Tecnodipendenza: è ora di darci una regolata! postato il 29/09/2007 16:27:46 nel forum giochi online
E’ recentemente (28/09) apparso sul Venerdì di Repubblica (allegato del noto quotidiano) un articolo intitolato “Tecnodipendenze: quando web e tv diventano una droga” di Alex Saragosa.
Il testo è allarmante e non credo che il redattore abbia peccato di sensazionalismo: pochi giorni prima si era diffusa la tragica notizia della morte per arresto cardiaco di un ragazzo cinese crollato dopo 3 giorni di giochi online. Cito una parte dell’articolo (non è che uno dei tanti articoli sull’argomento…), che prende spunto da una ricerca scientifica condotta da La Barbera, direttore della Clinica psichiatrica dell’Università di Palermo:
”[…] Risulta difficile stabilire il limite fra un uso esagerato della tecnologia e una vera dipendenza. Alcuni parametri possono essere d’aiuto: i tempi per esempio. Tre ore giornaliere sono già un indizio di uso problematico. Un altro segno è il parlare solo e ossessivamente di quello che si è visto o fatto con il mezzo tecnologico. Ma ancora più chiaro, come campanello d’allarme, è il cambiamento delle abitudini: se un figlio abbandona progressivamente hobby, sport, amici, studio, per concentrarsi solo sulla tecnologia preferita, arrivando spesso a mostrare, quando è lontano, una vera e propria ansia di tornarci al più presto, è certo che si tratta di dipendenza. A rendere più facile la caduta verso l’abuso è anche il fatto che, a differenza di droghe o gioco d’azzardo, l’uso delle tecnologie non è sanzionato ne’ legalmente ne’ moralmente. Anzi, essere abili in questo settore è spesso motivo di orgoglio fra i ragazzi.”
A mio parere sarebbe giusto che i siti di giochi online si autoregolamentassero, colmando così la lacuna legislativa, e tutti i gestori delle varie city dovrebbero cominciare a fare la loro piccola parte in tal senso per quanto riguarda i giochi di ruolo.
Mi limito a suggerire 5 semplici accorgimenti che potrebbero arginare il problema della dipendenza dai giochi online (oltre che essere utilissimi a mantenere l’equilibrio di gioco e rendere il lavoro più facile agli stessi narratori):
1) limitare gli orari di attività dei giochi (ad esempio, bloccando gli accessi nelle ore del mattino, del pranzo, della cena e della notte – per consentire ai ragazzi un corretto svolgimento dell’attività scolastica, dei pasti e del sonno)
2) limitare in ogni caso la durata dei giochi a massimo 3-4 ore giornaliere
3) organizzare le sessioni di gioco a orari concordati con i giocatori (come per giochi da tavolo)
4) limitare l’uso delle “bacheche” ad un numero fisso e contenuto di messaggi giornalieri (da parte dello stesso utente, ovviamente)
5) limitare l’uso delle “missive private” tra utenti ad un numero fisso e contenuto di messaggi giornalieri
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate, in particolare cosa ne pensano i gestori delle city attive e se sono disposti a prendere in considerazione un problema che molti si ostinano a negare.
29/09/2007 17:23:49
A mio avviso ciò che hai indicato purtroppo è sbaglio e mal studiato.
In primis, fossero anche giuste queste norme, bisognerebbe che circa 300/400 città virtuali si adeguassero all'unisono e con gli stessi identici orari al fine sortisca un minimo effetto. Questa è UTOPIA
Bisognerebbe poi che i MUD e simili si adeguassero tutti e all' unisono e li c'è anche una grossa questione di $. UTOPIA
Abbisognerebbe poi chesi adeguassero i giochi in linea (sicuramente non era un GDR by Chat nel caso della tragedia cinese) su CD o con Dawnload in locale di grossi Software.
Anche la Dama di windows può essere giocata in linea 24 su 24 se volgiamo.
POI
I GDR by chat altro non sono che Chat + Forum. Tutti i FORUM italiani sono aperti 24/24 e cosi anche tutte le chat 24/24. Circa l'80% di internet è porno e grossissimo problema è la pornodipendenza da una fonte pornografica infinita e immediatamente raggiungibile... li ci sono persone che ci passano giorni, ci sono i $ e non si fermerà mai.
