Il bisogno che spinge all'interazione: risorse non vitali

Il bisogno che spinge all'interazione: risorse non vitali postato il 22/08/2019 17:42:02 nel forum giochi online e modificato da nimerya90 il 22/08/2019 17:42:26

Eccomi quindi qua con un nuovo thread! Ho inserito i vari quote per rendere chiaro il contesto della discussione e permettere a tutti di seguirne il flusso senza dover riscrivere tutto da zero e ricontestualizzare. Il punto fondamentale è questo: come gestire quelle situazioni in cui le risorse non sono legate necessariamente alla sopravvivenza o sono di tipo stratificato? Ovviamente parlo sia dal lato gestionale, sia fa quello dei player: cosa è mancato, quando avete provato a giocare questi contesti?

Sempre dell’altro thread, recupero la domanda e la mia risposta a mirmidone per dare un ulteriore contesto.



Non ero entrata così tanto nello specifico, in effetti. Di sicuro non sto parlando di una land di GoT, almeno escludiamo in partenza tutto quel genere di sistemi. Potrei definire il contesto che ti sto proponendo un mix di entrambe le cose.

Nel contesto di gioco di cui stiamo parlando, si possono individuare tre fasce di individui:
1) i poveracci, quelli che non hanno risorse, quasi mendicano, faticano a trovare un lavoro, vivono ai margini della società; hanno bisogno di risorse, fondamentalmente denaro per acquistare cibo, vestiti, beni di prima necessità, e protezione, se riescono ad ottenerla. Questa fascia è quella che dovrebbe giocare più in stile “disperato nel deserto”

2) la classe media: possono essere i mercanti o quelli che lavorano nella struttura statale; sono la maggioranza, ciò vuol dire che insieme hanno molta influenza ma singolarmente non valgono poi molto sul piano politico e possono avere più o meno risorse in base alla loro fedeltà al potere costituito. Hanno un bisogno di risorse limitato e potrebbero rappresentare quello che Nick ha definito “l’uomo delle costolette” di HoC. Sono forse i più difficili a cui trovare una spinta.

3) la classe dominante, quelli che in GoT sarebbero i Lord, con alle spalle le rispettive famiglie: hanno dei possedimenti, quindi hanno denaro e risorse. Loro fanno però il gioco di HoC: indirizzano la politica statale e nel farlo curano (o dovrebbero curare) i loro interessi. Dovrebbero avere la possibilità di influenzare l’opinione pubblica attraverso comizi, apparizioni etc, dovrebbero riuscire a ricattarsi/minacciarsi/influenzarsi gli uni con gli altri per far approvare questa o quella legge. Se sono furbi, non influenzano l’opinone pubblica solo con mezzi leciti, ma anche con mezzi illeciti - quindi fra i loro contatti, potrebbero esserci i disperati di cui sopra, in cambio di un certo grado di protezione.

quota

22/08/2019 19:10:47

secondo me il fulcro di questa domanda risiede nel famigerato gameplay, ovvero: Qual'è lo scopo del gioco?

Me lo sono chiesto per tanti anni e fondamentalmente sono arrivato ad una conclusione valida, almeno per quanto mi riguarda: Il gdr non può essere solo "siamo in un posto a caso, ci facciamo un pg a caso e interpretiamo come viene viene". Tutti i giochi hanno un obbiettivo ben rpeciso: A calcio devi segnare in porta, e fare più gol della squadra avversaria, a nascondino devi arrivare in tana prima di farti trovare da chi fa la conta, a briscola chi totalizza più punti e via dicendo. Bisogna entrare nell'ottica che è un gioco e come tutti i giochi deve avere l'ambientazione stessa un obbiettivo finale, che il player deve dare per buono per sospensione di incredulità. Poi ci possono essere pg che si distaccano da quell'obbiettivo, ma se lo fanno, lo fanno perchè comunque prendono un ramo che parte trasversalmente sempre dall'obbiettivo base.

Ragionando su questo postulato, credo possa venire da te stessa la risposta alla tua stessa domanda.

quota

23/08/2019 03:27:26

Vi quoto ❤️

Il problema dell'esempio secondo me è che molto difficile, direi anzi sconveniente, mischiare tre tipologie di PG così distanti tra loro (un po' come per i PG dai livelli molto diversi che dicevo altrove). Servirebbe un mondo di gioco enorme e profondissimo, diviso in tre grandi spazi (più vari stotto-spazi) che si alimentano e influenzano tra loro.

