Nel corso della tesi di triennale mi ero interessata alla struttura mitica nascosta
all’interno del cinema popolare dagli anni d’oro al contemporaneo.
All’interno delle categorie evidenziate ce n’era una che si distingueva dalle altre,
poiché non era propriamente mitologia, ma di questa aveva molte caratteristiche,
ossia l’epica.
Non sapevo che nel frattempo il mondo della letteratura era alla riscoperta di questo
genere attraverso il movimento italiano detto New Italian Epic del collettivo Wu Ming.
Wu Ming individua in questo genere che da sempre ci ha abituato a vederlo cambiare
forma, attraverso media diversi, la matrice letteraria dell’ultimo decennio. Come
scrivono Ruggero Eugeni nel suo saggio Il destino dell’epos e Roy Menarini in Il cinema dopo il cinema. Dieci idee sul cinema americano 2001-2010, oggi, ancor più
che la letteratura, l’epica ha invaso sia i cinema che la tv.
I motivi per cui l’epica possiede gli elementi giusti per rinascere proprio oggi sono da
cercare nelle teorie sociologiche che trattano il rapporto tra il pubblico e i media
contemporanei, come scrive Henry Jenkins, ma anche in un periodo storico di forte crisi a partire dagli avvenimenti dell’11 Settembre.
Come i romanzi del manifesto di Wu Ming, e con qualcosa in più, l’insieme di questi
film e serie tv, presenta alcuni elementi stilistici e strutturali che li accomunano: il
forte realismo, la struttura narrativa complessa, l’attitudine popolare, gli elementi
fantastici, un eroe combattuto e pieno di lati oscuri, e una visione sostanzialmente
cupa del reale che nasconde un’esile speranza.
É sostanziale però capire se, al di là della grandiosità delle scene di massa, che l’introduzione delle migliori tecniche CGI permettono ormai di creare quasi facilmente, ci sia del materiale proprio dell’epica occidentale tradizionale. A partire
da Omero quindi, attraverso alcuni strumenti indispensabili, come i classici di Platone
e Aristotele o i più moderni testi di Haimsworth o Bowra si è cercato di scoprire sia
se il termine “Epico” venga usato propriamente parlando di film come: il ciclo de Il
Signore degli anelli di Peter Jackson, 300 di Zack Snyder, la trilogia del Cavaliere Oscuro di Nolan, sia se questi possano far parte di un macrogenere che si potrebbe
chiamare Nuova Epica Internazionale.
La tesi si articola quindi a partire da un primo capitolo storico – introduttivo, alla
ricerca degli elementi che definiscono l’epica, attraverso i più diversi supporti, da
Omero al novecento. Se nel corso della prima metà del novecento gli esempi di
letteratura epica sono ancora molti (come Ernst Junger o J.R.R. Tolkien), soprattutto
nel periodo tra le due guerre, nella seconda metà è il cinema a fornire i migliori
esempi.
Nel 2001, dopo cinquant’anni di attesa esce in sala la trasposizione del più noto tra i
romanzi epici moderni: Il Signore degli anelli. Nel secondo capitolo si analizzano
quindi, in maniera comparata, gli elementi epici propri del libro e del film e come
questi varino a seconda degli anni e del mezzo di diffusione.
Il film esce dopo gli attentati dell’11 Settembre, e il successo di questa saga epico
fantastica, e di molte altre, viene ricondotto proprio alla reazione a questa tragedia.
La stessa data è ritenuta un momento di svolta dal collettivo di scrittori Wu Ming,
come illustrato nel loro manifesto, in cui elencano le caratteristiche dell’epica degli
anni duemila.
Si riscontrano le medesime caratteristiche in uno dei film d’ambientazione “epico -
classica” di maggior successo degli ultimi anni: 300, di Zack Snyder, che analizzo nel
terzo capitolo.
Tra gli elementi caratterizzanti del cinema epico c’è però la figura eroica, quasi
assente dai romanzi italiani. La complessità del tratteggio dei nuovi eroi viene
affrontata nel quarto capitolo attraverso l’evoluzione di alcuni personaggi del cinema
e della letteratura popolare, con particolare attenzione all’Uomo Pipistrello, che da
Batman diventa il Cavaliere Oscuro.
Il viaggio è il modo in cui si struttura tipicamente l’avventura eroica, secondo il
monomito di Joseph Campbell, cioè se il racconto epico può riguardare anche una
sola battaglia, prima e dopo c’è sempre un viaggio, un’andata e un ritorno, con
diverse motivazioni. È qui che si conclude il percorso attraverso film come
Inception, Vhalalla Rising e Into the wild.