Legalità nei GDR: Gestione estesa e pubblicità

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13/04/2010 09:03:48

Ho una visione del tutto opposta a quella di Jan333 sul concetto di metagame su cui, molto spesso, a mio avviso, c'è anche parecchia forzatura nell'interpretazione negativa che gli si dà in gergo.

Nel gioco esiste una componente OFF e una ON game.
Non è tutto on game e i personaggi non pensano soli: siamo noi a muoverli, giocatori e anzi, nel gioco più appassionante
Non è pensabile, secondo noi, vietare in alcun modo l'uso di strumenti esterni al gioco nelle strategie di gioco.

Tutto è metagame quando riguarda il giocatore, perchè appunto, laddove interviene la sua competenza va oltre il gioco ed è normale sia così.

Anche entrare in gioco e leggere prima cosa si sta giocando in chat: eppure è a mio parere essenziale nel rispetto dell'interazione altrui per cui.

Quello che tu chiami metagame per me anzi, è strategia.
E anche nelle funzioni del gioco decine di utenti sviluppano rapporti e complicità attraverso questi sistemi nei quali una gestione non dovrebbe mai entrare: uno degli aspetti più belli di qualsiasi attività di gruppo (non solo il gioco ma qualsiasi passatempo ludico) è l'intrecciare rapporti.
Ed è una scelta libera degli utenti di un gioco non farlo.

Persino su Wow, esistono gilde e si coordinano in msn e certo hanno un'interfaccia ben più funzionale di un playby chat in cui il fato non può in alcun modo, mediante la scrittura, avere l'immediatezza visiva di un'immagine e men che meno l'intero corpo di giocatori in chat, in genere suddivisi in gruppi.

Il msn aiuta la giocabilità in una maxi quest con 50 persone e in gruppi di gioco, e quello che chiami metagame a noi sembra un pochino forzato.
Un conto è dire: ricordatevi che se non giocate quello che vi dite in mns non vi daremo nulla in chat.
Un conto è dire: se vi coordinate in msn siete fuori legge.
Esiste un limite a quello che una gestione può e non può proibire e riguarda, secondo me, i modi di approccio personali del giocatore alla chat.

In un gdr a me interessa che in caso di scontro esista una strategia chiara, visibile in chat, che compatti i gruppi e non escluda i singoli, che sia trasmessa in on.

Se senza un ordine on game un intero *esercito* fa una mossa strategica, e si sposta in blocco un buon fato desume che ci sia solo off game.
Ma se quel gruppo fa la mossa e c'è un comandante che la ordina, il fatto che di loro l'abbia pensata uno, oppure cento, a me fato non deve interessare.

La chat, in questi casi, è un lavoro di gruppo, un gioco di unione e risoluzione dell'ostacolo *insieme*. I singoli possono integrarsi nella giocata del gruppo anche dalla chat proprio perchè visibile e ben organizzato.
Ma esiste un aspetto organizzativo sempre e fa parte del gioco e di quella sfera solo inerente ai giocatori.

Questo per quanto riguarda l'approccio alla chat
Per quanto riguarda la proibizione di strumenti esterni, un gestore non può e non deve entrare nella sfera privata dei giocatori nè può proibire quello che non avrebbe mai modo di controllare e su cui non potrebbe fare che illazioni.

Ho visto spesso il concetto di metagame forzato ad arte a attaccare gruppi eccezionali in chat e con anni di gioco insieme, semplicemente per essersi dati appuntamento in off.
Attenzione anche a questo aspetto perchè rischiamo veramente di annullare così il confine tra on e off riducendoil gioco a un on integrale che per me non solo non è possibile ma è anche sbagliato come concezione.

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quota

ghennadi72

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29/04/2010 02:56:49 e modificato da ghennadi72 il 29/04/2010 03:00:44

prettyjane ha scritto:
Ribadire che ne esistano anche di altro tipo è invece scontato.
Rimanendo circostanziati al suo esempio, Pinco che da le dritte off game a Pallino fa saltare appunto ogni tipo di simulazione semi-realistica, ogni tipo di strategia (che andrebbe pianificata on game prima, e non su msn durante) cui Ghenny accena, e quant'altro di banalmente rilevante in un combattimento.