Al momento, questa roba non è fattibile in un PbC. Si torna quindi a sopra: che gioco vuole proporre lo Staff? Un gioco politico di intrighi, trame, tradimenti, alla HoC con pezzi grossi che si fanno guerra a suon di influenze, informazioni, denaro? Un gioco dove i PG sono disperati che cercano di sopravvivere in un mondo a loro ostile? Un gioco con PG "medi", pedine nella guerra tra grandi potenze che sono un nemico o un'aspirazione in base agli obiettivi del PG? Ecco, secondo me sono tre giochi diversi e in questo modo andrebbero trattati.

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quota

23/08/2019 09:59:42 e modificato da quod il 23/08/2019 10:06:54

Credo di aver capito ciò che intendete, ma non lo chiamerei "scopo del gioco", piuttosto "tono dell'ambientazione". Giusto per fare un esempio, è chiaro che nella land dei pirati ci si aspetta che la gente iscriva dei pirati (o altre figure simili), ma l'ambientazione dovrebbe comunque fare da sfondo, non essere inserita forzatamente nello scopo vitale di ogni PG. Nel senso, non credo sia una buona idea aprire una land a tema "sconfiggi il malvagio signore del male!"... se poi qualcuno lo sconfigge davvero cosa fai, chiudi il gioco? L'ambientazione deve fornire lo scenario in cui i personaggi si muovono, e per me questo scenario è bene che sia fondamentalmente statico. Dentro questo scenario sta ai giocatori creare personaggi coerenti e sta alla gestione creare trame coerenti in cui farli muovere (una delle quali potrebbe essere "sconfiggi il malvagio signore del male!"... non so se mi sono spiegato).

Dissento.
Cioè, che sia difficile è vero, ma si può fare, nella mia land lo vedo tutti i giorni... e si può fare proprio perchè ci sono i livelli.
I PG di livello basso cercano principalmente di non farsi uccidere dai molteplici pericoli dell'ambientazione.
I PG di livello medio si prestano ad essere pedine negli scontri (non solo fisici) tra le enormi forze in gioco.
I PG di livello alto fanno i pezzi grossi e muovono grandi quantità di informazioni e denaro.

Siccome uno dei cardini dell'ambientazione è che i nuovi arrivati dovrebbero esserne spaesati e imparare sul campo, uno degli spunti di gioco più frequenti per le free role tra PG di livelli molto diversi è proprio "vieni figliuolo, ora ti spiego come funziona questo strano mondo (e cerco di portarti dalla mia parte)".

Dici che serve un mondo di gioco enorme per far funzionare questa roba? Beh, hai ragione. Ma un mondo di gioco enorme non è di per sè un male (l'avevo già detto in tempi non sospetti https://www.gdr-online.com/readforum.asp?id=237976), vorrà soltanto dire che non attirerai quella parte di utenza che predilige i giochi di ambito ristretto.

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quota

23/08/2019 13:13:37 e modificato da nick nightingale il 23/08/2019 13:13:51

Quoto pleiades.

L'ambientazione (insieme al regolamento) deve dire che tematiche verranno affrontate e che gioco si andrà a giocare. Gli scopi dei PG devono essere coerenti a questa roba qui, se no non hanno senso di esistere nel gioco: come dicevo, nella Land di House of Cards il PG proprietario di un bar che ha l'obiettivo di guadagnare onestamente e riportare il figlio carcerato sulla retta via, non funziona, perché non ha modo di interagire in maniera profonda e duratura con i PG politici. Può funzionare invece il portaborse idealista che vuole trovare ed aiutare un politico che rispecchi i suoi ideali o stressare il partito per adottare le sue giuste battaglie.

"sconfiggi il malvagio signore del male!" non è un vero scopo del gioco, è una scemenza suicida. Uno scopo del gioco è "lottare per accumulare potere", "fondare una civiltà che abbracci i propri ideali", qualsiasi cosa di duraturo che non ha mai una vera fine.

