La morte nel GdR - II°

La morte nel GdR - II° postato il 07/08/2007 20:31:59 nel forum giochi online

Salve fanciulli,

so che c'èra un'altro thread sull'argomento, aperto da Ramsay, molto, poco, assai, qualche tempo fa..

..ma siccome il quesito è differente dal suo,
forse per interesse personale e spero per interesse pubblico, allora ho avuto la "brillante" idea di aprire un nuovo thread..


Secondo voi,
come è meglio gestire una caratteristica che fa parte del gioco, ovvero la morte dei Personaggi nel GDR?
Ovvero i pregi, i difetti, i bonus, i malus...e via dicendo...sia sul lato Off, che sul lato ON!

quota

07/08/2007 20:44:42

Premesso che detesto quei giocatori megalomani che si fanno uccidere almeno 3 volte al mese, penso che molto spesso la morte sia considerata troppo superficialmente.
Mi spiego: in off la morte del personaggio comporta solo un pò di noia per il giocatore, che non potrà frequentare le diverse locazioni e magari si perderà qualche quest; in on invece la cosa andrebbe giocata e considerata meglio. Se X muore, è inutile che la sua amata inserisca un messaggio in bacheca in cui si dispera, se poi dopo pochi giorni X tornerà in vita.
Naturalmente sono contraria alla morte definitiva, ma ci dovrebbe essere un limite alle resurgo. Inoltre, se X (sempre lui, poveretto XD) è morto per via di un incanto o di una botta in testa, per alcuni giorni dovrebbe perdere la memoria, mentre molto spesso vedo giocatori che, non appena finito di giocarsi il ritorno alla vita, se ne vanno a spasso traquillamente oppure ricevono amici nei loro alloggi parlando come se nulla fosse.
Insomma, la morte è comunque ua cosa sconvolgente, difficile da giocare, e per far ritornare in vita un pg, secondo me, non dovrebbe bastare dare qualche moneta a chissà quale sacerdote.

quota

07/08/2007 20:51:04

Io credo che il PG abbia il diritto ad avere una vita sua.
Quando muore, muore e basta.
Lasciamogli questa dignità.

... e tanto per cambiare mi autocito :-P https://www.gdr-online.com/racconto_progresso.asp

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quota

07/08/2007 21:45:12

Quoto gemini e faber.

Far morire un personaggio con tutto quello che ha trascorso, è un'esperienza e poi dagli errori si impara, se ogni volta interviene il master, non si imparerà mai dagli errori.

Far morire un personaggio e poi resuscitarlo non ha senso.

Rifare un personaggio ti da la possibilità di sperimentare qualcosa di diverso, fare un personaggio diverso e cambiare stile di gioco e ti permette di vedere le trame da un punto di vista diverso da quello giocato fino ad a quel momento scoprendo anche cose interessanti da un'altro punto di vista. :)

quota

07/08/2007 22:28:45

A parte il fatto che quando ti reinfilano la monetina è spesso molto doloroso V.V

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quota

07/08/2007 22:30:49

Vero, tuttavia teoricamente il chierico di alto livello cui va l'ingrato dovere di intraprendere un faticoso e logorante viaggio nel mondo dei morti per cercare l'anima del personaggio e riportarla alla vita dovrebbe essere piuttosto difficile da convincere ad eseguire l'operazione (del resto più o meno complessa, dipende dallo stato dei resti).

La perdita del livello e del punto costituzione temo sia il minore dei problemi, dinnanzi alla comprensibile refrattarietà dei sacerdoti a scomodare il proprio Dio e rimetterci in prima persona.

quota

08/08/2007 09:07:39

Siccome e' anche una mia curiosita' riporto un sondaggio che ho fatto nell'ultimo mese nella mia land..Io per primo son contrario al troppo ciclo vita-morte-vitadinuovocomesenullafosse..
Pero' a quanto pare i pg non sono dello stesso parere

(Poi qui e' particolare perche' si usano delle razze non morte per cui magari non so cosa avrebbero risposto in caso non ci fossero state)

Cosa ne pensi della possibilita' di resurgare?

