Il mistero del secondo sole

Erano circa le 11:00 e nel centro spaziale di Wodserborg, si stava monitorando il settore nord-est del cielo terrestre.Di guardia al 55 pollici c’era Nick Tomasson, appena laureato in astronomia, la giornata sembrava essere tranquilla fino a quando non vide che un grande corpo celeste si stava posizionando sopra quella regione, Nick tentò di vedere meglio, non stava sbagliando nulla, era veramente una specie di secondo sole.Dunque prese subito il telefono e chiamò il suo superiore <<Venga!Venga qui!>> le urlò al telefono.<<Per che cosa?>> chiese curioso il capo.
<<C’è un secondo sole!>> gli disse Nick sempre con lo stesso tono di voce.Questa volta colui che era dall’altra parte del telefono non rispose e fece cadere il telefono per terra, Nick fu colpito, gli sembrava che il suo superiore gli avesse chiuso il telefono, ma in realtà dopo un paio di minuti comparve da dietro la porta il suo capo.
Fu molto sconvolto da questo, ma riusci lo stesso a mostragli la foto fatta dal 30 pollice, il capo rimase anche lui molto colpito da questa immagine, guardò meglio e poi ne fu sicuro, era una stella comparsa dal nulla, conservarono le foto appena fatte e continuarono per quella sera il normale lavoro.Arrivarono le 8:00 del mattino, e già tutti i giornali ne parlavano, ma come in ogni caso la notizia veniva trasformata in una catastrofe: “LA FINE DEL MONDO E’ VICINA!” o “IL SOLE DISTRUGGERÀ’ LA TERRA!”, nell’ufficio del capo nella base spaziale, si stava facendo una riunione tra cinque persone, Nick, il capo, e tre tra fisici e astronomi.
Durò all’incirca tre ore, e in quel arco di tempo i cinque uomini discutevano per dare una risposta a tutto questo, che sembrava essere una cosa impossibile, come faceva una stella di quelle dimensioni a comparire da nulla, inoltre alla riunione partecipava una donna incaricata di appuntare ogni cosa detta in quella stanza.
Ormai erano certi che si trattava di una stella, ma che cosa ci faceva li, dunque nella notte di quello stesso giorno fu avviato il P.I.O.S (Piano Internazionale Osservazione delle Stelle), che aveva lo scopo di monitorare 24 ore su 24, quella “stella”.Intanto sul piano politico, i capi dei governi internazionali si mossero per raggiungere una soluzione anche in questo campo, e l’unico provvedimento fu quello di mettere un Capo Internazionale dell’Osservazione Spaziale, era Simon Navart, era un dottore laureato in astronomia all’università di Bologna.Per prima cosa andò a controllare di prima persona che le condizioni delle apparecchiature del centro spaziale erano a norma, e appena ne fu certo cominciò anche lui a pensare a una soluzione, non gli veniva in mente nessuna possibilità.Ormai erano passati tre mesi e il P.I.O.S aveva quasi smesso di essere messo in pratica, e tutti i centri spaziali avevano ricominciato a lavorare tranquillamente, sempre con un occhio di riguardo a quella strana stella, in quel periodo il pianeta Giove doveva essere visibile in tutti gli U.S.A, la notizia era attesa da tutti, e la maggior parte degli abitanti era affacciata ai propri balconi per guardare l’enorme pianeta.Si stava avvicinando la sera e nel centro spaziale del Corty, disperso nei deserti del Texas, si monitorava il pianeta, ma di esso non c’era traccia, non voleva comparire, la notizia raggiunse Simon Navart che ne rimase stupefatto, “Pure questo” pensava, dopo la stella, alzò la testa e disse: “Eureka!” riferendosi all’omonima frase detta da Archimede.
Telefonò al capo della stazione spaziale dove era stata scoperta la “stella” dicendogli:
<<La stella....è Giove!>> <<Devi venire subito!>>.
Dopo una riunione d’emergenza tra i due, venne trasmessa alla televisione uno speciale proprio su questa scoperta, “LA STELLA E’ GIOVE!” tutti i conduttori radiofonici e televisivi dicevano, ma intanto gli scienziati pensavano a una motivazione, cercando in vecchi archivi, fino a quando non fu trovato un documento risalente al 1687, dove c’era scritto che “Giove si era spento”, dunque tutto era stato scoperto, Giove era una stella che brillava, ecco le grandi dimensioni, e le caratteristiche che erano uguali a quelle di una stella.Però inoltre fu scoperto che la stella che era appena nata, Giove, non dava nessun pericolo alla Terra, ma anzi era molto utile a essa.
Per molti anni non recò danno, la vita senza Giove continuava ad andare avanti, l’unico problema era la notte, che non smetteva mai, fino a quando nel 2102, Giove ebbe una reazione nucleare che non riusci a sopportare e ne scaturi un’esplosione di grandi dimensioni che raggiunse Marte, e che fece rimanere intatte i primi tre pianeti del sistema solare, fu una vera tragedia.Per gli anni successivi, le ricerche si concentravano sul trovare una risposta a esso, ma nessuno la trovò.

black ha scritto: b.b sarò sincero, è semplicistico: l'esposizione è ingarbugliata, la trama nulla di che. Non invoglia alla lettura.

Se vuoi pubblicare davvero qualcosa devi affinare, e di molto, le capacità u.u tieni conto che anche lò'impaginazione di un testo, la sua suddivisione in paragrafi o porzioni apparentemente senza senso (King lo fa spesso, quando introduce pensieri e considerazioni dei suoi personaggi durante un dialogo o una riflessione) l'uso di effetti di testo (italico, per la maggior parte), ecc contribuiscono nell'insieme al racconto, complementando il contenuto.

lela ha scritto: Sinceramente trovo che per la tua età ti esprimi decisamente bene, continua a scrivere e non ti lasciare abbattere dalle critiche prendile come incentivo a migliorare e non qualcosa di personale.

lela ha scritto: In bocca al lupo e quando sarai famoso ricordati che voglio una copia autografata :)

Erano circa le 11:00 e nel centro spaziale di Wodserborg, si stava monitorando il settore nord-est del cielo terrestre.

fino a quando non vide che un grande corpo celeste si stava posizionando sopra quella regione, Nick tentò di vedere meglio

chiamò il suo superiore <<Venga!Venga qui!>> le urlò al telefono.<<Per che cosa?>> chiese curioso il capo. <<C’è un secondo sole!>> gli disse Nick

Questa volta colui che era dall’altra parte del telefono non rispose e fece cadere il telefono per terra, Nick fu colpito, gli sembrava che il suo superiore gli avesse chiuso il telefono, ma in realtà dopo un paio di minuti comparve da dietro la porta il suo capo.

black ha scritto: Guarda anche i racconti pubblicati qui: alcuni fanno pena, altri (ad esempio i miei - anche se mi hanno stuprato l'impaginazione <.<) sono un buon esempio di scrittura di medio livello *_*