Non sono d'accordo nemmeno sullo "scenario statico", che rappresenta la morte del gioco dei PG, col forte rischio di limitarlo a quest+simming. Che è esattamente quello che si trova nella maggioranza delle Land, dove il gioco ho quasi nessun impatto sull'ambientazione se non quando lo Staff crea la quest-binario perché vuole giustificare (male) un cambiamento (sempre che non lo faccia da deus ex machina e via 😄).
Invece, sempre come dicevo altrove, non dovrebbero essere le quest a trainare il gioco, ma principalmente le azioni dei PG. Questo gioco però si può sviluppare in maniera abbastanza corporsa da mandare avanti la Land soltanto se l'ambientazione genera spunti di per sé (e i giocatori la comprendono e comprendono il funzionamento del gioco, tematiche, regole, strumenti, etc.).

Riguardo livelli e mondo di gioco, spiego meglio: quale Land può permettersi di avere un intero mondo di gioco dedicato ai PG di liv basso dove fanno tutte le loro cose influenzate dai mondi dei PG di liv superiore e così via per tutte le altre fascie di livello? Quando scrivo "mondo" intendo proprio uno spazio completo e autosufficente per ogni fascia di PG, una micro(ma manco tanto micro) Land a sé stante che poi sia legata e influenzata da spazi di gioco dedicati alle altre fascie di livello. Altrove facevo l'esempio (teniamo D&D per facilità): PG dal liv 12 in su comandano l'ambientazione, sono i capi delle città, le guide dei regni, i grandi sacerdoti delle chiese, i capi delle gilde più influenti, etc. Plasmano il mondo con le loro azioni. Sotto ci sono i PG di liv medio, che giocano il D&D più classico, seguendo però le direttive dall'alto; sono i gildati che fanno la missione per conto del capo, quelli che si siedono al tavolo con il braccio destro del Re per ascoltare la strategie di difesa della città, cercano di crearsi lo spazio per accedere al gioco dei liv superiori, e così via. Più sotto, i PG di liv basso, gli avventurieri ancora in cerca di uno scopo, i nabbi delle gilde che fanno le commissioni, etc. (ovviamente serve rendere interessante sta roba per i liv bassi, quindi già come l'ho descritta io non è il massimo). Tutto questo non può, poi, risolversi con una serie di quest che a cascata ricadono su tutti, proprio per quello che dicevo sopra sul fatto che non dovrebbero essere le quest a trainare il gioco. Dovrebbero quindi essere le azioni, in questo scenario più probabilmente quelle dei liv alti, il motore del gioco. Quindi servirebbe un mondo di liv alti che fanno guerra contro i PNG ma anche tra loro (se no si torna alle sole quest), liv intermedi che le combattono e magari le scatenano pure per trovare spazio e stressare il sistema (serve quindi dare modo che questo possa avvenire, se no l'ambientazione diventa statica e non va bene) e liv bassi che boh. E questa è solo la superficie! Perché ogni spazio deve essere un mondo a sé, con la giusta profondità, se no la gente si rompe le scatole in fretta... In tutto questo i livelli non aiutano per niente, perché spaccano il gioco a differenza di sistemi più fluidi. Sta roba è fattibile? Volendo sì, pure con D&D sforzandosi, ma sarebbe sostenibile nei PbC? Già i numeri sono un problema perché se non se ne hanno abbastanza tutto il sistema diventa triste e scarsamente dinamico (esempio banale, le Land GoT con 150mila casate da riempire).

Il problema degli spazi di gioco enormi non è che non attirano chi preferisce giocare in scenari ristretti. Tutti vogliono giocare in spazi enormi, solo che spazi enorme sono sconventienti nei PbC per tanti motivi. E' come se dicessi "nel mio PbC sul calcio non ci giocheranno gli amanti del volley", quando il problema è che un PbC sul calcio non funziona mai nella vita :-(

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quota

23/08/2019 14:44:25 e modificato da nimerya90 il 23/08/2019 14:44:46

Questo però mi sembra che vada in contrasto con quello che hai detto prima però, oppure non ti ho capito io.
Io ho interpretato il tuo messaggio precedente come "in una land di House of Cards, non puoi fare l'uomo delle costolette e tutto deve girare attorno ai politici, quindi non puoi inserire classi sociali diverse da questa" - che per me è una grossa limitazione, perché i politici interagiscono con la stampa, con l'uomo delle costolette che può portare i voti del quartiere malfamato (?) con il poliziotto corrotto, col disperato che si fa comprare per assumersi la responsabilità di un crimine che non ha commesso... certo, puoi far fare tutto ai png, ma così diventa sicuramente una land master-centrica.