Credo sia obbligatoria, e magari renderla veloce, altrimenti ad uno che muore passa la voglia di giocare! 38.61%

Credo sia giusto, ma la renderei molto piu' lenta, per creare finalmente un po di gioco anche con le razze non-morte 36.63%

Favorevole, ma metterei delle penalita', tipo perdita di parte dei soldi o equip, per far capire che e' una cosa grave morire! 13.86%

La morte e' morte caspitina,.. contrario! 4.95%

Io..beh..in effetti..ora che ci penso..si insomma.. BOH!! 5.94%

Totale Voti: 101

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quota

08/08/2007 11:36:44

Questione spinosa.
Parlando di coerenza si dovrebbe fare una precisazione:
In molti, e dico molti, gdr (cartacei, online, live) la resurgo è una possibilità che non può essere negata al giocatore.
Questo è determinato in alcuni casi dall’ambientazione, in altri dal legame tra il giocatore ed il suo pg e in altri ancora da entrambi i fattori.
Volendo considerare l’aspetto OFF Game della resurgo possiamo dire che un giocatore è spesso restio ad abbandonare un personaggio che porta avanti da molto tempo a prescindere dall’eventuale grado di gilda, clan o derivati. La resurgo ha dunque forti radici off game che è difficile estirpare.
Per prima cosa bisognerebbe distinguere tra le varie tipologie di gioco.

Cartaceo
Se un pg muore o lo si resuscita tramite chierico, santone, camera di incubazione, medicina avanzata ecc…… se il gioco lo consente, altrimenti si prende un foglio bianco e si costruisce una nuova scheda. In questa tipologia di gdr la morte ha un peso relativo. Creare un nuovo pg può comportare la perdita dell’equipaggiamento, dei livelli acquisiti, delle abilità e delle discipline, ma il fatto che il cartaceo si basi sulla narrazione del master (indispensabile per questa tipologia di gioco) consente al personaggio di entrare subito in relazione con gli eventi. Ogni volta che si gioca, bene o male il pg prende punti esperienza, questo denota una certa facilità nel riconquistare lo status precedente.
Fatta eccezione per punti esperienza e affini, bisogna considerare la tipologia di interazione. Sedersi ad un tavolo tra amici e cominciare a giocare lima l’aspetto competitivo del gioco, se un giocatore mi uccide ci rido su, al massimo non gli offro la prossima sigaretta oppure mi faccio pagare il caffè.
In questo caso la resurgo non è poi così indispensabile e spesso è il giocatore stesso a decidere di non voler tornare in vita per creare un altro pg e sperimentare, come sostiene Faber, un'altra tipologia di pg.

Live
In questa tipologia la resurgo assume valori diversi. Partendo dal presupposto che in un live si deve far conto principalmente sulle proprie abilità fisiche, si può dire che la competizione è parte integrante del gioco. Anche in questa modalità si può dare la possibilità di ritornare in vita seppur con valenze differenti.
Se prendiamo come esempio una campale (sostanzialmente la simulazione di uno scontro tra eserciti) la resurgo del pg è quasi obbligatoria da manuale. Alla fine di ogni scontro tutti i morti tornano in vita a vanno a rischiararsi per combattere nuovamente (a seconda del numero di scontri necessari per determinare l’esito della guerra), se così non fosse basterebbe un solo scontro e poi tutti a casa e calcolando che di media (parlo di associazioni non numerosissime, escludendo quindi Grv italia, Udg e simili) uno scontro non dura più di 15/20 minuti, prendervi parte sarebbe solo un inutile spreco di benzina.
Se prendiamo in esame un live basato sull’interazione nel quale il duello è solo un alternativa e non la caratteristica principale del gioco, in questo caso si può anche limitare o eliminare del tutto la possibilità di tornare in vita. In questo tipo di live la morte sopraggiunge di rado e acquista un certo valore.

