Ah! Crionyric. Immancabile pietra miliare del PbC italiano, e soprattutto, uno dei dieci giochi ancora attivi più longevi sulla piazza visto che venne tirato su molto, ma molto diverso da ora, nel lontano 2003. E Crio, tra tutti i PbC che si siano mai visti in giro per la rete, e soprattutto tra quelli su cui noi abbiamo messo le nostre zampette, è assolutamente unico nel suo genere.
In che senso chiederete voi, è unico? Al giorno d'oggi non c'è più nulla di nuovo, tutto è stato già provato, e le uniche cose veramente originali sono delle schifezze che prima non esistevano solo per buonsenso. No, Crio è unico, e la cosa peggiore e più frustrante è che nessun altro gioco ha mai provato a replicare la sua unicità. Perchè Crionyric Foundation è sempre stato, dalla sua fondazione a oggi, l'unico gioco veramente dinamico.
Partiamo dall'inizio. Ambientato nella mitica Kessel, città in mezzo al deserto di Sahara, decenni dopo l'apocalisse nucleare, la fondazione e nascita del gioco corrisponde cronologicamente al risveglio delle arche, grandissime costruzioni sotterranee in cui furono salvati in ibernazione le migliori menti di ogni paese del mondo poco prima della guerra. Il problema? C'è un'altra arca, illegale, in cui i più grandi criminali del mondo riunitisi, hanno riservato i posti ai migliori offerenti prima della catastrofe. Risultato? Il meglio e il peggio dell'umanità si mescola in questa metropoli fedelissima all'idea di Cyberpunk che tutti abbiamo dalla creazione del genere: fumosa, scura, pericolosa, divisa tra un olimpo di ricchi e corporativi e tra una periferia/sobborgo abitata dai peggiori freaks che la mente di un player possa immaginare. Fin qui tutto normale, anzi, nulla di speciale, visto che l'ambientazione non spiega poi molto sul 'perchè' di questa fantomatica guerra, nè sul destino del mondo in generale.
Poi però ti accorgi di una cosina importantissima, nascosta dietro l'apparenza di essere solo una scrittina decorativa, sotto il tuo nome e la data, c'è scritto Tech Level seguito da un numero. Ebbene il gioco è basato su un livello di tecnologia che parte dall'uno (poco sopra il nostro attuale IRL) ed arriva ad un massimo di sette, che per intenderci è quello del viaggio iperluce. Quando Crionyric è nata, nei mercati si trovavano, come in tutti i giochi del genere, i Kalashnikov e i La Frontera come jeep, delle Harley Davidson, le strade erano trafficate e non dissomigliava troppo a una visione leggermente distopica di New York. Ma dando la possibilità ai personaggi di 'creare' ed inventare nuovi oggetti e nuove tecnologie, animati dalla concorrenza che un numero costante di Corporazioni in forma di gilda in competizione tra loro crea, a nove anni dall'apertura il Tech Level raggiunto per ora è il Cinque. Abbiamo visto personalmente l'invenzione della maggior parte delle nuove tecnologie, il cui utilizzo viene anche visto chiaramente in gioco. I cieli sono stati puliti da speciali batteri mangia-inquinamento, il traffico di terra è quasi completamente stato sostituito da dei veivoli inventati apposta, l'utilizzo di un bonus 'servitù' è stato sostituito dalla recentissima invenzione dei Droidi, e di contro, se nel 2003-4 esistevano i Cyborg, ora è impossibile vederne uno.
Oggetti, razze giocabili, corporazioni e rispettivi membri e capi, le stesse zone della città e finalmente anche gli equilibri di potere, sono in continuo fermento.
Questo, coadiuvato ad un aspetto grafico e tecnico curatissimi, con le piccole cose come le pubblicità in game, una mappa semplice ma perfetta, un mercato omogeneo -cosa rara!- e dei colori perfetti per l'ambientazione, un livello di utenza alto e soprattutto, di buonissima qualità, rende Crionyric senza dubbio uno dei giochi meglio realizzati di sempre.
Qualcuno si sarà però reso conto del mio "finalmente" riferito prima agli equilibri di potere all'interno del gioco. Perchè si, l'unica pecca seria di questa chicca di gioco, era che fino al 2012, in una metropoli costruita per essere dinamica, che ha visto solo negli ultimi cinque anni ben cinque enormi crisi che hanno coinvolto e stravolto la popolazione, tra cui tre guerre, a comandare sono stati sempre gli stessi.