IN REALTA'
Calcolando i milioni di ragazzi che stanno su internet e le poche migliaia che passano ore nei GDR by CHAT è come risolvere il problema degli incidenti stradali rendendo piu sicuri i monopatti.
E' NECESSARIO: che questi controlli siano fatti da Famiglie, Scuole ed Educatori in generale
E' INGIUSTO: chiudere un servizio impedendo magari a chi ha necessità e liberta di tempo in quel momento di accedervi.
UNICA SOLUZIONE: sarebbe l' irraggionevole (grazie a dio) chiusura oraria di Internet che nessuno auspica.
INTERNET è informazione, scambio, azzeramento delle distanze possibilità di espressione e condivisione, possibilità di gioco e svago spesso e volentieri per i servizi che offre il prezzo delle connessioni diventa gratuito. Ora, come demonizarre un entità cosi positiva? Chiunque passi 3 giorni di fila a fare qualcosa non stà tanto bene... anche passare 3 giorni di fila a leggere fumetti o a giocare a calcio non credo sia il massimo.
3 ore al giorno poi sono relativissime. Io sono uno sviluppatore e nell' Area Software della mia azienda passiamo 8ore della giornata come qualunque squadra di sviluppo software. Non stò davanti al PC solo se stò facendo interventi di sistemistica ma mi reputo e reputo i miei colleghi persone dalla vita sanissima. Quando torno a casa coltivo la mia passione per i GDR per 1 oretta e mezza prima di cena e un oretta la notte prima di andare a dormire dopo essere uscito nel dopo cena. Un conto rapido mi vede davanti allo schermo anche 10/11 ore al giorno e cosi per moltissimi colleghi e siamo persone che vivono una vita non solo normale ma anche migliore di moltissime persone essendo di solito l'informatico persona Civile, Moderata ed Educata.
29/09/2007 17:35:07
Profondamente contraria.
Non mi piacerebbe affatto l'idea di partecipare - seppure in modo minimo - alla diffusa cultura che tende a difendere il prossimo da se stesso, dandone per scontata l'irresponsabilità puerile e l'incapacità di massima di fare autonomamente le proprie scelte.
Ancora più sinceramente, faccio parte di quella ristrettissima minoranza che considera un poco etico l'eccesso di sorveglianza sulle abitudini altrui, che è preoccupata dalla sistematica patologizzazione di ogni comportamento che l'attuale senso comune non percepisce come assolutamente sano e costruttivo e che,infine , pensa che del modo in cui bambini e adolescenti fanno uso delle tecnologie dovrebbero preoccuparsi i loro genitori.
So che non è "simpatico", ma è il mio parere :)
29/09/2007 17:38:45
Non condivido.
Se uno muore per overdose, qual'è la causa?
Se uno fa un incidente a 300 km/h in moto, qual'è la causa?
Se uno perde il treno per andare a scuola, qual'è la causa?
La causa principale, il problema, è l'uomo, perchè certe cose se le va a cercare.
Per essere fighi? per divertirsi? Per distrazione(nè dubito)? Per sfidare i tempi?
L'uomo ha a disposizione un'infinità di cose...
Ma c'è sempre una scelta quando si fanno delle determinate azioni, e sta alla persona stessa valutarle, sta alla persona stessa auto-gestirsi, sta alla persona stessa auto-controllarsi!
Regole, leggi, proibizionismi, sono inutili...
..e sono un passo verso un carcere all'aperto!
Qua il discorso non cambia....
il gioco di ruolo Online è stato creato per svago, per divertimento...
Se poi l'uomo ci si droga (oggi come oggi su tutto), la colpa è solo sua, o dei suoi genitori, non del gioco.
29/09/2007 17:50:55
29/09/2007 18:02:21
Vedo che non impari laryuzska ^^
Mi sembrava di averti già detto che non è questo il posto per parlare di queste cose.
Prometto comunque di mandarti quella mail tra stasera e domani. ;-)
29/09/2007 18:05:51
29/09/2007 18:15:15
Gemini, laryuzska...è questo il posto di parlare di queste cose...
Io potrei adottare questo regolamento o questa discussione per andare incontro ai 15enni che non sono capaci di fare la differenza tra "dovere" e "piacere" ....
Ma poi ti rendi conto di cosa stai dicendo?
Di fare da Padre a molti ragazzi che sono in rete, e insegnargli a vivere!