Io mi trovo invece molto, molto d'accordo con il pezzo che ho sottolineato dell'intervento di pleiades: se l'ambientazione fosse il dramma, o se l'ambientazione costringesse a creare personaggi tutti uguali, con gli stessi obbiettivi, secondo me sarebbe la morte del gioco. Capisco la facilità derivante dal raggruppare tutti i pg con uno scopo comune e convogliarli tutti in un solo gioco, ma conseguirebbe un appiattimento terribile dei personaggi.

Non sono dell'idea che una situazione come quella che ti ho presentato sia ingestibile. Più difficile sicuramente rispetto alla situazione dei sopravvissuti nel deserto, ma se alla base ci fosse (e l'ho elisa per non scrivere romanzi) un adeguato sistema di ingiustizia sociale/malcontento sotterraneo/motivi di dissenso fra le parti allora io penso che ogni personaggio riuscirebbe a portare avanti sia i propri obbiettivi, sia a inserirsi più generalmente nelle trame della land.

Chiedevo appunto come pensate sia possibile facilitare l'interazione fra utenti mossa da reale bisogno. Perché da quello che so (io a Vampire the masquerade purtroppo non ho mai giocato e lo sento sempre più un handicap) il sistema che tu hai proposto in stile VtM è basato tutto sui contatti coi png

quota

23/08/2019 14:59:41 e modificato da quod il 23/08/2019 15:07:11

Chi ti ha risposto così ha probabilmente fatto il grosso errore di imbastire una trama e voler già decidere il finale (un master decente dovrebbe piuttosto tratteggiare dei png e farli interagire con le scelte dei giocatori). Ma non lo definirei un problema di ambientazione statica. Scenario statico non vuol dire che non succede mai niente se non lo decide lo staff... vuol dire che ci sono dei paletti entro i quali tutti si accordano tacitamente di restare (che di solito derivano dalle fonti ufficiali, se l'ambientazione non è inventata). Per dire, se mi iscrivessi a una land di Harry Potter non mi aspetterei di trovare Hogwarts rasa al suolo dai giocatori precedenti. E non mi sembra troppo diverso da quello che diceva nick riguardo il creare PG coerenti con l'ambientazione.

Più in generale, trovo molto difficile fare paragoni tra una land e un romanzo, o tra una land e una serie TV "sequenziale" come HoC dove per seguire la storia devi guardare tutti gli episodi in fila. Per gestire una land in quel modo, dovresti avere un gruppo di gioco affiatatissimo fatto da giocatori con orari iper-compatibili che giocano allo stesso ritmo e riescono tranquillamente a seguirsi a vicenda, peraltro integrando immediatamente i nuovi arrivati. Nel mondo reale hai uno zoccolo duro di giocatori storici (che però non sono mai presenti tutti alla stessa ora, e spesso ce ne sono alcuni che giocano molto più di altri), più un sacco di gente nabba che va e viene. E anche se tutti hanno orari e disponibilità diverse, devi cercare di fare in modo che anche quello che entra una volta a settimana possa divertirsi senza venire tagliato fuori perchè gioca troppo poco (si narra che alcune land bannino chi non gioca abbastanza, ma mi sembra un approccio elitista da far paura). In più, c'è sempre il rischio che uno qualsiasi dei tuoi giocatori sparisca da un giorno all'altro senza che tu possa farci niente, e se il gioco è fatto bene questa cosa non deve poter ammazzare le trame in corso.

Con queste premesse, credo avrebbe più senso paragonare una land a un albo a fumetti pluridecennale (Topolino?), o serie TV come i Simpson o i telefilm polizieschi... c'è un'ambientazione di sfondo che negli anni cambia poco, ma i personaggi vivono migliaia e migliaia di avventure diverse in ogni episodio coinvolgendo ogni volta gente che si vede solo in quell'episodio o giù di lì. Alcuni personaggi "giocano" poco (compaiono in poche storie ma sono ricorrenti), altri si vedono molto più di frequente (compaiono in tutte le storie o quasi). E non lo dico per vantare un'ipotetica superiorità dell'ambientazione statica, ma perchè nei fatti è così che funziona un play by chat.




