Da molto tempo cerco di smetterla con i giochi mmo in generale, essendo una persona a cui piace creare, piace risolvere, piace crescere e ricercare sempre il meglio di tutto, ho notato (penso cosa inevitabile per la maggior parte degli amanti del genere) che oltre ad essere inconcludenti, ladri di tempo libero e di vita sociale, gli mmo limitano le nostre capacità intellettive e percettive, a mio preavviso di parecchio.
Non credo che questa limitazione sistematica e convulsiva aiuti il nostro cervello a mantenere una longevità, una rapidità di calcolo e una capacità logica nella norma, chiaramente parlo con l´ignoranza dalla mia, non ho compiuto studi psicologici o biologici su gruppi di persone dipendenti da questa tipologia di gioco, ma ho sempre notato delle caratteristiche comportamentali ricorrenti nelle persone con le quali ho avuto a che fare giocando agli mmo.
Gran parte soffriva di disturbi nati da problematiche procurate dal gioco, tutti giochiamo per vincere, giochiamo anche per divertirci chiaro, ma lo facciamo con l´idea di superare una sfida, di raggiungere un obbiettivo, altrimenti non avrebbe senso impegnarsi, atteggiamento fondamentale ai fini della vittoria, se basta partecipare per divertirsi impegnarsi non è assolutamente necessario una volta raggiunto l´obbiettivo di partecipare.
Molti si infuriavano letteralmente quando non riuscivano a raggiungere l´obbiettivo, che poteva riguardare il raccoglimento di un oggetto, la sconfitta di un nemico computerizzato, il superamento di un dungeon, addirittura solo l´entrare in un gruppo intento a superare un dungeon o raggiungere un obbiettivo qualsiasi, tutta questa rabbia perchè non erano riusciti a superare degli obbiettivi che avrebbero garantito un aumento di potenza del personaggio, ai fini di essere migliore di qualcuno in classifica e statistiche o solo per aver le capacità di eliminare avversari più potenti.
Molte volte il raggiungimento di un obbiettivo implica sconfiggere un avversario umano, ogni volta che veniamo sconfitti sentiamo la componente di frustrazione, può manifestarsi con un sospiro, con una risata o altre volte con rabbia, comunque si manifesta in qualche modo è inevitabile e soprattutto è impossibile dire che non giochiamo per competizione, vi immaginate un pugile professionista che si iscrive ai campionati solo per la gioia di tirare pugni o subire? Io no, la trovo una cosa inutile.
Appurato che quando giochiamo a questo tipo di giochi la competizione è componente fondamentale dobbiamo aggiungere che la maggior parte degli mmo più famosi (dico la maggior parte e non tutti, non posseggo il dono dell´onniscienza) ci limita nelle azioni, ci vincola ad un sistema molte volte anomalo o che comunque necessita che il nostro cervello si adatti a delle specifiche e limitate metodiche che ci costringono metaforicamente ad infilare il nostro cervello in un barattolo sigillato, il mio soffriva in queste condizioni, ha sempre sofferto ma amavo troppo la competizione, era inebriante sconfiggere un avversario, scalare le classifiche e migliorare rispetto ad un avversario.
Ma effettivamente mi mancava qualcosa, che essendo sempre stato appassionato e praticante di musica e arti marziali ho quotato molto e ricercato in tutto, la competizione con se stessi, il tuo più grande avversario sei te stesso, e penso che non ci sia modo migliore per migliorarsi, chiaramente avere punti di riferimento esterni aiuta sempre, persone con capacità superiori alle tue ma da realizzare solo come modelli di impegno e dedizione da seguire, non come avversari da battere per nutrire il proprio ego.
Non ho mai trovato un concetto simile negli mmo, e penso di non poterlo trovare mai, ma una cosa simile la trovo nei giochi di ruolo tradizionali, soprattutto in quelli con meno variabili fisse possibile, quelli con meno vincoli dove chi comanda è l´immaginazione, la logica e la creatività, senza (o con pochissimi) limiti.
Seguendo il sistema tradizionale, ci si fida di un master che se anche commettesse un errore ai nostri occhi, noi saremmo soddisfatti in quanto il nostro meglio lo abbiamo dato ruolando un personaggio tramite il massimo uso di tutte le nostre capacità percettive, organizzative ed espositive tramite l´immaginazione, la logica e la creatività.
Ad ogni decisione del master noi non dovremmo fare altro che usare il nostro cervello e le nostre capacità di adattamento per ruolare il nostro personaggio affinché superi la situazione, bisogna impegnarsi con tutte le nostre facoltà per descrivere un´azione chiara, semplice ed efficace, immedesimarsi nella situazione ed immaginarla in maniera più simile a come l´immagina il narratore in situazioni che son sempre diverse, giocare in questo modo non è come trovare la combinazione giusta di abilità e attivarle al momento giusto stile 90% giochi mmo.
Parlando dal mio canto, essendo un amante dei gdr, essendo sempre alla ricerca di un miglioramento interiore e pensando che alcuni degli strumenti per compiere questa ricerca siano l´immaginazione e la creatività, ho deciso di eliminare prima gli mmo, poi per uno strano circolo virtuoso ho sviluppato una repulsione per i videogiochi in generale, questa cosa mi ha permesso di avere più tempo libero per pensare e produrre qualcosa di costruttivo, insomma tutto di guadagnato.
Pensare di più, soprattutto in solitudine mi aiuta costantemente, son diventato vegetariano, in dirittura per il veganesimo, mi dedico con più dedizione alle mie sane passioni, faccio più attività fisica, leggo di più ecc.
Non è banale come sembra, ma sono diventato una persona migliore da quando ho affrontato questo cambiamento, molto radicale, non mi pento delle migliaia di ore passate a giocare, perchè mi son servite a capire che si può fare di meglio, e soprattutto che si può giocare a qualcosa di migliore e costruttivo, senza sacrificare quella poca sanità mentale che mi rimane.