Ma loro..i genitori ce li hanno?
29/09/2007 23:16:07
Un bel post sul quale ragionare.
Di questo tipo di problema, seppur in modo più ampio, ne stavamo parlando qualche giorno fa con alcuni membri dello staff.
Il problema della dipendenza potrebbe non essere un problema, mi spiego meglio:
Non troppi anni fa la valvola di sfogo per la gran parte dei ragazzi era uscire nel cortile, dare due calci al pallone, dire due battute e scherzare fino a quando la Mamma (in questo caso Gestore della vita familiare) richiamava tutti per la cena.
Negli ultimi anni la tecnologia ha fornito altre modalità di divertimento: ps1/2/3/P, X-box, Wii, pc, internet, tv satellitare e derivati. Tutti questi mezzi, perché di mezzi si tratta, sono stati creati allo scopo di intrattenere, in maniera sana o meno, un pubblico.
Come spesso succede e come del resto succedeva anche qualche anno fa, le persone tendono ad abusare dei mezzi che gli vengono forniti. Prima ci si attardava con gli amici nel cortile, ora ci si attarda con gli amici connessi in rete, o con il giochino di turno sulla console preferita.
Quante volte avete detto: “un attimo arrivo subito, batto il rigore e torno a casa”, “finisco la birra e rientro”, “devo finire il livello per salvare la partita”, “saluto gli altri e mi disconnetto”….
Cambiano i tempi, cambiano i mezzi ma il risultato è sempre lo stesso.
La differenza sostanziale è nell’attività fisica che i ragazzi svolgono in questi giorni di super tecnologie usa e getta. Un ragazzo cinese muore per un arresto cardiaco dopo 3 giorni ininterrotti di gioco online, ma nessuno dice che non è il gioco online che lo ha ucciso, nessuno parla del fatto che quel ragazzo raramente si alzava dalla sedia se non per espletare alcune funzioni fisiche non trascurabili, a nessuno viene in mente di ricercare le cause nel tipo di alimentazione, nel tipo di fisico, perché quello non fa notizia.
Quel ragazzo ha passato 3 giorni consecutivi attaccato al pc, aveva dei genitori? Perché passava tanto tempo isolato davanti ad uno schermo? Che problemi psicologici poteva avere?
Il fatto che sia morto per arresto cardiaco può avere due possibili cause: aveva una malformazione cardiaca, oppure conduceva una vita sregolata.
Nel secondo caso non è colpa del mezzo di intrattenimento, ma nell’educazione che gli è stata impartita dai genitori o da chi si è preso cura di lui durante gli anni di formazione.
Stare seduti tutto il giorno davanti ad uno schermo, qualunque esso sia, non è di certo salutare, calciare un pallone è sicuramente più remunerativo (fisicamente parlando) ma ciò non vuol dire che lo schermo uccida. Quanti ragazzi che giocano su dei gdr in PBC vanno in palestra prima o dopo la sessione di gioco, quanti fanno sport, quanti altri camminano per almeno 2 chilometri al giorno, tutto dipende dal singolo individuo al di là dello schermo.
Il vero problema si presenta quando il mezzo di intrattenimento diventa l’unico mezzo di socializzazione. I ragazzi che rimangono davanti al pc o alla console, escludendo il mondo esterno e fondendosi con l’alterego virtuale sono ragazzi a cui non è stata data una debita educazione, un genitore consapevole del suo ruolo può limitare e regolare l’uso del mezzo. Chiudere una land durante le ore notturne o costruire console che dopo un tot tempo di gioco salvano la partita e si spengono, non è una soluzione.
Una campagna informativa per i genitori potrebbe essere un buon punto di partenza, quando una madre o un padre vede il proprio figlio davanti al pc non si chiede cosa stia facendo e difficilmente si interessa all’attività ludica virtuale del figlio.
Proprio oggi parlavo con un giocatore per chiedergli se fosse o meno disponibile per il raduno, la sua risposta è stata:”mamma non capirebbe”.
Se un genitore comprendesse il significato di un gdr (PBC, cartaceo, live ecc….), la sua funzione e la modalità di interazione sarebbe forse più consapevole della tipologia di intrattenimento del figlio e saprebbe come regolarla.