Infatti quello che serve è uno scenario che generi degli spunti, non necessariamente uno scenario che muta in continuazione in base a quello che fanno i PG.



Non voglio entrare troppo nello specifico perchè poi sembra che mi faccio pubblicità (e non era questo lo scopo della discussione), ma fidati che quello scenario esiste, lo vedo ogni giorno da quasi sei anni ormai (e la land esisteva da altri quattro prima che mi iscrivessi). Il mondo di gioco, oltre che essere vasto, è pesantemente stratificato in piani di esistenza, e soltanto gli esperti si avventurano in quelli più pericolosi dove a meno di pesanti protezioni muori appena ci metti piede (mentre il crocevia planare centrale è comodo come zona relativamente sicura per PG più piccoli). Il rovescio della medaglia è che a volte il mondo vastissimo spaventa i nuovi iscritti, e che chiaramente non avrai mai abbastanza giocatori per ricoprire decine di posizioni chiave. Ma sinceramente questo mi sembra un po' un falso problema... ok che il gioco deve essere portato avanti dai giocatori, ma non arriverei alle estreme conseguenze di congelare nell'immobilismo qualsiasi fazione priva di PG. La fazione esiste comunque e ha una sua filosofia guida. Se include dei PG saranno loro a portarla avanti, altrimenti lo farà il master occasionalmente con qualche png, non starei a mettermi le mani nei capelli se una fazione si svuota.

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quota

23/08/2019 16:26:38

Certo che è una grossa limitazione, ma se mi iscrivo a un gioco basato sulla lotto politica voglio giocare politici che lottano tra loro tramando alle spalle l'uno dell'altro, mandando gente ad ottenere info sugli avversari (sottolineo il "mandando gente"), elaborando piani con i miei collaboratori, etc. Dovrei invece ritenere secondario l'interesse a discutere con il barista, che può aiutare ad approfondire il mio PG su altri aspetti, cosa che però può fare qualsiasi PG, solo che in più è anche dentro la guerra politica.

Le altre figure che citi possono essere inserite in base a quanto è profondo il contesto. Alcune funzionano più facilmente di altre: in un gioco alla HoC cosa fa la polizia tutto il giorno? Diciamo che c'è un'elezione in corso, i PG politici si scannano tra loro per vincere la poltrona. E la polizia? A meno di illeciti, non viene chiamata in causa. Il politico ingaggia il PG corrotto per fare cose? Ci può stare, ma quel PG avrà sempre un gioco a gettone, nel resto del tempo cosa fa? Di certo non campagna elettorale. Dopo quanto si stufa? Abbastanza subito. Il giornalista già funziona meglio, ma rischia sempre tanta visto che il suo gioco è subordinato a quello degli altri. Il barista non ha alcuna ragione di esistere a meno che non gli si dia un ruolo di "capopolo che influenza i voti di un quartiere", che è già tutt'altro PG e comunque subordinato.

Questi potenziali PG diventano più che altro "pedine" nel mondo dei politici, per questo dico, meglio concentrare il gioco dove c'è l'azione. Sarebbero quindi PNG mossi dallo Staff, come contorno al gioco, senza rischio che diventi "master-centrico", perché non andrebbero giocate in chat le interazione a meno che siano particolarmente importanti (voglio un accordo per avere l'endorsement del sindaco), rischiose (un boss criminale mi ricatta), etc.

Poi capiamoci, HoC era solo un esempio, non lo userei mai come ambientazione per un PbC! Di giochi politici più funzionali ce ne sono (Vampiri ❤️, che permette maggiore ampiezza e più tipologie di PG possibili).


Un gioco di PG politici non è un gioco con PG identici dai medesimi obiettivi. Esempio facile: Salvini, Renzi, Di Maio, Grillo, Toti, Berlusconi, hanno scopi identici e identici modi di soddisfarli? Già da queste grosse differenze si crea gioco sconfinato.


Partendo, come ha scritto pleiades, dai conflitti sui quali si fonda l'ambientazione. Che non devono essere piatti ("angeli vs demoni") ne stupidamente a breve termine ("sconfiggete il cattivo X").