[prende il respiro..]
Mi spiego. La Fondazione che fino a pochi mesi fa aveva sempre governato su Kessel, guardando dall'alto tutte le fazioni spararsi addosso dalla mattina alla sera o allearsi, intoccata, è un organo composto da persone, che hanno sempre mantenuto l'ordine come un governo Orwelliano alla 1984 grazie all'uso del controllo -esempio è il chip d'identità che viene dato ai cittadini, e viene rifiutato dai Dissidenti, che senza chip d'identità perdono moltissimi diritti riservati ai cittadini-, della forza bruta -un esercito e una polizia e una inquisizione anti-mutante- particolarmente severe, insomma, coi soliti metodi. Il che non dovrebbe, in un mondo che è stato progettato per essere mutevole, rendere la fondazione immortale e indistruttibile. E si, certo, alla fine era semplicemente il picco da cui l'Admin guardava i giocatori senza voler essere disturbato, ma è successo a più riprese che macroquest durate mesi interi, guerre, disastri coinvolgenti tutti i personaggi, non sfiorassero la Fondazione, rendendo tutta l'apparenza di effettiva dinamica, una farsa parecchio amara, per chi ci aveva creduto all'inizio.
L'apparenza era insomma, che qualunque cosa si facesse, alla fine e alla lunga, sarebbe cambiato il poco indispensabile all'amministrazione da concedere ai giocatori come 'contentino'.
Fino a questo Aprile. La Fondazione è finalmente crollata, e sembra che l'amministrazione abbia finalmente accettato di dare ai giocatori quello che gli stavano chiedendo. E i giocatori sono tornati a ondate, specialmente i molti che avevano abbandonato per via di questa immobilità frustrante. E le cose ora, sembrano andare parecchio bene.
Certo, come ogni gioco ha i suoi problemini: Crionyric è ancora oggi un gioco spaventosamente più complesso di qualsiasi altro gioco. Dopo nove anni ha praticamente sviluppato una community propria, con un proprio gergo, il gioco va avanti come un film, infilarcisi dal nulla è un grande sforzo, si rischia facilmente di capire poco, senza aver letto delle Utilities che dopo anni sono diventate veramente chilometriche. A suo modo è un bene, ognuna delle molte skill disponibili, dei poteri vari acquisibili in gioco, delle classi di personaggio e quasliasi altra cosa tocchi il gioco, come la potenza di un'arma o l'effetto di una droga è estremamente regolamentato e chiarificato, lasciando però in questo modo una bassa libertà di immaginazione. Immaginazione che, potrebbe essere messa a dura prova su Crionyric comunque, visto che un pg ricco, come ce ne sono moltissimi, è virtualmente messo davanti ad un numero illimitato di modifiche al proprio pg, via innesto genetico, dal cambio del colore dei capelli, alla nascita di code, ali, arti in più, colori di pelle, occhi, tatuaggi olografici, cambio di sesso, cambio di volto, praticamente TUTTO. E se non c'è al mercato, pum, ormai si può diventare mutanti, ESPer, e da poco anche ALIS, un tipo di intelligenza artificiale abitante un corpo sintetico.
Prendete questa libertà di movimento, e datala in mano alla sedicenne media che gioca un personaggio col volto della supermodel del momento, o il pg superpompato, glabro e iper muscoloso, e nel giro di qualche giorno vi renderete conto che non c'è nessuno più per strada che non abbia i capelli di fiamma, le ali da farfalla, o gli occhi color del ghiaccio, la lingua biforcuta, la quinta taglia di seno o una mazza da baseball nei pantaloni. Nessuno. Ma se riuscite a digerire la cosa, se riuscite a fare fronte dall'inizio ad un gioco che come un film, ormai ha una trama, e voi vi siete già persi i primi 9 anni, allora Crio potrebbe essere un'interessantissima avventura, anche a lungo termine.
Un motivo per giocarci: Ottimo livello di gioco e dinamicità nell'evoluzione del gioco da qualunque punto di vista unica nel panorama del PbC italiano.
Un motivo per non giocarci: Essendo un gioco con una storia che va avanti ormai da quasi un decennio, iniziare a giocare può essere molto scoraggiante, se non si è bravi e molto motivati.