Antares UO Shard

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I racconti più antichi, avvolti dalla nebbia del tempo, ci sembrano sempre più lontani, sempre più sfocati; è normale pensare che, per essere mantenuti vivi tra la gente, siano stati più volte ridipinti con i colori della leggenda.
Ma è proprio perché sono molte le leggende che ancora oggi camminano per le strade di Antares, che ci apprestiamo a raccontare la storia di questo mondo, così come dai nostri padri ci è stata raccontata.
Tutto ebbe inizio quando il mondo fu completo, millenni e millenni fa.
Dopo la Creazione, i primi popoli di Antares si apprestarono a colonizzare il grande continente, Britannia, costruendo case per loro e per i loro figli, fondando le prime città, segnando i primi confini.
Gli elfi abitavano le foreste e le vaste praterie, allevando cavalli e scoprendo poco a poco il grande potere che la Natura dava a loro disposizione: nacque così l’ordine dei druidi di Yew.
I nani si asserragliarono sulle montagne, scavandole con le loro miniere diventando presto i fabbri più abili e gli orafi più preziosi. Scelsero come centro del loro regno la montagna più alta dell’ammasso orientale, il Montevento.
Gli uomini, guidati da Handriel, furono quelli che più di tutti allargarono i propri domini, innalzando poderosi avamposti in ogni dove, popolando tutte le terre abitabili che incontravano sul loro cammino: ampi cerchi di mura proteggevano le città, e i castelli si fecero sempre più numerosi.
Era l’inizio dell’Impero di Britain.
Tutti e tre i popoli avevano usanze molto diverse, parlavano differenti lingue, e non sentivano bisogno di contatto; nessuna strada venne costruita allora per collegare le loro città.
Questa situazione durò fino al tempo delle Prime Battaglie.
Fu proprio la violenza di quei giorni a far incontrare i popoli; le armi dei nani furono presto note ai guerrieri dell’Impero, e i canti di guerra correvano per ogni valle, fin nei boschi di Yew.
Uniti nella lotta contro le Orde, gli eserciti strinsero le prime alleanze, che durarono anche dopo il raggiungimento della pace.
Da queste alleanze, nacquero gli accordi commerciali: le prime gilde di mercanti intraprendevano lunghi viaggi scambiando mercanzie e portando notizie da tutte le città.
I nani accumularono ricchezze vendendo i preziosi metalli che solo loro sapevano estrarre, portando Wind ad uno splendore che non temeva rivali.
Alcuni elfi si mossero verso il mare, e abitarono le coste di Skara Brea; con i loro vascelli che solcavano le onde più alte, approdarono nei porti degli uomini, i quali li accolsero, e li chiamarono “elfi del mare”.
Nacque così un’alleanza, che però venne considerata un affronto dagli elfi dei boschi di Yew, e scatenò una nuova guerra.
L’antica diffidenza della Corte Elfica verso il popolo umano ha qui le sue origini.
Indeboliti da quest’ultimo conflitto, Uomini e Elfi non seppero fronteggiare l’improvviso attacco dei nani, che conquistarono Minoc e per poco anche Vesper, ridisegnando sostanzialmente i confini del loro regno.
Venne poi il tempo per i Titani di fare la loro mossa: essi scatenarono i loro demoni e conquistarono la città splendente di Trinsic, trasformandola nella loro nuova roccaforte
E questi furono gli eventi della Prima Era di Antares.
Poi, la ricerca dei Cinque Artefatti portò alla guerra più grande, la Guerra di Tutte le Razze e quindi all’ira dei Nimda: e venne il tempo della Grande Catastrofe.
Lenta fu la ricostruzione, i popoli dovettero riprendere i loro regni sconquassati dal disastro, ripopolarli, e fare i conti con le nuove razze che proliferavano; dalle ombre sorsero, silenziosi, i figli di Dunkan, mentre le creature di Baal, abbandonate al loro destino, crearono piccoli gruppi, improvvisarono gerarchie, clan, tribù, spesso parassite di altre civiltà.
Il regno di Britain, risorto, trovò cari alleati nei piccoli gnomi, che fondarono Cove.
Come gli dèi avevano bandito Baal dal loro regno, così tutti i popoli decisero di eliminare il “seme del male”, allontanando dai loro confini coloro che non erano considerati all’altezza della società:
Nel regno umano vennero istituiti nuovi tribunali, con leggi precise e severe, che regolavano la vita delle persone secondo le Virtù, l’eredità lasciata da Handriel al suo popolo.
Nelle foreste di Yew si scatenò una rivolta, che portò alla scissione della razza elfica, e nacquero i Drow.
Tra i nani la casta guerriera dei berserk prese le redini del comando, risollevando con pugno di ferro il popolo delle montagne.
Un folto gruppo di adoratori del chaos prese d’assalto un paesello di mare, trasformandolo in un Covo di Bucanieri.
Ma non era quel manipolo di disperati a turbare l’ordine e la pace di Antares, bensì le terribili mura di Trinsic.
Salvatasi dalla Catastrofe, la città maledetta rimaneva un’inespugnabile fortezza, simbolo del male e della corruzione.
Fu con il Concilio della Rinascita che Uomini, Elfi e Nani fecero ancora una volta fronte comune per affrontare l’insidioso nemico.
Quando i demoni vennero sbaragliati e Trinsic liberata, si poté finalmente parlare di pace.
I contatti tra i popoli vennero riallacciati, le antiche alleanze ristabilite.
Ogni città si fece devota a divinità differenti, dando vita a differenti culti.
Questa Seconda Era è chiamata da molti “Rinascimento”, un lungo periodo dove i popoli trovano la loro identità, e definiscono la loro posizione nel Grande Disegno.

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