Fino a un certo punto... pilotare le azioni di qualcun altro, posso essere d'accordo, anche se mi vengono in mente diverse situazioni nelle quali non mi straccerei le vesti.

Non nascondiamoci che nella maggior parte dei gdr quello che il pg sa fare dipende esclusivamente da quello che il giocatore sa descrivere.
Aspetto, questo, che i "ruolisti puri" odiano nel pbc in genere. E non hanno neanche tutti i torti, perchè a prescindere dalla storia ongame del personaggio, il giocatore con una elevata capacità descrittiva é automaticmanete avvantaggiato, anche se la storia giocata del suo pg non giustifica affatto il possesso delle capacità che descrive.

A fronte di quello, se io vedessi due pg impegnati in uno scontro, e uno dei due in difficoltà semplicmente perchè ha capacità descrittive inferiori a quelle del suo avversario (che invariabilmente tende ad approfittarsene, consapevolmente), non mi straccerei certo le vesti se qualcuno gli desse suggerimenti in off su come affrontare il suo avversario, specie se "da ruolo" quel personaggio dovrebbe avere delle chance in più rispetto a quelle che le sue capacità descrittive di giocatore gli consentono.

Il pbc narrativo, signori, si fonda sul metaplay, perlomeno in tutte le land in cui il descrittivo dei giocatori non é in alcu modo parametrizzato o vincolato a capacità possedute dal personaggio.
Il metaplay é la normalità del pbc narrativo/descrittivo come lo si gioca nel 90% delle land. E in questo i servizi di messaggeria istantanea c'entrano poco o nulla.

Altro problema: in una situazione reale, la visuale del campo di scontro é immediata. Tutti vedono (impedimenti fisici come muri, alberi, etc a parte) quello che avviene attorno a loro. Vedono dove si trovano i nemici e cosa stanno facendo.

Nel pbc descrittivo non é così: OGNUNO dei giocatori coinvolti deve fare un triplo sforzo:
- quello di leggere e capire cosa fanno gli altri intorno
- raffigurarsi mentalmente la situazione ed elaborare mentalmente l'azione successiva
- tradurre in parole comprensibili quello che ha deciso di fare

Quelle che nella realtà sarebbero interazioni immediate, ordini passati rapidamente, e via dicendo, nel pbc (specie se con turnazione rigida) diventano ingestibili. Me ne vengono in mente dozzine di esempi in cui tutto questo può falsare l'andamento di una quest... a partire dalla collocazione fisica dei gruppi di personaggi e dalle distanze tra gli interagenti.

Non ci vedo nulla di male o di scorretto nel coordinarsi per superare quello che é un evidente limite distorsivo dovuto all'uso della chat testuale come canale di comunicazione. Anzi, tanto di cappello a quei giocatori che arrivano a comprendere che uno scontro da quest, molti-a-molti, non é affatto una sommatoria di interazioni singole e cercano di facilitare la vita a sè stessi e agli altri (master compresi) coordinandosi in modo efficace.

Non parliamo poi delle circostanze in cui gli strumenti di messaggeria istantanea - specie vocale - sono utilissimi se devi masterizzare a più mani una giocata, perchè anche i "master" sono soggetti a raffigurarsi male mentalmente quello che i giocatori descrivono e poter comunicare con immediatezza con chi condivide con me in quel momento la responsabilità di masterizzare riduce di parecchio gli svarioni.

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Not a cosplay by chat

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prettyjane

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29/04/2010 10:34:23 e modificato da prettyjane il 29/04/2010 10:36:28

Ritengo, Ghenny, che le capacità descrittive e di resa di un azione chiara e plausibile rispetto a ciò che il nostro pg è in grado di fare siano parte integrante del gioco e del buon gioco: più ne possiedi, più sei in grado di dipingere al meglio ciò che fai, e meglio è per chi gioca con te.
Se non erro, parliamo di giochi di ruolo testuali online: testo è scrivere, dal media non si prescinde.
Altro è avvantaggiarsi dalle proprie capacità descrittive traendone ingiusti vantaggi, oltrepassando i limiti del pg stesso: è semplicemente una scorrettezza, una delle tante possibili, punibile, ed un errore in cui il giocatore esperto non cade e quello meno esperto deve imparare a non cadere (essere un chirurgo nella vità, in sintesi, non autorizza il player del chirurgo a far giocare al suo maniscalco un operazione a cuore aperto).
Ma questo, evidentemente, non andrebbe nemmeno detto.