VtM non è basato solo sui PNG, è basato anche sui PNG perché questi permettono al Master di far vivere i PG in un mondo dinamico, offrendo così ai giocatori maggiore spazio di manovra che non sia soltanto "ammazza l'avversario". Poi l'aspetto principale resta l'interazione tra PG: quella che offre VtM è una "società di vampiri", non a caso. I vampiri interagiscono tra loro per portare avanti i propri obiettivi, poi parallelamente possono sfruttare il mondo circostante per i loro piani. I PNG servono sempre per interagire con i PG: sfrutto il mio contatto giornalista per scoprire magagne nella tua impresa di pulizie che è una copertura di un traffico di droga, serve per colpire te, non il PNG a capo dell'azienda. E' solo un esempio di come si può sviluppare una guerra tra PG, poi in mezzo ci sta pure che durante un evento vampirico ti faccio fare una figuraccia davanti a tutti o faccio un accordo sottobanco con il tuo Clan (altri PG) per indebolirti. Così all'infinito.

Quindi, semplifico con un esempio più noto: l'ambientazione dice che ad Approdo del Re, le casate Stark, Lannister, Baratheon e Martell si contendono il potere ai piedi di un Re indebolito. Di cosa hanno bisogno? Entrare nel concilio ristretto, occupando più cariche possibile. Per ogni carica serviranno "cose" per rendere un candidato PG appetibile al Re (dal presentare un esperto di finanza al ricattare il Re al fare accordi con le altre casate per spartirsi le cariche a discapito degli altri a boh). C'è poi bisogno di eserciti, soldi, influenze, perché poi il mondo attorno crea problemi che vanno affrontati. E così via.


In linea generale concordo, poi dipende come è impostato il gioco. Se il mio si ambienta a Mosca, non è che i giocatori possono decidere di spostare tutto a New York o andare nello spazio! Però magari è possibile cambiare il governo di Mosca o, a causa di scelte di gioco, subire un invasione da parte degli americani e giocarsi la resistenza o altro. Dipende appunto da cosa si vuole propporre: ovvio che più si da libertà più si complica tutto e non è automatico che più libertà sia meglio.



Questi invece sono problemi reali, ma ogni gioco ha i suoi. In base a cosa si vuole proporre si mettono in conti i rischi. L'importante è sapere quali sono e cercare di limitarli.

Resta che, come dicevo, HoC non è un buon esempio per una Land e concordo che sarebbe meglio partire da cose di più ampio respiro.


Occhio però a non fare troppo affidamento su queste cose, i PbC sono malissimo e avrebbero bisogno di grossi cambiamenti 😄


Siamo d'accordo allora ;-)


Guarda, Sigil la conosco come Land. Io spero che negli ultimi tempi abbia avuto questa grande svolta, ma prima era "lasolitalanddiD&D", con tutti i problemi annessi.

Riguardo le fazione senza PG, concordo che devono restare vive, mosse dai Master. Il problema sorge quando sono 150 Casate di GoT vuote... Quanti Master ti servono? Ma anche 6 gilde in una fantasy qualsiasi. Ma anche 4. E' una rogna in più per lo Staff e per un nuovo iscritto entrare e vedere che di 10 corporazione 6 sono vuote, non è il massimo come biglietto da visita. Anche perché, se come vediamo in tantissime Land da sempre, esistono "gruppi" che sistematicamente vanno deserti (potrei citare le corporazioni giornalistiche, mediche, di artisti) forse dovremmo riflettere sul fatto che non funzionano.

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quota

23/08/2019 16:36:37

+

Allora secondo me qui stiamo deragliando dal seminato però - e per due motivi:

1) cosa vuol dire che una land deve evolversi? che in una land post apocalittica in cui non cresce più un filo d'erba o quasi viene trovata la miracolosa soluzione per rendere coltivabile anche il più schifoso degli altopiani rocciosi? Perché onestamente, a me non pare affatto una soluzione auspicabile e da giocatore spero con TUTTE le mie forze che un gestore questo non lo permetta MAI. Perché vorrebbe dire la fine della land - o per lo meno la fine della land per come la conosco io. Quindi quella land dovrebbe
A) Chiudere, perché dal post-apocalittico si è passati a un'altra fase che non è quella che la land vuole raccontare
b) Cambiare completamente genere e proseguire con la storia
Ma se io volevo giocare un post apocalittico, me ne vado. O io, nuovo, entro in una land che mi si presenta come post apocalittico e vado via dopo tre secondi in cui vedo gente coltivare mais in campi verdi (?)
L'evoluzione della macro-trama di una land non è sempre auspicabile e lo dico tanto lato player, quanto lato gestore - perché un gestore, se è furbo, ha aperto una land con certe caratteristiche perché le considera (o almeno avrebbe dovuto fare questo ragionamento) il terreno migliore per sviluppare le trame e gli aspetti che gli interessa giocare. Se io voglio far giocare ai miei player la fame, la ricerca di risorse e la lotta per il cibo, giustamente - e per tutelare i giocatori che si divertono a giocare questo - non permetterò deragliamenti tali da spostare completamente il focus della mia land. Il punto è piuttosto permettere ai giocatori di sviluppare il proprio pg e i bisogni del proprio pg in un ambiente che renda stimolante il raggiungimento di quegli obbiettivi. Capisco che per alcuni utenti possa risultare antipatica l'dea di non poter inventare un superfertilizzante che cambierà le sorti del mondo "perché la gestione cattiva ha deciso così", ma quegli utenti che vogliono ribaltare completamente le trame delle land in cui giocano dovrebbero poi anche chiedersi se l'evoluzione della trama che auspicano gli darebbe altrettanti spunti fi gioco.

2) il punto della discussione non era parlare di come favorire l'interazione dei personaggi in caso di mancanza di risorse necessarie alla sopravvivenza:
- siamo nel deserto, io ho la benzina e tu hai una capra > interazione facile
- siamo in HoC, io sono il politico A e tu il politico B > interazione più difficile

Toniamo quindi in topic, poi volendo si può anche aprire un'altra discussione sul tema dell'evoluzione delle trame.

quota

23/08/2019 16:59:25

Hai ragione, mi scuso per aver contribuito all'indegno off-topic.

Per come ho visto fare di solito nella mia land, si può gestire così:

- niubbo + PG veterano > scambi la conoscenza dell'ambientazione. Spesse volte vedo in chat dei giocatori esperti con PG più anziani che spiegano ON game le stranezza del mondo ai novellini (va anche detto che il mondo che usiamo noi è parecchio strano, quindi questo potrebbe non funzionare in tutti i contesti). Il niubbo a volte offre in cambio soldi, ma più spesso quello che il veterano cerca è un nuovo possibile affiliato.

- due PG in generale > ti scambi le risorse materiali e le informazioni per affrontare la prossima spedizione che state per fare assieme (noi siamo una land di D&D, quindi anche questo potrebbe non funzionare ovunque).

- pezzo grosso + pezzo grosso > la risorsa da scambiare sono contatti, informazioni o autorizzazioni varie che una fazione ha e l'altra no (questo suppongo funzioni bene anche in HoC, specie quando le fazioni sono molto specializzate)

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quota

23/08/2019 18:14:14

Diciamo che mi iscrivo in una Land che propone gioco politico. Scelgo una fazione (HoC non va bene perché il sistema americano di fatto ne offre solo due, pessimo numero per fare gioco politico). Dopo aver letto tutto, devo cercare di capire quali sono le dinamiche interne al mio partito: al di là di gerarchie evidenti, se presenti, tipo chi è il segretario piuttosto che il tesoriere, è fondamentale conoscere le relazioni. Il segretario magari sta su quel posto per merito di un altro PG con il quale è in debito e quindi di fatto a comandare è questo.

In base a queste info, che accumulo parlando con PG colleghi e non (avversari politici, alleati, altre figure che grativano il mondo politico, se presenti,.. E questo è tutto simming! Ma simming utile), decido come muovermi. Per portare avanti qualsiasi piano avrò poi bisogno di altre risorse (PG alleati, soldi, contatti, informazioni, etc.), che vanno trovate in giro. Se ci aggiungi che anche queste risorse sono "limitate" (un PG alleato non può essere alleato di tutti, i soldi non crescono per terra, se paghi un poliziotto per darti info le da a te e non a me, e via così) generano scontro tra i PG, cioè altra interazione e una valanga di gioco. Ovvio che tutto deve funzionare correttamente, per questo è indispensabile un sistema ben fatto e un manuale che spieghi tutto.

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quota

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