la difficoltà di una persona di spiegare quanto immensamente è brava a nascondersi (e poi dove è scritto? Si rischia di vedere/essere un PP) mentre l`altra persona che non ha sviluppato la capacità di guardarsi attorno di colpo descrive da Colombo.
Cattiva interpretazione? Powerplayerismo? Metaplayerismo perché il secondo legge nel pensiero del primo che è bravo a nascondersi e lo accetta?
Parole e parole che a me non piacciono e in cui perdo la voglia di giocare.

Se poi il dado non tiene conto delle abilità e dei sacrifici di un personaggio... beh, non vuol dire che il dado è cattivo.
Vuol dire che il regolamento non è approfondito.
Il pg non riesce a giocare? Non vuol dire che il regolamento è troppo approfondito, vuol dire che non è spiegato in modo chiaro e/o gli altri pg/master non sono bravi a spiegarlo.
Oppure vuol dire che il regolamento è cervellotico e basta.

Strumenti, né buoni né cattivi, come sempre sono le persone a potersene avvantaggiare o meno.

quota

10/08/2005 17:37:50

Nel suo infinito romanzo Muldon ha ragione ma credo che sia proprio per questo che il lancio del dado è un`ottima soluzione (benchè da usare con parsimonia).
Il master in quanto arbitro meno si vede e meglio è. E proprio per evitare giocate infinite (in stile Fengard tanto per intenderci) dove un combattimento dura tra le tre ore e le tre ore e mezza con descrizioni che riempiono una pagina e che sinceramente (perdonate la volgarità) fracassano un po` i cosiddetti che spesso un dado risolve molti guai: sommi i punteggi, meni e il più forte vince. Forse non è gdr direte voi e avete ragione in fondo ma nulla mi vieta di farlo (se voglio divertirmi davvero) e nessuno potrà dire che il combattimento è pilotato...
I guerrieri erano tipi di poche parole, non crocifiggiamo chi ha un sano e puro desiderio di mazziare respirando l`aria di altri mondi e altre epoche senza il solito "rompino ruolista di turno" ;-)

quota

30/08/2005 09:20:35

Sottoscrivo Bebo.
Gioco in una land dove si applica una base di regole D&D 3.5.

I rischi sono chiari:
- troppo tempo per una giocata. Lanci di dadi... turni da rispettare... e all`ingresso capire cosa è D&D
- giocate iper-lunghe, quando è chiaro che se voglio spaccare la testa a uno sotto di me ed ho ua grossa ascia normalmente non vado a prender nota mentalmente del fatto che ha la forfora >.>

La mia soluzione è:
- rompere le palle ai nuovi e vecchi giocatori perché si velocizzino. L`altro giorno ho avuto una soddisfazione enorme. Abbiamo fracassato un brutto (i master scelgono schifezze particolarmente brutte) mostro in tre nel giro di una mezz`oretta.
- rompere le palle ai nuovi e vecchi giocatori perché parlino chiaro e rapido.
In pratica, per me, migliorare il livello dei giocatori.
Si può fare in un ambiente "sano" questo genere di discorso, e il creare questo genere di ambiente credo dipenda in primis dai gestori che si trovano a tirarlo su.
Ciononostante l`attesa delle risposte resta di due minuti se si gioca in più di tre persone e fino a 6 se si è solo in due (e allora fra leggere ed iniziare a scrivere, anche perché non si ha nulla da fare, la cosa si annacqua).
Io ne sono soddisfatto, ma è chiaro che in un posto in cui si rispettano i turni se uno si distrae tutti aspettano.
Ma solito discorso: i giocatori, accordandosi, possono "saltare" il loro turno... un altro aspetto di mera organizzazione che secondo me si può risolvere, giocando e provandoci, come gli altri.
Ovviamente avere una complessità di fondo come il manuale di D&D da tanto da una parte e toglie (per me poco) dall`altra.

quota

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