Online
Qui sta il grosso problema. La differenza tra le due tipologie sopra citate e quest’ultima ora sotto esame, risiede nell’assiduità. Il cartaceo e il live non possono essere giocati tutti i giorni, l’online invece (come ho letto in altri commenti) può e spesso viene giocato tutti i giorni. Muovere un pg giorno dopo giorno comporta, volente o nolente, un certo legame tra il giocatore ed il personaggio interpretato. A fronte di questo legame risulta ben più difficile accettare la morte definitiva (in gioco ovviamente). La modalità di gioco è differente anche rispetto al cartaceo dal quale prende i natali, nell’online infatti si interpreta un personaggio e lo si fa interagire anche in assenza di master e di quest. Instaurare relazioni con gli altri personaggi diventa il presupposto fondamentale di questa tipologia di gioco.
In un PBC la resurgo diventa un elemento quasi necessario per il giocatore. In assenza di resurgo il player è certamente motivato ad evitare la contesa sapendo che c’è la reale possibilità che il suo pg vada perduto per sempre. A mio avviso però, questa cautela finisce per stressare il giocatore portandolo verso azioni di uscita immediate ogni qualvolta si presenti anche la più remota possibilità di pericolo.
Visto che non tutti i giocatori sono disposti ad accettare la morte del proprio pg, credo basti dare la possibilità di scegliere se ritornare in vita o meno. In questo modo chi vuole provare pg sempre diversi opterà per la non rianimazione, chi invece è legato al pg che muove da tempo sceglierà la resurgo. Ovviamente la resurgo necessita l’imposizione di limiti, un giocatore che resuscitato il pg, lo muove come se nulla fosse è un caso che non voglio neanche prendere in considerazione.

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quota

08/08/2007 13:04:51

Non credo d'aver ben capito.. E' sbagliato e non dovrebbero farlo, è giusto e dovrebbero farlo, o è sbagliato ma lo fanno comunque?



Cioè rifarsi un pg nuovo XD Se perde "la conoscenza", intesa come memoria, perderà anche tutti i tratti caratteriali, compresa la memoria del proprio nome.. E se cambia anche aspetto, è un pg completamente diverso. Che resta? I punti "carisma" ? La data d'iscrizione?

A parer mio, è più che lecito richiedere una resurgo.
Considerato che, a prescindere dall'ambientazione, in molte [moltissime] quest compaiono mostri/androidi/demoni/quelchesia da combattere-sconfiggere-scacciare, è ovvio che possa capitare non di rado che il pg muoia.

L'obbligo di cambiare pg, come giustamente già detto, è una costrizione inutile, che porterebbe in breve ad uno stress allucinante nei player.

Che faccio? C'è un mostro, e forse potrei provare ad ucciderlo.. E se poi muoio? Naah.. Dovrei rifare il pg da capo, aspettare di nuovo per entrare in una gilda/clan, rendere vani tutti quei minimi progressi fatti ongame.. Ma chi me lo fa fare?

Per la serie: o si fanno quest con innocue vecchiette e tenerissimi gattini, o non si va avanti.

Certo, è giustissimo il voler dare un limite alla cosa:
sarebbe ridicolo pensare "Vabeh, posso fare quel che voglio, pure andare a combattere con quattro cattivissimi draghi, tanto poi resuscito.."

Basta trovare una giusta via di mezzo. Dato che non a tutti piace l'idea di cambiare pg ogni mese [anzi..], e d'altra parte è degradante e sciocco fare il muori-risorgi-muori-risorgi, è sufficiente stabilire un limite.

Per dire:
- la prima volta resusciti dopo [boh..] due giorni, pagando 3 monete. La seconda volta dopo quattro, e sei monete.. La terza volta dopo otto [etc].
- puoi resuscitare, ma pagando i [sacerdoti/guaritori/chierici di turno] una gran somma di denaro [se non ce l'hai, niente da fare].
- resusciti dopo un minimo di 7 giorni [dico sette, come potrebbero essere 10 o 15].

Cose così, insomma. Mi sembra più logico, rispetto all'obbligare il player ad avere stati d'ansia nervosa ad ogni quest, ed eventualmente ricominciare tutto da capo.

quota

08/08/2007 13:11:55

Ovvio che i PG non sono d'accordo: a nessuno piace morire.
Secondo me il parere dovresti chiederlo ai giocatori che li muovono e non direttamente ai PG.

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quota

08/08/2007 20:16:44

Beh, penso che questa questione sia gia' di per se stessa assolutamente off-game..

come tutti i sondaggi d'altra parte, e' sempre il player a rispondere.. non e' che nella transilvania del 1700(nel mio caso) un contadino possa dire "Io voglio poter resuscitare!"

Siamo noi qui ora a decidere come sistemare le cose per il meglio..Difatti al momento si puo' resurgare, ma non in automatico, solo dopo tot tempo che ci si gioca il non morto e tramite cerimonia con sacerdoti zingari mistici o altro che son difficile da reperire.

Ma stavo pensando di mettere delle penalita', riguardo a soldi o equip, perche' la gente gira con pistole semore cariche pronte a far fuoco e ammazzarsi..

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quota

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