Da quando è nato, il GDR ha sempre ridefinito i propri spazi, i propri confini. Negli ultimi tempi, in cui il mercato ha dimostrato di correre più veloce delle antilopi, e di essere più aggressivo del leone che le caccia, questi confini hanno continuato a rimescolarsi, a ridefinire sé stessi, a volte impercettibilmente, altre con maggiore incisività.
Le parole 'gioco di ruolo' vengono associate a molti mondi, che spesso con il GDR hanno solo poco a che fare: giochi di carte, giochi di miniature e così via. Sebbene possa apparire banale, questo è dovuto al fatto che molti giochi si evolvono e cercando di prendere spunto da altri ambiti per rinnovare il proprio. Pensiamo a Sine Requie, della Rose&Poison, per fare un esempio recente, che affianca l'uso dei Tarocchi ai dadi, oppure a Dungeons&Dragons che può essere giocato indifferentemente, anche se con gusto del tutto diverso, sia come gioco di ruolo che come gioco di miniature.
Il fatto che la gente confonda e fraintenda gli ambiti che il GDR occupa, è dovuto molto all'evoluzione che questi ultimi stanno subendo, essenzialmente portando ad associare al Fantasy in generale, l'area di influenza dei Giochi di Ruolo.
Definire il GDR come uno dei tanti aspetti del divertimento in stile Fantasy (e Gotico, e Sci-Fi, e Comics ecc) è forse un modo un po' semplicistico per ingabbiare qualcosa che in realtà ha un respiro ben più ampio.
L'associare GDR a dadi e schede, persone che allietano i propri pomeriggi interpretando ruoli e vivendo avventure fantastiche, è quello che ogni giocatore fa ed è ciò che un inesperto spettatore vede da lontano. Il Gioco di Ruolo non si ferma in realtà solo a questo, se lo fosse sarebbe solo uno dei tanti svaghi pomeridiani.
La componente 'attiva' del GDR, è quello che rende questo hobby, questa passione, qualcosa di molto più articolato di un semplice pomeriggio tra amici.
Letteratura, illustrazione, teatro, espressione, ricerca, sono tutti ambiti che in un certo qual senso fanno parte della passione di ogni giocatore e di ogni master. Fare gioco di ruolo, per quanto questa definizione possa essere opinabile e contestabile, può voler dire qualcosa di più.
Ogni appassionato prende le sue attività con il peso che più coincide con la forza della sua passione.
GDR può essere letteratura. Non è strano sapere che un giocatore di ruolo scriva i diari del proprio personaggio, annoti in un racconto le avventure del proprio gruppo, legga i romanzi dell'ambientazione in cui si svolgono le sessioni di gioco, per saperne di più della società, delle persone e di quello che il suo personaggio dovrà aspettarsi di trovare. GDR è una spinta a imitare i grandi autori, e leggerne le pagine migliori, a volte senza fermarsi alla letteratura semplicemente fantasy. E' voglia di incrociare ambiti diversi, sperimentare tecniche letterarie, e leggere anche ciò che i classici delle letteratura come Poe, Ariosto e Omero, hanno saputo creare per ispirare i grandi di oggi.
In qualche modo il Gioco di Ruolo è anche ricerca, per capire modi di vivere di un certo periodo storico, i modi in cui le abitazioni erano costruite. Raccogliere informazioni preziose per chi vuole dare colore e realismo alle proprie avventure, e ai propri racconti.
GDR può essere teatralità, saper impersonare personaggi totalmente differenti tra di loro, semplicemente variando il tono della propria voce. Leggere ad alta voce le parti narrative delle avventure, le descrizioni dei paesaggi, cadenzare le pause e guardare negli occhi il giocatore interessato dalla scena. Alcuni master scelgono addirittura delle musiche di sottofondo per dare colore alle proprie sedute, per simulare un'ambiente particolare.
GDR può essere disegni, ritratti dei propri personaggi, fogli di carta a quadretti con mappe e schemi di gioco. Amore per i grandi illustratori che hanno accompagnato, e spesso accompagnano, le edizioni più famose delle ambientazioni usate dai master. Easley, Elmore, Brom, sono nomi che spesso in qualche modo richiamano alla memoria Forgotten Realms, Dragonlance, Dark Sun, così come Allen Lee è il maestro che ha reso visibile all'occhio la Terra di Mezzo. Autori di illustrazioni che ci possono accompagnare per diversi anni sugli schermi dei master, che fanno da parete alle sedute di gioco, senza far sentire la loro presenza.
Il bello di questa passione è la sua natura poliedrica, una sorta di architettura del divertimento Fantasy.
In qualche modo il GDR spinge a concretizzare il proprio pensiero, è una spinta creativa che non si ferma mai. Ogni istante di gioco è un movimento di pensieri, di voci e di mani. Non c'è limite alle possibilità e difficilmente ci può essere spazio per la noia, se quello che ci muove è la voglia di dare vita a qualcosa. Con un minimo di sforzo (non con uno sforzo minimo però ndA) si possono trovare i confini che delimitano il mondo che ci circonda e attraversarli. Come nella Storia Infinita e in Alice nel Paese delle Meraviglie, voleremo, cambieremo dimensione, parleremo con i draghi e con gatti intermittenti. C'è chi saprà dove porta un sentiero, e chi non avrà idea di cosa lo aspetta una volta aperta una porta.
Questo impulso a creare è visibile a tutti: giocatori e master si affanno per costruire le proprie sedute di gioco, per renderle più realistiche, più divertenti o semplicemente più 'personali'. E quello che più importa in tutto questo, è che si divertono.
La conclusione di questo atipico articolo è un consiglio a tutti gli appassionati di Giochi di Ruolo: siate delle spugne, prendete spunto dal mondo che vi circonda e traducete l'ispirazione in sogno. Niente di quello che è ho scritto fin ora farà di voi un buon giocatore o un cattivo giocatore, ma nella mia piccola esperienza so che contribuirà a farvi apprezzare un po' di più quello che in qualche modo vi appassiona.
Fare Gioco di Ruolo, con la lettera maiuscola, porta ad appassionarsi a un intero pacchetto di altri mondi, ognuno interamente da scoprire. Leggete i classici, scrivete qualcosa, non preoccupatevi del risultato se pensate di non essere bravi. Date sfogo a tutto quello che seguire questa passione vi porterebbe portare a fare. Nessuno nasce edotto e solo in pochi casi i nostri lati migliori emergono senza che vengano stimolati, perciò se un giorno sentite di voler narrare le epiche gesta di un PNG che ha seguito il vostro gruppo, rendendolo voce narrante delle avventure che avete vissuto, fatelo.
Visto che potete, perché quello che vi piace fare ne è parte integrante, allargate il vostro bagaglio a tutto quello che è connesso con il Gioco di Ruolo, le fonti sono infinite e le possibilità di rielaborarle lo sono ancora di più.