Non credo di aver mai richiesto strappi di vesti per un consiglio ad un pg meno esperto, magari poco pratico del ruolo che si è scelto (nessuno pretende nozioni di cardiochirurgia per ruolare un medico): il punto è che non occorre msn, ne altro di esterno al gioco, per poterli giustamente impartire.
Se poi vogliamo certificare questo obbligo, facciamolo pure: personalmente, vorrei essere libera, per giocare ed usufruire di tutte le funzioni di un gdr, di non dover dare contatti a chichessia, affrontare colloqui skype, o partecipare a riunioni tattiche su qualunque sistema di messaggistica.
Una missiva, un sussurro, suppliscono perfettamente alla bisogna.

"Il pbc narrativo, signori, si fonda sul metaplay, perlomeno in tutte le land in cui il descrittivo dei giocatori non é in alcu modo parametrizzato o vincolato a capacità possedute dal personaggio."

Tu mi dici.
Non convengo, affermazione molto netta, ma infondata: scartando le land veramente peggiori, ogni gioco ha un suo sistema di parametri per definire ciò che puoi o non puoi fare.
Può piacere e non piacere, essere valutato come si crede, ma di norma, c'è.
Che siano skill, numeri, combinazioni con lancio di dado randomico, per quanto più o meno labile, un limite c'è sempre, e sta a chi gioca restare nelle righe. Anche questo mi pare, francamente, un dato scontato.
E mi pare che nulla c'entri con il metaplay: centra solo con la correttezza e la capacità di giocare ciò che si è scelto di giocare.

L'ultimo punto che sottolinei è invece più interessante: la difficoltà di rendere chiaro uno scenario di combattimento in maniera testuale per chi narra, o anche solo di raffigurazione di una situazione complessa da parte di più personaggi, ognuno lesto a fabbricarsi (spesso) l'immagine più conveniente a se stesso.
Forse è qui che risiede la bravura di un master, che nei propri responsi è in grado di fornire ai presenti i dettagli necessari, le distanze, le posizioni reciproche, per poi interpretare le risultanti fornite dai personaggi in un nuovo responso con esiti consoni alle azioni e le capacità dei presenti.
Anche qui, però, non vedo necessita di multiscambi di contattistiche varie: vorrei, Ghenny, poter giocare con te (in senso figurato, ovvio:) ),senza doverti dare il mio msn, e sperare comunque di riuscire a fare una giocata decente senza cuffie in testa, o senza turbini skype in cui ognuno dice "allora facciamo così e cosà per battere l'Esercito Ascaro di Turlupinpan".
Un sussurro, qualora un dettaglio non sia chiaro, mi pare bastante a dirimere punti oscuri.
Oltretutto, questo cianciare su mille media ha di solito il solo risultato di rallentare la giocata, trasformandola in un ordalia che finisce alle cinque del mattino regalando ai presenti solo due occhioni gonfi il mattino dopo.

Per quanto riguarda, in conclusione, la pianificazione strategica di un azione: basta farla on game, riunendo i pg coinvolti in una bella giocata di preparazione in cui discuteranno la tattica da tenere, per poi svilupparla in gioco senza dover attizzare msn roventi con frasi tipo "allora tu ti scansi cosi' tiro la freccia all'orco".
Assai più divertente vedere Rabarbaro il Barbaro tentarre di imporre agli altri un attacco frontale a colpi di clava, contraddetto da Rufus il Fine Tattico,giocando, che qualche ora di pianificazione totalmente off sull'msn di quello o quello.
E' meglio dirlo prima in on, a Rabarbaro, di star fuori dalla traiettoria delle frecce di Filiforums l'Elfo, che diriglielo poi in msn, portandolo magari a giocare un barbaro un pò troppo...intelligente:)

La vedo così, e mi auguro che si possa ancora giocare bene di ruolo con quel che trovo dentro una land, senza necessità di intessere reti neurali con una cinquantina di altre persone, senza perdermi nulla.