Stiamo correndo verso un mondo tecnologicamente stimolante e potenzialmente dannoso perché gli andiamo incontro con gli occhi chiusi e le orecchie tappate. C’è un forte bisogno di informazione e non di proibizionismo.
Chiudiamo pure le land di notte e le persone che giocano in quegli orari troveranno un altro modo per intrattenersi che con ogni probabilità sarà di natura virtuale.
Penso di aver esposto gran parte del mio pensiero a riguardo.
Uno che prima tirava calci ad un pallone e ora tira calci ai paladini.
30/09/2007 04:30:13
Non sono gli oggetti ad essere corrotti ma la gente :)
La birra è buona ma c'è chi esagera. La aboliamo? :)
A tutti serve l'auto ma in molto corrono troppo o guidano in stati di salute non adatti. Che facciamo? Copri fuoco alle 9 di sera :)
etc...
Secondo la teoria "questa cosa fa male" dovremmo abolirci tutto. Il problema dei GDR, sia live che chat per non parlare dei cartacei è la poca, misera e falsa informazione che gira. Spesso i ragazzi che si affacciano al gdr non hanno altre persone con cui parlare dell'argomento se non il proprio gruppo di role player.
E questo lo noto anche con me. Praticamente parlo di gdr solo l'orgnizzatore dei live, il mio gruppo di D&D e Gabriele che è il cogestore di Xmen city. Perchè? Perchè questi sono gli unici a comprendere l'argomento. I miei genitori anche a spiegarlo non lo comprendono, gli amici lo considerano una cosa da Nerd sfigati e la mia ragazza manco sapev che segnificav GDR.
Quindi se il tuo hobby è fare GDR come puoi rapportarti se i tuoi compagni di gioco sonosolo online?
Come possono spiegarti i tuoi genitori che stare troppo tempo a ruolare online può(e dico può perchè non tutti ne sono soggetti) crearti problemi.
Il problema non è il mezzo. E' l'informazione e il modo di utilizzo che nella maggior parte dei casi è scorretto. Vedi tutti i ragazzini che provano ad usare il gdr come modo per rimorchiare e fre sesso che nella vita reale non riescono a fare.
30/09/2007 13:04:43
Quoto in toto kaluin e faber, e potrei anche chetarmi visto che quello che penso l'hanno già detto tutti.
Il web e i videogiochi, online o offline che siano, vengono assaltati mediaticamente con regolarità, e il motivo è molto meno onorevole di quanto si pensi. Siccome non è possibile, a differenza di tv e giornali, mantenere il pieno controllo su quello che gira online, sui temi dei giochi o sui contatti che una persona può avere tramite web, si tenta di demonizzare questo genere di passatempi, poichè non è possibile filtrare le informazioni, e da che mondo è mondo una persona acculturata e che conosce molte cose, seppure magari in ambito monotematico, è una persona libera che si controlla male. Il fatto che i ragazzi facilmente si bevano il cervello davanti ad uno schermo aiuta tutti coloro che ci marciano, ma scommetto che se ci fosse il modo di filtrare le informazioni e far giocare/navigare gli utenti solo in un determinato ambito di informazioni e cultura, nessuno avrebbe granchè da dire, come nessuno ha ormai più niente da dire al fatto che ci sono ancora bambini e ragazzi che stanno mediamente otto ore davanti alla televisione. Fine dello sfogo anarco-psicologico.
Quanto al dare credito a certe statistiche/valutazioni, ormai ho imparato a soppesare tutto almeno quindici volte, visto che cinque volte su sei i giornalisti sparano ad altezza d'uomo senza cognizione di causa e nella più buia ignoranza e le statistiche vengono studiate e campionate in modo da dare il risultato che si vuole ottenere (l'istat continua a dire che c'è l'inflazione al 2%, fate un po voi). Per quanto riguarda collassi cardiaci, un mio compagno d'università c'è morto quattro anni fa, e stava chiacchierando per il corso.
Per il resto mi unisco al coro: regolamentare gli orari degli accessi nei MMORPG è una cosa ridicola, visto che si parla di ambienti condivisi dalla popolazione di un globo che ha 12 differenti fusi orari. Per quanto riguarda i giochi di ruolo via chat, che dovrebbe interessarci di più, aggiungo che io non lo farei mai, visto che significherebbe discriminare tutti quei giocatori che non possono connettersi a giocare quando vogliono ma solo quando hanno tempo per farlo.
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